Cinema Illustrazione (Oct 1931)

Record Details:

Something wrong or inaccurate about this page? Let us Know!

Thanks for helping us continually improve the quality of the Lantern search engine for all of our users! We have millions of scanned pages, so user reports are incredibly helpful for us to identify places where we can improve and update the metadata.

Please describe the issue below, and click "Submit" to send your comments to our team! If you'd prefer, you can also send us an email to mhdl@commarts.wisc.edu with your comments.




We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.

Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.

Delle scuole Dopo il grottesco e umiliante episodio della sedi cente scuola cinematografica di via ‘Santa Radegonda, in Milano, (episodio che dimostra ancora una volta insufficiente l'opera cauterizzatrice della polizia se le persone contintano ad abboccare all'amo come stupidissimi pesciolini) occorre tornare sull'argomento che, a dire il vero, non da oggi abbiamo illustrato mettendo in guardia e lettori e E lettrici, Le quali (parliamo alle lettrici) se approfondissero, una volta tanto, le notizie intorno alla cartiera degli attori e delle attrici imparerebbero che i migliori, per non dire delle celebrità, si sono farmati e sono usciti da scuole che veramente meritano questo nome. Attori, pe esempio, come Jannings, come Koertner, come Marlene Dietrich, direttori come Ernst Lubistch, citiamo è primi che arrivano alla penna, sono usciti da una delle più celebrate è più feconde scuole drammatiche di Germania, creata e diretta da quel Max Reinhardt che è una delle prime personalità del mondo teatrale, Tutti gli altri francesi escono da Conservatori d'arte drammatica gestiti 0 almeno controllati dallo Stato. Gli attori russi sono formati alla scuola di valorosissimi maestri. come, per esempio, Meyerhold, Tairoff; quelli svedesi, ivi compresa Greta. Garbo, hanno seguito è seguono i corsi del Conservatorio Nazionale di Stoccolma; iti America abbondano nei più reputati collegi scuole di dizione, di recitazione, di danze. E per venire in Italia i nostrî migliori attori non sono stati certo improvvisati mu si sono formati alla lunga e severa scuola di una Duse, di un Virgilio Talli, di un Ettore Paladini, di un Ruggeri, ecc. In Italia sono mancate delle scuole vere e proprie perché le compagnie drammatiche. hanno funzionato sempre da scuole: ogni grande capo-comico nella diuturna € faticosa prova di scena allenava e selezionava le gio» vani schiere ed in questo modo la tradizione del nostro teatro si è rinnovata e anche oggi, in mezzo @ tante difficoltà, st mantiene nobilmente al suo posto, Ciò premesso si dovrebbe comprendere (e compren derlo ana volta per sempre) che una scuola per meritare tul nome e per preparare degnamente alle difficilissime carriere della ribalta è dello schermo deve avere un maestro degno di ogni rispetto e che offra tutte le garanzie, non solo. di media capacità, ma di supe riore intelligenza, di lungo tirocinio, di provati. sue cessi, di generale estimazione, Essere. accettuti da maestri. come. Reinhardi 0, se vivesse: ancora, dal compianto Virgilio Talli, è già un magnifico passo avanti d'un’ giovane aspirante, senza tener conto che maestri simili sono sempre. stati e sono tuttora in condizioni di assoluto. disinteresse verso l'allievo, cioè il loro vero interesse non è quello finanziario, ma quello artistico e soltanto quello, E se în tino stato moderno, in una nazione, come oggi è l'Italia, cos) legittimamente pelosa custode di tuite le attività colturali, non è permesso aprire una “scuola è adire ad una cattedra senza prima aver dato prove e riprove rigorosissime della serietà dell'istituto c della capacità degli insegnanti, noi ci domandiamo «come. indi, tn Italia, è ancora permessa l'apertura di scuole cinematografiche è perché di queste ‘se ne debba vecupare salto la polizia a... fatto o fattaccio go + 39 on basta: se per insegnare il sillabario, l'aritmetica, il latinetto del ginnasio, il francese, la calligrafia, la ginnastica, sono nevessarie tante garanzie d'ordine morale e tecnico, se è insufficiente, per questo, acconten» tarsi. anche di. persone di ‘mediocre intelligenza, noi ci domundiamo com'è possibile, com'è tollerabile (eccetto, s'intende, dal lato... comico) che in un insegna mento in cui È veri, i riconosciuti: maestri si contano in tutto il mondo sulla punta delle dita, chiunque possa permettersi di salire in cattedra e dire: io insegno arte cisematografica;. i Ma che diremino noi, che direbbe anche il più illuso, il più stupido degli nomini se il. primo venuto pretendesse insegnare. musica nei. Conservatori, pittura nelle accademie, letteratura nelle ‘università? Gli si chiederebbero dei titoli, lo si. sottoporrebbe ad ‘un concorso, la si peserebbe severissimamente. È vero? E perché non si fa questo con chi pretende insegnare arte cinematografica? | E che dire delle cosidette « scuole di cinematografia sper corrispondenza? ». Ve l'immaginate voi un corso di dizione e di recitazione su... dispense? Avessero ‘almeno adottuto per soccorrere i lontani, creduli. allievi. l'insegnamento su. discol Basta. questa breve e frettolosa messa a punto per aprire gli. occhi