Cinema Illustrazione (May 1934)

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— Signore e signori, — disse con una voce che fece correre un brivido per l’uditorio, — io non sono un ciarlatano, © non vi prometto di farvi vedere un mostro, e nemmeno un fenomeno. Quello che intendo pres sentarvi, è un caso unico dacché il mondo è mondo. Eric, — aggiunge poi volgendosi alla. gabbia, — parla! E, caso strano che tornò a far rabbrividire il pubblico, la bocca dello scimmione si aperse, lasciando udire suoni gutturali, modulati quasi come una voce umana, benché incomprensibili. 3 — Ecco, Eric parla! — esclamò con tono di trionfo il dottor Miracolo. — E vi racconta. la sua storia. Parla, ora, della sua Africa, dove venne catturato. Adesso, vi racconta degli esperimenti che io sto compiendo su di lui. Presto, signore e signori, fra qualche giorno soltanto, vedrete una cosa, meravigliosa; i risultati della mia scoperta saranno comunicati al mondo che ne rimarrà stupito... Si arrestò ad un tratto, fissando Camilla con quel suo sguardo d’allucinato. La giovane si strinse ancor più a Pietro, come per cercare la protezione del giovane. Il dottor Miracolo riprese a parlare: — Ma, della.mia scoperta e dei miei espedimenti non posso parlare. Quei signori che vogliono avvicinarsi alla gabbia lo possono fare liberamente. Lei signore? Lei signorina? Queste ultime parole erano rivolte a Pietro ed a Camilla. Pietro si alzò in piedi. — Vieni, Camilla, andiamo ad osservarlo da vicino. È interessante. —— Oh, no, Pietro! — supplicò la giovane stringendogli il braccio. — No! Ho troppa paural — E di che, povera figliuola? Non vedi che è rinchiuso tra sbarre che nessuna forza potrebbe spezzare? Sù, vieni! La cinse con un braccio, e la trasse. verso la..scaletta che saliva sul palco. Il gorilla, all'avvicinarsi ‘della giovane, cominciò a dar segni di viva allegria. i —— Eric ha buon gusto, signorina, —— disse il dottor Miracolo. — Sa distinguere le fanciulle giovani e belle da quelle che. non lo. sono. Si avvicini pure, Vedrà che non le farà alcun male.., | Rassicurata dal’ contegno di Pietro che non dimostrava alcun timore, e dalle parole ‘del dottor Miracolo, le giovane si avvicinò allo scimmione. Ma, quando fu vici na alla gabbia, Eric, con mossa fulminea, passò un braccio -tra le sbarre ed afferrò il cappellino che le posava: leggiadramente sui | riccioloni, e glielo strappò, emettendo un grugnito di gioia. Camilla diede ‘un grido di terrore e indiétreggiò di un passo, mentre al suo grido rispondeva un altro grido d’indignazione, lan ‘ ciato’ da' Pietro, quale . allungò . le braccia nella: gabbia; per: riprendere al goril- «Camilla piena: ancora «di quell’inesplicabile timoI ‘incapace di fare un solo movimento, la la sna preda, Il giovanotto, però, era stato troppo imprudente: Eric, con mossa rapidissima, gli afferrò le braccia, e cominciò ad attirarlo verso di sè, così che presto Pietro si senti schiacciato contro i ferri, mentre lo scimmione gli dilaniava una spalla con le forti unghie. Quella scena durò pochi secondi: fortunatamente, il dottor Miracolo fu pronto ad intervenire, ed Eric, lasciato il giovane, si accoccolò sul pavimento, baloccandosi col delicato cappellino rosa. -—— Mi perdoni, signorina! — disse il dottor Miracolo, quando la calma fu ristabilita. — Sono veramente afflitto per la perdi. ta del suo cappellino. Ma. penserò io a riparare al malfatto. Gliene manderò uno nuovo, a nome