Cinema Illustrazione (Apr 1933)

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sadbevendo Hgnort ato a stordiral, — Buon giorno, Nasa, — le diase, tentando di sollevarsi su di un go» mito, facendole segno di avvicinare gi, cono Una rnmo lunga e acheletrità, Poi le ammiccò furboescamente, 6 aggiunse: cu Hai dieci dollari. da prostarmi ? Voglio allontanare l'infermiere, Mentre Larry, con l'aluto della banco» nota, tentava l'uomo, Nisn lo osser vavi attentamente, chiedendosi quale mai potesse ergore ìl terribile male che avwava ridotto auO marito in simili con. dizioni, Lo chiese 4 lui stesso quando rimarero soli, emo (ho com ti è accaduto, Larry? con Oh, nulla! soltanto un poco di influenza, -» MI dispiace di vederti ammalato, cm Ora son quasi guarito, == rispose l'uomo, che sl sol levò e hutto lo gamhe fuori del lotta, per scendere. = Non dovresti alzarti, ora, Larry, sei trappo debole, —dauervò Nasa nel cui cuore sl stava facendo strada la pietà... sue Mi è permesmo d'alzarmi un poco tutti | giorni, nel pomeriggio. SÌ mise in piedi'a fatica, e le sì avvia cinò. I i e Se] bella: Nasa, — lu soffib sul viso. cose Po che bei giolalli! Già, tu bai sempre avuto buon gusto. Fammeli vedere, Nnsa, sue GUPplicò, cc go Bapesrii KON mesi che non vedo un bel gioiello! i Ella gli permise, passivamente, di pren dere Îl suo ricco braccialetto di brillanti, di sfiladle gli anelli dalle dita. > ssi Meravigliosi! »estiamò Larry, tenendali in mano è accarozzandoli. = Guarda come acintillano queste pietre! Foce saltaro le gioie nella mano, come per soppesarle, & lo mise nella tasca del pigiama, 6 si rivolsa a lei, sue E tu, Nasa, sol sempro più bella. Dicendo queste parole, ni avvicinò ancora, tentando d’abbracclarla. seme No, Larry, = diss'ella schivandolo. «Pure, ne ho diritto, Sono luo mar rito. sun Sì, ma è tanto tempo ormai che sia» mo sepamti. Fammi il piacere di render mi i midi gioielli, mon I gioiglli? —6 Larry tornò a sortie dere sinistramente, — Ah, ah! I gioielli T_tuol gioielli! Allora tu vuoi fare un lu rido ‘contratto! Dovivo unpettarmelo! » ‘Puffo una mano in tasca, e la trasse stringendo nel pugno il braccialetto 6 gli anelli, Poi mosse alcuni passi verso la finestra, 6 con uno scroscio di risa, sfondò {l vetro 6 aperso la mano, spargendo nel. la strada quegli oggetti preziosi, nssiome a qualche goccia di sangue, uscita dalle ferite che si era causate. Smise: di ghi ‘ gnoro, e tomò verso di lei, mentre ella lo rimproverava, — Che cosa hai fatto? I miei gioielli... e Va bang così, — tornò a ghignar l'uomo, —Tu sei mia moglie. Ì Allargò improvvisamente le braccia © In stringo al petto, cercarido di baciarla forsennatamente, con le labbra secche ed aride, sulle gote, sul collo; sulla bocca. Ella, disgustata, stornava da lui il viso, divincolandosi, «Non mi toccare, Larry. Sci ammalato,» suppliciva incocrentemente, tut ta spaventata, — Non sai quello che ti fail SÌ, che lo 80... lo so... L'afferrò per la gola, e cominciò a scuo: terla violentemente. Nei movimenti scomposti che facevano, curvandosi è raddrizzandosi, ella senti sottomano uno sgabello; L'afferrò e colpì, i L'uomo cadde tramortito. ni suoi piedi. ll tumore della lotta aveva fatto accorre» re il-medico, l'infermiere 6 qualche. altro viaggiatore: Nasa guardava, oro, tutto quel disordine, sbalordita per quello che aveva fatto e, mentre gli intervenuti sol». levavano suo marito, deponendolo sul: letto, chiese al medico: se Mi dica la vorità, dottore: è pazzo? «Ma non vi hanno detto nulla? —= No, see Bo un attacco di delirium tremens. Ne potrebbe guarire, a condizione di curarsi. 