Cinema Illustrazione (Feb 1932)

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Cinema Mustrazione Romanzo tratto dall'omonimo film della Metro Goldwyn Mayer interpretato da Greta Garbo e Robert Montgomery Cap. II } La donna senza cuore. Quando Yvonne ebbe terminato di pranunciare quelle parole, le parve che attorno ‘le si fosse fatto un vuoto enorme, un silen zio infinito e tetro, Solo, * nell'orecchio, le ronzava ancora quello che poco prima aveva detto: — Îo sono sénza cuate. Io sono senza cuore, —tristi e crudeli ‘come la cosa stessa,! più srudele, del resto, per lei che non per gli altri che credevano soffrire a causa, della bella insensibile, — Io sono senza’ cuore, io sono senza cuore, Un senso pungente di amarezza, una improvvisà nausea di quella. vita. le salirono dal cuore al cervello, ‘è si ‘senti più sola e più triste, abbietta quasi, per quella commedia che si era. imposta di rappresentare, per difendere sé stessa dalle ingiurie della vita. Mentre ripeteva tra 36 € sé quelle parole, che le. risuonavino nel cervello come tanti colpi di gong, le parve di avvertire una Strana, attrazione magnetica’ che la costringeva a rivolgere ancora i suoi sguardi al giovane sconosciuto, . Era. sempre al «sto posto, intento ad osservare le coppie. che allegramente si abbandonavano alle danze, è ad Yvonne parve di leggere sul suo volto. lo stessa senso di solitudine che la opprimeva. Una piccola ondata di tenera simpatia le gonfiò il cuore: dunque anche lui, put così gio vane e così attraente, era solo! i Delval si accorse di quel suo sguardo osti. natamente fissato sul giovanotto, e le chiese, senza ‘dare troppa importanza alla sua “interrogazione! | o -.Si può sapere chi è che state osser. vando con: tanta attenzione? Prima che Yvonne rispondesse, trascorse ancora. qualche secondo. Poi, senza abban» donare con lo sguardo il punto che fissava, ella, a modo di risposta, chiese: — Chi è quel giovanotto laggiù? Quello . che ha quei grandi occhi da bambino... + Non posso immaginarmelo nemmeno lontanamente, -— rispose Delval scrollando le spalle, — deve essere stato condotto qui da qualcuno dei miei invitati. Lo sapete che le mie porte, in occasione di queste su rate, sono aperte a. tutti, ; * L'orchestra tacque. Poi si levò un rul ) Jare di tamburi, Gli ospiti di Delval si vol. sero tutti verso il palco della musica, incu riositi, in attesa di sentirsi annunciare qualche novità: Nr —: Venite. con me, — Delval disse. ad Yvonne: -——. Ho fatto venire una, « troupe » di ballerini del Caucaso, che si produrranno nella loro caratteristica danza dei coltelli: È uno spettacolo che fa accapponare la. pelle, ma sempre molto interessante da vedere, Yvonne sorrise; da una porticina aperta, alle spalle dell'orchestra si vedevano già le alte figure dei danzatori del Caucaso, con il capo coperto dai caratteristici berretti di pelo, portati, arrogantemente, — Non mi'aspettate, — disse Yvonne i Delval. — Ho qualche cosa da fare; ci raggiungerò fra poco. ; Nell'occhio di Delval si accese una scin tilla di ironia, mentre il suo sguardo. si portava da Yvorne al giovane che ella sta» va. osservando, Inchinandosi. a, lei. corretta» mente, si allontanò, Era molto divertito dal sospetto di quellò .. che interessava Ywonne, e sì riprometteva di stare ad osservare, da spettatore indul gente, lo sviluppo. di quella passione che vedeva nascere, Come i danzatori si lanciarono nella sala da ballo, che era stata lasciata libera dagli ospiti, la ‘folla degli invitati si raccolse attorno ad essi, ciascuno cercando di arrivare alla prima fila, per godere meglio «. e al'santi più sola, più triate.. di quello' spettacolo, pittoresco ed interes sante, Nella confusione, Yvonne diresse lentamente i suoi passi verso il giovanotto, che non si accorgeva di lei che sl stava avvicinando, è si teneva, quieto, nelle ultime file degli invitati, attento a quello che gli artisti stavano per compiere. Proprio ‘mentre le prime note selvagge della. danza dei coltelli risuonavano per la sala, Yvonne gli giunse vicina, e gli sorrise dolcemente, Egli laguardò negli occhi, e arrossì come un ragazzo colto in fallo, Con aria di noncuranza ella trasse una siga retta. del suo prezioso astuccio, continuane do a guardarlo con un sorriso. profondo, pieno di mistero, — Buona sera, — gli disse con voce cal: ma e non troppo forte. — Buona sera, signora +» nispose il'glo» vane con una certa rigidezza; alquanto imbarazzato, La meraviglia che egli dimostrava al vedersi rivolgere la parola da una donna così bella ‘6 così misteriosa, diyerlì Yvonne, — Mi pacciono i vostri occhi, — gli disse, come per spiegare perché gli avesse ri. volta la parola. — Non ve ne dispiace? II ragazzo arrossi ancora di più, -—-Ma, io... veramente, io... + balbettò, Yvonne, sempre sorridente, si avvicinò a luì, facendo ondeggiare il suo bet corpo ancor più provocantemente, — Si può sapere chi siete? Ho chiesto al padrone. di caka se vi conosceva, è mi ha detto