Cinema Illustrazione (Aug 1931)

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(To la conosco. bene, Oh Dio Non “con: quella persona, — Ma la cono ccerto che anche lei pisserebbe. una tavolo, e usel, troncando il ‘discorso Cinema Muskrazione ‘tosto, l'impassibilità. dello sguardo di un commerciante di schiavi, alla ricerca dei migliori soggetti da comperare. Le pupille, quasi nascoste dalle spesse sopracciglia, erano fredde come le lenti dei due periscopi di un sottomarino, emersi ad esplorare il mare, Si vedeva come ascoltasse attentamente tutte le battute di conversazione che gli giungevano, tra il ronzare dell'orchestra, Nessuno ballava, vi erano, tra i clienti, troppi feriti, ma tutti chiacchieravano, nella speranza di scordare, in un poco di allegria, le loro cicatrici ed i patimenti della guerra. ì . Le sue orecthie furono colpite dal chincchierio di due giovani donne che si erano appena allora sedute ad un tavolo vicino al suo, ed i suoi occhi corsero a scrutarle attentamente, dalla cima dei loro cappellini troppo ricercati, fino alle punte delle clegantissime scarpette, — È un brav'uomo, —. disse una di quelle, riferendosi evidentemente a qualcuno conosciuto da entrambe, — e. spende molto, 1 — Ma ha una gamba di legno, — osservò l’altra. La prima delle due rise un poco duramente, — — Hai troppe pretese, per essere in tempo di guerra. L'uomo che le stava osservando volse gli occhi e non se -ne occupò ‘più. Il suo acutissimo sguardo si posò su di un'altra donna che ascoltava un soldato con simpatia, colla bocca semi aperta, e incitandolo a confidarsi in lei. Una scintilla di interessamen» to e di attesa palpitò un istarite nell'occhio vigile dell’uomo, che si volse alquanto verso il gruppo per osservirlo meglio, Quella era. una donna che valeva Ta spesa di guardare, Ma, subito dopo, ella scoppiò in una risata forte, vuota, che attrasse l'attenzione di tutti i clienti, L'uomo, immediatamente, riprese la sua posi» zione, incurante della donna. e del saldato, é cominciò ad esaminare una bella bionda, «alle forme esuberanti, seduta tra due militari. Fra forse un. poco troppo grassa, ma c'era in lei una. certa. dignità giunonica che aveVA presto. attratta l'attenzione dei due soldati, -Parve che ‘Paone in abiti borghesi aveva trovato la don» na che cercava, ma anche quella, subito dopo, lo disilluse,. poiché appoggiò il capo sulla spalla di uno dei due uomini, e cinse l'altro al collo con un braccio, ridendo mentre ess la pizzicavano. Ed anche quella fu presto da lui trascurata. U cameriere che lo aveva servito si avvicinò al suo tavolo e gli/si ri. volse con. un. sorriso: ; + Perché rimane solo, signore — disse amabilmente. — Vede, per esempio, quella ‘ragazza laggiù, quella dai capelli oscuri, vestita di rosso? troppo bene, si: sa -— si uffrettò a correggersi, perché lo straniero rion si facesse delle idee sulla sua intimità sco a sufficienza per... ebbene, per sapere. che ‘sarebbe. contenta di pas» sare la serata con lele... 6... son bella serata, © È i «L'uomo aggrottò. alquanto le cio glia, ma il suo volto non mutò espres. slone: si alzò, gettò una moneta sul del cameriere con poclie parole: ; = No,.grazie, — il suo accento era duro e ironico. + Le ho guardate tutte, Se vi piace, fatele voi compagnia per me. i E, stringendosi il soprabito addosso, si avvicinò lentamente alla porta, 6 si trovò. fuori, Si ‘accotse appena che stava. pioviggi: nando, Pareva che i suoi ‘occhi, invece di guardar fuori, . guardassero. dentro. di ‘lui stesso, senza quasi accorgersi delle ombre che passaviino, «come . butattini-fantasmi, nella luce della strada che davano a tutte le cose un. grigio. Aspetto d'irrealtà. “Allora, mentre egli alzava l'ombrello che aveva appena aperto, dalla penombra si affacci un istante in’ piena Ince un volto che lo colpì . con la sua espressione, I Il lampione aveva gettato isuoi raggi sul volto dellà ragazza, e l'uomo si accorse di una