Il teatro muto (1919)

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— 390 — No... No... E poi no... In casa mia non ricevo nessuno... Andatevene... Chiunque siate.... Andatevene!... II vecchio fa grandi gesti minacciosi e ri- torna indietro — Rolando rimane un po' mor- tificato fuori del cancello. 239) Ma l'amore consiglia le grandi audacie. Notte, mura del parco illummato pallida- mente dalla luna — il Prmcipe nell'atto di arrampicarsi e scavalcare il muro. 240) Passaggio di lui tra gli alberi. 241) Guendalina nella sua stanza è seduta ad un ta- volinetto — le mani incrociate sostengono il suo bel volto — è immobile — pensosa. 242) Rolando cauto cammina — guardando in giro e sovente in su. 243) Guendalina si alza — va alla grande finestra e l'apre. 244) Rolando vede in alto la figura della donna — si avvicina al muro — e si arrampica lungo la pianta di glicine. 245) Guendcklina sul balcone in piedi — quasi so- gnando, guarda il parco sotto l'incanto lunare. 246) Primo piano — della testa di lui fra i rami di glicine che alza il viso e dice : Guendalina sono io Rolando! 247) Guendalina trasale — si protende, le pare di sognare. Guendalina sono io Rolando!