Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

Record Details:

Something wrong or inaccurate about this page? Let us Know!

Thanks for helping us continually improve the quality of the Lantern search engine for all of our users! We have millions of scanned pages, so user reports are incredibly helpful for us to identify places where we can improve and update the metadata.

Please describe the issue below, and click "Submit" to send your comments to our team! If you'd prefer, you can also send us an email to mhdl@commarts.wisc.edu with your comments.




We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.

Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.

ta pila di piatti precipitava, l'eroe si teneva inconsciamente in piedi in un equilibrio impossibile, la faccia dell'antipatico era colpita dalle classiche sostanze fluide e appiccicose che lo lasciavano orbo e furente. Ogni paese, si può dire, aveva i suoi , eroi comici : il primo Chaplin e Semon e con essi Roscoe Arbuckle il Grasso, noto appunto sotto il nome di Fatty, Max Linder e Polidor, il boemo Polykar, i danesi Doubleplatte e Patachon, ecc., ecc. Ma non vi erano soltanto gli eroi di primo piano, vi era anzi, importantissima, tutta la serie delle figure che li circondavano. Bastano poche vecchie fotografie perchè non solo le immagini di quel mondo ci riappaiano, ma insieme ad esse si riformino in noi le sensazioni di giubilo che esse dettero alla nostra infanzia: vi sono facce di sordi che sono tutto un programma di impensati equivoci, vi sono dignitosi signori in bombetta e baffi che il destino stesso ha segnati ad essere colpiti dalla crema in faccia. E tutto, bisogna notare, tutto finiva nel migliore dei modi. Queste storie che erano narrate secondo una logica loro propria, questi racconti spontaneamente : surrealisti avevano una morale istruttiva, erano una lezione di bontà, di confidenza, di affetto reciproco. Le donne di questi uomini erano dolci e bionde co . me Mary Pickford; le loro rivoltelle sparavano spesso e non uccidevano mai. Tutto, nel guardare queste fotografie, tutto ha l'aria di una lontana festa perduta. p^