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i] (tuoi amici mi-sono parsi abbastanza freddi, disse è, abbassando lo sguardo al disordine degli abiti di Yvonne, aggiunse: de Come mai hai osato lasciarti vedere da Ipro in queste condizioni?
t Ella abbassò gli ‘occhi a guardarsi.
| — Faceva freddo, ed io non ho molta toba da ‘mettermi addosso, André, Ma guarda, — e ‘aperse la veste da camera | perché egli vedesse, -— sotto, sono ben
‘ rnessa. ;
‘| Egli diede un'occhiata di disapprovazione il pizzo vecchio e gualcito che guarniva il colle del semplicissimo abito che Yvonne indossava: sotto agli altri indumenti, “e non disse parola,
tesoro, — ‘gli disse Yvonne. — Caro, — si
affrettò ad aggiungere a modo di spiega»
zione, — non-dico questo per farti un riraprovero. osi
‘«VEgli corrugò la fronte, 3
ci Hovcercato di venire: prima,‘ ma non
Ho proprio potuto. Ho tanto da fare.
“i — Mi basta che tu sia qui adesso. Quan» do ‘tu. sei con me, mi pare di non ‘avere nulla: da’ desiderare, c [Egli sedette. sul sofà, ed ella si rannic
»@hiò. vicino, ponendogli un braccio attorno
al collo, i . {4 TI sei ‘seritito solo .in questi giorni che non mi hai visto?-— gli chiese teneraménte, accarezzandogli ‘i capelli. 0/0, ©: — Certamente... pae Ti fermerai acena «con. me. questa sgra? de. :
1 Non posso. Ho un impegno veramente importante.
(Yvonne dapprima lo guardò con un sensò di dolore negli occhi, poi lacrime di dispetto e di disappunto «spuntarono sulle palpebre. di Yvonne -velando i dolcissimi 0 occhi. E ; = Oh, caro, fermati! Ti preparorò qual. ‘che cosa che ti piaccia molto,
+ Lo sai che è inutile che insista. Me “ne dispiace; ma non: posso far nulla — diss’'egli, .un poco bruscamente, irritato ‘«diblla sua-emozione e sentendo, in fon
passeggiatà. ma, pensando alla he.aveva: provato. quella. ndo ‘che questa pas:
etite’che ‘abbia ‘avuta.il termi..il. cappello, —! € rigendosi alla stanza da to: Lin ordine;
hdré attese cho fosse uscita, poi, com overe,-.cantiéchiando: per la. festanza vicina, trasse’ di tasca
Si: guardò “attorno, ‘cercando... in luogo dove ella la potesse...
li: venne in mente di
Lo: .
ntieruolo che «to, dista;
È tutta la settimana che'non ti vedo,
confortarti? — chiese, ponendo nella voce tutta la sua tenerezza, |
‘André non sapeva da che parie incominciare.
«-— Ho pensato... — disse,
— Ecco una cattiva abitudine! — esclamò ella, sforzandosi di parere gaia per risollevarlo, — Non bisogna mai pensare
«troppo, che è una cosa che consuma il cer
vello, l . — Non scherzare, Yvonne, te ne prego. Sono veramente preoccupato sul conto tuo, -—« Preoccupato sul mio conto? E perché? —. chiese ella meravigliata.
» Perché ho pensato che sarebbe molto meglio per te se tu non vivessi così sola, Non vuoi avere qualcuno che ti stia vicino? Lulù, per esempio. Ti farebbe, ne sono si» curo, un'ottima compagnia.
Yvonne non. rispose subito. Continuò a camminare al suo fianco, con gli occhi bassi, guardando le prime . foglie cadute. Poi alzò gli occhi in faccia a lui, con l'animo sospeso, come presaga di una qualche triste novità, e gli chiese. parandoglisi dinnanzi in modo da costringerlo a fer marsi
-— Compagnia? Perché devo avere qual cuno che mi faccia compagnia? Dimmi la verità, André, tu vuoi andartene.
— Sì.
= Quando?
— Mah, temo che mi Loc» chi. partire presto.
+ Perché?
i André esitò prima di parlare,
bassa ed aspra. — Devi dirmi chi è que sta donna!
— Yvonne, io...
— Rispondimil Non cercare di nascon dere la verità; tanto non vi riusciresti, Lo so che si tratta di una donna che è sorta tra te e me... Non me lo puoi nascondere, lo leggo nei tuoi stessi occhi! Chi è? Forse quella ragazza, quella tua vecchia compagna di giuochi, che em nella tua stanza quel giorno?
— Fammi il favore di non mescolare il suo nome a questo affare... :
— Al, così Lo vedi che è lui? IE, natu ralmente, la sposerai, no? E le hai mai parlato di me?
—_ Sì... sa tutto...
— E ti perdona, vero? Ma lo sa che tu sei andato da lei, con i miei baci sulle ine labbra, e che, quando l'hai baciata, pochi minuti prima eri stato baciato da me?
— Ywvonnel
— Rispondi: lo sn?
