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«Sono quindi costretto a farvi perquisire,
Ma questo è un oltraggio! — scattò &a dire indignato il vecchio, con gli occhi che gli uscivano fuori dalle orbite. — Voi non potete, non avete il diritto.... qui non siete ir Francia. E, inoltre, la signora è amica.personale del colonnello. È venuta qui solamente per trovarlo, e...
— Questo non è affar vostro, —— interruppe bruscamente la danzatrice. Ella temeva. che il vecchio parlasse del biglietto, nel qual caso sarebbe stata perduta. — Non .è.il caso di discutere con i rappresentanti dell'autorità. Vi prego quindi di non preoceuparvi di me,
—— Ma è una cosa inaudita! Non è perMESSO...
— Il signor Dubois assume piena re. sponsabilità dei suoi atti, — disse colui che accompagnava Dubois tornando a respingere l'impiegato. |
— Va bene, ditemi che cosa devo fare, — Ghieso Mata Hari al capo del Servizio | Segreto, x ;
Il vecchio continuava a protestare e a borbottare vaghe minaccie; Dubois non gli diede nemmeno retta, e indicò alla danzatrice un paravento dietro ‘al quale ella si ritirò e ‘che la copriva tatta salvo la testa e le spalle. Era calmissima e dimo» strava la’ miglior grazia possibile,
-—1 miei abiti sono tutti opera di DesSquin, + udirono che diceva ‘alla donna incaricata di perquisirla, — Ma si strappano lo stesso, No, solamente i polsi sono foderati, perché sono molto pesanti. Oh,
santo ciolo! che cosn volete mai si possa
nascondere in una camicia,
Ella continuava a parlare, facendo una serie. di commenti ironici. Nel frattempo, Dubois ed il suo compagno csaminavano minutamente la seggiola su cui ella era se» duta al loro entrare, davano occhiate inquisitive tutto intorno al salotto; guarda» rono persino sospettosamento il mucchio di lettere sul tavolo. Mata Hari era stata abbastanza. intelligente da rendere subito al vecchio la penna ed il calamaio, Il vecchio si teneva sulla soglia dell'ufficio dei colon» nello assicurando che non avrebbe lasciato passare nessuno... |
(= Vi ha dato nulla la signora? — gli chiese Dubois al fine.
— No, nulla.
In quel momento Mata Hari lasciò sfug
gire un piccolo grido di dolore. L'impiega-'
to accorse verso di lei seguito dagli altri due.’ i :
—— È stato lo spillo, — disse ella uscendo ‘di dietro il paravento con la manica rimboccata e inostrando una leggera graffiatura che sanguinava, — Non avete un po’ d'acqua?
— Oh, povera
signoral certamente.
‘Acqua. È una cosa scandalosa!
Ella respirò più tranquilla quando lo vide correre a cercar l'acqua,
—Nulla, signore, — rispose la donna ad uno sguardo inquisitivo di Dubois.
— Nulla davvero? Ne siete sicura?
La donna scosse le spalle come per con» fermare quella sua sicurezza,
— Vi succede spesso così, signor Dubois? — chiese Mata Hari, ironicamente,
Sapendo benissimo che la danzatrice a» veva ragione di ridere di lui, uomo rispose ton mala grazia:
—No, signora, non spesso.
Dopo di che i tre si congedarono, Mata Hari attese ancora qualche istante, per essere sicura che non tormnassero, poi si congedò. Già sulla soglia si volse ancora al vecchio impiegato, e con tono spigliato gli chiese di renderle il biglietto, perché, in fondo, si trattava di una cosa senza importanza, :
Prese an tassì, e in meno di un quarto d'ora si trovò ad un blocco di distanza dalla casa di Shubin, Scese e fece il resto a piedì,
A tutta prima la casa sembrava deserta, Come nessuno rispondeva alla sua suonata, spinso la porta e si accorse che era aper ta, Entrò e si diresse immediatamente verso lo studio privato di Shubin.
Qui l'attendeva uno strano spettacolo, Shubiri,. con-addosso uno spiegazzato cappotto militare, i capelli in disordine, parova dormire col capo appoggiato ad un braccio ripiegato sul tavolo, su cui stava una pistola.
