Cinema (Rome) (Oct 1939 - Jun 1940)

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'Ci recammo a Punto Moresco, il luogo dei mercati giornalieri...' dive ballerine trionfano con un tap o una piuma sui capelli : questo spiega perchè i magnati di Hollywood abbiano scritturata Carmen Miranda insieme alla sua orchestra di negri e ai suoi cento costumi di bahiana. Le canzoni di Carmen cantate dallo schermo faranno accorrere nelle sale di proiezione gli amatori accaniti del varietà. Difettando un teatro lirico o un .teatro di prosa regolare (le compagnie straniere non resistono al clima e una produzione indigena non esiste) le prime cinematografiche assumono la gala delle vere solennità : abito da sera e scollature sino all'osso sacro, con il contorno di brillanti, merletti preziosi, ventagli e binocoli che raggiungono il massimo del pittoresco le sere della domenica o comunque festive. A noi accadde — miseri! — di domandare un biglietto al Metro, il cinema più lussuoso, una sera che indossavamo una leggerissima giacca di seta impermeabile, di quelle dette sahariane. Già ci era parso per la strada, di notare sguardi collerici da parte di giovani elegantissimi armati di alti e candidi colletti, talché non ci sorprese, né ci indignò, il rifiuto della bigliettaia che, allu dendo alla nostra tenuta sportiva, si meravigliava come, col fresco della sera, noi andassimo in giro da veri imprudenti e col rischio di prendere una polmonite. A dir poco, la temperatura si aggirava intorno ai 30 gradi, nonostante l'aria del mare a breve distanza — ma i brasiliani sono persuasi, — e vogliono persuadere — che il clima di Rio sia il clima ideale. In ogni modo, al cinema pretendono giacca e colletto. E hanno ragione loro, poiché ogni buon cinema è incredibilmente refrigerato da un regolare impianto d'aria condensata; l'unica maniera di prendere una polmonite è proprio quella di entrarvi sudati e in vesti succinte. Ci recammo a Punto Moresco, il luogo dei mercati giornalieri, in un cinema decorato con festoni di fiori in cartapesta e figure geometriche di lampadine colorate. Ci parve di penetrare nel mezzo di una macumba : i negri si agitavano sulle sedie come invasati dal ritmo sacro, ma invece ridevano deliranti e infantili. Sullo schermo i fratelli Ritz si contorcevano con eccessiva abilità. Non una macumba sacra, dunque, ma il solito pimento del riso che riscaldava ad alta temperatura il sangue di quegli spettatori senza difesa. Proprio dietro il posto che occupai, a luce fatta, una ragazza, dalle treccine fitte e vive come serpentelli, seguitava a ridere convulsamente, rudemente massaggiata alle spalle da una compagna già ricomposta. Invano, poiché, nel buio sopravvenuto, quel riso lacerante e animalesco dilagò : la sala si trasformò in una foresta e le ombre agitantisi assediarono i rari malcapitati che come me non erano toccati da metamorfosi alcuna. All'uscita, ammirai i cartelloni pubblicitarii dipinti col gusto delle copertine che illustrano le gesta di Nick Carter o di Buffalo Bill : anche i cartelloni arrivano dall'America del Nord, e pare che in quell'attrezzatissimo Paese scritturino a bella posta vecchi disegnatori, senza successo e rimasti al puro dilettantismo, per ottenere quei disegni scialbi e inerti di stile ormai defunto. Per cui, anche Giulietta e Romeo assomiglieranno a due lunatici e infantili personaggi da circo equestre paesano. R. M. de' ANGELIS 77