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Cinema Illustrazione (Dec 1932)

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Cap. VII. I Paradiso Johnny balzò a terra, trascinò la canoa sulla spiaggia per metterla al. sicuro dalle onde, e ‘si curvò su Luana, che aveva compiuto. il viaggio distesa sul fondo della imbarcazione. — Ecco; — gli disse lei, — ti ho guidato a quest'isola ove non vi. è anima viva per restarci sola con te, Qui, Johnny, non vivrò che per te, Johnny si chinò su di lei e la sollevò ‘come se fosse stata una piuma’ e le fece posare i piedi sulla sabbia. Poi cominciò con lei l'esplorazione dei suoi dòminî. — Questa sarà la nostra casa, — disse: alla sua adorata. -— Sì, la nostra casa, — fece eco ella senza comprerdere. — Sì, la nostra casa, — spiegò lui inle insegnava la -via arrampicandosi audace : “fra le rocce, facendo: con le mani un gesto come ad: accennare ad una stanza e ad un letto... L'isola ‘era davvero! paradisiaca, La folta vegetazione che. la copriva; assicurava ai due amanti frutta svariatissime: ‘per ‘ quantità, il fruscio degli animali sotto ai cespugli ‘indicava. che anche la fauna vi era abbondante, -ed un: lontano :belare ‘faceva, loro comprendére come; nemmeno .il. latte ‘sarebbe venuto ‘a. mancare, Verso” il centro, Larù. risaliva. ripida è selvaggia in: coste’ rocciose:.che..davan:a comprendere :-come anche ‘essa. fosse, come Pele,. d’origine: vulcanica; gratidi massi da-. vici si: sovrapponevano l'imo all'altro’ for-. mando uno scenario. terribile e grandioso, I ‘due felici amanti passavano da una ‘meraviglia. all'altra. Ai piedi delle ‘rocce, deve’ la vegetazione si faceva meno: folta, . “trovarono un. ruscello che. scendeva: a per«dersi in mare, cantando; lo vollero. risalire, ‘e ‘dopo poche ceritinaia «di metri. si trovarono. ai piedi di una cascatella bizzarra. ‘@ capricciosa, che. scendeva dalla. monta: gna dividendosi di roccia in roccia in mille. rigagnoli ‘spumeggianti; Luana dette un piccolo grido. di gioia: i —.. Corri. Johnny; beviamo! i 00 «Tutte. e due si posero proni' sulla riva *. “erbosa. e-bevvero di:quella fresca. Acqua ar‘gentea. ‘nel’ cavo delle loro” palme; | Risalirono poi la castata; saltando di.xoc cia in roccia; Johnny sosteneva Luana. nei passi difficili, oppure -le insegnava la viacar-... Ill rampitandosi: audace nei punti più scoscesi ce. pericologi, «i. 0 } i Giunsero ‘sulla vetta;:la: passeggiata ave va. messo. loro ‘in. corpo-'ùn’ grande. appeti-.. ..{! to ‘e decisero discendere di nuovo. alla fo: | resta dove: avevano notata tanta’ abbondanza di frutta. fa, ° bi (— Qui. sarò’ felice, -— disse Luana a Johnny — se:saprò-rendere felice anche te, Johnny comprese solamente. il: gesto ‘élo “ quente ‘e l’estatico sorriso . della. fanciulla; non riusciva a capire le-parole di quel dialetto. Allora. gli: sorse in. mente l’idea di tentar d’'insegnarle qualche . parola “di ‘in-_ glese e volle cominciare subito: le lezioni approfittando dell'occasione. Luana .gli mo: steva la frutta, le noci di cocco, le ‘bana ROMANZO TRATTO DALL'OMONIMO FILM “RK, 0.” DI CONCESSIONE PITTALUGA INTERPRETI: DOLORES DEL RIO E JOEL MAC CREA ‘ ne, le papaias, dicendone il nome in canacco, ed egli lo ripeteva in inglese cercando di imprimerle bene nella mente quei vocaboli, e di farglieli pronunciare nel modo più corretto. possibile; l’'allieva era ‘docile e volonterosa, sì che presto apprendeva, Ma ella ‘per il momento non si curava tanto d'imparare parole nuove, quanto di fare un buon raccolto di frutta, poiché le pareva giunta l'ora di sedere a ‘mensa. Alzando dunque le braccia verso la vetta di una. palma indicò a Johnny un bel grappolo di colossali noci di cocco, facendogli segno di arrampicarsi. “— Noci di. cocco, — gli disse, — Capisco, — fece Johnny che usava volentieri quella parola quando non riusciva a comprendere nulla. — Noci di cocco. i Va su... va su., — ribatté Luana, —— va a coglierle, —Vuoi dire che. devo arrampicarmi lassù? ‘Proprio? —— Presto... presto! Johnny