— Oh, per favore, tacil
«No, mon taceroi Durante itutto il tempo che sei stato n Parigi, prolestlando che avevi da studiare, che avevi molto da fare, non hai fatto altro che preparare que: sto ignobile tradimento! È pensare che tut»
‘ti, tutti, capisci, lo sapevano, ed io nal
Jo no. To continuavo a credere in tel Per questo, dunque, Liane e Delval.., Ohi Se eri stanco di me, perché non hai avuto il coraggio di dirmelo? Avevi lan» ta paura che i vicini mi sen tissoro al
; mevi chie io piangemi? Ed io non piangerb! -Nof Sono stufi di te, E OOTRA
lora, che hai voluto condurmi a fare
“Suna pattagglata, per e dirmelo, FI Ba: (0 800; non ci sarebbe stata ank iva cad ‘ascoltarmi! Ma ti sbagli. Te
Na i fino nia. naussa, enon. vedral dii miei océhi, spuntare nem» no una lacrima. Nemmeno una, capi. Li)
arda sail quanda sarai alate
ti parel Mu, guai di del, non 4 eredere di poter ta
gli cc ronta n
(ola: egli rovesclava il capo indietro, cer
mo dovuto
Va, va da quella povera sciocot che. preferisci Vacei purel Sposala finché ©
CC GRA
puret
Romanzo tratto dall'omonimo film della Metro Goldwyn Mayer interpretato da Greta Garbo e Robert Montgomery
dola così trasfigueata, poi vola L tacchi feco per allontanati, Fior mapei qual contegno tenere, Hllu le guardo un intanto allontanarsi e poî calmatani, prese da Pit correrlo, chiamandola;
can André, Andes Non te ne atelate per pietàl Non mi atibandonare, comi! Lo uveva preso per un brace, po Cotuava di trattenerlo, «> Ande penlonami Non valevo dirti quello che ti fia detto... un valeva, Î stato iL puiero ali perineti,.. Pira, Oh, Avdrét Ti giuro che non sapevi quello che dicemil Non penne lasciarti an dure così Non posso perderti, Andrei
son Mi dimentieleraì, come tesi dimicnti. cuto gli altri...
som Oh, « gli nitri a, sempre quell'orribile passato che: ritorna! Dov al setnpoe, hurt que, rinfacciarmelo, per torturati? Pure lo avevi dimenticato, { mie A, fu ché quella ragazia., Andre, ella nes potrà mai amarti come LL lo amato do, vene ti amo fol Nessuno mal, pote darti altrettafi to amare, è coil disperato Non vaglio, vs che tu tecni viula! Nono mi albaralanate! Saprò io farmi semare da te più che mail
Si stringova a lui, cercando di rinvrgliar ne il desiderio, La abbracciava follemente, cercava di arrivare a baciarla, nom gini gondo, con de libra, più fa su dell
(Rico
tando di evitare quei baci.
Allora un torrente di lacrime. comincio a scorrerie por le guance, mentre André lu guardava, impassibile è freddo come utta statua, finché esnusta da tutte quelle cime zioni, gli scivolò lune: Li corpo e cadde in ginocchio dinanzi a ul, velfeemalo ib na il vizo, implorando cono gli ucehi e ros la vice, allargando lo Liraecie supphei, cos U busto vacillante, come. st atezse pet ca dere distesa a terra. I suo via fateva pietà, aligurato da ona amerha ateo di dolore; pareva agnnizzare tra lo pone più acuto,
André continnava a guardarla, r tale fu il'dalote. che. ella apirava, che a pos iv poco asehe I nuo volto si animal, peer pietà, nola, preoccapazione, Affino ai
chinò verso di lei, la presi sotto le navello, & l'atutà a rimettere in piedi. sia Bu, st, Ywontie! Roa Lar la scioe» ci Calmatif «+ La sneterine, la com dusie versa. ui tronca. abbattute
mul quale la fece sodere, e la se delle vicino, Veonne pareva sfiaita
a forza di ‘piangere, il ego viso era
perfino contorto da quella sotoe
fia di dolore, dagli occhi agergava: no ancora le lacritte cl le aceto devano per te guance pallide, —fe,
Yvonne: dotiuame farci coraggio a lar fronte a questa situazione, —ia dins agcone, parlandole con granite dolcesza, «Tanto, hu sai, tatti è due abblamo sempre pensata che un gieran D l'altro sarelibe giunta bi fino e avrete spararel,,,
Yvonas, ot, faceva: siughioszava au cora di tratto in tratto, ma « vedeva che faceva sforzi anorii pier contraltare.
== E la mia famiglia che vuote questo thatrimonio, ao, che e le inpone, —continuava a dire André, corato di farle comprendere ragione, «= che nella carriera che sto per intraprendere, | funzionari con lamiglia anno È più considerati, ed è logico, Ma do non ti abbandonerà, vel sempre cara che i poi, nella vita,
(pe Pelianro fo ad asscicurarti un piocola cifea, che (i permetta di vivere per seme EOUciaa Ta Pageseazioni ino disponi, edi ale nulla. Va bene? Mamo
mo Si... Blamo d'accorda e Sl, Reati, adesso, È
ven No, Lanelatal gal si Atena. ppogghiva con la
hada 18