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Chamisso, in un racconto celeberrimo, ha immaginato la tragedia dell'ombra separata dal corpo. Ora, al tempo in cui fu scritto L'uomo senz'ombra, il cinematografo non era ancora conosciuto; ma il fervore con cui gli attorì e le attrici del teatro di posa, una volta girato un film, vanno in cerca della propria riflessa parvenza, del proprio eternato fantasma, fa pensare che effettivamente il nostro spettro abbia vita indissolubile con la nostra persona, e che il distacco dell'uno dall'altra sia perlomeno molto sentito. Si spiegherebbe, quindi, la superstizione della sventura annunziata dallo spettro rotto. Il cristallo ricevette le nostre immagini; forse, in sua luce segreta,
‘le serbò: ora, spezzandosi, è qualche cosa di noi che si schianta, che non è più! Si spiegherebbe, allo stesso modo, .come il tenore Jan Kiepura, dimorando quindici giorni in una città balneare dove si girava Questa notte 0 mai più, abbia per quindici sere frequentato il locale ‘dove appariva un'immagine, di cui il suo corpo non poteva assolutamente e a nessun costo fare a «meno...
Al Festival di Venezia, gli attori e le at
trici che sono andati a rivedersi sullo schermo mi sono parsi interessanti, se non numerosi. E se parecchi mancarono al richia
mo, fu perché, forestieri, il piacere d'in
contrare se stessi sarebbe costato lora troppo tempo e denaro. Passi il denaro: ma chi non ‘sa che i divi hanno il tempo contato persino per ammirarsi? Per combinazione, erano qui a Venezia attrici e attori che nelle. visioni del Festival non figura» vano, C'era Dria Paola, che contemplava il mare tre ore di seguito, decisa d’assorbirne la luce verdazzura, e di cambiare quindi colore alle pupille, così come le antiche Veneziane, stando tre ore al sole, cambiavano colore alle chiome, C'era Isa Pola, che non frequentava più se non contesse e marchese, e. accordandoci. un shake-hand frettoloso, non ci tendeva più che la mano sinistra. Ma, ohimè, la gloria. del Festival quest'anno non era per loro, Vedemmo invece in prima fila, ogni sera per venti. sere finché fu girata Teresa Confalonieri, colei ch'era già stata Porzia nel Mercante di Venezia: Marta Abba. Poi non la vedemmo più. Forse ella giudicò, come San Timoteo allora che il Signore Iddio gli ‘apparve in sogno, di poter chiudere gli occhi dopo tanta. cosa
veduta! Certo, la signorina Abba assistè al
la’. propria rivelazione
con un'umiltà, una re
verenza,. un consenti.
mento quali Max Rein
Hardt ‘le avrebbe. certo
augurati, al cospetto di
Shakespeare, durante
le prove del. Mercante.
E fece bene: perché Te
“resa Confalonieri ha ve
ramente, per suo: me
rito; espressioni ‘d’ un
sentimento nobile e. giù
‘sto, Altri corpi ho.-vi
isto ‘al. cospetto delle. ‘proprie. ombre, la. sera, in. cui fu girato ‘quel
film: da Nerio -Bernar-.. di, inquieto di ‘non Tivedersi bello “abbastan
za come martire, ‘a
Gianni Barrella, «un: po'
sconsolato di ‘ vedersi
tagliate via intere sce-. ‘nedalle: necessità ‘del. imontaggio: i...
— Ma qui non
dodici ‘parole
lesco furore: e Memo Benassi non fece che accendere una sigaretta dopo l'altra, forse quaranta in tutto, ripetendo il gesto che il commendator Nanni, nella sua nevrosi d'a; mante stagionato, fa sullo schermo ad ogni sussulto di desiderio o di coscienza. Attonita rimase invece Isa Miranda, con «due pupille spalancate che parevano riconoscere Isa Miranda per la prima volta, È lo sguardo, effettivamente, che talvolta ci annichilisce dinanzi allo specchio, Non la riscosse dall’incantamento, all'uscita, che l’ap
plauso improvvisatole sulla soglia da un,
gruppo di signore cortesi: e, allora, allora soltanto ella ritrovò quel suo sorriso, d'una così attraente ambiguità, a cui hanno collaborato insieme i diavoli della perdizione e gli angeli del Luini.
