Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

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A 1,1 l>A VALLI RIESCE difficile scoprire quanto c'è di sincero in ciò che un'attU confessa, magari con l'aria più ingenita di questo inondo; porcile si tenitb' sempre una premura a cui non si crede, una gentilezza troppo genU e tra i gesti controllati, gli atteggiamenti premeditati e le inflessU ricercate della voce affiora qualche cosa che non convince. Non è, sm tende, il caso di Alida Valli, che è quasi tutta conte si vede. J utttM non sapremmo dire se fosse sincera quando offri al nostro stupore il I desiderio più vivo: quello d'interpretare « La Locandiera » di GoldU Stavamo per obiettare che né la sua figura né la sua indole ci sembrM le più adatte al personaggio di Mirandolina, ma ci prevenne: « So qum che volete dire, e avete ragione; per questo io stesso non credo tropf simile possibilità ». Poi ci parla del suo programma. Un altro film Neufeld, brillante, sul tipo degli altri diretti da questo regista, e con Gallone: manon lescaut, in cui le saranno probabilmente vii De Sica e Pilotto. Alida parla tranquillamente, nella sua chiara dove abbondano i fiori; ma è come se si trattenesse, oppure se la serenità derivasse soltanto da stanchezza, per una giornata faticosa s nel provare costumi e acconciature. A noi sembra che da un moin all'altro qualcosa debba scattare dentro di lei; e invece si manti tranquilla. Ma vorremmo dire ora quanto parve falsa quella tranq lità, a noi che intravedevamo sotto sotto ribollire un temperamento i esuberante, ancora tutto chiuso e desideroso di scoprirsi; vorremmo come le sue stesse prospettive non bastassero ad acquietarlo, ma sic certi che renderemmo un cattivo servigio ad Alida Valli e per qu riteniamo opportuno tralasciare, per ora, un simile interessante argomd VIVI GIOÌ IN fondo al corridoio che dal teatro numero nove va fino al nun i « quattro, lontanissimo ci apparve un ciclista. Si avvicinava, si avvici* sempre di più, e Mattoli ci fu improvvisamente dinanzi, pericolo vivi sulle due ruote che non potremmo dire egli maneggiasse magisi mente, « Ma non è per ì'ivi Gioì che siete venuti? » disse qualcuno si pandoci dalla nostra contemplazione sportiva. « Eccola qui, a va disposizione ». Era veramente una donna quella che ci apparve in strano costume tra la moda immaginaria di secoli avvenire e la fan dr un creatore di figurini cubisti? Il viso chiaro e ridente rispon, da sé a questa domanda. Essa era in una tuta gialloe altarino e te, fra le mani un casco stranissimo pieno di tubetti, di bottoncini, di latori. <c Sto per andare su Marte » ci disse » ed è Mattoli che mi e andare ». Poi si fece improvvisamente seria e ci disse che mille lometri al minuto la divertiva un mondo, e che con Mattoli si I rava veramente bene e che i compagni dì lavoro erano lutti dei amici e tanto gentili con lei. Ma come non esser gentili di fronte a personcina così garbala e tanto splendente di gioventù, di gioia di vi e di bellezza? Tutti, pensiamo, vorrebbero esserle accanto nei suoi \ simi film. Però essa ci annuncia che dopo questa sua fatica di si dedicherà temporaneamente ad un altro genere di lavoro, anch' t però attraente e piacevole: quello di metter su casa. » Una cai piccina e piena di cose di gusto in un quartiere tranquillo dove ci molto verde ». E Vivi Gioì continua a parlarci non del cinemalogn non degli attori, non dei registi e nemmeno del suo viaggio a M ma delle sue aspirazioni di donna perfettamente uguale alle al i in, / PAOLA BARBARA h è n f hi m f, A, m in MENTRE follie del secolo fa il suo cammino dinanzi ai pubb * d Paola Barbara si prepara a interpretare il ponte dei sospiri, che £| nard inizierà fra breve alla Scalerà. E' in un momento di riposo troviamo l'attrice e ne approfittiamo per chiederle se la parte che ì stata affidata è di suo gradimento. La domanda suscita un fiume di role. Se le piace? E' entusiasta! Ed essa comincia a parlarci dei cosi che indosserà, disegnati appositamente per lei. Costumi fastosi, di luto, di panno e di broccato che faranno di lei una grande corligit della Serenissima. Il personaggio che incarnerà le darà modo di sfrutt le sue possibilità e il suo talento, in una parte ora brillante ora drt i si matica sullo sfondo di quegli scenari Moti ormai ad ognuno. E passai ir a considerare il futuro, domandiamo a Paola Barbara se c'è, fra i te personaggi femminili della nostra letteratura, uno che le piacerei incarnare. La risposta è pronta: « Mi piacerebbe interpretare Caler Sforza » dice « forse nessuna figura femminile della nostra storia è pi di tanta umanità, di vigore e di tanto contenuto drammatico qua quella della fiera madre di Giovanni dalle Bande Nere ». E mentre giovane attrice continua nelle sue frasi che tradiscono un mondo il riore in quel suo personaggio ideale, noi pensiamo che forse proprio potrebbe veramente dare, in una parte simile, la misura esatta del temperamento facendo rivivere persone e fatti in una atmosfera nU\ i. D e schiettamente italiana, così com'è italiana la nostra brava attr v : é! fa 1/ Ut < ■ fa, f" !'! |l ». fi' risili N SOTTO