Cinema Illustrazione (Mar 1932)

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Ce ve ani i Generosità. ‘La ‘sera ‘dopo il giorno che si erano bisticciati per le scale, Yvonne si recò a tro‘vare André, e.lo trovò occupatissimo'a studiare, Tanto ‘che, dopo, poche parole di ben| venùto, si volse di nuovp ai suoi libri, immergendosi ‘nella lettura. Yyonne, ‘tratta ‘ivcino a lui, e rimase per vari minuti a. guar‘darlo in silenzio, nel cerchio di luce che ‘o. cda lampada proiettava sul tavolo cosparso” di libri e di quaderni, Come le pareva gio» ‘vane, ‘e fresco, e vivace! E, ancora più, ‘questo, suo aspetto giovanile sì accentuava, ‘con wna leggera punta di comicità, quan! do aggrottava le sopracciglia, concentran“dosi tutto nello studio. di un qualche pas“saggio difficile. CORE i ‘Per. non molestarlo,.-e tenersi ‘occupata. durante il suo. studio, ella. prese una rivista illustrata, e si mise.a sfogliarne indolente‘mente le pagine, guardando distratta le il‘’ustrazioni. Così la vide intenta egli, qual‘che minuto ‘dopo, alzando .il capo, con ane «cora la fronte aggrottata per lo sforzo fatto er.coricentrarsi. Istantaneamente ella senti il suo sguardo, alzò il capo, e gli sorrise con profonda espressione di tenerezza, ©. Distrattamente, con il pensiero ancora ri‘volto ai suoi studi, egli prese una sigaretta, (se la pose tra-le labbra, ea tastoni. comin. cid la scatola dei. fiammiferi. Yvo! anello e lo avvicinò alla sigaretta. (-_— Grazie, — disse egli distrattamente, e ‘tornò’ ad immergersi nello studio. Yvonne, lieta di’ quella ‘brevissima inter ‘non potendo, ‘però, ‘fare a.mend di. ticordarsi; con una punta di'amarezza leg‘gera, il tremito che aveva, scosso le «mani di André la prima volta. che. égli,’ nelle, sale ‘dî Delval, lea: <vevai teso! quello stesso pic.icolo servizio. di #0 :Non'ti disturbo mia, è. vero; Caro — gli; chiese. +—. Avevo. s0 \ stare no.a. te, così. ia Prima ‘che «André ‘avesse por. to rispondere, si udì bussare ‘alio. Egli ‘fece per alzarsi è an ad'.aprire, ma ‘Yvonne. lo ‘pre li dsse, ponendogli una mano ‘per. trattenerlo: e “t, disturbare). vado‘ io. a. vedere me " 4 com uno dei suoi immensi fazzoletti; Sia ringraziato il Cielo che. ti-trovò casal — esclamò lo zio con la sua solita ‘'espansività, ‘— ti devo dire. qualche. cosa di. veramente grave ‘che mi è ‘sticcesso... î 3 quando si avide di. Yvonne” che era ri yruscamente, : una. seggiola presso la tavola, sedette vi ‘ Romanzo tratto dall'omonimo film d ‘ più dire diede una manata sulla spalla. al nipote, — scusami. Del. reato — Dunquo, mi stavi , “dicendo? ‘—. suggerì y André. per tagliar. “corto. : hate: 4 GIÀ già, — A fu ‘più lesta di lui, accese lo zol© rizione, spense il fiammifero e lo buttò via,.. | lio che vada io, + insi. È Uscio, si ‘trovò din: io. Julien, sudato: e ‘affannato, di --; ‘in ‘atto di-tergersi il sudore dalla "x Stava per aggiungere qualche altra ‘cosa, masta' in.piedi presso il tavolo, e-si fermò. h, chiedo: stusa, —, disse, eritran:. Yvonne: o, lo-zio Julien? i fare. sapevo: che, avessi uria visita.;... piuttosto impacciato, pensò ‘be-. , ‘corto. al discorso presentati ina -Valbret, permette ‘che le‘ Vinchino più. cerimonioso , ù -Pol, voltosi : (e già già i (ro «ché mi troe vo;.al momento, ‘occupata, come: se temesse che Yvonne za timore di essere ascoltati