anche a | quelli che; come Tarturino di Tarascona, corrono dietro (ai più evanescenti miraggi. della. loro. credulità? Ne dubitiaica: ma per la dignità di un'arte come la cine| matografia, noi non intendiamo aver chiuso oggi queSo triste capitolo, oi ig, Una ‘degli attori più discunni « più balll di' Hollywood: Nile Aster, dello. Matro Goldwyn Mayer. Noi dunque invochiamo da parie dell'Autorità. . una séverissima inchiesta in. tutte le scuole esistenti noi invochiamo un serissimo esame da parte degli or- gani competenti (se non ci sono, si creino) di tutte le domande dirette ‘ad ottenere. l'autorizzazione ad aprire una scuola cinematografica. Perché questo è pro prio urgente» se occorre un permesso dell'autorità per aprire unu salumeria ‘0 un bar, '‘ce ne vorrà pur tro per apriré una scuola ed il permesso non deve darlo hi polizia, ma deve rilasciarlo. un organo competente dopo aver esaminati è i titoli e glì uomini, Un'ultima domanda: quali allievi sono usciti finora da queste scuole? Vi sono degli attori è’ delle attrici, non diciamo celebri, ma soltanto stimati, soltanto: în servizio, ché possano testimoniare. al riguardo? Se ci sono, fuori è nomi, noi saremo -ben lieti di citarli e di riconoscere alle meritevoli le loro benemenze, i E dopo i nomi degli attori, vogliamo i titoli, le. referenze, Il curriculum vitae et studii de/ direttori e dei professori di queste scuole. Chi sono? Che hanno fatto. finora? In quali studi cinematografici si sono preparati? Quali documenti irrefutabili possono produrre? Le conclusioni, (provvisorie, s'intende) le facciamo tirare ad una delle poche persone serie e preparate. del nostro. cinema. nazionale. Anton Giulio Bragaglia in un sso articolo intito» lato va Per una Scuola Ùfliciale del Cinema în Italia», trova lo spunto per indicare al pubblico italiano tutto quello che si è giù fatto e si fa in Russia, dove esisono veri e pap conservatorii. La prima « Scuola dell'Arte dello: Schermo » fu aperta ‘a Leningrado il 5 maggio 1919. Contemporancamente fu fonduta una « Scuola di Meccanici « Istituto Cinematografico di ‘Stato ». Bragaglia traccia rapidamente i programmi di insegnamento di queste importantissime: palestre «è: dè le tte di alcuni corsi, In Russia esistono inoltre l'Istituto di Stato per le Arti Scéniche, gli. « Studii Superiori. del Cinema »_ ed altre piccole Scuole di taglio e montaggio di film, di sce ‘neggiatura, e di elaborazione di soggetti. E conclude: «Noi se non ci troviamo al puntò in cuierano i russi dieci anni fa poco ci manca, Abbiamo degli ope» ratori fotografici, ma non sona poi troppi. Avremo, al massimo, sei operatori sonori. Ci. saranno, sì e ‘no, quattro sceneggiatori moderni è quattro tagliatori. Gli scrittori ancora non prendono sul serio il cinema re non el Cinema» e a Mosca un, ‘vogliona studiarne le esigenze, quasi avendolo in spre gio. Lo considerano seriamente solo se si tratti: di rice» vere diecine di biglietti da mille per una vecchia trama. qualunque che non è neppure adatta e che poi bisogna . rifare, Gli attori veramente « da cinema », Jo sapete meglio di me, scarseggiano. Quelli. di redtro, ‘ospiti molto spesso della Cines, servono per determinare pel licole parlarti! Le masse agiscono più 0 meno 4 orcechio, e non vi si pescano facilmente personaggi perfetti peri piccoli ruoli. Ge n'è per una Casa, ma quando saranno dieci non ci sarà troppo da scegliere; Tra i generici sicuramente ‘ci sono clementi educabili: ma’ come. si farà a farli studiare giacché « devono man giare »? Questo sarà il problema. Rinunziare ai professionisti, come scuola? In Russia anche i professio. nisti frequentano le scuole per proprio conto, la sera. «Comunque ciò si vedrà al caso pratico, Intanto cè da, fare assegnamento sui giovani. lo penso. che anche noi in Italia dovremmo annettere alle: Scuole” ufficiali di Teatro due vaste Sezioni per l'insegna» mento della Tecnica e dell'Arte dello schermo: per preparare cioè i nuovi allievi tecnici da passare, previo accordo con le cuse produttrici, all'ultimo Corso Spe rimentale pratico nei ‘teatri di presa; e preparassero: gli urtisti a studiare le particolari espressioni d'arte dram ‘matica che son richieste dalla riproduzione meccanica © visiva e sonora; L'interesse che si ridesterebbe, per via. di. queste sezioni, attorno all'Accademia. di Santa: Cee cilia, sarebbe straordinariamente vivificuntel: Questa isti. tuzione verrebbe per Lasi a purificare finalmente . quello sporco mondo di sfruttamento: dei giovani appassionati, che. si chiamano « Scuole di Cinematografia», dove non s'insegna niente, si coltivano soltanto illusioni contro versamento di corrispondenti ‘cifre, e’. ratto si riduce alla consegna di un diploma, firmato . da alcuni attori celebri nella prosa, i quali, tutti sanno; © percepiscono cinquanta lire per ogni firma che mettono. « L'on. Pierantoni, Presidente. della Corporazione dello Spettacolo; nella sua moderna sensibilità. e nella sincera premura ch'egli porta al cinema, ha favorevol | mente accolta questa idea che, da quel momento, ha dequistato. l'autorità d'una speranza realizzativa ».' Ci ager di cuore che l'on. Piérantoni, prima d'ogni altra cosa, incominci a far repulisti di queste sedicenti. scuole, i Il resto. verrà da sé; Hot