bellezza che nemmeno le privazioni ave. vano potuto distruggere. Ma, soprattutto, quel volto -denotava. un'intelligenza raffi. finta, 6 gli occhi, un coraggio a tutta prova. Ulla si accorse dell'interesse che aveva destito, esitò un momento, poi gli rivolse un sorriso. che, benché invitante, denotava ‘Monna Lisa’ del ‘nostro tempo (Marlene Iiai “con un'ombra di sorriso, una certa timidità. Evidentemente ella non era ancora pratica di questo modo di fare nuove conoscenze, benché sembrasse che il suo passeggiare non avesse altro’scopo. Non aveva con sé il parapioggia, ed i suoi abiti erano bagnati e consunti come quelli delle donne più sfortunate tra coloro che, pur vendendo le loro grazie, possono solamente servirsi del marciapiede, L'uomo dal naso grifagno la seguì per alcuni passi, ma come indeciso. Si vedeva che la sua inutile ricerca al caffè lo aveva reso più riservato. Ella udì lo scalpiccio dei suoi piedi e si volse a lui, con un nuovo sorriso, ancor più noncurantemente incoraggiante, ed egli affrettò il suo passo come se si fosse deciso all'avventura, raggiungendola, Ella lo guardò senza sorpresa, con accettazione fatalistica, ed egli le parlò quasi rispettosamente, »— Posso, chiese tendendo il parapiog Bla offrirvi. questo debole riparo contro la pioggia? <> 00. * ‘Nel dire ciò, le si fece più vicino, alzan dole l'ombrello sul ‘capo. “— Grazie, -— rispose ella, — ma, davve Fo, non mi curo della ‘pioggia; «gli Ie lanciò una sguardo inquisitivo, —Passeggiate sotto alla pioggia, — disse è per piacere 0 per qualche altro scopo? |’ deg (Ella chinò il capo, e sorrise a quella do “manda : CH . (= Bi strano quello: che faccio, lo 10, +— rispose. — Ma è proprio l’unico piacere che ‘posso ancora offrimi, i Quando egli, attraversando la strada, fece l'atto di' prenderle il braccio; ella non lore spinse, né cercò di liberarsene quando egli continuò-a tenerlo sotto.il suo, Invece avole tò con lui, piuttosto passivamente, in ina parte oscura della strada. Qui egli la guardò ancora nell'ombra, esi avvide che una luce enigmatica lè brillava nello pupillo, battagliera ‘ed eccitante. Pure, dalle spalle ‘un poco. curve, parve ormai masegnata al guo rich. presta 4 crrloalssima destino. a La via in cui si trovavano ora era uni via sudicia e sordida, sudicia e sordida era la casa dinanzi alla quale si erano fermati. Ella si tolse a lui, un poco tremante: — Io abito qui, — disse, con nella voce un invito timido, quasi con il desiderio di non vederlo accettato. . La voce di lui, calma, le rispose: -» Posso entrare? Ella lo fissò un istante, scosse le spalle con aria d’indifferenza e mormorò: — Certamente, Un debole sorriso spuntò agli angoli della bocca dell'uomo, al vedere come ella traene se dalla borsetta una chiave ed aprisse l'uscio, Compreso che quella non era l'occasione più brillante che si era potuto aspet tare, ma che anche quella gli poteva sere VITO, Salirono per la scala oscura fino nd un pianerottolo, dove si fermarono dinanzi ad una porta di paco attradnte Aspetto che ella aperse facendo entrare l'uomo senza corlinonie, La stanza era ammobiliata male, con “pochi mobili poveri, ma pulitissima. Una gran parte di ess: era occupata da un Bra detta; da un parte c'era nn lavabo, con catino e-brocca alquanto sbroccati. Si era fatto vin inutile tentativo per mascherare questi oggetti con una tendina blanca e pu lita, che scorreva su di an bastoncino at capi: del quale pendevano due bamboline, inutile armamento in tinta povertà: Lo straniero sorrise tra sà € sè, pensando come questa povertà non fosse molto diasi. mile.da quella della stanza di Schoenbrunn, ove dormiva l'imperatore Francesco Giusep= pe, Il cul catino è la cui brocca, però, era no dorati, L'unico lusso di questa stanza, era un vec: chio pianoforte, abbastanza malundato, ed evidentementé preso a nolo, che fagambrava lo spazio rimasto tra ii letto e il lavabo, Sul suo coperchio stavano una statoetta di