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cora più misterioso e inde
paesaggio dopo la pioggia
3 COME SI DIVENTA
ATTRICI
(V)
Uno dei pregiudizi più diffusi e più radicati è la credenza che per diventare attrici del cinema occorra esser belle. Di fronte u questa affermazione, colei che mi legge sgranerà tanto d'occhi, incredula e timorosa se non certa d'essere gabbata, Eppure basta ragionarci sopra per cinque minuti e ci si convince subito che la bellezza è, dopotutto, un'opinione. Ar di cuì possiamo rendere partecipi gli altri, molti altri, ma che resta una condizione non essenziale ma accessoria per diventare o... restare attrici cinematografiche.
Diventare e vestarel Ecco racchiusa in due parole tutta la difficile carriera. Se diventare attrici è già un affare difficile, restarvi e occuparvi un posto, noti dico di prima ma di seconda grandezza, è un affare difficilissimo,
Se la bellezza fosse un elemento decisivo dovrebbe non solo aprire le porte degli studi cinematografici ma spianare anche la via: a tutti è noto, invece, che dai concorsi di bellezza non è sortita alcuna attrice degna di nota, e tutti sanno quale melanconica fine abbiano fatto quei due giovani italiani che, scelti attraverso un concorso per la loro bellezza, andarono, sì, ad' Hollywood ma torndrono anche, dopo una breve ed ahi quanto ingloriosa esperienza,
Dunque la bellegza non bastal Ma che cosa è poi questa bellezza? Chi ci può dare una misura certa di essa se è vero che le donne che sembravano belle ai nostri padri non lo sono più per noi, se è vero che la Vee nere dei Medici, la Fornarina di Raffaello, la Flora del Tiziano presentandosi od un direttore cinematografico sarebbero senz'altro scartate? i i
Occorre forse possedere qualche altro requisito, an
fio?
Sembra: infatti nel cinema non si parla mai (quando si parla sul serio) di bellezza ma di fotogenia.
Parola nuova per novissima cosa. Che cos'è la fotogenia? Che significa essere fotogenici? Attenzionel Ci inoltriamo per una zona minata dove sono possibili tutti Pal equivoci, tutti gl'inganni, tutte le più arbitrarie affermazioni.
Fotogenia, secondo le persone intelligenti, pratiche ed oneste, sta ad indicare quella particolare proprietà delle cose, degli animali e delle persone di fornire all'obiet
tivo immagini eminentemente nitide, plastiche, ricche.
cioè di luer, ombre, penombre nelle più delicate sfuma,
ture è nei più forti contrasti, Si dice,'per esempio, che
l'acqua è tra le materie più fotogeniche' perché, data la
sua particolare proprietà di rifrangere e di viflettere la
‘luce, essa fornisce all'obiettivo delle immagini ricchissime di vibrazioni luminose e quindi capaci di imprese
sionare la pellicola nel modo migliore. Così tutte le materie che riflettono o rifrangono la luce sono tra uelle più fotogeniche, dal vetro alle, gemme, dui metalli for biti alle pelli verniciate, dagli alberi bagnati di pioggia recente ai negri unti di burro dalla testa ai piedi.
Gli esempi che abbiamo dato sono più che sufficienti per iniziare anche il profano ai misteri della fotogenia e fargli anche comprendere perchè, per esempio, 1 paesaggi montani dove prevalgono i forti contrasti di luci e d'ombre e di bianco e. nero, quelli desertici ‘è artici
dove il riverbero solare staglia crudamente le. figure che
vi si muovono, sono ira gli ambienti più fotogenici che sé possano desiderare. Dove manca l'ambiente propizio
i cineasti provvedono u crearlo urtificialmente con op
portuni accorgimenti aumentando € manovratido le fonti luminose,
Ed ora ci possiamo porre la seconda domanda: che cos'è la fotogenia richiesta ad un'attrice? È forse la stessa che possiedono Laga ‘e i metalli forbiti 0. il
de: a
Sì, è la stessa più qualche altra, cosa 10è una frase del parlare comune dire «che si viene bene 0 male in fotografia ». Ebbene è fotogenico (0 meglio incomincia ad csserlo) chi « viene bene in fotografia ». Questo speciale privilegio è dovuto ad un complesso, di requisiti, molti dei quali sfuggono ad agni tentativo di precisa-. zione: è la tinta della pelle, dei capelli, degli occhi, pri
ma di tutto, ed è anche la plastica del volto e della per
sona che fanno una persona più o meno fotogenica.
