Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

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^ìl&^cù ]OoeétT Quella di pìodtaiom In cambio delle informazioni sulla nuova produzione, ormai ridottissima, i settimanali cinematografici francesi danno al pubblico abbondanti notizie sugli attori e sui registi in tenuta di guerra. Veniamo a sapere così che Marcel Carnè, il regista di quai de brumes e le JOUR SE lève, zappatore in un reggimento sulla frontiera dell'Est, non si scorda del cinematografo e che ne discute lungamente, nelle ore di riposo, con il suo tenente che è André Haguet, il produttore di diversi film fra cui don Chisciotte e IL sesso. debole. Scrive Carnè in una lettera a Pour Vous : « Inutile dirvi che questo caro vecchio cinema è l'oggetto dei nostri discorsi. Noi facciamo dei progetti: a scadenza abbastanza lontana, questo si indovina. E facciamo sopra tutto dei voti per la ripresa effettiva del cinema francese che non deve perdere, per nessuna ragione, il posto che occupava prima del settembre 1939 ». Anche dal fronte dunque vengono le lamentele per l'inattività dei teatri di posa e per la naturale disorganizzazione che impedisce alla cinematografia di trovare un nuovo ritmo. Gli animatori degli ultimi grandi successi della cinematografia francese si preoccupano giustamente che tutto il loro precedente lavoro non cada nel vuoto e che il film di guerra, di cui si sta studiando l'attuazione, trovi un ritmo ed una intonazione aderenti a quella che era l'industria cinematografica di ieri. Si fanno intanto dei richiami alla guerra 1915-18 e Henri Diamant-Berger ricorda come fu proprio la guerra a dare il primo impulso alla rinascita cinematografica francese. E a questo proposito scrive che alla rinascita non contribuirono certamente i film di propaganda. Se fu possibile mantenere ed aumentare il ritmo di produzione, egli dice, fu perchè il governo non intervenne e la censura non malmenò troppo gli scenari dei film in realizzazione. Al contrario, dalla Germania ci provengono voluminosi bollettini. Senza tener conto dei documentari sulla guerra e dei film di propaganda di cui è annunziata la realizzazione, la produzione normale, essi dicono, non ha subito quasi nessuna sosta e il numero dei film in lavorazione è uguale, se non superiore, a quello dello scorso anno. Ma l'attenzione dei produttori è polarizzata verso il film di propaganda che la Germania si propone di esportare in tutti i paesi non belligeranti. (Hollywood cmt'maùbta La scomparsa di Douglas è stata naturalmente sfruttata dai proprietari di sale americani che hanno messo in programma tutti i vecchi film del celebre attore. Si assicura che con i film di Douglas, anche in cattivo stato, si fanno affari d'oro, e i produttori hanno rivolto l'attenzione a Douglas jr., che tanto assomiglia al padTe, come l'eventuale interprete di una serie di film fantastici e avventurosi sugli schemi di quelli che resero celebre Doug. Naturalmente i film avventurosi dovrebbero essere di attualità. Gli americani non perdono la speranza di fare un buon affare con la guerra in Europa e avrebbero progettato di fare del redivivo Douglas una specie di paladino antinazista. Tutto questo è allo stadio di progetto. Si fanno però delle riserve sulle intenzioni di Douglas jr. che ha sempre cercato di farsi una notorietà in un repertorio assai diverso da quello che rese celebre il padre. E a proposito di attori celebri in armi chi ricorda charlot soldato parla di un nuovo film di Chaplin sulla guerra e naturalmente in un film che dovrebbe essere un atto di accusa per la Germania. Come si vede, l'America spera sempre di fare della guerra un affare, anche nel campo cinematografico. Le notizie che vengono dai paesi in guerra fanno però pensare a intenzioni tutt'altro che favorevoli alla riscossa del cinema americano. fiii/ilaifidia ehoica L'epopea che sta vivendo in questi giorni l'esercito finlandese interessa vivamente il cinematografo. L'industria americana ha spedito di tutta urgenza un gran numero di operatori sui luoghi della guerra con l'incarico di raccogliere non soltanto del materiale da documentario ma anche, e largamente, materiale che possa essere inquadrato in film di normale produzione. Una agenzia di informazioni annunzia che un giovane produttore, Andrea Newman, sta curando l'organizzazione di un grandioso film che narra gli episodi salienti della secolare lotta per l'indipendenza condotta dai finnici contro la Russia. Per la realizzazione di questo film sarebbero stati scritturati due grandi nomi della cinematografia internazionale e si avrebbe l'intenzione di affidarne la regìa a un francese. Alla perfetta realizzazione di questo programma si interesserebbe, con un cospicuo contributo, una Associazione per la lotta contro il bolscevismo. U. d. F. 25