Cinema Illustrazione (Mar 1932)

Record Details:

Something wrong or inaccurate about this page? Let us Know!

Thanks for helping us continually improve the quality of the Lantern search engine for all of our users! We have millions of scanned pages, so user reports are incredibly helpful for us to identify places where we can improve and update the metadata.

Please describe the issue below, and click "Submit" to send your comments to our team! If you'd prefer, you can also send us an email to mhdl@commarts.wisc.edu with your comments.




We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.

Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.

Yvonne fece un cenno del: capo verso l'uscio, — Badate che André non ne deve saper fulla, Nulla affatto, siamo intesi? Il vecchio fulien le prese In mano 6 la bacid con immensa gratitudine. In quel mentre André. ritornava, reggendo su di una guantiera un calice colmo di vino ge: neroso. Yvonne respinse lo zio a. sedere.. «i eco Il vino! -annunzid André, offrendo di vassoio allo zio che prese il bicchiere 0 lo portò alle labbra. vuotandolo d'un fiato, Yvonne guardò l'ora ml'orologio che por-' tava al polso. «—-«— Abbiamo fatto tardi, —disse —devo andare, perché ho un affare . urgente da sbrigare, «—— E si mise il cappello. André le pose sulle spalle il leggero ‘man. tello 6 poi l'accompagnà, fino: all'uscio, aprendolo, Ella, dalla soglia, si vole sorridendo allo zio Julien è, salutandolo: -— Buona sera, spero di rivedervi presto; — disse. Come fu sul pianerottolo, diede un bacio frettoloso (a Julien, e si lanciò di. corsa giù per le scale. Car, VII La burrasca si avvicina, La bora soguente Yvonne, sola tel. suo salotto, attendeva André, sognando del suo amore, con l'anfiria tutta pervasa, di fell: cità, Quella stanza, decorata con un lusso insolito, era il nido più caro ai suoi sogni. © Spesso, nel momenti di gioia, come in quelli di amarezza, vi sl rifugia “L'ame. calmarie ihiente pareva avesse il dono di le. pene dell'animo esacerbato, Loop. ani momenti Teti, Jo più — Buitatela via’ sl accontentò di rinpondere Yvonne, lampade dilfondevano attorno una. tenue luce dello stesso colore, ed i ‘mobili in legno di rosa, cerano stati i mobili di un salotto di Giuseppina Beauharndis, all'epoca del primo impero. Yvonne, quella sera, si acitiva piena di felicità: André stava per giungere è la sua venuta le avrebbe portato quelle gioie d’amoro che ella aveva: atteso durante tutta ‘ la. giornata Tanto era felice, che non si curava — forse non lo ‘udiva nemmero + di quello che Marta stava dicendo, per telefono, ‘al: signor Vignavd. La buona domestica si sforzava di persuadere il rieco industriale che Yvonne non era in casa: — Ro c'è, signor Vignaud: in canipagnia, Non #0, signor Vignaud in che paese sì trovi; Non me lo ha detto, signor VI gnaud, No, signor Vignaud. — Digli che non ritornerò ‘più, —— le sus: surrò Yvonne, uscendo dal suo Bogno, Marta s'impappinò; = Ha detto di dirvi... -poi corresse, = Volevo dirvi, signor Vignaud, perdo» nate. il. info errore, volevo dirvi che non ritornerà, almeno per qualche tempo, iva’ La risposta di Vignaud fu piuttosto aspra, poiché si. erà accorto benissimo che Marta mentiva, ed Aveva sofpettato che, per buo na parte almeno, le sue risposte le fos csero dettate dalla stessa gonna: Miirta si offese: «Ebbene, signor Vignaud, se prelati credete. che sia, così,, — cominciò in tono ltoso, ma subito troncò la