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‘ si permette di
Le trattative, iniziate dalla ‘contessa di Altenburg, che aveva estese parentele alla corte di Russia giunsero finalmente a buon
‘punto, e l'imperatrice Elisabetta Petrova .
inviò un suo incaricato al castello del principe Augusto, con l' incarico ufficiale di chiedere la mano della piccola principessa Sofia Federica per il nipote, il. granduca Pietro Fedorovic. L'incaricato era il conte Alexei il quale, partito con un ricco corteggio e sontuosi doni per la. famiglia e per la sposa che doveva condurre seco, giunse’ in sette settimane a destinazione.
Ricevuto con tutti gli onori dal principe Augusto e dalla principessa Johanna, offerse loro i doni che aveva portato seco, poi chiese di vedere la principessina Sofia Federica, per trasmetterle l'ambasciata ricevuta.
. Quando la piccola Sofia Federica entrò nella sala, vide tre paia d'occhi che l'osservavanto, con diversa espressione. In quelli della madre, illuminati da una scintilla di trionfo, lesse anche l’ammonizione di comportarsi con quel fono che si addiceva ad una futura imperatrice. Quelli del padre, esprimevano un’ansia che la gioia del
momento non riusciva ‘a cancellare. Quelli
di Alexei, infine, si fissavano su di lei al. teri e dominatori, pur non essendo privi di curiosità, ;
TI conte Alexei era davvero un uomo imponente, nella sua divisa militare; alto e rude, dal volto duro e tormentato, con le labbra sensuali, era uno di quegli nomini che fanno comprendere di primo acchito di essere capaci di prendere con la violenza la cosa desiderata, quando non riescono ad ottenerla con le buone, Si inchinò gravemente dinanzi alla fanciulla che non parlava, con la gola stretta dall'angoscia, e le baciò galantemente la mano. La madre si fece innanzi e, dopo aver compiuto le pre
sentazioni, soggiunse.
— Cara Sofia Federica, il conte Alexei ci fa l'alto onore di chiedere la tua mano per il granduca Pietro di Russia... i
La giovane principessa non, riuscì a. dire parola. Si sentiva mancare tutte le forze per il dolore. i i
Allora il conte Alexei, con lo squisito tatto di un perfetto cortigiano, tentò di rompere quel penoso: si. ‘lenzio.
—Ilquale, Altezza,
inviarvi al
«lui: che con un s6rriso enigmatico sulle dabbra.s
cuni doni, come pegno d'affetto. Ecco alcune pellicce, ecco qualche gioiello. Ed ecco, infine, un segno particolare della benevolenza dell'imperatrice stessa.
Il segno particolare di benevolenza del l'imperatrice stessa era un suo ritratto in miniatura, incassato in una ricchissima cornice d'oro, tempestata di diamanti, di rubini e di smeraldi. Sofia lo prese e lo mostrò al padre. Poi chiese, con una timidezza che le faceva persino tremare le parole sulle labbra:
— E... conte Alexei, il ritratto del granduca Pietro, il mio futuro sposo, non me lo avete portato?
Alexei sorrise ironicamente, e' quel sorriso parve rendere ancor più tenebroso il suo volto.
— Oh, Altezza — rispose non senza una
punta di sarcasmo, — ditemi se vi piacerebbe che fosse alto, e bello, e spiritoso... — Sì, — disse appena la giovane, che
quel sorriso aveva sconvolta.
— Ebbene, egli è alto e bello e spiritoso. E qualche cosa di più, vedrete.
Ciò dicendo, aveva accentuato quel sarcasmo +. «soddisfatta che aveva già suscitato în di essere regi. petto a Sofia Federica tri. NÉ ni quilt sti presentimenti. I suoi FS Ret 4g ii occhi, dicendo quelle pa: role, pur sorridendo si erano velati misteriosamente, facendo scomparire ogni traccia di sincerità dal suo volto. Intanto continuava:
— Vedrete, È alto, e ben fatto come un dio greco. I suoi occhi sono del colore del cielo azzurro, ed i suoi capelli neri come l’ebano. È più forte di quattro paia di buoi, e certamente vi ama. Non dorme più da mesi, aspettando il momento .di' vedervi...
Le sue parole, pronunciate con voce dura e squlillante come. l'acciaio, parevano affascinare la ‘piccola Sofia Federica che lo sta-. va a guardare, senza poter calmare il suo cuore agitato dall'attesa. Quando tacque, parve alla principessina che la stanza si fosse fatta improvvisamente. vuota, ed una pesante cappa; gelida, una cappa di. tri. stezza e di solitudine parve stendersi su tutto il suo essere.
Chiese il permesso di ritirarsi e si avviò, ‘° ma giunta sulla soglia non potè impedire ai suoi occhi di volgersi (\’ amncora una volta a guar
andre pala di dcchi che. Posservavano con ile. :perzà ‘espressione...