Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

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1 LA COMPAGNIA GENERALE DI CINEMATOGRAFIA SII. presenta sul mercato cinematografico il miglior complesso per la riproduzione cine-sonora : il proiettore ERNEMANN V con apparecchiatura acustica C.G.E. PHOTOPHONE (BREVETTI RCA E CGE Informazioni e ragguagli gratuiti a MILANO VIALE REGINA ELENA, 39 OGC AGENZIE NELLE PRINCIPALI CITTA D'ITALIA GALLERIA (v. tavola a fianco) IL debutto di Germana Paolieri nel cinematografo risale ai tempi della cosiddetta rinascita italiana. Non erano ancora lontani gli ultimi volonterosi ma ormai tardivi tentativi di film muti, tra i quali vanno segnalati rotaie di Mario Camerini e sole di Blasetti, che già la Cines doveva prepararsi ed attrezzarsi seriamente per l'avvento improvviso del sonoro e del parlato. Nel iq^o si cominciò a lavorar sodo, e, per quanto ancora incerti e zoppicanti, si potè' parlare di produzione e di mercato italiano. I nuovi astri intanto si affermano; accanto a Grazia del Rio ed a Maria Jacobini, che avevano in tempi lontani preso parte alla produzione muta, e che ora sono chiamate a nuovo lavoro, in rubacuori , ne la stella del cinema e in Nerone la prima, e ne la scala di Righelli la seconda, ecco le nuovissime stelle: da Lia Franca di resurrectio di Alessandro Blasetti a Dria Paola (che aveva già debuttato in sole) della canzone dell'amore e di cortile accanto a Petrolini, da Leda Gloria a Isa Pola che avevano ambedue brillantemente esordito in terra madre. Germana Paolieri fu scoperta un anno più tardi. Cronisti coscienziosi e fedeli, dobbiamo rilevare che il suo ingresso nel mondo tanto mitizzato avvenne in modo facile e piano. Il fatto è che la nostra piccola fiorentina covava già da tempo una passione malcelata per il teatro e per la recitazione : e non erano valsi a molto gli ammonimenti paterni e la vita un poco casalinga e ritirata. Ma appena aprì gli occhi » tifò » a tutto spiano per la Borelli; né mancava a scuoia di imitare e rifare l'alloro celebre diva. Una forza interna nascosta la sospingeva e l'incoraggiava: ecco qualche anno più tardi esporsi sicura alla dura vita del palcoscenico. Percorse tutta la scala del teatro, dalla filodrammatica alla compagnia di terz'ordine che gira nei piccoli teatri di provincia. Ma non le mancava il coraggio né la costanza : trasformazioni a volte imprevedute e imprevedibili : se si pensa che fino ai sedici anni era una ragazzina semplice e contegnosa. « Non sapevo cosa voleva dire ballare — ci confessa ora Germana — ed ero sempre, docile e remissiva, accanto alla mamma ». Certo anche la Germana attrice non è un temperamento allegro e sfrenato, e indubbiamente le si addicono meglio gli atteggiamenti un poco tristi e accorati. Ma, per quanto lenti, Germana faceva progressi: aveva una voce calda, appassionata, una pronuncia chiara e impeccabile (ultimamente ha anche doppiato molte attrici straniere), un sorriso candido e sincero che dettero presto i risultati agognati. Nel 1929 entra a far parte della compagnia Palmarini, e un anno più tardi è con la Menichelli-Migliari. La strada ormai è piana, le maggiori difficoltà sono superate. Quand'ecco che un giorno, mentre stava recitando a Roma, capita per caso alla Cines insieme con il regista Campogalliani. Brignone che stava in quei giorni girando alcune scene di rubacuori, notò Germana, le propose un provino. Era rimasto colpito dalla bellezza dolcemente armoniosa della nostra attrice, e non dubitò un momento delle sue possibilità nel cinematografo. Il provino fu fatto a Venezia dal fotografo Ma in ardi, e riuscì assai bene, tanto che Brignone la scritturò subito per il suo nuovo film, la