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RE innegalile che Mario Bon.
nari, nel mettere in scena
A Milano per U/tala Film di Berlino
«i Cavalien della montagna », che il Cinema Corsa
ci ha presentato in una bella edizione, si «ia inapirato
alla famosa « Tragedia al Pizza Path ». Taluni effetti, qualche trovata eoreagrafica, non solo, ma il clima stesso del memorabile film sono i solidi piloni se cui poggia il pente ingegnoso di questa nostro direttore che, con tenacia e con incontentabili qualità di ammo. nizzatore dei più disparati elementi, va mettendo as sieme, anno per amo, senza fretta, una collana d'opere considerevoli per tecnica e per serietà d'intenti.
Non si può «ire, esattamente, a quale genere di proiluzione « 7 Cavalieri » cui E, allo stee so tempo, un film sportivo, d'avventure, d'eroismi, poliziesco, d'amore, d'interpretazione e di colore. Si inizia con un'andatura solenne, sinfonica, che semtra voglia sboccare in una commossa e pittorica esaltazione della mamtagna, alla Segantini e & un tratto * ci troviamo di fronte a un intrigo che, sebbene incuriorisca. e diverta, subito ci denunzia la sua henalità da appendice. Il patetico s'alterna al grottesco, il cauto al brivido di terrore, Vandacia all'ambizion: cella sportiva. Tutto sommato, l'argomento ricalca, come sostanza e come tecnica, i molti &ms americani hasati volta a volta su un malch di rugby, a su un raf aereo, e che naturalmente tendono a sfruttare speciali attitudini di assi del volante o della pista, o di imbattibili. palombari, ecc. Il procedimento è, gira e gira, sempre quello. L'eroe vien presentato come un paranoico qualunque, che si ostini a misurari con auterttici atleti a con imbattibili trasvolatori di con nenti. Le sue inesperienze, quasi sempre volute € artificiose, provocano risate e derisioni. Tra la folla di beffeggiatori, unica fiduciosa è una fam ciulla {errore di psicologia femminile su cui xi ins ste co eccessiva leggerezza, ché le donne e sopratutto le donne americane, non amano che la vittoria). I primi esperimenti riescono fatali al temerario che, nella maggior parte dei casì finisce all'ospedale, assistito da quella fanciulla che gli promette l’amore e la vittoria finale. E, infine, ecco Ja gara delle gare, nella quale l’inesperto, il timido, il beffeggiato si rivela imiprovvisamente un campione e fa prodigi. Dopo di che tutti gli s'inchinano dinanzi, deferenti è amunirati e l'organo della chiesa può suonare con giubilo Je trionfali note della Marcia Nuziale.
TA questo tipo di film, quando se ne sia visto uno sì son visti tutti. Immutabilmente, oltre a questi ingredienti, figura nella vicenda un rivale in amore del protagonista, il quale all'ultimo momento organizza un agguato, prepara un'insidia, perché l'esperimento non riesca; lo spettatore ha così quel momento di pauta, che gli permette di trattenere il respiro, un attimo, per rallegrarsi subito dopo dello scampato pericolo,
I Bonnard ha saputo, se non altro, mutare que sto tasto, ricorrendo a un'azione parallela alla prim» cipale, che al momento opportuno s'itnesta in essa, facendola combaciare in. un solo nodo drammatico, ingegiioso e abbastanza logico.
-. Possiamo perciò fare a meno di guardar troppo per i sottile, TL film è quel che è. Forse l’arte non è il “ caso di disturbarla, ma l'abilità dell'esperto cinemategrafista merita i più vivi elogi. Comunque, le in quadratore delle montagne, gli effetti di nubi, le panoramiche alpestri sono superbamente belle e pro ‘Yao, non soltanto il guato dell'inscertatore, ma Pa ‘0. bilità del fotografo. Così tutta la lunga sequenza delcla gara di sci, in una ridda di primi piani, panoramiche, inquadratura dal basso e dall'alto, inseguimenti
su carrello, ecc., è tra le più perfette riproduzioni di
pet sportive e tra To più emozionanti, che si siano viste fin qui.
Il sonoro può considerare «/ cavalieri della mon» tagna » una sua conquista; sono infatti qui registrati suoni incomsueti, come il frullar della neve contro pe» reti, il fragore della, valanga che precipita.
