Cinema Illustrazione (Sept 1931)

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| pubblico maschile, ‘mi Al pubblico Stavolta, lettore, sei direttamente interes» salo a questo articolo. Dalla prima all'ullima queste righe ‘ti riguardano personalmente; in esse sei giudicato nelle maniere più diverse, c dalle persone che da anni g questa parte ti sei abituato invece a giudicare lu, ossia da divi e dive del cinematografo. L'idea è venuta a me, e non essendomi parsa irascurabile non ho esitato un momento. ad altuarla, « Sul conto dei divi — mi son detto — non passa giorno che non diamo la nostra opinione; ma ci siamo mai chiesti che cosa pensano i divi di noi? Che idea si sono fatta del pubblico le principali stelle in anni di lavoro? ». E in un rapido giro di visite ho raccolto quel che segué. Pergliammiratori di Elissa Landi u Che cosa penso del pubblico? += mi ha. detto Elissa Landi — Personalmente, considero il pubblico come il mio migliore amico! e perciò mi aspetto da esso le peggiori azioni. Non faccio, dicendo questo, della ironia, e tanto meno del cinismo: chiunque conosca il pubblico, dall'artista al vendito-. re ambulante, sa che ho ragione. La folla, così pronta ad esaltarci, spesso anche quando non lo meritiamo, è altrettanto facile ad umtiliarci, a preferirci, proprio quando ci sentiamo sicuri dei suoi consensi, l’ultima venuta, « Per rendervi conto di ciò dovreste cono» «score fino a che punto sia delicata la suscet Hbilità del pubblico, Ne volete un'idea? Non PIù tardi di ieri ho ricevuta una lettera che diceva: u Perché nel tuo ultimo film indossi abiti così.ricchi? Credi che io non ne abbia, di migliori? O ti credi superiore a me solo per il fatto che sullo schermo puoi mostrarti la mexzo mondo? È chiaro che in quel film hai avuto l'intenzione di umiliare tutte le. donne eleganti; ma le donne eleganti si ven cdicheranno non intervenendo più a nessuna “rappresentazione di tuoi lavori ». Che ne Pensate, caro Quen? Eppure, anche questa “strana signora, che vede nei miei vestiti una provocazione, fa parte del pubblico... E io... Ma a questo punto ho interrotto la bella Elissa con una domanda u cui non potevo rinunsinre: ‘a Capisco, capisco, cara: gii» ca, e nom mi meraviglio che una donna abbia potuto scrivervi in modo tanto bitzarro: la psicologia femminile è così complicatal.,. Ma vorrei conoscere la vostra opinione sul «Pe ln: dico subito — élla.mi ha risposto, . maschile ja troppo velo. nei QUEL CHE LE DIVE giudizi, il u sex-appeal n, Spesso cioè il pubblico confonde l'arte con le belle. gambe, o col bel seno, 0 con la bella bocca. Le prime volte, quando în un crocchio d’uomini sentivo dire « Quell’attrice non mi piace, ha le caviglie troppo grosse... » saffrivo come se l'apprezzamento si fosse riferito a me; e sotto forma di uno schiaffo. Poi mi sono convinta che non c'è nulla da fare, che il problema dei sessi non l'hanno inventato né gli uomini né le donne, e che la grande stella cinematografica è'in fondo un po' la fidanzata dei milioni d'uomini che ogni giorno affollano le sale dì spettacoli in tuito il mondo. La fidanzata, già; e di-tutte le fi Sogra: Constance Bennett} per piacera a questa diva “ l'articolo vi Insigna un metodo ‘infallibile.’ A sinistra; davanti a Margherita Carchill si ingincechiano anche è covolll.;. A destra: la più recente fotografia di Eliasa Landi, 10 >» | LETTORE IL GIUDICATO SET TU (SANO DEL PUBBLICO danzate quella che più facilmente si abbarndona per un'altra. Greta Garbo, 0 il solito problema Eccomi in casa di Greta Garbo, ad ascoltare quella sua voce che pare non abbia inflessioni, e che pure è così sottilmente urmoniosa. «II pubblico? — ella dice -— non ho mai avuto una sensazione precisa del pubblico. Siete mai passato, in treno, di notte, lungo la riva del mara? Intorno è la tenebra più fitta, ma il muggito delle acque vi dice che l'oceano ribolle a pochi metri da voi, Così é il pubblico per mez io me lo immagino prasso a poco come un acéano che non vedo, E cerco, anzi, di ignorarlo quanto più è possibile, Quando lavoro, non penso al pubblico, non suppongo neppure cha asso esista, ma vivo la favola del film con comPlato abbandono; non per la gioia che il personaggio darà al pubblica, ma per la gioia che esso dd a me n. Tutte le donne possiedono l'istinto di piacere al pubblico «ll pubblico, il pubblico: mi fute rile» re con questa parola —mi ha detto Mar gherita Curchill con uno sorriso ambiguo. Per noi donne il pubblico non ha che una sola funzione: quella di ammirarei, Nascia» mo, vuglio dire, con l'istinto di piacere al pubblico, L'altrica che recita il suo capo» kivoro davanti a una folla di intellettuali, e la contadina che la domenica passa col suo vestito nuovo davanti ai compaesani raccolti sul sagrato della chiasa, possiedono egualmente il senso del pubblico 0 danno ad esso la niedasima importanza n. Ghe differenza di vedute, fra Marguerite Curchill è Grata Garbol Volete piacere a Constance Bennett?: applauditela uGha cosa penso del pubblico? +mi ha detto Constance Bennett > vé lo dico in dua parole: mi piace, Vorrii ogni giorno milioni di persona sotto le mie finestra, è che batlessaro le nianil To mi affaccorei, 4 distribuirei baci sulla punta dalla dita. I guaio del cinematografo è proprio questo: che la protagonista del film non può essere contemporancamento in tutte le sala nelle quali il lavoro si proietta è non può quindi godersi tutti pli applausi. Non per indossa» ro tutti 1 vestiti ché possaggo vorrei avara ilieci corpi con la stessa antina, ma per godormi questi applausi perduli n, Ecco come Constance Bennett concepisce il pubblico: cono una macchina per applaudire. Le ho fatto notara, però, che 4 Jatto di non potor assere contemporansa» menta in tutte le sale cinematografiche, può anche +a più spasso che la diva non pensino + costituire un vantaggio, «di coma?» mi ha chiesto, aNal caso che il pub blico fischiasse,., n, ho risposto. G, Orven