We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.
Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.
UL
I SETTE PECCATI CAPITALI
« Non bisogna ingrassare n, ecco la parola d'ordine negli stabilimenti di Hollywood. Per questo vedete i divi e le dive darsi anima e corpo alla ginnastica, dal Verculeo Wallace Beery al sottile Gary Cooper, dalla matronale Marie Dressler alla diafana Virginia Cherrill
Ho visto piangere Betty Compson un mat. tino che s'accorse d'essere cresciuta in una settimana di ben nove etti; ho visto Dorothy Malchaill digiunare due giorni filati per perdere l'adipe secondo lei guadagnato partecipando a un banchetto in casa Menjou; ho visto Loretta Young studiare dei
“ grossi volumi di medicina per sapere quali sono le sostanze che fanno ingrassare e quali no. Perdere la linea, ecco la terribile paura che incombe sui divi, la grande ombra paurosa che si distende sulle bianche dimore degli artisti disseminate per Beverly Hill. Non avete notato che perfino Charlot è ingrassato? Loi, nonostante la malinconia, nonostante i pasti saltati... Infatti, a un osservatore non può essere sfuggito che il Charlie Chaplin di « Luci della città n non era certo come quello de « Il monello n, Ora, a Juan le Pins, Charlie Chaplin sta facendo
delle quotidiane corse sulla spiaggia di ben
sessanta minuti l'una per riacquistare l'an tico snellezza, Ma, ahimé, per lui, come per Menjou, come per Douglas, gli anni si avanzano impavidi e distruttori,
Con questa spada di Damocle sul capo, immaginate che cosa diventano i piaceri della tavola laggiù. Diventano dispiaceri! Le gioie della tavola rappresentano ana specie di castigo, perché sono tanto deside. rate, ma non ci si può abbandonare, pe na... la perdita della linea. Si tratta, in una parola, di una specie di supplizio di "Tan talo,
Beato, invece, era il povero Volhelm, l'uomo più brutto «di Hollywood, il quale non si curava certo dell'estetica; a vederlo davanti ni cosciotti rosolati © profumati di tartufi i colleghi bellissimi e statuari quasi quasi avrebbero venduto la loro grazia, Vol. heim en un uomo di spirito, un uomo di talento, ma adorava le gliottonerie, Sono famosi È viaggi... gastronomici di Vollieitt. Mentre gli altri, durante le loro vacanze, andavano 6 sulle spiagge della California o nulle montagne rocciose, il nostro pare tiva per ignoti lidi, Ma chi avesse consul. tato Vitinerario ch'egli si era segnato nel taccuino, a cyrebbe letto cose ben strane, Per cseme pio: Boston: insalate, Now York ir fosti,
AH
OLLYWOOD
To)Y.
Washington: fritti, ecc. Avete capito? Egli girava il mondo non con il Baedecker in mano, ma piuttosto con un manuale geografico di cucina, « Dove vai? » gli domandavana gii ami
ci allorché lo vedevano partire con valige e bauli, « Vado a Parigi, al Caveau Caucasien, a mangiare il prosciutto affumicato con il popone ». Ed era vero, il suo viaggio transoceanico non aveva altro scopo, Invece tutti gli altri, come abbiam detto, debbono guardarsi bene dal cadere nei gorghi del peccato... di gola. E allora avviene questo curiosissimo fenomeno: che. i più, non potendo mangiare a loro talento, si sfogano con lo stile della tavola, cioé con l'eleganza ed il lusso degli ornamenti o «degli
4
strumenti... della tavola. . Per esempio, Greta Garbo, per ingoiare una. piccola ostrica, mette in movimento, tutta la sua. servità, Non potendone mangiare due, la sola che mangia ella la vuole servita.in un vas: noio d'argento e con uria par
ticolare: ritualità, Proprio cose da far passare l'appetito e, soprattutto, ma
gre consolazioni. Anche
guzza di Anita Page ha
chini, forchette, &cd,). tempestato di brillantini degno della men» sa «del famoso. imperatore Vitellio, Ma, ahimé, in. quei bei ‘piatti. d'oro che. pic» cole porzioni! Tanto piccole ché una volta un’ giornalista che la diva aveva invitato a ‘pranzo, alla fine del medesimo disse: « Si
biamo scherzato, Adesso si
| Nél tondo in alto a destra: Lil Da» gover sorprena dal fotografo in un ristorante parigino, « Nel mexzo: Ecco la scena patetica di cul al parla In questo articolo; »-Nel' tondo it basito a vinistra: Mady Christian rifiuta fo ‘champagne? Non otedatelo.: » A destra: Thouoco ‘del ristorante dei divi gestito dalla Matro-Goldwyn-Mayer |
quella vivacissima ra-.
‘un servizio d'oro (cue-.
gnovina,. sino ad ota ab-.
comincerà a mangiare sul serio, spero». E le vivande servite era»
no preziosissime, costosissime, ma” tutte in
miniatura, Perché Anita pensa che anche i giornalisti desiderino di non ingrassare, Ma ecco un fatterello autentico che dimostra come anche i divi non sappiano registere in certi casi alle tentazioni, Si girava un film con Clora Bow, e precisamente. il film. « Lui, leî, e l'altra n. In questo film vi è una scena molto patetica, con chitarra, che si svolge, guarda Îl caso, a tavola. Per la naturalezza della scena, furono preparati dei cibi veri, dei cibi squisiti. Ebbene, i divi cominciarono n mangiare, poi, quando il direttore gridò: Pronti (e con ciò s'indi cava Îi momento în cui la scena doveva mufare con la sospensione del pranzo) gli attori continuarono a mangiare imperturltabilmente, anzi entusiasticamente, attratti dalla qualità delle vivande. LL direttore gridò, tempestò, ma invano, GI attori ripre» sero la scena solo alla fine del pasto, Fra le dive vi è Elissà Landi che si pic cn... di gastronomia, Ella è convinta di fare
dei manicaretti insuperabili, Invece.;.. Ma
Îl guaio è che non li fa per lei, ma per gli altri; I] gli amici invitati da lei debbono
far festa alla sun cucina anche se pensano
Îl sontrario. Guardate un po' le: debolezze
“dicuna bella donna, Anche Lit Dagover la
lesue debolezze! non può manglare che nei grandi. restiuranta; Ela dice che. tutto le par buono, ed eccellente. I al che il HuO vitto è sempre quello; consommé, una fetta di rostbeaf, una frutta, Però, ogni volta che si reca al ristorante, Lil Dagover non cambin il menu; ma In pelliccia 0 l'abito.
Tules Parme