o intetrotti, — Grazie, «signorina, — disse lo zio Julien, che poi aggiunse ancora una scusa superflua: — Allora ci permette, è vero?. È, preso per un braccio André, lo trasse con sé in un angolo della stanza, — Ti è successo qualche cosa di — chiese. il giovane a voce ‘bassa, do il grande stato d’agitazione in trovava lo. zio, Lo zio Julien tornò ad ascingarsi Îl su grave? notan cui si “doré con mano tremante. — Ecco... io... infatti... sì! —— poi, come se. avesse detto troppo e non volesse altro, si affrettò n cercar di volfare il discorso su Yvonne: — Bella si gnorina, — disse, — già bellissima davtero, Chi è? André fu sconcertato da quel modo evasivo di affrontare il discorso: 3% — Cosa ‘c'entra. lei? — Già già, è vero: lei non c'entra per. nulla. Scusami, — lo zio Julien Ù non crederé che io. voglia biasimarti, sal? | : riprese, lo. zio, pala “ti volevo di. . in ‘una ‘piccola dif. ficoltà.:.: già: una piccola ’ difficoltà; Cioè ‘nén, poi, tanto ‘pitcola,.;, . Non hai mica avuto a che dire colla’ zia Pauline? im 'Non Ancora, non. ancora... «Già: nia -non tarderà a suctedere, . Tacque;: André vedeva che’ il po. | véro uomo si seritiva completamente a dilagio i ua (7.24 Didevi che ti trovi in una certa diffi. coltà; — tiprese André, in uno sfotzo di. indurlo.-a nino i adi guaio, Già: un.-guaiò. piut serio. To,., ‘ecco... — si guardò ‘attorio con aria pre qualcun altro ‘lo stesse ascoltando. s Fo incontrandò i suole so è così piccola, che anche con ontà sono costretta ad udirvi, ‘offrirvi i miel sérvizi. Pos ella Metro Goldwyn Mayer ‘interpret ri quel momento ‘che Yvonge aleò gli. rete perdonarmi, — ‘gli disse, — © so esservi utile in qualche modo? Lo zio Julien sorrise debolmente e lo si inchinò: 6 + No, no, non credo. stesso, signorina. Yvonne riprese a leggere. = Insomma, si può sapere quello che ti è accaduto, zio julien? — chiese, un poco seccato, André. — È che, davvero, non saprei come fare a dirtelo. Già: una così difficile a dire, molto difficile... E si fermò di nuovo, Yvonne, con arin decisa, chiuse la rivista e lo guardò in faccia. — Si, diteci come si chiama, costei, —chiese, incoraggiandolo a parlare con un sorriso cordiale. Lo zio rimase di stucco. | -_— Eh? Come fate n sapere che sì tratta di una donna? Yvonne sempre sorridendo si alzò, ave vicinandosi ai due uomini. — Vedeto, dunque, che doveta permettermi di cercar d'alutarvi, — disse con la sua incantevole voce, —— Così, sì tratta proe prio di una doùna? — Devo, già, proprio ammotterlo,., spose lo zio. — I, ditemi an che questo: fe vete persa Grazie infinite lo cone TÌa Came pasti no ln fretta 1 giorni dall'amore, della fulteltd a una sonima molto forte? — Ma come? Sapete ati ché... già giù... anche... OhI ‘ Ma è una cosa terribile! Già ‘una cosa terribile, Lo gio Julien era tutto sconvolto. 4 Quanto, dunque? i — Quarantamila franchi. -— Zio Julleni —ssclamò André moravi. Eliato e addolorato, tanto più che sapeva «come le condizioni economiche dello sio, non troppo agiate, non gli permettemero di sopportare a cuor leggero una perdita così ‘ingente, ni non ho di, corggio di confessato lu verità a mia moglief + esclamò il col; tutto mortifato Pali “=. Non mi pare nemmeno postibilai =. osservò “André, +—Tu, nidi pre infi. na da una peste +—Infinocchiare? Mi ha derubato, quell