Lo scenario, che in tedesco s'intitola Der Sol der wwsissen Berge, & del Bonnard. stesso e di Nunzio Malasomnza e le musiche, di cui non s'abusta, “sono del maestro Becce: notevole, tra queste, la Cansone della montagna. Tl film è stato girato allo Zer
“matt, al Cervino e al Bernina s completato a Nau.. babelaberg, col sistema Tobis. Né è protagonista l'alpinista. altoatesino Luigi Troulken. Nondetante lx va:
sta collaborazione straniera, può esser a ita»
> liano e il sua successo ci lusinga.
All'Odson è apparso « Il richiamo del cuore » della Paramount di Joinville, parlato in italiano al «cento per cento ». Il dialogo è dovuto al collega Orvete Biancoli, Ne. sono interpreti. noti attori. della nostra scena ci ‘prosa, come Anna Fontana, Sandro Salvini, Lombardi, Deluca e Zoppetti e il piccolo Efio Cosci, veramente bravo. Ecco un ragazzo che meriterebbe
di esser lanciato, Questo film appagava inoltre una;
nostra «curiosità nell'offrirci per la prima volta’ una
anda credere x.
LE PRIME
Biyrna. Ley, strana bellezza della Fox.
notissima diva dello schermo, Carmen Bofff, quale dicitrice.
È inutile spendere molte parole per dire francamente che tanta fatica e tanta buona volontà non hanno dato soddisfacenti. risultati,
Carmen Boni potrà fare di meglio in seguito: ma noi continuiamo a preferiria come attrice muta,
« L'incrociatore Lafayette » della First National, che si proietta al Reale fa onore al suo realizzatore Korda il quale, se tace a lungo tra film e film, non licanzia mai opere, a cui il suo chiaro nome non possa taocomandarsi nel tempo, Anche questa, è, come realizzazione tecnica. è come interpretazione, curata nei più minuti particolari, una delizia. Che verità, in tutto e in tutti! Che sapiente preparazione degli effetti drammatici e che misura! Eppure la materia era solita e convenzionale. Pensate: wn processo! Non vale la pena ‘che si racconti. Ma tanto meglio! Abbiamo bisagno di opere come questa, che dimostrano come la bellezza di un film non possa consistere nella vicenda, gibbene nella sua realizzazione!... Tra gli attori, più che lodevale Billie Dove.
Buon successo ha ottenuto all'Excelsior cla tragedia di Mayerling » con quella deliziosa attrice che è Maria Korda, Così i coniugi Korda, questa settimana sano all'ordine del giorno nelle cronache cinematografiche della nostra città. Amici che sì rivedono volen
Enrico Roma
Psicologia del riso
d'artista comico è, oltre tutto, un psicologo. Certa: mente egli non arriva alle sue conclusioni studiando... le lince della mana 0 i segni della sodiaco! È l'osservaBione diretta e ‘attenta della natura umana, che porta «comico» di classe a conoscere il pubblico. . eco, per esfimipio, casa dice Harold Lloyd sul risoi «Il riso € la più completa espressione del carat
tere unto ed'è-mollo facile per un altore valutarne. le differonza caratteristiche, Quelli. che ridono, gi dice, di buon cuore, sono esseri in cui possiamo porte la massima fiducia, I loro occhi, le loro corde va! cali; tuttò in loro esprime la gioia di usiere, ciò che.
cOme
denota una nalurà simpatica è generosa. «Non fidatevi, però, di quelli. che brorompono” ino una risata brusca e netta, poiché nom sono come si
12 AI Modernissima; « Il canto R
del deserto ». È una cinema. A oma operetta, sonora, edita dalla
Warner Bross, tratta dall'« Ombra rossa » di Romberg che segna un avvenire per il passaggio dell’operetta dal palcoscenico allo schermo. DI
H «Il Canto del deserto » è, infatti, musicato dal Romberg con grande rara perizia e con rara agilità. La musika che, or» ’legra ora patetica, scorre lim. pida e fresca, ha lorse la pecca di adagiarsi troppo sul motivo predominante. John Doles, Myrna Lois è Carlatta Ring hanno con la loro vivacità e con voci fonogeniche contribuito al successo del film interpretandolo con abilità e senso d'arte.