wally. Tutto da rifare dunque: e con che fatica! Ma nessuno si accorse, nemmeno lo stesso Brignone, alle prime riprese del film, del conflitto che avveniva nello spirito di Germana, che di cinematografo non sapeva niente, e che sentiva per quella macchina strana e come in agguato un senso strano di pau ra e di avversione. Recitò così le prime scene come in uno stato di sonnambulismo, di incoscienza dei propri atti e dei propri gesti. Le parole uscivano dalla sua bocca, ma avevano per lei un suono strano, inconsueto e un significato impenetrabile. Fu lasciata così un poco in balìa di se stessa, ed ebbe pochi aiuti e consigli: all'esterno la sua recitazione, sebbene un poco legata, soddisfaceva presto : e di questo ancor oggi Germana se ne duole. « Se mi avessero fin d'allora più controllato, anche oggi la mia recitazione sarebbe migliore ». Al pubblico Germana Paolieri simpatizzò subito; sopratutto le platee popolari trovarono nella nostra attrice un tono umano facile e scorrevole che subito le convinse e le appagò. Il suo secondo film conferma il primo successo: ne la cantante dell'opera, Germana Paolieri, insieme a Gianfranco Giachetti, disegna con delicatezza e con umanità una sensibile figura femminile. Nel '32 prende parte, con varia fortuna, a quattro mediocri film, l'armata azzurra di Righelli, il dono del mattino, la fortuna di zanze e acqua cheta. Naturalmente ciò influì non poco per la sua carriera : nel 1933 lavora in un solo film e, per giunta, non meno scadente degli altri, piccola mia di Eugenio De Liguoro, cosicché le sue azioni calano sensibilmente. Comincia per la nostra attrice una vita dura e di sacrificio: e allora, pur di guadagnare, accetta una scrittura al varietà. Aveva una bella voce ed in poco tempo anche in questo campo seppe farsi un nome. Ma chi allora la vide, avrà certo notato in lei segni di stanchezza e di abbandono; quelle luci della ribalta e quei colori accesi d'intorno, scoprivano in lei un aspetto malinconico e una rassegnazione sdegnata. Poi, a poco a poco, riprese fiducia, sopratutto quando le fu affidata una parte importante in lorenzino dei medici, accanto al grande compianto Moissi ed a Pilotto. Le vesti cinquecentesche donarono molto alla sua figura : un passo ancora e la battaglia sarebbe vinta. Tuttavia dovette attendere ancora, prima di risalire la scala dei valori. Nel 1938 apparve in Luciano serra pilota, in una breve parte, ne l'allegro cantante, e in Giuseppe verdi, sempre mettendo in luce qualità — senza grandi clamori — sicure; e una recitazione ormai naturale e spontanea. Da allora ad oggi, prosegue tranquilla nella sua strada, sempre in attesa di una parte delicata, o magari anche forte, ma nella quale le sue doti più schiette trovino terreno adatto, e guadagnino il risalto necessario. È indubbiamente una delle attrici nostre più sensibili e più dotate: nelle sue prossime fatiche (molte speranze si nutrono per il panfulla da lodi) avremo certo una conferma, fé ben venga una più grossa sorpresa!) sul suo non comune avvenire. FILM PRINCIPALI: la wally, la cantante dell'opera (Cines, 1931), l'armata azzurra (Cines, 1952), il dono DEL MATTINO, LA FORTUNA DI ZANZE (Caesar, 1932), acqua cheta (Manenti, 1932), piccola mia (Tirrenia, 1933), lorenzino dei medici (Manenti, 1934), Luciano serra pilota (Aquila Film, 1938), l'allegro cantante (Juventus, 1938), Giuseppe verdi (Grandi Film Storici, 1938), traversata nera (Sovrani, 1939), tutta la vita in una NOTTE, LA STELLA DEL MARE (ImperatOT, 1939), IL SOGNO DI BUTTERFLY (Glandi Film Storici, 1939), torna, caro ideal! (S.A.F.A., 1939), panfulla da Lonr (Titanus, 1939-40), è sbarcato un Marinaio (Manenti, 1939-40), kean (Scalerà, 1940 in preparazione). PUCK 60