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Quanto alle dive d'oltralpe e d'oltre Atlantico, venute a Venezia per ritrovarsi in immagine, è certo che dovettero assistere alle proprie apparizioni: ima è altrettanto certo che nessuno, nel recinto o nelle sale delle visionature, le ha viste mai, Dicono che la Garbo e la Shearer non agiscano diversamente ai famosi preview del Teatro Chinese, Ci sono, ma irreperibili! Ci sono, ma come le figure nascoste degli indovinelli: forse in cima a quell’albero, nell’intrico della fronda; forse travestite da groom © da cameriere. Ma allora non si capisce, con tutti questi pudori e timori, perché abbiano fatto tanto chiasso arrivando, Kay
Francis appari con un cappellone grande
grande, ed Eleanor Boardman con uno piccolo piccolo, quali meglio non ‘avrebbe potuto presentarle, a contrasto, un publicitedmatt: Kay Francis col suo passo da gendarme, Eleanor Boardman con la sua andatura da monachina; Kay Francis, che s'avventa a spezzare le lastre di chi ardisce farle una fotografia; Eleanor Boardman, che studia « illuminismo » e filosofia e va ai Frari, so litaria, a contemplare i Maestri con una tortora al seno, Non parliamo poi di Marion Davies, che arrivò regalmente con un corteggio di gondole e un’apoteosi di mandolini: o di Grace Allen, che sparò alle stelle — quell’altre stelle! — un saluto di fuochi artificiali. Non arrivò invece Fredric March, benché alcuno Jo dicesse nascosto in Venezia (che fosse lui, l'4 uomo invisibile » del film dell’Unpiversal?); e neppure latte sissima Madeleine Carroll; e neppure Dòu
film di propaganda. Ecco la celebre
glas Fairbanks, che deluse quanti s'aspete tavano di vederlo, all'ultimo minuto, saltar giù da un tappeto volante, 0 quanto meno da un muro d'avventura. Non arrivò lui; e neppure, come avevano promesso, Benita Hume, Merle Oberon, Binnie Barnes, € Taltre bellissime che gli sono compagne ne La vita privata di Don Giovani. Arrivò invece il fin, all'estremo istante, in aeropiano: ma quanto meglio per lui, e per noi, se una panne l'avesse arrestato a mezza stradal..,
Marion Davies, francamente, dopo due anni non l'avrei riconosciuta. Chi m'aiutò a riconoscerla fu il buon semita che l'accompagna, tra altre dieci persone di scorta, come suo personale uomo d'affari: egli aveva gli stessi calzoni a quadri verdi e rossi di due anni fa! La bionda Marion, fu già detto, ha almeno quindici anni in più della propria immagine: e forse ella fu la sola che non andò a rivedersi, neppure in incognito, sullo schermo, pel timore di non riconoscersi, Restò qui invece nel grande salone dell'albergo, tondolina ed imperterrita, a ordinare bicchierotti di wisky e a far schioccare pollice e medio in gesti d’allegrezza vagamente castigliana. Era qui con lei un breve emporio della vita cinematografica mondiale: da Sam Wood al russo Tetrow, dal ridente. Delac al laconico Brown; dal regista boemo d’Amore giovine, disperato di trovare chi parlasse con lui în esperanto, al celeberrimo Karl Laemmle, che s'era ficcato una spilla a ferro di cavallo entro una cravatta da tre lire, e che la nostra amica Magnani vide, ricevendo il resto d'un. conto, rifiutare un nichelino.