6 di non bere più... Nasa rimase como fulminata da quella rivelazione e, piena d'angoscia, tornò a chiedere: l n. ; cu AP, dottore, : dottore! | Sesapesse] Mi dica: è un male che può essera ereditario? Lo L'altoolismo, sì. O se non proprio l'alcoolismo, almeno la tendenza, Nasa si lasciò cadere su di una poltrona, disperata, Tistinto" materno comincia» va a parlare in lei, ad Im porle di difendere, mentre lo portava ancora nelle visce» re, il bimbo che stava per nascere, Cap, XIII. Madre. Piena di disgusto e d'odio per ‘il marito, Nasa, subito dopo aveva lasciato l'albergo, giurando di rion voler mai più vedere quell'uomo, Ma la scosso ricevuta era stata troppa: forte per lei. Nella. notte ‘si: senti. male, “ Guarda! come scinelitano que» chiamò un medico, e questi la fece immediatamente ricoverare in una clinica per gestanti, dove, due giorni dopo, dava alla luce un bimbo, — È un bel bambina] — esclamò il dottore mera» vigliato, — Da un pezzo non vedevo bimbi così flo ridi! I pensare che è nato qualche giorno prima del tempo... Se fosse nato” a tempo, nasceva un gigantel Ella sorrise piena | d'or goglio, ma subito un velo di: mestizia spense quel sorriso sulle sue labbra. ‘i ® sicuro che sia così sano come lei mi dice, dottoro? — l'angoscia le stringeva il cuore, — Sicurissimo, signora Crosby, Vorrei essere sicuro. in tutti 3 problemi che devo: risolvere, come lo 50, nò in questo caso, Nasa. si senti. riconfortata, Che il bimbo fosse sano era quello che le proeva di più. Ora, però, bisognava pensare subito. al suo avvonire é, per prima. cosa, era ‘necessario. troncare 0gni rapporto col padre è con tutta la famiglia Crosby, che certamente avreb. be fatto di. tutto per strap parle il figlio. Non. appena uscì: dalla clinica, cercò di far perde re lo sue traccé:. non chiese più nulla a nessuno, si cortò in modestissimo alloggio, scrisse alla sua ca meriera di vendere quan= to aveva ancora lasciato & Chicago,. di . rimetterle. il ricavato meno una gone» xosa mancia, e di ritener= si licenziata, ‘Ricevette dal. la donna qualche’ centinaio di dollari, e pensò al da dare... È Un. negozietto, che for se le avrebbe data una certa indipendenza, non era in grado di acquistarlo, il denaro non. le.-bastava, La unica cosa ché le. conveniva fare, cora di cercarsi un “impiego, 6 lavorare. Ma non era facile, allo» ra, trovar lavoro a Nuova Orleans; i giorni passavano: senza che ella riuscia» se a risolvere il problema chiese mentro n. Ella, dia e, intanto, i pochi denari sfumavano: Ridusse le spese; dal modesto , alloggio che occupava, traslocò, per andere ad abi tare una camera sola, molto meno costosa. ‘ Così, pensava, avrebbe potuto durare più a lungo, Le era venuta, è vero, qualche volta la tentazione di rivolgersi a suo padre; certamente egli non le avrebbe rifiutato del denaro, ma dopo tutto quello che era accaduto, non le pareva giusto né onesto ri correre a lui, : Nasa, l'elegante e capricciosa Nasa, Dinamite, come la chiamavano i gaudenti di Chicago, cra ora diventata una giovane donna seria e dimessa, nei cni occhi, sempre più gravi, si leggeva chiaramente l'at fanno cagionatole dalla’ situazione. La lotta che ella andava combattendo con la vita si era fatta atroce, Aveva imparato a. lesinare il centesimo, lei una vol. ta così prodiga; a togliersi, lei tanto capricciosa e ghiotta, il boccone di bocca per il suo bimbo. Sera per sera, seduta al tavolo nella sun povera stanza, non appena il bimbo si era addormentato, tirava i conti di quanto le era rimasto, facendo. passare e ripassare tra le dita le monete con una avidità d'avara, Talvolta, ciò le accadeva anche in piena strada, o in un negozio: apriva il portamonete, e ricontava il denaro in es so contenuto, nel timore di averne smarrita una parto, Era una vita atroce che la N rumore della lotta aveva fatto accorrere il medico.