Prendiamo un esempio estremo: chi ha il volto lentig: > | ginoso o pieno ‘di cane o di peli randagi possiede
dei.., requisiti antifotogenici, eccetto uando il cineasta non richieda una faccia lentigginosa ( c'è ad Hollywood un bambino col volto spolverato di ‘crusca ‘che appare in determinate occasioni). Il volto e i capelli possono essere resi più lange con ato accorgimenti, un po' più difficile è la toletta degli occhi perchè, se è possibile far passare il bistro sulle palpebre, ritoccare le Sapracciglia ‘e pettinare le ciglia, non sè irovato finora
«rivale, Marlene Dietrich?
dum
Jeariette Mac Donald ha compiuto il suo primo viaggio in Europa. Eccold al'auo arriva a Parigi, dove pare © ? : farà. un soggiorno non breve, col suo fidanzato Robert Ritchre ” e ;
+
HO lagrime servono egregiamente, ma mon sé: può
‘ piangere in tutti È quadri. © . i Ma non è tutto qui: un'attrice è veramente fotoge-.. nica quando, oltre questi elementari requisiti essa pos siede la vivtà, davvero misteriosa, di rendere il perso--.
ì x
naggio con la massima evidenza cinematografica. Dico
«evidenza cinematografica » perchè non si ‘creda’ che:
| qualunque attrice che va bene sulla ribalta del teatro vada anche bene sullo schermo: la: fotogenia entra in.
campo proprio qui; ci sono eccellenti. attrici teatrali. che
sono fotogenicamente nulle e viceversa. E così, tornando
alli nostra axzardata affermazione, si spiega ‘perchè (a
parte il loro mirabile temperamento . d'artiste) donne
assai poco belle come Lilian Gish, come le Talmadge, come Gloria Swanson, come’ la stessa Mary Pickford, ci sembrino sullo schermo delle ‘ bellissime creature. .E si può dire bella Greta Garbo, la donna dalle gambe. troppo lunghe, dal seno... piallato, dalle mandibole
troppo forti, dagli sigomi troppo prominenti, dalla fron
te troppo alta? Eppure tutti questi « np formano: sullo schermo un bellissimo vedere. Perc
trice dessenzialmente fotogenica. E che' dire della sua
O ,
un ui aan per rendere più luminosi gli occhi, Cioè e
P_ Perché l'at.
a il naso irregolarissimo e . “la bacca larga, ma i suoi grandi occhi pieni di ‘tanta’ luce, la sua chioma rossastra, la sua persona ‘che: offre
allo schermo immugini così: fluidamente carnali ‘e fe. minee ne fanno uno dei tipi più fotogenici, | | 00 >
‘Pensate ‘infine ad un caso estremo ma tanto convinie* cente:'ad un attore che vive soltanto sullo schermo ed è del tutto disincarnato, pensate a Topolino ‘ed'a' tutti i suoi allegri compagni. Che cosà li fa ‘tanto fotogenici?. Le carni sode, forse il bell'incarnato ‘della ‘pelle, gli oc»
chi stellanti, l'aria fatale?” Niente’ di tutto questo ma
l'insieme di pochi tratti di matita, qualche macchia di bianco e nero e, s'intende, l'umorismo indiavolato dei
loro‘ autori,
E a chi ci chiedesse una definizione inequivoca di fotogenia noi non sapremmo trovate altre parole che». queste, proprio queste creature ridotte, come immagini, al: puro ‘necessatio:. bianco su’ nero, nero. su: bianco, quant'occorre ce non un ségno di più. La loro vita è tutta sullo‘ schermo, fuori di esso. non esistono; Ecco an.
che una regola, d’arte edi vita che non bisogna: dimen‘ticare: per diventare e restare ‘attrici bisogna “donare
tatto allo schermo, vivere inesso e scomparire fuari di
© esso: E il pubblico che sembra. pensi proprio il contrario «Si comporta. invece. proprio così: ricorda: soltanto le
grandi attrici, cioè quelle che vissero e ‘vivono intensa: mente sullo: schermo: le altre, dopo l'omaggio di un:
«giorno 0 di un-attimo, le dimentica, cioè ‘le annulla, ©
SO