Cinema Illustrazione (July 1934)

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‘ad attendervi Bestucheff, Indossò «un ‘abito squisito. Il suo volto, ora, . rich e diretto oe SE a letto, ed ora la voleva vedere, La, terribile donna lottava con tutte le sue energie contro la morte. Quando Caterina entrò nella sua stanza, ella con un tremendo sforzo di volontà era riuscita a sedere su quel letto in cui era andata voltandosi e rivoltandosi tutta la notte. Aveva poi puntato un dito contro i medici che la assistevano. — Andatevene, signori stregoni! — aveva gridato mentre il sangue le congestionava il volto nell'impeto dell’ira, — Anda tevene! E non sperate già che io vi dia il piacere di vedermi morire! Sarò io che vedrò morire tutti voi, uno alla volta, e anche tutti quelli che ora sperano nella mia morte! Caterina, — soggiunse poi, tornando ad adagiarsi sui guanciali, — figlia mia, avvicinati, chè debbo parlarti. Stupefatta da quelle parole, le prime benevoli che avesse mai udito da quella donna, la piccola granduchessa si era avvicinata al letto, sedendosi sulle coltri, come le aveva fatto cenno l'ammalata. — Ed ora, ascoltami! — la voce dell'imperatrice si era abbassata ad un soffio. — Forse morirò. È destino comune a tutti noi, quello di morire. Ed allora la Russia resterà in balia di quel pazzo, e della sua amante. So cne ella attende solo un suo cenno, per tornare, E Pietro Fedorovie quel cenno lo farà non appena io sarò morta. Ma, se tu saprai 4 fare, egli non potrà mai... mai, capisci?, regnare. Devi impe dirglielo: È questo il tuo dovere verso la terra che ora è la ‘tua patria, verso il tuo popolo, Essi, — e qui fece un gesto del capo come per indicare coloro che stavano fuori, — lo sanno. È sono tutti d'accordo con me, che intendo affidare la Russia nelle tue mani. È un sacro legato, questo, che ti lascio. Devi accettarlo, devi compiere il dovere che ti è imposto con animo fermo, Ora va. Bestucheff verrà da te, nel tuo appartamento, tra poco. Fa, con il tuo. coraggio ‘e con la tua volontà, in modo di impedire che sulla Russia. scenda quell’ombra' che minaccia d’oscu-'È rarla dopo la mia morte. Va. Ho bisogno di riposare! Caterina, ancor compresa di stupore, non aveva avuio il coraggio di dire-una parola, e si era ritirata nelle sue stanze sorrideva, per la certezza del'trionfo, per l'orgoglio della vittoria che stava per. conseguire. Un brivido di immenso piacere. le: correva per. il corpo ‘bellissimo. — Imperatrice! — pensava. — È suonata l'ora della ‘fortuna, quell'ora che ho attesa, per tanti anni, in tanta amarezza! Quando le fu annunciato Bestucheff, balzò in piedi, e l’attese con aspetto grave, giù «mentre scendeva le scale inosservata; assieme ad una dama... conscia dell'importanza del momento, Il ministro si inginocchiò dinanzi a lei, poi si rialzò, indicando i suoi due compagni. — Altezza imperiale, — disse, indicando un vecchio sacerdote, — l’archimandrita Teodoro è venuto con me, per ordine di sua maestà l'imperatrice. Ed io ho condotto, — e qui indicò un giovane ufficiale, — il capitano Gregorio Orlofi, Anch'egli deve assistere al nostro colloquio, Debbo farvi nota la: volontà dell'imperatrice, che è certamente anche la volontà di tutta la Russia, Caterina fece una breve riverenza, accompagnata da un cenno del capo. Poi invitò i tre uomini a sedere. L'archimandrita, un uomo d'età, prese posto in uni seggiolone di fronte a lei, scrutandola con occhi vivi e penetranti. . — Altezza Serenissima, —disse dopo qualche secondo di quell'esame. — Se Bestucheff ora vi renderà nota la volontà dell’ impefatrice Eli. ... presentandosi all'imperatrice, lo aveva visto al suo fianco.., , sabetta Petrovna, io sono venuto per manifestarvi il desiderio della chiesa ortodossa, ed il capitano Gregorio Orlpff, per farvi conoscere le aspirazioni dell'esercito. Vogliate dunque ascoltare sua eccellenza, giù sapendo come, quanté egli vi dirà, sia pienamente desiderato anche da noi, — Vi ascolto, — rispose brevemente Caterina, con un altero cenno del capo, rivolgendosi a Bestucheff. —— Vostra Altezza, — cominciò a dire questi, dopo di essersi schiarita la voce con un secco colpetto di tosse, — non ignora probabilmente quanto veniamo a farvi presente. Sua maestà deve. già avere accennato a qualcosa, nel colloquio di poco fa. Quindi Vostra Altezza sa quanto il momento sia grave. — Lo so, — rispose Caterina, levandosi da sedere e fissando attentamente in viso i tre uomini, l’uno dopo l’altro. — Ma quello che non so è quello che voi venite a domandarmi di fare. — Veniamo, — disse Bestucheff, dopo un altro colpetto di tosse, e facendosi più insinuante che gli fu possibile, — veniamo a chiedere... a chiedere... ehm!... il permesso di Vostra Altezza... — e qui si fermò perché era imbarazzato a proseguire, poi continuò, — ...ehin! Insomma bisogna togliere al granduca Pietro Fedurovic la possibilità di diventare il tiranno del suo paese! . Caterina, che mentre Bestucheff cercava le parole per esprimersi aveva cominciato a passeggiare .alquanto nervosamente su e giù per la stanza, si fermò e si volse di scatto a metà verso di lui, guardandolo fissamente. + Voi vorreste, — disse scandendo lentamente le parole, — che io dessi il mio beneplacito alla morte del granduca: Pietro Fedorovic, mio marito, non è vero? — E scosse adagio il capo. — Ebbene, no! — disse poi con £nergia, — Ma... Altezza. Finché egli vivrà, — in Er centinaia d’'abiti, ch'ella cam+ blava ad ogni istante... unfece una breve riverenza, accompagnata ve prese posto dinanzi a lei, scru 5a sorrideva per la certezza del tr onfo, pe! l'orgogiio della vittoria... Hi C] «. ® l’altese con aspetto grave, già conscia... n | da un cenno del capo,,. tandola co occhi vivi ‘e. penetranti. olse di'scatto a metà verso di-luî:..vi