Non alzò nemmeno il capo al giunger
della donna; ella gli si avvicinò e lo scosse con tutta la forza della sua ira e del suo disgusto. Avrebbe voluto. insultarlo, poiché era evidente che egli aveva di nuovo bevuto, ma fece un salto indietro per» ché Shubiîn si era alzato di scatto.
— Perché siete venuta; forse per assi stere alla mia morte?
+—Siete diventato pazzo?
— E se lo fossi, di chi sarebbe la colpa?
Si raddrizzò con uno sforzo e con una mano scostò i capelli che gli coprivano gli occhi e la guardò, Ella appoggiò una mano sulla spalliera della seggiola da cui l'uomo si era alzato.
— Ditemi, Shubin, — diss'ella cercando di conservarsi più calma ‘possibile, — che cosa vi è accaduto? Sapete che siamo amici e, se vi dicessi che sono venuta a chiedervi scusa...
—— Non lo credereil + esclamò egli.
—Eppura è proprio così, + insistéà clla con la stessa calma, cercando di cal. mare anche lui. —— Sapete che io non chie do scusa tanto facilmente, a poi, la scorsa notte anche voi mi avete trattata male, ed era logico che io me ne risentissi.
— Logico? —— Jgli pareva già meno stupito ma, ripetendo quella parola, sorrideva sinistramente, +— Logico? E quindi era naturalissimo che vi vendicaste con quel giovane cha avevate ammirato «tanto qui la scorsa notte, no?
La danzatrice comprese che non si trat» tava d'altro che di una nuova scena di gelosia.
— Insomma, Shubin. Non ln finirete rai di farmi di queste scene! na ho nbbastanzal Addio,
Ma egli l’afferrò per le spalle e la costrinse a voltarsi verso di lui, e avvicinò talmente il viso al suo, che ella fece una smorfio, di disgusto sentendo nel suo alito l'odore dell'alcool.
Ma no, starai quil Mi accompagnerai all'inferno dove andremo fra pochi minuti, Volevo andarci solo, ma mi divertirò più andandovi in compagnia della «bella Mata Hail
Egli ora si andava frugando nelle ta» sche e ne traova un pezzettino di foglia
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d'oro come quelle che ornavano il cappel. lino che ella portava la sera prima, Non se ne mostrò impressionata: soltanto strinse più forte la spalliera della seggiola, Non gli chiese nulla, sapendo che avrebbe pare
lato lui,
Egli rispose con uno scoppio di risa:
— Questa mattina ho fatto perquisire l'alleggio di Rosanoff, cercando le prove del tuo tradimento. Quando Dubois mi ha detto che non mi eri fedele, non gli ho voluto credere! Pensare che mi ero dan. nato per tei non credevo che una donna potesse avere uno cuore così nero. Ahi quel bel giovane! Come lo vedrei volentie. ri fucilato! Perché so che non ci sel stata solamente per i suoi begli occhif Dammi quelle cartel
+ Che carte? Non ho nessuna carta,
— Sì ce l'hail E no anche perché sei ve. nuta qui, so tutto!
Shubin. gridava come uno pazzo, Vista sul tavolo la borsetta della donna, l'all'errò 0 l'aperse con le mani che tremavano febbrilmente, rovesclandene il contenuto sul suolo in tutte le direzioni, finehé non ebbe scoperta In lettera. Quando ebbe in mano il sottile foglio di carta, diede in una stridula risata,
Frattanto, la danzatrice ni tenevo im mobile come uu animale pronto a balzare sulla preda,
-Ed ora chiamerò Dubola: le tre apie moriranno nssiemel Tu ed io per 1 primi, poi il bel giovane. Ah è tristel
2 Rosanoff non c'entra per natia, -diss'ella a voce bassa è calma, »e vol siete impazzito, Shubin,
Invece di calmarsi il colonnello ripreso a gridare:
ce Sil, gono puzzol pazzo 6 traditore] ve Dicendo ciò, press in mano l'apparecchio del telefono,
sea No, Shubin, nel
Ma egli non l'ascoltava. Chiamò un nu mero è si mise a vociare come un pazzo | nomi di Shubin, Mata Hari, Rosan,.,
Como egli cominciò n° pronunziara qual nome, la donna afferrò la pistola e fece fuoco,
A « (Continua).