Gente illustre d'ogni sorta gravitava tra il jazz e il sonante mare: Gotta e Monicelli, la principessa Mdivani e l'ambasciatore del. lU. R. S. S., il senatore Crespi e il commendatore Rizzoli, la caramella sollecita di Ojetti e il riso intimidito di Ophis, il Du ca di Laurino che offriva un'orchidea ad Eleanor Boardman; Kay Francis che domandava se, volendo restare incogniti a Venezia, sia meglio fingere d'andare a Cannes, oppure a. Villa d'Este; l’onnipotente Hearst. che s'annoiava, forse ripensando al. l’harem con eunuchi lasciato nella sua villa californiana di San Diego. Nelly Corradi,
‘intanto, estolleva le sue trecce romantiche;
Nerio Bernardi provava da specchio a specchio alcuni sguardi omicidi; Isa Miranda ri
pensava. ai duecento autografi firmati in
Piazza San Marco; e il buon Alberto Rebagliati, passato a far parte del Jazz alberghiero dopo gli efimeri successi hollywoodiani, innanzi alle sovrane di Cinelandia batteva, rassegnato, il tempo alla bigutine, riandando in un sospiro il suo passato giorno di regno! ' * * ®
Ma, ripeto, nessuno ha visto Marion Davies assistere alla proiezione di Verso HolIywood, Kay Francis a quella di Wunder Bar, Hedi Kieslerova, la diva cecoslovacca oggi sposa, a quella di Estasi. Mentre ‘che vi abbiano assistito è fuor di dubbio: perché la prima è partita subito l'indomani del film, con frasi amare per l'insuccesso dovuto, secondo Ici, al cattivo battage; l’altra, restando a Venezia — cognita, o incognita, non so —— s'è lamentata del pubblico poco espansivo; la terza, viceversa, s'è accorata del troppo successo, dovuto in gran. parte all'apparizione. nel film della sua generosa nudità, E adesso Hedi Kieslerova non appare più, in persona, che vestita d'abiti grevi e vaccollatissimi, anche se il più rabbioso solleone obblighi al pigiama diafano o alla maglietta liberale: ma, ormai, il pubblico ha visto tutto quello che gli occorreva, e quand'ella fosse sotto braccio allo sposo, con l’altero viso alzato sulla densa gorgiera di merletto, ho l'impressione che al murmure ammirativo sì mescoli non so che brivido, 0 sorriso d'ironia. Kay Francis, dopo il primo dispetto, ha dato una di quelle sue spallucciate sdegnose; e, accompaguata da un giovine cicerone italiano, è andata a riconoscere i luoghi famosi della città, fra cui una «taverna » dove tuftora l’incontro ogni notte, rapita dal chiar di luna, dal gocciadoro « dai funghetti. Elegantissima dorina, costei, come saprete.. Ad Hollywood, per darmi, un'idea della. sua distinzione, m’avevano informato che, niente meno, essa « parlava francese »ì Sono stato attentissimo, qui in Venezia, al suo francese, La prima volta fu a quella taverna, con quel cicerone, al quale avvenne di dare del « tu » invece che del « voi n; la seconda durante un'intervi sta, breve ma risolutiva, in cui ebbe ad affermare che due sole cose le premevano al mondo: essere. una coniuge esemplare, € un'artista sublime. Rien que ga. E queste due case, è vero, le riescono benissimo: ma il suo francese, via, dev'essere. ancora im
perfetto, se devo giu». dicarlo -da quel. « tin erroneo: e da qualche aggettivo esagerato,
Anche a Marion: Da>
vies, per consolarsi del pubblico. restio, ‘piac-'
quero. nelle notturne.
calli: veneziane i fungheiti e il. gocciadoro. Quanto al'chiaro di luna, mi pare che se ne. infischiasse. ‘Ma, ‘bere, bevve. assai: e di cuo-: re, Ottima Marion! Una ‘sera che, in compagnia dell'ingegnere Molinari, blogcavo la. soglia: d’ac«..
cesso all''ascensore; in si
quella: sala d'albergo. ‘ov’ella aveva dato fon= do alla consueta. série di brindisi, là biondis:. sima ci passò ‘innanzi con un'emozione visibi-. le; che si tradusse pri ‘ma: in'un lieve orienta ‘mento verso Molinari, ‘quindi verso me, «Ese. tre les deux mon: coet .. balance v) Naturalmeni te; io e l'amico,:
» puardammo un po'.ma-: le negli écchi. Per chi ‘“propendeva, dunque; la,
inclinazione della. diva? Uno sgiatdo, verso da
“tavola di lei, seminata ‘di ‘nappì numerosi, su bito ci. riconciliò, am. monendoci ‘che 1% inclinazione, probabilmente, «/non riguardava i fasci»
ni: di. nessuno «di noi
“due. Snai (°° M. Ramp
“diva della montagna” fra le camicie brune mentre dirige una scena ..