si decise; afferrò con le braccia il tronco dell'albero e incominciò ad ‘ar rampicarsi agile; in pochi minuti-giunse al ciùffo di foglie, e di lassù guardò sorridendo Luana. “ “— Attenta, — le gridò, — scànsati, per. ché ora le butto giù e non voglio colpirti sulla ‘testa. ‘Luana che, mentre egli si arrampicava, si era affrettata a raccogliere . per contò suo banane e. papayas, più basse e che non richiedevano quindi acrobazie, dispo» nendole a terra su foglie spiccate di fresco dagli arbusti circostanti, | guardò ‘in aria nell'attesa che egli le buttasse i frutti del suo raccolto, e Johnny cominciò il lancio. Staccava le noci più grosse e le lasciava cadere a-terra dove rimbalzavano con un sordo tonfo, ma, essendo la palima alquanto ‘ inelinata verso un punto della riva dove giungeva. ancora l'acqua, aleune vi cadde ro pesantemente sollevando timo spruzzo di spuma che inaffid Luana da capo ai piedi, — Oh, ti ho spruzzata! — esclamò egli dall’alto, — Come sono maldestro! — Bene, bene, — rispose ella felice. scuo. tendo il capo per far cadere le goc « che le erano rimaste fra i capelli e chinandosi a ripescare il frutto che galleggiava ai suoi piedi, — Attenta ora, che te ne butto una grossa, grossissima; tirati un poco indietro. Ececol E la grossa noce cadde dall'albero battendo forte sul terreno, Luana raccolto il bottino e sedutasi nel. la breve radura dove aveva disposto i cibi, cominciò a battere fortemente una di quelle noci contro un'altra posata a terra. per spogliarla dapprima dell’involuero fibroso. Mentre ella era intenta a quest'ocenpazio ‘Madelys sono ‘garantiti da ‘ufficiali. 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Johuny con se alla canoa e ne tornò in un atti» mo riportandone un forte coltello da suecia che aveva messo so berdo al momento di. partire da Pele per corre. rea tapirla. — Eecolo. “Ora apro di, noce, vedrai, disse Luana, e senticai come è buo, no da bere il liquido che contiene, Rapidiunente, da donna abituata a tale bisugna, sceavò cen la punta del coltello un grosso buco nella corteccia e vohnriy sosteneva Luana nel passi più diffi poi, facendo. corlenre Joliuny, comincià a versargli il lignido in bocca, ridendo e sche sando, perché parle se ne spicaeleva scendi» dogli Inngo le gote e lunga il collo. Pal Jolinny volle che bivesse ella stess è, rové. Aciando il capo indietro, bevve anch'ella garganella, ridendo, finché pure le sue guane c8. cd dl suo collo non ebbero ricevuto il battesimo del latte di cocco, Lascid allora cadere la noce, è si sterì sull'erba, felice, vicino al suo Johnny. fe lico, Ù ce Dammi un bacio, ce dissi iui, cere condo di attirarla verso di af, Ma Lunna per giuoco balzò in piedi e si mise a fuge > gire, mentre egli la rincorreva. gridando allegramente: O "= Se ti acchiappo, birichina, se ti nes chiappo t'insegnerò jo n ufuggieni così! Stava già per raggiungerla, quando: nesstino. dei due, ebbri di felicità, avevi notato che il sole em rapidamente scome parso dietro ad enorini cumali di pubi =e una. grossa. goccia d'acqua gli cadde sal. dotflo, una goccia enortiie, -violentissima e tiepida, Egli x arrestò d'un tratto o guar dò in alto, mentre Luana, giù: più: pratica. di lui di simili situazioni, correva a cono ‘ate riparo su di un letto di’ felci; sotto: un cespuglio di grosse foglio di quelle che. gl'indiani. chiamano « orecchie d'etefantei, a causi della loro fora, = i — Dev'essere la stagione delle piogge, questa, + disse Jolmay rivolto a Luana — enon potremo correre a ripararci rotto #°queste foglie ogni volta che pioverà. Sarà proprio necessario che. fabbrichi una call. me Casal. eno fee eco Luana + CAS — Sl, un Iiago per vivere... din milur: gio, capisci? Un posta. per dormire. odi «e AR etclumà Luana rimanendo 4° istante pensietosa. Poi aleb su di lui gli occhi ridenti; e soggiunse nel suo dinletto: Un luogo dove amari, n) Johnny fin li ci arrivò, L'abbmcciò é ha». ciandola — golosamente ; sulla bocca 8u8=surrà: "e Certamente. Soprattutto per quei