Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

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LA RADIO PER LANCIARE I FILM *-¥ L'ULTIMA RECITA (Letter of Introduction) Produzione : Universal Produttore e regista : John M. Stahl Direttore di produzione: Charles R. Regers Soggetto: Bernice Boone Sceneggiatura : Sheridan Gibney e Léonard Spigelgass Operatore: Karl Freund Interpreti: Adolphe Menjoti, Andrea Leeds, George Murphy , Rita Johnson, Ann Sheridan. SE al posto di Adolphe Menjou, uno dei Barrymore avesse sorretto la parte del grande attore teatrale in l'ultima recita e poniamo Katerine Hepburn quella della figlia di lui, ispirata e docile nell'ammirazione per l'arte del padre, forse avremmo avuto un capolavoro di più della cinematografia americana. Al contrario, così come esso è, il lavoro ondeggia a media altezza senza mai sollevarsi e dando l'impressione che tutto sia impostato su interpretazioni di semplici caratteristi e con mancanza assoluta di attori di primo piano. Peccato, che la storia poteva in effetto raggiungere atmosfere più intelligenti e ricche di arte, impostata come essa è su motivi umani e nello stesso tempo intellettuali. ** ASSENZA INGIUSTIFICATA Produzione: Era-Amato Regista: Massimiliano Neufeld Direttore di produzione: Amedeo Castellazzi Adattamento di Castellazzi e Neufeld Scenografia : Gastone Medin Operatore : Vaclav Vic/( Montaggio : Massimiliano Neufeld Interpreti: Alida Valli, Amedeo Nazzari, Lia Orlandini, Lilia Silfi, Liliana Vismara, Titina De Filippo, Paolo Stoppa, Gianna Ceìhr.i. CON assenza ingiustificata siamo di fronte al caso inverso di una moglie in pericolo. Qui Massimiliano Neufeld ci è apparso con una regìa più corretta e soddisfacente, con una regìa cioè che si discorta non poco dalle misure abituali, care a questo regista, ma è il soggetto del film quello che nell'assurdità dei suoi postulati si regge a fatica e non può non prestarsi ad elementari critiche di contenuto. È stato detto che la coppia Valli-Nazzari è la più riuscita del cinematografo italiano. Su questo non azzardiamo far dubbi, ma ci sembra che anche una coppia riuscita in sé non possa adattarsi sempre a qualsiasi ruolo e a qualsiasi storia. Non è sufficiente imbiancare leggermente i capelli di Nazzari o imporgli una compostezza del tutto formale per farne un professore universitario di medicina e ancor di più un marito dall'aria paterna e comprensiva. Il film per il resto è allegro e ben costruito per quanto abbondi di quella scenografia da interni di nuovi ricchi, sconosciuti nella realtà alle nostre case anche quando esse siano nei palazzi Coppedè di Roma. GIUSEPPE ISANI Attori del cinema davanti al microfono, nella trasmissione di una radioscena (Foto Vasari) LA COLLABORAZIONE fra cinematografia e radio va divenendo sempre più intima. La ragione diretta di questo avvicinamento deve ritrovarsi nell'utilità del servizio che la radio può rendere al cinema ai fini della propaganda a favore dei film. La radio ha come sua più notevole caratteristica quella di potersi indirizzare simultaneamente a milioni di persone, facoltà questa che non hanno gli altri mezzi di propaganda. Era quindi naturale che il cinema, che per la complessità propria della sua organizzazione industriale, richiede investimenti finanziari di assai considerevole entità, venisse ad appoggiarsi alla radio che costituisce in un certo senso il mezzo più efficace per assicurare intorno a un film quella pubblicità che può in gran parte contribuire a compensare con un maggiore concorso di pubblico la spesa del produttore. Si pensi, ad esempio, alla trasmissione di una breve azione radiofonica che abbia come principali caratteristiche quella di essere ispirata alla vicenda del film cui si riferisce ed interpretata dagli stessi artisti cinematografici che in essa hanno agito. L'azione potrebbe consistere nella messa in onda della colonna sonora del film nel momento più interessante dal punto di vista della musica e del dialogo, ed in questo caso si avrebbe una fedele riproduzione di parte del film, ciò che raggiungerebbe indubbiamente l'effetto di richiamare l'attenzione dell'ascoltatore sul seguito della vicenda e di suscitarne la curiosità su quella che potrebbe essere la conclusione della vicenda stessa. Anziché limitarsi a riportare fedelmente una colonna sonora, l'azione radiofonica potrebbe riferirsi alla trasmissione delle impressioni di un cronista sulla lavorazione di un film. La trasmissione in questo caso potrebbe avere luogo direttamente dal teatro di posa nel quale avviene la ripresa e ad essa, oltre agli interpreti del film, potrebbero prendere parte, eventualmente intervistati dal radiocronista, il regista del film stesso con i suoi principali collaboratori artistici e tecnici . La radio può effettuare infine in materia di pubblicità cinematografica un servizio che integra ed estende quello che era stato fino ad oggi affidato alla stampa: l'annuncio dei film in corso di programmazione nelle sale cittadine di proiezione. A questo punto si aprono alla cinematografia nuove possibilità pubblicitarie di grande potere suggestivo e di sicuro effetto sul pubblico. Intendiamo alludere alla televisione, grazie alla quale i semplici annunci radiofonici potranno essere più efficacemente sostituiti dalla trasmissione di una vera e propria presentazione di film, quale attualmente è uso programmare nei cinematografi normali. Qui si vede tutta la superiorità della radio su qualsiasi altro mezzo per quanto riguarda la pubblicità cinematografica. Queste e numerose altre considerazioni hanno evidentemente fatto i produttori e i noleggiatori italiani che hanno prontamente aderito al programma che l'Ente nazionale per il servizio della radiodiffusione ha elaborato per l'organizzazione su vasta scala della pubblicità cinematografica attraverso la radio. Importanti accordi effettivi sono già intervenuti fra la radio italiana da una parte e i più forti industriali cinematografici e le più grandi imprese di distribuzione cinematografica dall'altra per la messa in onda di radioscene pubblicitarie. Dopo di ciò — che già costituisce di per se stesso un valido contributo alla propaganda intorno al film — questo non sarà abbandonato dalla radio, la quale ne annuncerà a suo tempo la programmazione. L'interesse di quest'ultima forma radiopubblicitaria sta nel fatto che, mentre prima degli attuali accordi gli annunci dei film in corso di programmazione erano affidati all'iniziativa degli esercenti delle sale locali, oggi essi vengono effettuati direttamente dall'Ente radiofonico al quale sono commissionati dalla Casa distributrice del film. Consegue da ciò che mentre un film risultava prima valorizzato a mezzo della radio in una città piuttosto che in un'altra nella quale l'esercente trascurava di farne leggere al microfono l'annuncio di programmazione, attualmente, essendo tale servizio accentrato nell'Ente di radiodiffusione, un film ha assicurato, dal punto di vista della pubblicità, uguale trattamento in tutta Italia. Anche per la presentazione a mezzo della televisione dei film in corso di programmazione le prime trattative sono state impostate e già promettono di avviarsi alla più felice conclusione, dimostrazione questa dell'apprezzamento che gli industriali cinematografici italiani hanno dell'eccezionale contributo che la più grande innovazione scientifica dei nostri tempi è in grado di dare al cinema. _ ,-,_.,.,. . -,-,^— . «-_..__._ LEONARDO ALGAR.DI 323