frase, a si.volse verso, Yvonne: — Mi ha tagliato la comufilcazione, — disse, |. —« Non c'è da stupime, — sk lagnò. Yvonne, ««« Povera Marta, non sai nem meno pie bene una bugietta da nulla. cia a inventare sempre d rielle? Sono .orinai. tie na nuova tutti i giéini.. “© ‘Yvonne, leggermente nervosa, pareva alle santo [ddio, signorina, come vo-. sorta a contemplatsi le piccole unghie, tenute con tanta cura, 20 — Del resto, — disse +— non di chiedo ‘d'inventare . storielle più. o meno verosimili, Quello che voglio solamente è che tu lo tenga lontano da me e gli impedisca di venirmi a seccare, Marta. sospirò profondamente, —_ Non è una cossa molto facile davve ro... il signor Vignaud è un nomo che. sa” troppo imporre la. sua volontà... A proposito, mi-ha anche detto di dirvi, signorina Yvonne,.. Yvonne tagliò corto ‘bruscamente, ««« Non m'importa affatto sapere quello che ha detto né quello che' dirà. Marta, mortificata, non insistette, SÌ vol se; é prese da un tavolino dove l'aveva. po: sati, ana grande scatola di cartone che conteneva un mazzo di rose di grandissimo valore; sullo scatolone figurava, in oro, il nome del. più elegante è costoso negozio di fioriaio di Parigi. = Ditemi, signorina Yvonne: che cosa . devo fare di queste-roso che vi ha mandato questa mattina? Yvonne si. stava lucidando le unghie, e non interruppe l'operazione per degno di un'occhiata. -. — Buttale via, — sì accontentò di risporderle bruscamente. — Oh,’ sentite, cura” simons Yvonne, — insistette Marta, un. poco. burbera e un poco triste Permettetemi di darvi: un consiglio? Non-vi pare. di commettere un gravissimo ‘errore, del’ quale avrete a pentir vi più tardi? Se voi volete splamente ascoltarmi,.. Yvonae alzò la. testa con una mossa di. stizza; e lu guardò accigliata; = Ti ripeto, una volta. per sempre, Losail Je: disse; «— che voglionehe .tu' ti convinca di questo: die signor , iguana ne he ho sb ta ; mel > — Ve ne pentirete... levo a 6, 6 | pieni di tristezza. sonti i passi di André nel vestibolo è,. vorrei. che non abbia a succedere, ma ve né pentirete... — volle ancora dire Marta, uscendo con ln scatola delle rose, — Me lo hai già detto e ripetuto ‘a sar zietà, 3 Lo sapete che di uomini come il sl gnor. Vignand: ton: se ne trovano a tutti gli angoli delle strade... »i Me ne infischio, io, degli uomini riochit — rispose Yvonne in tono di sfida, «— Oh, povera, cara figlinola] Che sarà. mai di voi? —. rispose Marta rattristata, — Sei una gran sciocca, va, povera Mar. tal — conchiusée Yvonne,. guardandosi nel lo specchio con otchio critico, per vedere «che ogni particolare della‘ sua ‘persona a della. sua acconciatura: fosse perfettamente a posto. — Credo che nvréi dovuto. iadot sare l'abito rosa, quello. quasi dello «stesso ,colore della tappezzeria. DI la verità, Mars ta, come ti sembro?. . «ii Bollissima, ‘signorina Yvonne, . da troppo bella per un. poveraccio che non pos. ‘siede nemmeno. tn miserabile: soldol'> ri. spose guardandola: © ammirate; ‘Con “geo. — Ah, Marta, che cosa vuoi le d fac: cia? Se tu solamente sapessil..;; Éocolo, è lui che ha suonato. Fallo entrare. Corri, corri ad aprire la porta, e conducilo mibito > qui da met Marta. scese il più rapidamante ché fe fu, possibile le scale, e Yvonne la udi ARE me: egli saliva, nascosto dietro. all porta 3 del ‘salotto, disse. per giocò: c = La signorina. Valbret: ion: di. “= Pazienza allora. me ne. ‘andrò. "Ditelo. provincia, — “rispose i orta chiusa.