Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

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regista continuerà almeno fino al giorno in cui lo schermo avrà sciolto in un solo individuo regista e sceneggiatore... Il cinema non sarà letteratura, ma qualche cosa di diverso, di nuovo : i film del resto sembrano avviati a riuscire sempre meglio ». Che il cinema abbia notevolmente migliorato, in questi anni, il proprio linguaggio, lo dimostra il maggior interesse che è venuto destando nelle classi colte. Infatti, se il cinema ha prosperato fino a ieri con l'aiuto della cattiva e pessima letteratura, non è difficile accorgersi ormai come le opere che più hanno raccolto nelle ultime stagioni l'approvazione dei competenti, dal più al meno si sono giovate di un « testo » di buona o passabile letteratura. Chi rammenta CUPO TRAMONTO, INFEDELTÀ, INCANTESIMO, VOGLIAMO LA CELEBRITÀ, UN IMMORTALE SU misura e qualche altro, è indotto a mantenersi nella persuasione che, sebbene il cinema non deve essere opera del tutto letteraria, tuttavia una sceneggiatura elaborata su basi e con intenzioni d'una certa qualità letteraria può aggiungere molto ad un film che non voglia subito cadere nell'oblio. In fondo, un film non è che un racconto fotografato. Mentre una volta un film non si faceva senza uno scenario che presentasse certi particolari requisiti, avventurosi o terrificanti, passionali o licenziosi, ritenuti meglio adatti a colpire l'animo o l'immaginazione del pubblico, oggi i produttori più intelligenti cominciano a capire che allo schermo non mancano le possibilità di suscitare anche emozioni non ignobili, poetiche anzi, come quelle che possono sorgere da un conflitto di sentimenti, dai casi di un'esistenza, dalla satira del costume e così via. Senza dire che la maggioranza dei produttori è meglio disposta all'acquisto di soggetti trascritti da opere di n regista Gentilomo istruisce Junie Astor durante le riprese del film (Eoiuulus Lupa) D Carnevale di Venezia* teatro o narrative. Ma le commedie e i romanzi adatti per la riduzione cinematografica non bastano più a soddisfare l'enorme richiesta di soggetti. Sicché, dopo un periodo di sfortuna, il soggetto originale, scritto direttamente per lo schermo, tornerà presto in voga. Quello che conta ormai è che il cinema smetta di essere il terreno delle speculazioni, delle avventure, degli imbrogli, un mercato dove i produttori o i suoi diretti dipendenti, secondo i casi, hanno il compito di gettare la sfiducia e l'inquietudine nell'animo di chi lavora. Il cinema è ancora un'attività ove l'ingegno e l'amor proprio corrono troppi rischi, per il solo vantaggio Una scena del film tedesco 'Incendio a Damasco' di Gustav Miky (Distr. Minerva) di coloro il cui scopo è di aumentare i proprii depositi in banca e il numero delle pellicce alle proprie amanti. Il pubblico seduto nelle poltrone delle platee non sospetta che l'autore del film che si sta svolgendo sulla bianca tela dello schermo a volte non è quello apparso nella « presentazione », ma un altro, costretto ad apparire sempre in seconda linea come un qualunque collaboratore. La verità è, magari, che questo « collaboratore » ha scritto il soggetto originale, lo ha sceneggiato e dialogato, indicando perfino i « movimenti di macchina » al regista inesperto e privo di gusto, ma provveduto di un nome esotico e di un ragguardevole portafogli. L'autore del film ha dovuto accettare tali condizioni pur di vedere in qualche modo effettuata la propria opera e cominciare così a farsi strada. I maggiori guai del cinema derivano dalla incompetenza che i produttori dimostrano nella scelta delle persone; la sfiducia e il disprezzo ch'essi gettano intorno a sé, specie sull'intelligenza, è l'unica arma che possono usare, insieme alla tirannia del denaro, per difendere la propria incompetenza tecnica e artistica nei riguardi del cinematografo, e tenere lontano chi potrebbe forse rammentargliela. Quel produttore che avrà abbastanza intelligenza e buon gusto da mettere il cinema sul piano delle altre attività artistiche, avrà cominciato ad assicurarlo nelle mani dei competenti e ad avviarlo verso un avvenire non indegno della storia dell'arte. Può darsi che sorgano allora artisti ai quali sia possibile considerare il cinema come forma d'espressione capace di durare nel tempo, a somiglianza d'una commedia o d'un romanzo, si da affidarvi le più nobili e intime aspirazioni. GLNO VISENTLNI 249