Cinema Illustrazione (July 1934)

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ROMA sistette Bestucheff, — la Russia sarà in pericolo! — Di fronte al rifiuto della granduchessa, egli si sentiva divenire eloquente. — Sapete bene come sia facile, in questo paese, trovare degli alleati. Ed egli non stenterà a trovare dei seguaci che, o per ambizione o per desiderio di ricchezza, lo appoggeranno con tutte le loro forze. Ed una val. ta padrone lui della situazione, siamo sicuri che persino la nostra vita sarà in pericolo. E qui volse lo sguardo agli altri due, come per chiedere la loro approvazione. La quale fu concessa con gravi scuotimenti delle teste. Caterina, intanto, riudiva dentro di sé, come un'eco lontana, la frase pronunciata quel giorno dalla sua rivale, la contessa Elisabetta, ed una strana angoscia le serrava tanto il cuore e si impadroniva tanto di tutto il suo essere che appena udiva Bestucheff perorare. -— La chiesa stessa comprende la necessità di un'azione rapida ed energica.., Il capitano Gregorio Orloff ha in mano tutto l'esercito... Io stesso, posso assicurare che tutti i membri del governo.... — Pietro, fino ad. ora, — lo interruppe a questo punto Caterina, parlando con fermezza; — non mi ha fatto alcun male. Né credo intenda farmene. Non posso, perciò desiderare la sua morte.... Ma, di nuovo l'eco delle parole di‘ Elisabetta tornò a farsi sentire nel suo petto, ed ella questa volta tentò inutilmente di farla tacere. La minaccia incombeva ed ella la sentiva, Morta Elisabetta Petrovna, e salito al trono il granduca Pietro Fedorovic, la sua vita sarebbe stata in continuo pericolo. No, nò, certamente Elisabetta e. Pietro non sì sarebbero accontentati di relegarla in esilio... Anche lontana ella sarebbe sempre stata pericdlosa... E, intanto, Bestucheff continuava, parlando con maggior eloquenza e calore: — Il nostro popolo vi adora, Altezza. Nel vostro nome potremmo compiere grandi imprese... Pure, anche con quel pericolo che la mi. nacciavà, anche con quel cocente desiderio di dominio che le ardeva in petto, ella non si sentiva di rendersi complice di un omicidio, anche se giustificatissimo. —. Non posso! — disse. — Ho giurato fedeltà all'Imperatrice ed al suo legittimo successore, E manterrò il mio giuramento. ‘ Arrivederci, signori. E, ad ogni modo, gra zie della vostra devozione, Cap, XI, Pericolo incombente. TI giorno seguente, uscendo dalla stanza dell'imperatrice Elisabetta, ormai agonizzante nel suo letto, Caterina si trovò all'improvviso di fronte ad Alexei. E, benché il cuore le sussultasse in petto, seppe ten ‘dergli la mano con la. massima calma, in modo che egli non si accorgesse di quell'emozione che la sua-sola presenza bastava a ‘suscitare. Sì, ella doveva fingersi fredda con lui; nascondere i propri sentimenti: l'amore che egli aveva destato nel sio cuo re, è insieme l'odio che vi avesse fatto nascere il suo tradimento. ° — Ho saputo, — disse — che siete stato in. missione speciale, per. conto dell’imperatrice, in Persia ed in India. E anche che l'avete adempiuta così bene, che la zarina vi ha ricompensato con una nuova ambitissima onorificenza. Ve ne faccio le mie congratu lazioni sincere, conte Alexei... Buona. sera... Fece per muovere un passo e andarsene, ma Alexei le si pose dinanzi tendendo una mano-in atto di supplica. — Serenissima Altezza: Imperiale, — disse; guardandola con non. dissimulata preoccupazione, — dopo il mio ritorno ho saputo delle cose gravissime... Mi è stato assicurato che il granduca intende, non appena salito al trono, allontanarvi dalla corte. O, forse, peggio ancora.,., Si dice addirittura.., ; l — Grazie, — rispose freddamente Caterina, accorgendosi della fiamma di desiderio che gli ardeva in fondo alle pupille. — Grazie, Ma non dovete nutrire alcun timore per me. Ora che so come la Russia vuole sia re-. golata la mia condotta, intendo di rimanere qui, ‘e non'credo sia tanto facile allontanarmi... 0 farmi di peggio... — Allora, Caterina, — e gli si avvicinò ancora; di un. passo, insistendo accalorata mente, — allora; permettetemi di mettermi . tutto a vostra disposizione, Di: offrirvi la mia vita, pur di aiutarvi...» Ma ella scosse lentamente il capo, soffocando n pallido sorriso che. cominciava .a brillarle negli. occhi, sorriso. di: compiacimerito e di vittoria, Sorriso, forse, d'amore e di ricordanza. — No, Alexei... grazie di nuovo. Ma non ho bisogno .del vostro aiuto. Spero di sapermela. cavare da. sola,.. î Gli tese-la..manodabaciare, «e si allon di denaro. tanò senza aggiungere parola. Nel largo corridoio dinanzi al suo apparfamento, mentire ella stava rientrando, udì un rumore cadenzato di passi, e risuonare brevi ordini militari. Il granduca Pietro si divertiva a comandare l'esercizio ad un plotone di soldati della guardia, — Alt! — ordinò. Poi: — Puntat'arm! Allora s’interruppe, mentre il plotone rImaneva immobile coi fucili rivolti verso di