disgraziata! Già, derubato! Del dura, poi, non conterita. ancora, anche dell'orole» gio, pensa. un po": | — Alla tua ethi — esclamò severamente ato da Greta Garbo e Robert Montgomery ‘André, — Alla tua età, farti imbrogliare & quel modol —— Ma no, vo Yvonne dolcemente, —= è uni cosa da comprendero.. . — Sì, vol. comprendete. GA, gompreti deto, Mn mia moglie, ersdeto che «aglia comprendere come voi? I Lo zio scosse Il capo tristemente. Poi soggiunse: "om B pousare deltà... * Yvonne lo poco d'ironia. SA Lo Volete anche che vi dica comm f nt cesso? -«gli chiese. E, genza attendere la riaposta, continuò: -Ella era seduta viti no a vol nel caffd. 1, dopo qualche tia chiera, V'aveto invitata a pranzo, © bevono do persino della champagne, Tulien acconnò di sl col capo: aveva la: ria abbattutissima. l Molto champagne. Poi ninte andati in qualche cabaret, non è voro! È qui, di nuovo champagne, Poi avete fatta ona gi ta in automobile al Hosco di Boulogne, ed ella vi ha raccontato comp suo marito si trovasso fuori di città, per alfari, vi avrà detta. l son GIA, per affarit Bi tutto corriapestete alla verità nel merlo più perfetto. Ma, como fato n napere tutto così, vol? Lo sio era meravigliato. i = Parigi, caro signore, è sempre Pari gi, <= riposo alla. min PB adesa, como fard, mia Dal Come fard) «= sl chiese disperata il poveraccio. n La cosmo niigliore naretibe quella di andare a raccontare tutto al coratmisnaria. to di polizia 6 stendere una lueina de nuncia, > suggerì Andre, Cm Credo che sia meglio cercar di at diare qualche piano migliore —insinuò Yvonne, cu Perd sarà sempre riecemsario ritravare querta dorina, «ine ulstotte André. -No, È più necessaria, per cara, trovare il denefa, — Garrone Vvonne. Lo do Jalien, dfepetata. » alab le brarcia al cielo, ha in atto d'invecazione ven Ma dvn trovarioi »sacla: mò, conte se aupplicamse un init vento del clio, Pe CHA° deve io varo! san Avete detto che sl tratta di quarane tnmila franchi? Hemre,,, È ana mamma us po' forta... Ad ogni moda, cercherò 4o di procutarveli, -— soa Voll mo ssiclama atupatatia fr nic. na Attendetami qui, —> dimen Yonne, af frettandosi a cercare 1 auo cappello, Lo zia le al foce inconten tendendale ant be le mani. Con H volto sorridente che è aprimeva tatta la sua gratitudine, dios: en Biato benedetta, signorina, CHA. Ferite detta... sie Di, snc des Interrappie severamente Ar dré, == Ti proibisce di accettare quel dana: ro. Te la prottdsco amolatamente? Yvonne n atrinse nelle spalle: s Agira Eri vuoi dr, fari, san un sospico di disperazione, lo gia si lusciò cadere si di una Saltrone, Vi tu un istante di silenzio, che Yonne laterruppe, rivolgendosi ad André: = Non pendi che faresti bene ad sftrire a tuo zie un bicchier di «ino, per clmettete lo un poco? Pal riparisrema di questa lac conda, STI È vero + dis André, > scusami, up = e ci ho pensata prima. Bi alb, ed uscì uo mesgento per proce. dnlifvina vu a ta per proce «i Non neri mal (1 coraggio di guardare ancora la ficcle mia Nene i si Rimes 0 ji nn on Ch, and più. Yvonne w chia va di ia, « gli dico ma piena: di lui, è gli disso 1a sn Pea mezz'ora, trovatori sensa isla & sasa mia... 42, rue de Latonr..., Capito? Che? —asclamd Jo eo con un eabito raggio di * agli voold, André, «lo intertuppe ili ro: facile che d la mila prima inte guardà con compantione e uti