Cinema Illustrazione (Sept 1934)

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— Sono stata poco felice, fino ad oggi, signora Alma. Sa, quando non si ha la mamma, e si è cresciute sole, un po'-in villa e un po’ in collegio, non si può dire d’aver sentito molto affetto attorno a sé, a scaldarci il cuore. Ma ora che c'è lei... ora che c'è leil Lo sa che non conosco nemmeno bene Milano, che pure è a due’ passi di distanza? Vede, per esempio, non sono mai entrata in un cafè, : . — E a teatro, ‘dimmi, ci sci mai andata? Ti piace Ja musica? ° — Oh sì, signora! La musica mi piace tanto. Ma a teatro non ci sono mai stata. La Scala costa troppo, e il papà dice che le signorine Murge vi debbono andare con tutto il decoro richiesto dal loro nome è dalla. sua posizione. ‘Quindi, niente Scala, niente. teatri... Sa, moi siamo poveri, adesso. Viviamo con la pensione del babba, e il poco reddito che ci dà la villa. Ma è così poco davvero... . — Ebbene, andrai alla Scala, cara Gaby; ci penserò io. Voglio che tu ti diverta un poco, che non passi la tua vita a sacrificarti. a i — Oh! — esclamò Gaby, che non seppe dir più nulla per la gioia, nemmeno trovare una parola di ringraziamento. Ma, subito, il suo. viso che si era. illu minato d'un sorriso di felicità, tornò a far-0 si ‘scuro. Triste, quasi. — Non potrò mai, signora! -—— disse.’ -— Non ho nemmeno un abito da mettermi, perché alla Scala bisogna andare eleganti... — Anche-a questo ci penserò io, cara Gaby. Nell'armadio lio. tanti vestiti che non potrò più indossare... Una volta, mio ‘marito. era ‘tanto felice, quando mi rega‘lava un abito nuovo. Non avrai che da scegliere: così, almeno, serviranno a qual. cuno... ‘A rendere contento ‘qualcuno. Basterà farli accomodare dalla: sarta, ridurli secondo ‘i nuovi figurini.., Vedrai... Vuoi che ‘andiamo. a fare un'ispezione al guardaroba?, LA ‘Con un grido di gioia la fanciulla accettò, e si mise a spingete la poltrona a rotelle ‘verso la stanza dove ‘la buona. signora Nanni ‘teneva tutti quegli abiti che ormai non avrebbe più indossato, Ed..il suo .in nato. senso d'eleganza le. fece subito -sce-' gliere un. piccolo’ gioiello vaporoso. * — Indossalo così com'è, Gaby, te lo voglio. vedere addosso, — disse..la signora Nanni, ‘quasi con tono di supplica. — Mi parrà di essere ritornata ai bei tempi, quan-,. do potevo portarli... Oh, poi, sai, c'è un’altra cosa,,. E. necessario che tu impari .a truccarti un poco. Un velo di cipria, un'ombra: di. rossetto;.. Agli -uomini,. piacciono le donne che sanno esser belle, anche a costo! di. qualche piccola infedeltà al loro “.vero volto,..* Vuoi? Ti insegnerò io. In un batter d'occhio .la fanciulla "ebbe ‘addosso l'abito di .seta. Poila. signora Nanni -la condusse dinanzi’ ad: uno. specchio, dove c’era. tutto l'occorrente. Le. fece. mutare alquanto la foggia dei capelli, le insegnò a disegnarsi l'arco delle. soprac-. ciglia in. mododa ingrandirsi gli occhi. — Ecco fatto, .-— disse. — Ora sei un’al «sua. personalità. Il “Non andrà! No! Non, andrò!” tra. Guàrdati, e dimmi se non. hai guadagnato molto, ad aggiustarti così. Gaby si guardò nello specchio, allontanandosene al. quanto e socchiudendo gli occhi, per giudicare meglio l'effetto. La signora Alma aveva detto il vero; non’ si riconosceva più, La fanciulla ancora acerba, dagli occhi attoniti, che era «tata fino a pochi istanti prima, era divenuta ora una donna, con un carattere. suo, inconfondibile con altri. Aveva ‘trovata la suo sorriso stesso, ora, pareva il sorriso. di quell’ altra, della. «donna: nuova che era nata in lei. Si volse vérso aj signora Nanni per ringraziarla, ma que “sta. non'la lasciò nemmeno parlare, — Zitta, zitta, — disse. — Ne sono più ‘contenta io di te. ... Ma che cog'è?.., — I cani abbaiavano nel. giardino: . la notte erà scura). Cos'è?... va —a.vedere, Gaby... Gaby si slanciò per le scale, ma quando. giunse agli ultimi gradini, si fermò di botto... Un signore ‘di mezza età, robusto della persona, con una ‘riaschera ‘forte. ed. energica, ve stito di un ampio. soprabito di viaggio, stava dando. ordini all'autista ed al‘ ‘maggiordomo