Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

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IL SACRIFICIO w ag&(§(s® NELLE piste dei circhi i bimbi prodigio fecero la loro prima comparsa come attori, ed ebbero per un certo tempo il miglior campo pei loro spettacoli. Dalle arene odorose di trucioli, essi salirono poi i palcoscenici dei varietà, e fecero ingresso nel mondo più complicato, difficile e inadeguato di attori brillanti, ballerine e dicitori. % In ragione del peso del lavoro di tali fanciulli si suonò la grancassa della pubblicità; apparsero i loro nomi in grande sui cartelloni, e le fotografie agli angoli delle strade, o agli ingressi dei teatri, con tanti paroloni di elogio affianco che la gente ne aveva da rimanere stupita. Per ogni sera la montagna del palcoscenico partoriva il topo del fanciullo prodigio. Alla apertura del sipario veniva innanzi a piccoli passi un bimbo vestito da uomo, in tuba e caramella, per interessare, divertire e meravigilare tutto un pubblico di migliaia di persone . Dal contatto tra un pubblico di gente matura d'anni e un fanciullo solo, naturalmente incapace a sostenere il confronto, nacque la spinta a quella forzata ipertrofia spirituale e intellettuale da cui veniva sempre fuori, come triste conseguenza, quello che G. Fanciulli ebbe a chiamare u il povero mostro detto bimbo prodigio ». Per chi osservi con attenzione, ogni motivo puramente artistico esclude senz'altro un abuso delle pur evidenti qualità d'un ra Mickey Rooney discute una scena col suo direttore George B. Seitz gazzo, fino a portarlo a oltrepassare in maniera eccessiva i limiti entro cui necessariamente e automaticamente si pone un'opera d'arte. Principali moventi della nuova moda dei bimbi prodigio risultano invece da una osservazione, anche superficiale, le ragioni di carattere commerciale; e di siffatte responsabilità non mancano le prove. Quando, alcuni anni fa, per uno straordinario e meraviglioso dono della natura, vennero al mondo cinque bimbe dallo stesso parto, qualche genialissimo ingegno, affa Bicordo del 'Kid' rista provetto e insuperabile trombone pubblicitario di una casa cinematografica americana ebbe una stupenda idea : pensò al « Medico di campagna » e a far comparire in tale pellicola le cinque sorelle Dionne. Le inconscie fanciulle furono sottoposte al fuoco di fila degli obiettivi cinematografici, e se ne fece delle piccole attrici, in grazia della singolare sorte toccata loro di essere nate cinque in una volta. Ma questo era un caso veramente eccezionale, e forse poteva passare proprio come una trovata, se nella storia del cinema non si riscontrasse sovente una compiacenza a sacrificare vittime di innocenti, non appena questi abbiano dimostrato, per evidenti segni, capacità e attitudini all'arte cinematografica. Ora, in gran numero, i fanciulli, guidati ancora per memo dai genitori verso i teatri di posa, ripetono un po' ogni giorno la storia d'Isacco condotto al sacrificio dal padre Abramo. Ma la storia d'Isacco finisce bene per via del montone sacrificato in sua vece; nelle cose del cinema al contrario, quando il padre si muove il sacrificio è certo, a meno che il buon Dio non abbia proprio riservato a quei fanciulli una sorte e una vita secondo il comune modo di vivere degli uomini. Gli Isacco del cinematografo hanno talvolta meno d'un mese di vita, e portano a casa, o meglio fruttano alla loro famiglia, circa 1500 lire al giorno. Se hanno superato il mese, il guadagno si riduce a 1000 lire giornaliere, e a 500 col raggiungere del quarto mese. Queste sono cifre giunte dall'America, come son cose eminentemente d'America quelle che abbiam dette e quelle che aggiungeremo sui fanciulli prodigio del cinematografo. 22