gesso ed una fotografia, l'unica in tutta la suo volte alla Gioconda) ‘ovvero un fotomantage 6 stanza. Ira il ritratto di un giovane, bello ma insignificante, nella tenuta di mnpitano d'artiglieria da campagna. Permotteto, >= disse ki donna, pren: dendo l'ombrello dello straniero 6 mette dolo a sgocciolare diritto nel catino è np poggiato al muro. IL gesto reso l'ambiente ui poco più famigliare, Poi ella si volse a lui, ehe si seuoteva di dosso le gocce di pioggia. : e Eeco, asciugatevi con questa «5 gli disse, porgendagli una tovaglia, ed accene tuando così il senso di intimità che già andava sorgettdo tra di loro, «> Potete lo» gliervi anche il soprabito, Toltesi con on calcio le acarpette bagnata ella xi infilò un pis di pantofole che con fervivano ascoràa l'oro di pelliccia è a avvicinò alla grande stufa di porcellana, nell'angolo, per asciugiami i capelli. Dopo di ernsersì asciugato, l'uomo rimise qual'era, senza accettare il consiglio di toglierti IL soprabito, mentre ella guardava curitamente quello atrano campione del scaso maschile. Era davvero un tipo originale; all'accene to non poteva essere viennesa, Carmtoto 1V, La atraniero rimase un memento immobile, pal ni avvicinò indolente. mente al pianoforte, e prese in mano la fotografia che vi era porsta xopra, poi i nuai occhi acuti ni portarono si Magda, come cercando di trovare: uns erlazione tea quella denna dalla personalità così accentuata 6 quel fiavane incalore, Parve atene per domandare qualebe cons, ma come abba notato lo agnardo della giovane, posò la fotagrafia, al nuo puito, e sedette nullo agnbello del piano; le sue dita pominciarone a scorrere iodilferenti nulla tantinra, finché soa si avventie #5 in un valzer viennese, assai pope lara in quei glarni. La giovane, sempre pressa alla stu Îa, pareva noncuranto dell'uomo; so lamento un leggero sorriso le errava negligente silla bocca, al notare lo utrano contegio di quell'unmo che, probabilmente, le ni era avvicinato per altri motivi. Ma, d'un tratta, parve che la runica attrarse tutta la nua attenzione, poiché, chinando il capo au di una apalla, esclambi se Al] avete saltata una battuta! Egli così di suonate ro ai volse tullo sgabello guardandola Inquisità vamente, Magda al asvicinò al pia No #, piegando sulla spalle di 1ul, fiuonò correttamente di pozzo, L'uo mo ri aleb fa piedi, von una luce di scrkdtiafazione sul volto chiuso, see Liutkpan comonerto la munent mu bnclamò con tono di trionfo, Ele la norrise; accorgono dell'antada di cui egli aveva dato prova per farla cadere nel tranello, e lo studiò Aiticora un molnetità, con acchi. più attenti. Che egli, al tempo in culo ella cominciava. ad emere famosa, avendo vinta la ans Fotografia s0 qualche. giornale? Decise di metterlo alla prova, sin Ho studiato per dieci anni da un conservatorio, «e aplegò, GL cc chi di lui rimasero freddi, evidente» mente non la rivonmzeva. Meglio cos, tanta utnillazione risparmiata! son Ritmo vi chiamata? chie l'uomo bruscamente. i oe Magda Werner, ce Neppure tuel nome parve ricordare qualcosa Mo straniero. Allora. «Ila tornò promo le ‘stufa, sorridendo dentro di sà, soddisfatta i che egli ignutasia to auo parato, Pol gli chie: : suc Bitto vesto qui... soltanto per chiacthierare? Egli uperse le labbra ad un eocriso @ ri fposs pacafamente: ne DÌ, #Olamente per chiacchierare, Ora egli si curvava leggermente verso di lel, con un sorriso invitante, mentre Je liggeva gli occhi nella papille come per co nosgere il infatero che distro ad cme si nie. scondeva, e VI piacerebbe guadagnare del denaro senza fatica? ls chisse, parlando sotto» voce com prudenza, : Hila gli diede un'occhiata, Così eccolo “che, om, soopriva il suo. giuoca: Magda fece appello a tutte fe nue facoltà, l «Non credo che vi sla qualcosa che io. non larel, per del denaro «mormorò, vole geudo altrove gli occhi, e Egli le si fece un po' dappremo, carvane. dosi maggiormente versa di dal. > (Continua),