che l’ascoltavano con’ profonda. deferenza. ; i — Sì, signor Nanni. Va bene, signor Nanni. Sarà subito fatto, signor Nanni, Allora gli occhi di Leonardo. Nanni si posarono , sulla. fan ‘ciulla ‘che ‘era rimasta in forse” ‘se. continuare a' scendere, ‘e riconobbero subito. l'abito della signora Alma, quell’abito scel ‘to dallo :stesso. signorNanni, farne un regalo alla moglie... + Ah;'ahi.Ma chi è dei? — ‘esclamò con un lieto sorriso, no ‘tando la fresca. bellezza della. giovane, i — Sono ‘Gaby Murge, Forse: saprà già di me... . : 80, — rispose brevemente il signor Nanni, tendendole la mano. — Sono veramente felice di fare la sua conoscenza. Così accadde che, qualche giorno dopo, il signor Nanni, venisse incaricato dalla moglie di condurre alla Scala la sua giovane protetta ed amica, la fanciulla che già aveva cominciato, per quanto egli lottasse contro se stesso, a turbarlo. Quella sera, al ritorno dal teatro, la signora Alma cominciò a fare un mucchio di domande a Gaby, E chi aveva visto, e se l’opera era bella, e se s'era divertita... Poi, quando fu informata di tutto, si sentì stanca, e volle essere messa a letto, dalla stessa Gaby. — Ora, — disse quando fu adagiata sotto le coperte, — tu non tornerai a casa, questa sera, cara Gaby. Ti ho fatta preparare la stanza accanto, Lo sai che la tua presenza mi arreca tanto conforto... È strano come tu abbia il dono di farmi star meglio, quando mi sei vicina... — Ma... signora Nanni, temo che mio Cinema. Mluatrazione padre non vaglia permetterlo, ora che c'è il signor Leonardo, — obiettò timidamente Gaby. — Parlerò io con tuo padre, al telefono, — disse la signora Alma; — € vedrai che te lo permetterà. Saprò persuaderlo. Prese il ricevitore dell'apparecchio che stavà sul tavolino accanto al letto, e chiamò il colonnello Murge. Dapprima questi fece qualche opposizione, Gaby doveva tornare a casa. Non doveva dormir fuori. Avrebbe dato troppo disturbo. Ma alla fine dovette cedere alle insistenze di Alma. Con un sorriso di contentezza la signora si abbandonò sui guanciali. Dalla finestra, Gaby vide le luci della sua villetta, giù riella pianura, spegnersi ad una ad una... — Ed ora, — disse Alma, — racconiatemi ilsoggetto di quest'opera che vi è tanto piaciuta. Leonardo “Nanni, con la sua bella voce calda, comincia. il racconto. Ma uno strano turbamento e in lui. Le parole, a volte, gli tremano sulle labbra, e specialmente quando narra delle scéne d'amore vedute, ed alza gli occhi, in cui una*fiamma torbida s'è accesa, sul viso della fanciulla. — E allora, — dice, — quando quel l’uomo vede quella donna per la prima volta, ed egli è ferito... . — Non è così, signor Nanni, 'mi scusi, — interrompe Gaby. — Forse lei non ricorda bene, © — È cosìl — conferma Leonardo. — Non mi ricordo bene davvero. Allora rac «conti lei... Io intanto fumerò una sigaret‘ta, Ne vuole una? Le porge il portasigarette, ma si accorge che è vuoto. — Venga di là. Sono nella camera accanto. Intanto, continui a raccontare. Come una musica, detto dalla voce armoniosa di Gaby, si svolge il racconto, abbellito ancora’ dalle inflessioni che la sua sensibilità sa trovare, E. Leonardo l'accompagna ‘a cercar la sigaretta, senza che perciò ella cessi di dire. Ora la sua voce risuona, dalla camera accanto, come una dolce melodia per gli orecchi della signora Alma. Tratto tratto, la voce calda del marito interrompe quella della giovane, per correggere qualche inesattezza. Le ha accesa la sigaretta con mano tremante... Ora ella narra dell'amore del bel cavaliere, e di come finì per conquistare la donna ama ta. Ecco: la tiene tra le sue braccia, la stringe, le loro labbra s'incontrano, Ad un tratto Leonardo avvicina il viso a quello di lei, come spinto da una forza cieca, una forza indomabile. Gaby, pronta, alza una miano a difendere le sue labbra, con uno sguardo di rimprovero. Leonardo esita un istante, poi si ritrae. Sul suo volto ricade la maschera dell'impassibilità. La. signora Alma. non. ode più le loro ‘voci. s, fesa nell'atrio in punta di piedi; e spelancò la porta... «le insegnò a disegnarsi l'arco delle sopracciglia: