Cinema Illustrazione (May 1931)

Record Details:

Something wrong or inaccurate about this page? Let us Know!

Thanks for helping us continually improve the quality of the Lantern search engine for all of our users! We have millions of scanned pages, so user reports are incredibly helpful for us to identify places where we can improve and update the metadata.

Please describe the issue below, and click "Submit" to send your comments to our team! If you'd prefer, you can also send us an email to mhdl@commarts.wisc.edu with your comments.




We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.

Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.

Gilreroi hanno Sulla paura, le opinioni sono molte e disparate, C'è chi la definisce amica dell'uomo, parché consiglia la prudenza; ma generalmonte la paura è deprecata, come segno di vigliaccheria. Eppure, eppura,., Trasfaritevi per usempio a Hollywood: 14 per tutti gli artisti, che nei films hanno continuamente occasioni di dimostrarsi eroi, il coraggio è un obbligo professionale: e in realtà î divi lo possiedono, ina credete proprio che non conoscano la paura? Prendete Wallaca Beery, quell'uomo di ferro, che in omaggio alla’ naturalezza esce vealmente sanguinante dalle scene drammatiche dei suoi lavori, e che una volta ha messo in fuga, solo è inerme, quattro malviventi sorpresi di notte nel giardino della sua villa: ebbene anche Wallace Beery conosce la paura, come un reconte episodio ha dimostrato, te, quando improvvisamente si portò una mano al collo, gettò un urlo lerribile e fuggì con tutta la velocità delle sue game be. Figuratevi quelli che assistevano! Si fosse trattato di un altro, avrebbero ragionato, ma vedendo scappare un uomo como Wallace Beery, pensarono che la causa del suo atto doveva essere almeno un pitone: e dopo alcuni minuti, del direttore artistico, degli attori, degli ope» ratori, della comparse non si vedevano che la suole delle scarpe rimbalzanti in Jondo alla spianata, Solo qualche: ore: dopo essi si ritrovarono, a apprasero sor: i presissimi cha cosa queva tanto spaventi" tato Besry. Figuratevi: un calabrone! «Ho una paura maledetta dei calabroni — confessò l'attore — è appena ine ne sento tonsare qualcuno intorno. perdo il controllo dei miei nervi: e’ non posso far altro che fupgire. Quel corpo nero e molle, quelle sam pa, quel pungiglione...» « Ma — gli obiettarono -— se una volta sieta rimasto mask'ora in una gabbia di tigri! come potete quere paura di un calabroné? n « Clriacchiere — rispose — na se le tigri fossero fatte come i calabroni, e. vi volas sero intomo ronzando. a quel modo, stata sicuro che nella gabbia non ci > entroreì nemmeno per us inilione di dollari, Armato di un buon fu cile affronterei qualun» que belva, ma a che vi serue, anche un cannone di marina, contro un calabrono?à È per quel giorno Walluce Boery non ne volle più sapere di lavorara. Wallace Beery inseguito da un calabrone Fu durante la ripresa di « Alba» doro n: por osser precisi, la scena più pacifica di tutto îl lavoro, Si girava ull'aperto 0 Wallace Beery stava per terminare magnificamonte la sua par Provatevi a far fare un tuffo a Clara Bow Clara Bow ha una vera fobia per i salli in acqua. Ella è une buona nuotalrice, preferisce il mare alla campagna, ma ti tuffi non vuol sentirne parlare. Pare che questa strana paura la agiti da quando, bambina, cadde in un laghetto e fusalvata per miracolo. Nel suo contratto con la. Paramount figura una clausola con. la quale la Casa si impegna, qualora in qualche film fosse necessario. eseguire un tuffo, cli Jar sostenere: la scena a una sosia della diva. Nel le eleganti frequantatissi me piscine di Hollywood una sola bagnante non vadirete mai sul trampolino: FA impossibile Jar fare un tdffo a Clara How? Uilre nno paur Parla di OE e divi la paura è (I Clara Bow, uSe sapeste che COSÌ. provo, car dendo in acqua anche da un'altezza minimal — ella ha detto a un i giornalista che l'ha interrogata sulla sua bizzarra paura n. « Che cosa provate? + ha chiesto il giornalista, pronto ad anno tare la rara sensazione, « Non lo so, perché non mi sono mai lasciata cadere, come sa» pete vi questa è stata la. risposta. Meno stupida di quel che può sembrara, poiché cieca, non nasce da pu ragio Il tallone d'Achille “di Douglas Fairbanks Dicendo Douglas Fairbanks dite: ardire, forza, audacia dei vent'anni. È stato affar mato che îl creatore di Zorro ‘non conosce la paura, e del resto ‘egli stesso lo ammetta; namento, u Non è colpa mia se non la conosco = ha: detto una volta «— non me. l'hanno