di non avervi mai visto prima di ora, nome? — Così, una mia idea, — Ebbene, mi chiamo André, — Solamente André? — André Montel, vi chiedo scusa di non avervelo detto ‘prima, — corresse egli. Yvonne portò alle labbra la sigaretta che Non: aveva ancora acceto e André, imba «razzato sempre più, si sffrettò a cercare nel. le sue tasche la scatola dei fiammiferi. VI frugb deniro nervosamente, © -ne accese uno che lo offerse con le mani così scosse —_ Oh, ‘bella, perché volete sapere itmio. dal tremito, che Yvonne dovette tenergliele ferme tra le sue per poter accendere la si. garetta, Mentre tirava la prima boccata, i loro occhi si incontrarono al di sopra della fiamma, — Siete curioso voi, -— oysetvò Yvonne, mentre il giovane spegneva il fiammifero, buttandolo poi in un vaso vicina, Quanti anni avete? «= Ventuno, signora. += rispose egli, sempre più confuso per trovarsi alla presenza di una donna così cecezionalmente bella, e per i desideri che ella aveva di colpo risvegliato in lui. — Siete anche voi un'artista? — continuò allora a chiedergli, inarcane do le sopracciglia con una certa acla di diadegno. »= No, signora, non ho questo onore. sm Ne sin ringraziato il cielal «e esclamò Yvonne allegramente, Poi gli chiese ancora: »Vi divertite proprio molto, vai qui? see Ma, ecco... a dirvi la verità, conosco tanta poca gente che non posso dire di divertirmici davvero... —ripone egli. — E a me, invoca —ribatté Yvan no cOn AMArezzi, —succrde esatta» mente Il contrario, Conasco troppa si mel quo aguardo di tantatrice, passò un'am» bra che fu velata da un BOLINA 4 gente perché mi ci possi trovare a mio agio, Ella continusnva a fissaro intensamente, come per studiarne o» gni moto dell'anima, divertita da quella sua ingenuità un poco provinciale, e sl avvi. citò ancora di più a lui, di modo che qui» si, di tra gli abiti, cia» scuno poteva. sentire il calore del corpo dal. l'altro, Nel suo sguar: do di tentatrice pas #6 un'ombra, che fu dileguata da un sorri. s0. Pol, con tutta la naturalezza che lo fu possibile assumere tn quel'mamento, lo invitò: ù —Sareste disposto a, farmi il piacere di riaccompagnarmi a cass? Egli fu meravigliato di quella domanda che veramente non si attendeva, — Signora? —« SU, accompagnatemi a casa, vi dica, re @ Benza nemmeno attendere che agli le rispondesse, gli volse le spalle è si avviò, uscendo dalla sala, verso il vertibolo, dave era stato disposto il guardarmba, Come immerso in un sogno ipnotica, An dré. non seppe ribellarsi; è a segui docil. mente. Mentre. varcavano la soglia della sala da ballo, da muda spalla di Yvonne toccò il braccio del giovane: in quel mo: «+ 20 sortite dalne» menta, RIASSUNTO RELA PRIMA PUNTATA La bella Yuonne è in casa di Deledl, dove i da un grande balla. Fra gli incitano vi è do setltore Coutant, che fn umante di Veonne e un giovane che attira l'attenzione dell'af: fatcinaate mandana. mento la selvaggia musica della danza dei coltelli segnava un erecendo travelgente. Facendo bene attenzione che André, che ella teneva. d'occhio, non la udisse, come furono sulla porta che conduceva alla ata» da, ella disse sottovoce al auo valletta: =e Voi potete tornare a casa, Non ecedo di aver più bisogno dell'actomobile, Poi si valse ad André e, prendendogli il braccio: ce St, cm disse «= facclama due passi, Dove abitate? i see Chi, fo? cu chiese André, che nun ri fiaveva ancora della sorprena, ms Sl voi, see Vero le Halles, Bon lontano di qui. so Bene, scendiamo a piedi por WA peseet to, almeno fino alla Pace de la Concorde, poi prenderato nia vettura. Cosi ni avviarono nella notte, nirettà sntte braccio, £ due esseri clin pochi fatanti prima non ni camostevano ancora, e che la ninla Bveva titaso in contatto, ad un balla di fine quaresima, Tacevano. André per timidezea, Ywanne perché non sapeva che cosa dirgli, turta fe: lico di quella singolare nvvrotume. Rare automobili passavano a quell'ora lungo la ricchissima strada deserta, — Prondiamo quel vecchio finere, —dia Hi Yvonne ad André, «Sarà una coma di vertente, e diverna dalla solita agtomobile. Un balfuto corchiere sonnecchinva a can gotta mentre Il cavalla del decenpita vricata lo trascinava come le gue paveee game pe. | tevamo, verio il contro, alla ricerca di qual che cliente, Amdréé foca fermaen fa vettu ra, gridando perché Il fiaccherato. aprizar almeno un occhio, ed alutd YVeoane a sdipr nella miserabile carrorzacela, nentre di co chiere, più per conta suo che per nate. mara ad altri il auo penalero, strizzava un occhio afferrando la frusta in attesa di aa bere a che indirigna avrebbe dovute con dure quella elegante cnppla di giovani al Huori, i non Si davero una cosa divertente, una KIFRA ÎH UNA CATTOREA timilo! »esclamò ga lamento Veonne, se fendosi sul sedile ce. perto d'incerato, Si sentiva più allegra è tà Hbera, ora che la da astomobile che fe era stata rega. lata dal suo amante sl dirigeva vaota ver HO CAN, sus MA POVEIO caval: lat «disse André, I cocchiere, in quel