AI Corso Cinema: «La Favorita di Broadway», edito dalla First National. Una festa degli occhi è questo film in cui primeggia Billie Dove, bellissima, che canta con dolcezza squisita, balla con grazia e veste con un senso di fine eleganza da farsi sinceramente e profondamente ammirare.
In mezzo a questa fantasmagoria di luci e di colori si delinea una piccola storia d'amore. Una bellissima danzatrice di tabarin, corteggiata da un vecchio « viveur » alquanto alticcio, che osa assalirla e darle un bacio, è difesa dal « primo violino », Il quale riceve dal vecchio una palla di rivoltella in un braccio, Il violinista e la bella e onesta fanciulla si trasferiscono in seguito a Broadway ove lei rifulge come stella del Varietà. Il vecchio corteggiatore milionario si offre di sposarla, ma non riesce a far breccia con i suol milioni nel cuore dellal ragazza che è sempre innamorata del violinista che fu ferito per lei. La trama non è che un pretesto per inscenare un film sulla vita scapigliata dei ritrovi notturni.
AI Berberini: « S'io fossi Re» della Der, Di questo film « Cinema Iustrazione » si è ripetutamente e ampiamente occupata; perciò non ne ripetiamo la trama, né ci ripetiamo sul valore degli interpreti e di chi lo ha realizzato. Il lavora ha incontrato il più grande successo nel pubblico.
A questo film hanno fatto seguito « Manfillas messi. cana », una nuova suggestiva creazione di Francis A. Manger con Miss Doris. Niles e le Mangan-Tiller Girls, e « Fofà sul grattacielo » esilarante disegno ani. mato sonora Paramount,
Al Supercinema, « Il Generale Crack » nell'interpretazione di John Barrymore ha ottenuto il successo che ha incontrato anche altrove.
Al Moderno: « Notti di New York», film presentato dagli Artisti Associati, Questo film americanissimo, che non può tuttavia catalogarsi tra i films eccezionali sia per la trama leggero sia per lo stridente contrasto con le nostre tendenze, hail pregio di una magnifica sceneggiatura, di un’esecuzione fotografica perfetta e di una interpretazione magistrale dovuta a Norma Talmadge e Roland Gilbert.
La sonorizzazione è eccessivamente basata su motivi di jazz, ma è anch'essa americanissima e quindi bisogria subirla com'è, data.la sua provenienza trans oceanica,
Ma si sarebbe potuto evitare. da parte della direzione del Moderno l'esecuzione della « Sinfonia 1812» di Ciaicovschi, che precede il film, per evitare il confronto stridente con « Notti di New York» e la sua jazzistica sonorizzazione; 0 per lo meno tale esecuzione di Ciaicovschi (che con magnifici effetti colori. stici descrive l'invasione napoleonica della Russia, il galoppo della cavalleria imperiale, le preghiere nella cattedrale di Mosca, con il suono delle campane, l’incendio della città), si sarebbe potuta accoppiare all’e° secuzione di. uno di quei superbi films di ambiente. russo che abbiamo avuto occasione dì vedere e di. ammitrare.
AI Corso Cinema: « La Straniera », Di questo film, creato in America dal noto lavoro di Alessandro Duroas, e parlato per la proiezione ir Italia da attori italiani, il mostro giornale si é già ampiamente otcupatò, Ci limitiamo, pertanto, a dire che în materia
di films’ parlati, questo diretto da Amleto Palerti
può ritenersi senza dubbio fra i migliori, sceneggiato con arte e interpretato molto bene da valenti attori draminatiti italiani. Anche se non tutti dal lato foto. genico softo riusciti ottimi, Bisogna pensare che. per questi nostri attori è il primo lavoro parlato -e quindi vanno! giudicati‘con una certa indulgenza se sono riìmasti vicino al teatro e troppa lontano dallo schermo. Questi difetti (e nessun film per quanto eccellente ‘ne è privo], non giustificano affatto .il poco rispetto che i. folfti. « scncalli» . manifestano all'apparire. sullo schermo di attori e di attrici che hanno coscienziosamente lavorato e dato quello che è possibile dare in. fm parlati oggi che ngn hannò ancora raggiunto dav
vero la perfezione, T. Emme