mai presentata n. Eppure, che cosa credete che sia, ciò che, generalmente, alle andici di sera, impone al caro: Douglas di salutare gli amici e di avuiarsi rapidamente a casa? Diciamolo pure, è la paura: Douglas ha una terribile paura di discutere con la sua piccola caru Mary, che ha l'abiludine, quando il marito è a Hollywood, di guardare spessa l'orologio, in attesa che egli rientri. Senza alzare nessuno velo sui piccoli drammi «di casa Fairbanks, basterà — ‘per rivelare il tallone di Achille dell'atletico inpavido Douglas -—riferire le parole che egli disse al figlio, Douglas junior, regalandogli, in occasione. delle nosze, con la Crawford, il bell'anello che aveva portato durante la ripresa del film «Il ladro di. Bagdad ». «Te lo ragalo — gli dissu —e son certo che: U ‘porterà fortuna. Come sai è un amello fatato, che conferisce a ‘chi lo porla il donò dell'invisibilità: H sarà perciò. assai utile quando torni lardi a casa e iui moglie ti aspetta dietro l'uscio, indolentemante appoggiata a un bastone n. » e n L'unica segreta paura di. Greta Garbo î l'amore Che Greta Garbo sia. una donna coraggiosa, tutti lo sanno, Intrepida amaszone, nuotalticé eccellente, forte in ogni fatica è pronta, quando lavora, ad ogni rischio, Vive quasi sola, fa lunghe passeggiate in luoghi deserti, talvolta sotto la pioggia di rotta; a nessuno Vha mai vista uscire dalla sua proverbiale impassibilità. Tuttavia, chi. la conosce bene, intuisce che alla è soggetta amille vaghe paure. Suo fratello, Stcen. Garbo, racconta di averla vista spesso palpilare. per un nulla: un'ombra sulla ghiaia, un. fruscio ‘d’erbe, una nube rossa. sulle montagne lontane, utia finestra aperta în una casa disabitata, gli occhi di um gatto nell'ombra di una soglia. Una volta John Gilbert la sorprese sola sulla spiaggia del Pacifico (forse dir « sorprese » non è esatto perchd' egli aveva tutta Varia di cercarla) e, scusandosi per averla disturbata, le disse: Wallace Beary odia i calabroni + «Vi ho futta paura? n «No -— rispose Greta +—— in nessun caso mi potroste far paura, Siete ‘an uomo n. John Gilbert. si tormentò irritato gli illustri baffetti (in quel tethpb' la ‘bellu svedese gli piaceva molto, molto)e proruppe: « Ma che cosa, dunque, potrebbe farvi paura, che cosa potrebbe scuotervi un po? Volete dirmelo?» « [Forse le cose t0i un mondo diverso da questo rispose: la diva —— in ogni caso, non un uomo, Volete lasciarmi sola? nu S1 «— disse (rilbert quasi gridando -— @ posso assicurar vi che non vi vedrò più. Sè è un angelo, che mi occorra, lo troverò in Paradiso, se è un demotio lo troverò più sicuramente all'Inferno; ma non vi vedrò più n. Poco tempo dopo Gilbert sposava Ina Claire; ma na sera dgli raccontò, come è qui riportato, l'episodio del suo definitivo incontro. con Greta Garbo sulla spiaggia ‘deserta. Lo raccontò a Charlie Chaplin, per il quale ha l'ammiragioni che st ha per un ingegno superiore e per un poeta, IE Chaflin gli rispose: « Mi par di indovinare l'unica, ‘segreta, inconfessubile paura di Greta Garbo n. a E quale è? » chiase Gilbert con malcalala emozione <— « L'amore n rispose assorto Chaplin, i Paure di Buster Keaton Buster. Keaton ha una terribile. paura” ‘ della»: gente che ha paura « In realtà — egli spiega — la paura non esiste, sc qual cuno non ve ne parla 0 non vi ci fa pensare, Una notte, verso le due, vengo scosso vio lentemente nel letto e svegliato di sopras salto. Era Bob, il mio servo negro, « Cha succede? » gli dissi. — « Ladri... la... la... la..: ladri! — balbettò, indicandomi. le stan26 .-sottoposte. « Vado subito —risposi im» pugnando la pistola e cercando le pantofo» le»; Goma immaginate, non provavo nessuna paura, ma uno sguardo dato a Bob mi trattenné. Egli tremava come una foglia. « Che hai? — dissi = sono molti, molti ladri?» Accennò di sl a cominciò a tremare più forte. «Venti? — dissi — trenta?» Non ebbe la ‘ forza di rispondere, ma il suo spavento aumentò, « Alti — dissi, piuttosto preocceupa “to — Robusti?» Bob pareva non potersi più reggere sulle gambe; faceva soltanto segno di sì, Riposi la pistola sul comodino e mi sedetti: lo spettacolo di quell'uomo mi indeboliva. «Alti quanto? » dissi senza neppur capire quel che dicessi « Quanto un campanile? Quanto una montagna? » Franca mente: la paura mi aveva preso; Tutto quel che ‘potelti fare fu di telefonare alla questura;:0d seco: quel che disse l'ispettore quando disci cordiali rapidamente bevuti mi permisero «di ascoltarlo: — Vi pare umano — disse far venir qui uno camion di guardie per una lite di gatti in cucina? i 6. Owen