di Eric, Vuol dirmi il suo nome e dove abita? © — Non importa, — rispose seccamente Pietro, — L'incidente è chiuso. — Ma io insisto! — ribattè i dottor Mitacolo con tono strano. — Debbo sapere dove abita la signorina... — Non è necessario! Vieni, cara... E, piantato in asso il dottor Miracolo, Pietro si avviò alla porta con Camilla, senza nemmeno volgersi indietro. Non si avvide, perciò, che il dottor Miracolo, chiamato .a sé Janos e indicatagli la fanciulla, gli diceva imperiosamente: — Seguila, Janos, e non la perdere di vista. Debbo assolutamente sapere il suo indirizzo. Senza dire una parola, Janos usci, mettendosi a seguire i due giovani. I dottor Miracolo lo seguì un'momento con gli occhi, poi si sfregò le mani soddisfatto con un sorriso sinistro, e si avvicinò alla gabbia. — Ho trovato, Eric! Ho trovato! La mia scoperta è ormai sicura. CapitoLo III: (Alla Morgue . Pietro accompagnò Camilla fino all’uscio di casa e là la lasciò, abbracciandola teneramente. — Addio, Camilla, a domani, Sei felice?... — Si, .caro adorato, Te mo che non «lormirò per tutta la notte, pensando a te e alla felicità che ci attende. Non appena ella fu scomparsa dietro al. l’uscio, Pietro si diresse rapidamente verso il fiume che costeggiò per qualche centinaio di metri, ‘finché non giunse ad un piccolo edificio che sorgeva sulla riva, LÀ, bus sò all'uscio, poi, senza attendere risposta, spinse la porta ed entrò, con l’aria di persona di casa. Quello dove era entrato era uno stanzone basso, più lungo che largo, freddo ed umido, Era la Morgue, il triste locale dove si portavano i morti rinvenuti nella strada o ripescati nella Senna, in at tesa che i parenti o gli amici venissero a ri conoscerli, Un uomo lungo e allampanato sedeva a un tavolo, su cui erano aperti due registri malamente illuminati da una candela di sego. Nell’ombra, si vedevano ‘al. cuni tavoli di marmo, bassi, ricoperti di pezzi di tela sotto ai quali si disegnavano le forme dei cadaveri là adagiati. Mario si rivolse a quell'uomo. — Nulla di nuovo? — Sì. Questa notte è stato ripescato nella Senna un terzo cadavere di donna. Era nuda come le precedenti, e portava, alla vena jugolare, la stessa ferita delle altre due. Ah, — sospirò poi, — questo è davvero un affare misterioso! La polizia non ci capisce nulla! — Sù, fatemela vedere. Scommetto che io saprò decifrare l’enigma. L'uomo si alzò e si avvicinò, con la candela in mano, al tavolo dove giaceva il terzo cadavere. Pietro lo scoperse, e si chinò ad osservarlo, aggrottando la fronte nello sforzo dell’attenzione. Poi si raddrizzò, — L'identica ferita... — disse come par» lando a se stesso. , Cacciò una mano nella tasca interna della giubba e ne trasse una grossa siringa, cui destramente adattò l'ago, che introdusse nella ferita. La siringa si riempì di un liquido nerastro. — Domani analizzerò questo sangue. — ‘Disse all'uomo, — E se riuscirò ad ottenè rela conferma di quanto dubito, ancor pri ma d'esser laureato il mio nome sarà famoso. Fece all'uomo un cenno di saluto, e scomparve nella notte, Cariroro. IV, La scoperta di Pietro Vi era ‘ancora folla per le strade lungo la Senna, ma il carneva finire, I baracconi ave. vano spento già i lumi e chiuse. le porte; alcuni già. veniva: no. smoritati, perché «. per... PF indomani, sla lestava per mercoledì . ‘Ma penserò io a riparare al malfatto, .* +» dove Pi simistro’ dica dell ‘gorilla sede soprappansiere.. sostò ‘un istante ad osservare..;