lei, e fingendo di accorgersi soltanto. allora della sua presenza, le si inchinò con ironica galanteria. . — Oh, ch! Perdonami, mia cara Caterina! Ma guarda un po', che bel bersaglio saresti! E scoppiò a ridere rumorosamente.' Poi si . rifece improvvisamente serio, ordinò alla truppa di sciogliersi e di andarsene, e prendendo Caterina per mano, le disse con un sorriso insinuante: , x — Vieni un istante nel mio appartàmento. C'è una persona forestiera che desidera vederti. È venuta qui per rimanervi... ’ Elia lo seguì senza curiosità, in una stanza piena di giocattoli. E là, con una dolorosa stretta al cuore, su di un tavolinetto, vide la sua vecchia bambola, la confidente. dei suoi momenti di tristezza, la testimone di quella notte lunare di un giugno lontano. — Ah, vedi? — le chiese Pietro, — È venuta da me, la piccola strega, a raccontarmi... a raccontarmi... Rideva di un riso feroce e, cessando di ridere, si armò di una spada con cui decapitò la povera vecchia bambola. + No, — disse poi, gorgogliando una risata. — Tu non saprai mai il piacere che io provo a questo giuoco! Si inchinò, fece un passo verso un uscio, lo spalancò, e lo tenne aperto perché la ‘contessa Elisabetta potesse entrare nella stanza, Caterina, colpita da stupore, rimase immobile ad ascoltare il complimento iro nico che ella le rivolgeva. Poi, per tutta ri sposta, si accontentò di osservare: — L’imperatrice sarà felicissima del vostro ritorno... : — Ella non lo saprà, — sbottò a dire con voce minacciosa l'avventuriera, — se voi non glielo direte, — Ed io ti consiglio di non dirglielo... — sussurrò con il suo sorriso il granduca. Caterina si strinse nelle spalle. — In quanto a me, non lo dirò certamente, Tu, Pietro, ‘continua pure, se vuoi, a giuocare al tuo giuoco. To continuerò a giuocare al mio! Cap. XII. Intrighi. L'imperatrice Elisabetta. Petrovna, pochi giorni dopo il ritorno della contessa Elisabetta, passò a miglior vita. E dovette essere una vita migliore per tutti, lei compresa, chè negli ultimi giorni di malattia era divenuta insopportabile persino a se stessa. Un unico momento di calma lo trovò, alla vigilia della ‘sua morte, per. chiamare an cora una volta ‘a sé Caterina, e farle le ultime raccomandazioni, supplicandola di as. sumene le redini del governo. i — Quel pazzo rovinerà la povera Russia, governando assieme ‘a quella donna, se tu non ti imporrai a lui, — le disse. — E ti farà scomparire, Lo ha sempre detto, e lo farà certamente, spinto com'è, oltre che dal suo, dall'odio di Elisabetta, Ora, bada bene quello che ti dico; lo devi ‘sop ‘primere! Devi togliergli ogni possibilità di. fare del danno a te ed al paese; — Oh, io non potrò mail — esclamò Caterina con un singhiozzo, — — Devi; Per il bene della Russia, devi. Fallo arrestare, fallo deportare, ma in: modo che non possa mai più tornare qui. E ‘ poi, governa tu. Il popolo ti ama, perché sei stata buona coi poveri, e la nazione . farà tutto quello che tu vorrail Ancora questa:volta Caterina uscì, dalla ‘stanza della morente, tutta sconvolta,. Che cosa. le chiedeva. mai, quella donna in flessibile! Ad ‘ogni modo, ella. non aveva promesso nulla. Si era accontentata di non rifiutare ‘apertamente, per nòn turbare gli ultimi Pietro Fedoroyvic?. No, mai! Ma governa» re.... oh, governare, sì! Ora. era ben ‘decisa, . Avrebbe solamente dovuto: attendere il mo“ mento opportuno, e, quello, Pietro lo avreb be fatto giungere certamente assai presto. Il giorno ‘seguente, verso sera, ‘l'impera? trice ‘Elisabetta Petrovna rese la sua ‘anima. a Dio, e.il granduca Pietro Fedorovic ascese al trono, assumendo il nome:di Pie: | tro III, DR Tanto i funerali della zarina: ‘defunta quanto la cerimonia dell'incoronazione fu> ronò di un fasto' mai visto, ‘per. quanto, «in quei tempi, le‘ casse. del. governo e ‘quelle della famiglia imperiale: non rigurgita 134° (Continua) istanti. della moribonda. . Uccidere Enxecì « Mirano può essere scambiato per un rosso per labbra, Il PERSTIK è un'efficace deodorizzante che si adopera come un rosso per le labbra, del Sl quale ha le dimensioni “e la forma. Applicato al mattino, sopprime gli odori sgradevoli, riduce la traspirazione ed è inoffensivo per la biancherià e gli abiti. Non irrita la pelle, anche la iù delicata, nemmeno _ dopo l’uso del depilatoq-| rio. È di uso facilissimo... (iavanie Concessionario esclusivo per l'Italia: ri i SIGISMONDO JONASSON PISA LAMIGUIORE DELLE LOZIONI |ULTIAA QEAZIONE: KUT MIGNON: DER 5. SHAMPOOING =IN VENDITA A L. 1: DEM. CALOSI B&B, 53... FIRENZE. . Dieci volte. più bella -più ammirata ‘e più attraente sarà la vostra bocca usando il famoso dentifricio della bellezza GITANA EMAIL: rende i denti bianchissimi e sani’ Donà una viva, fresca e sana tinta pe corallina’ alle. gengive. . LE PIÙ BELLE DONNE DEL MONDO | i LO USANO E LO: PREFERISCONO: i PERCHÈ i ‘ ‘NON ALTERA LO SMALTO .. 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