Cinema Illustrazione (July 1931)

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Cinema Mustrazione zione C, La vote di mr. Helldogg, casting director della ‘R. S. United Film, risuonò secca e imperativa nel largo aielier, Io m'inchinai, mormorai qualche parola di ringraziamento, cui Helldogg rispose con una specie di grugnito, e seguii un giovane impiegato che si “era messo istantaneamente ai miei ordini. Dopo aver attraversato corridoi, stanze e cortili, incontrando dovunque donnine piccanti e giovanotti, ben piantati, vecchi di ogni razza e fenomeni barnum, infine un vasto campionario di quella straordinaria umanità che negli studi di Hollywood è considerata merce da industrializzare come le pecore per i lanierì del Lancashire, giunsi in una camera vastissima, sede dell'ufficio soggetti reparti C, come aveva detto mr. Helldogg. | — Il signor Beauvais vi darà gli opportuini schiarimenti. — E nel dir così la mia guida mi presentò al signor Beauvais che era presumibilmente il mio compagno d’uf ‘ ficio. Restati soli, io e il francese, discorremmo a lungo e cordialmente, — Fumate? — mi domandò, — Ahimè, è il solo vizio che non posSOggo, — Male, Qui vi sarebbe indispensabile. Che cosa farete altrimenti? Otto ore d'ufficio sono. lunghe, Nè credo che basteranno i romanzi di Edgar Wallace a. farvi passare il tempo, Pa — Lavorando, caro amico, le ore volano. Una sonora risata interruppe la mia. frase, Beauvais mi picchiò una mano sulla spalla e disse; l — All'ufficio soggetti. non si lavora. Ri ceverete regolarmente il vostro stipendio, sarete trattato come si conviene, ma l’ozio ‘sarà. Il vostro passatempo, Una, due volte al mese vi chiederanno il vostro parere sulla ‘ possibilità di realizzare cinematografica» mente un romanzo, una novella. E siate certo. che il vostro parere non sarà ascol. tato. ‘— Ma allora, perché -mi hanno ingagcgiato? ; = Sanno che avete «dell'ingegno, e tutto quello che di buono capita sulla piazza qui vanno n gara per accapparrarselo, Non importa servirsene, basta che ron ne usufrui‘scano gli altri, Capite? 1 «Sì, capivo, Arrivato a Hollywood: certo di conquistarlo, mi vedevo relegato, quasi immobilizzato in quell'ufficio dove. i miei sogni sarebbero naufragati a uno a uno, Ero giunto, dopo qualche mese di pati. menti, al benessere, ma jo non cercavo solo ‘quello: anzi, avevo affrontato la fame è tante delusioni per mirare in alto, molto in alto, Ma forse aveva ragione quel cinico di Benuvais: « Lasciate fare, caro Selder, se “la fortuna vi ama, ci penserà da sola a venirvi a pescare ». b I L signor Selder all'ufficio soggetti, se SARE CINE AE A TI Matte ‘ RECANDOVI : NON DIMEN CREMA SOVRANA | PER LA PELLE ‘di esporvi ‘Al Soh Protegge. dalle : scottature solari, Conferisce. morbi« dezza e freschezz sereni ugnasatinresitzeAsne vini nindiaica iena erat ceciaziaezizone Farei IATA RIINA IATA INA ** — Allò, Dolly. — Allò, Marins, . —Siete felice? — Tanto. -— Perché? — Perché. me. lo domandate voi... — Oggi la. vostra voce è più limpida, Dolly, più armoniosa, — E la vostra è più tenera, più affettuosa, Selder.,.. — Dolly, sono stanco di aspettare. Io vaglio veder» vi, voglio vedervi. Io so già come siete, Dolly... — Sì? Descrivetemi, ‘allora... -—— Siete bionda, avete la bocca più bella del mondo, due occhi chiari come il cielo di... aspettate un momento... Sì, come il cielo di stamattina, Né alta né bassa, elegante, vestite spesso di grigio, vi profumate d’ambra... — Fermatevi, Selder, il vostro ritratto è un capolavoro di inesattezze, Si vede che non mi amato ancora abbastanza, altri menti il vostro amore sarebbe stato capace di mettervi in trartce e di vedermi quale SONO... — Dolly... — Marius... —Siete cattiva... Posso sbagliare nel dipingervi, ma so che siete bella, che siete ‘buona, che vi amo. La vostra voce, dopo mesi e mesi che lo la odo, è per me come il vostro viso. Da. un'inflessione nuova, dalle sue più impercettibili sfumature, io capisco il vostro stato d'animo, i vostri pensieri... Io sento, Dolly, che un poco an- che voi mi amate, che il mio nome non lo pronunciate come quello del signor Benuvais, come quello del signor Helldogg... A questo punto della conversazione Beauvais intervenne: si alzò dal suo tavolo e appressandosi al telefono disse: « Ragazzo mio, non avete il vizio del fumo, ma ve ne ho scoperto uno ben più nocivo, cioè il vizio dell'amore. ‘Questa Dolly vi esalta più della nicotina. » Salutai Dolly e, dopo aver appeso il ricevitore, buttai le ‘braccia al ‘collo a. Benu: vais. Dopo otto mesi ci volevamo bene come. fratelli! il mio entusiasmo è la sua esperienza si erano alleati, ; — Evviva, evviva — gridai — essa mi ama, lo sento, lo gluro,., : —Sarà gobba, ragazzo mio, ‘Un uomo può essere romantica al punto da innnamorarsi di una donna mai vista, per corri. spondenza telefonica, ma una donna... E dev'essere furba, furbissima, la bimba; si farà conoscere de visu, come dicevano gli antichi, solo’ quando sarà certa di. averti narcotizziito come dopo cento sigarette Ab e cr pernici UMANE AI I VOTATA ATRIA ARIA SRI SII dullah fumate una dopo l'altra,,. Vedrai... Avrei picchiato quel terribile Beauvals, ma le sue parole erano suggerite dall’affetto, lo sapevo. Né era la prima volta che tra noi due correvano tali parole: corcevano da quando avevo trovato il modo di passare le monotone ore d'ufficio telefonan . do a destra e a sinistra alle impiegate della casa, che erano alcune centinaia. E un bel giorno la voce di Dolly mi nveva fermato, e da quel giorno io vivevo di quei nostri incantati dialoghi, ‘ingenui e appassionati, puri come il vero amore, poiché nessun desiderio poteva esser sorto n farne sfumare la poesia. Cominciata per gioco, crebbe via via e la relazione divenne il motivo dominante della mia vita a Hollywood: non più la gloria, non: più la ricchezza, ma quella fanciulla misteriosa di cui conoscevo il nome solamente e In bella voce, era di. ventata il mio sogno, Anch'io, pur bra mandolo sempre più, da un lato gloivo a rimandare di volta in volta il momento del nostro incontro per sentirne dopo un più violento piacere. — Dolly. — Marius. Così passavano i giorni. Ogni tanto qualchie attricotta veniva a consolnre la solitudine di Beauvais 0 spesso .mi pungeva Ja voglia di investigare per scoprire l'identità della mia adorata; mi sarebbe stato facile, ma l'uno e l'altra ci eravamo promessi ché solo di comune accordo ci saremmo rive» lati. E tradiro la reciproca fiducia era tradire l'amore, ‘ ‘ Ma il momento meraviglioso si avvicina va, da certi turbamenti della nostra voce, dai lunghi silenzi, entrambi comprendeva» mo che soltanto dei giorni, pochi giorni ci separavano: i fantasmi sarebbero diventati realtà e finalmente avrei baciata la più bella bocca del mondo. a LR — Andiamo, Selder, pnaseremo una bella sera, Vi saranno alcuni divi famosi, l'orchestra di Witheman, Nancy Carro] cante Are inni perni rà « Oh, my Jack n, AI Jonson ci farà udire le ultime novità..., n Di solito passavo le sere in casa, a lavofare intorno a un canovaccio che avrei pre, sentato a mr. Melldogg per la realizzazione. Da esso mi ripromettevo onori e guadagni: era una cosa originale, assai lontana dalle consuete pidze cinematografiche a parti obbligate. Ma l'invito di Benuvais: fu pressante e andai anch'io al « King Bar» per partecipare alla divertente serata, In verità, mi diverti, L'allegria, Vani mazione, non avrebbero potuto essere maggiori: e le canzoni di Naney Carrol, e le ri. sate straordinarie di Maurice Chevalier, a infine il coro di tutti 1 divi presenti, da Rod la Rocque a Warner Baxter, avevano Tatto spuntare più 6 più volte IL sorrise sul. le labbra di Ronald Calman, di solito così serlo è pensieroso, Anch'io bevvi qualche bicchiere di champagne di più e mi ‘trovai molto spesso vicino alla cassa del Bar, dove una giovanetta bruna assisteva imperturbabile a quella specie di baccanade, Le mor moral delle frasi galanti, le chiesi Il suo nome, ma invano, Essa continuava la sua funzione di cnsslera, ritirando dollari è distribuendo scontrini, senza degnarmi di uno sguardo. Fu per questo che io mi rine cantucciai In un angolo è restal 1A, sino 1 quando ce ne andammo tutti, a guardare la bruna ragazza? A casa non riuscii a prender sonno: la immagine della fanelulla del « King Bar» mi aleggiava intorno sconfiggendo il ricor do etereo della mia Dolly, Pol mi nddormentai sd essa mi vlapparve, Neppur io seppi come, tornai al « King Bar n lu sera successiva, è finii col diven tare un assiduo, Il manoscritto del inio lavoro s'era fermato n metà, né più rie scivo a procedere. Ora la mia vita a'era nrenata, como un maldestro vellero, 6 i miei propositi colaronio a picco. = Pai bene, ma deciditi -diceva Beawwals, » Meglio questa che è di carne e d'ossn, che la vedi, che ti piace... L'altra è un fantasma, è una nube, Potrebbe. diventare una nube di tempo rale...» Jo non gli davo ragione nel mio inter no, ma sempre più m'ingolfava nel nuovo amore, La fanciulla del « King Bar» era Vi fa belle senza danno Costa poco e dura un anno | STAY-ON NERO 0 BRUNO LIQUIDO SE VER LA BELLEZZA] Y DELLE CIGLIA RESISTE ALL'AGOUA, AL SUDORE ALLE LACRIME NON ARUCIA IN VENDITA AL, 18 n0. por l'Halla: ROV.MILANO, Via L. Manara, 22 Telefono B60bI 0 I MIGLIORI SMHAM Kendo: j 9 Vendone fico, pinta DI