Cinema Illustrazione (Oct 1934)

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Tu una grane de città come Z..., ogni giorno avvengono . dei fidanzamenti. Il giorno ._ dliciannove di un mese primaverile, avveniva il fidanzamento dell'impiegato Marini con la signorina Gaby. in casa dei. genitori di Gaby, la cerimonia non era ancora avvenuta, Si. erano già radunati i vari parenti; era già pronto il rinfresco; l'amico di casa, il pensionato Martelli, aveva già preparato il suo discorsetto che doveva cominciare così: « La felicità è dei giovani, L'amore è dei giovani. Tutta la vita è dei giovani ». Anche Marini era pronto a fidanzarsi, ma siccome mancava Ga by che era stata chiamata un momento al telefono, tutti attendevano, da venti minuti, che questo momento passasse. Marini si decise ad andare a chiamare la. sua fidanzata. — Tirale le orecchie! — gli gridò dietro il suo futuro suocero, Il telefono era in una stanza in fondo al corridoio e Luigi sorprese con un bacio sul collo Gaby, che parlava animatamente con una sua amica. % — Attendimi ancora due minuti — gli disse Gaby dolcemente, interrompenun momento la conversazione, E Marini, per non ritornare da solo in mezzo a tutta quella gente che era in salone, entrò in una stanzetta attigua. Dopo aver passeggiato, acceso una sigaretta, cominciò a sfogliare una rivista che era sul tavolo. Tra quelle pagine vide una lettera che lo incuriosì per l'intestazione, letta in un batter d'occhio. La busta era ancora aperta. Marini. si guardò in giro. Nessuno. Allora levò il foglietto verdognolo ‘e profumato che la busta conteneva. e lesse. Era scritto in inglese e la calligrafia era quella "di. Gaby. Marini si avvide che Aver studiato l'inglese per fa «re dl corrispondente trilingue in una ditta “della città non era stato inutile. «All’attore cinematografico *#* « Non ho la pretesa che tra le migliaia di: lettere che vi giungono, questa mia vi ‘possa colpire più delle altre. Voi. siete un orande attore. Io sono una modesta signoi famiglia. I nostri destini sono tropersi ed io capisco troppo chiaramente me e voi non avverrà mai nullo di he io desidero. p do vi confesserò che, dopo avervi é volte nei films, mi sono inoi, non vi dirò una cosa muote: Come me, non si sono innamorate di vai? Ebbene, io vi confesso che ‘vi amo, non«perolié abbia la speranza che anche voi, così:.loùtano, proviate un po d'amore: per me rché sono triste, oggi. Specialmente n, questo .momento di tristezza, vi ADOO per sentirmi meno triste. i « Perché sono. triste? Perché. que mi devo fidanzare ad un semplice è impiegato. Fra tre mesi diventerò sua glie. Tra due anni avrò un bambino e la mia. vita di donna, la mia vita di amore, finirà oggi, quando l’uomo che non amo, che porta degli ‘occhiali economici ed un abito liso, m'infilerà. al dito l'anello di fi‘danzamento e mi bacerà in fronte, davanti a ‘tutti, convinto che-ia gli voglia bene e che ‘sia incredibilmente felice di. sposarlo. « Perché vi amo? Perché voi siete l'idea» le, mentre il proprio marito non è. mai. L'ideale. Perché: voi siete il Principe AzzurTo e non portate gli ‘occhiali e i vostri abiti: ‘sono i più eleganti di Hollywood. Voi non ca siete un impiegato ma un geritiluomo dalle | .‘unghie accurate, mentre il mio futuro ma * rito, che io non amo ‘e che non amerò mai, ba delle orribili ‘imghie smozzicate... ». ‘La lettera: finiva qui. Marini la-ripiegò con cura, la mise nella b'sta, mise la bu sta ‘nel posto dove l'aveva trovata. S'an i ‘nolava ad. attendere; Decise di andare an “>. "cora da Gaby; ma essa, che finalmente ave 4° / va: finito. di' telefonare, gli venne incontro gaiamente e lo prese sottobraccio. R — Ma insomma, — gridò il papà, quan ‘do li vide rientrare — che cosa vi siete na scosti. a fare, laggili, voi due? — Tutti i convenuti. risero -maliziosamente. Eh, que sti giovani, che appena sono ‘soli si. sba‘tinechiano,. si. stringono: € insomma scop piano dal desiderio. Eh, birbanti... i T due fidanzati accolsero con tn sorriso “ P'uscita del papà e si sede ‘Liyda ‘Robert: l'avete conosciuta sotto lo sguardo rotéante di Eddie. Cantor, Ora la Paramount 3) SS l'ha scritturata per le. sue riviste. & ttero intorno alla: tavola, insieme agli altri, segui uno po di silenzio e tutti guandarono Marini, perché, secondo le usanze, ora spettava a entrare in scena. lui di Iulatti Marini levò dal taschino del gilé un astuccio da ginielliere. L'astuccio, come Gaby prevedeva, neppure l'anello di fidanzamento era nuavo. Molto facilmente era un regalo de riamma di Luigi. Poi Marini si alzb. Dis se due è tre delle non erro uovo, Forse Ha otite frasi che un gio vane deve dire in quelle occasioni e alla fine infilò un modesto anello, senza troppe pietre, nella mano di Gaby. A questo punto, la mamma di Gaby pianse per la commozione; il padre, invece, sì dette da fare per sturare una bottiglia di ipotetico sciampagna; gli invitati guardarono sornionamente le paste e l'impiegato Marini, che, senza che nessuno st ne accorgesse, teneva da un po’ di tempo gli occhi bassi, ascoltò in silenzio il discorsetto del pensionato Martelli che cominciava così: “La felicità è dei giovani. L'amore è dei ‘giovani, Tutta la vita è dei giovani ». # a La domenica nel pomeriggio, Marini cone duceva la sua fidanzata a passeggio, col regolare. permesso dei. genitori. Dopo una mezziora trascorsa al caffè, in cui si parlava della futura casa che avrebbero impiantato ‘e degli ombrellini novecento che venivano di moda, si decideva, qualche vol ta, di andare al cinema. -Andiamo all’Eliseo, Luigi — diceva Gaby. — Danno un film che dicono molto ‘bello, perché è diretto dal regista Hans Naumehn... — Mi meraviglio — rispondeva Luigi — che tu che t'intendi di cinematografo dica delle cose tanto assurde. Il film che dinno all'Eliseo è bello, non perché v'è il regista Hans Naumehn che nessuno conosce, ma perché è interpretato dal celebre attore *#*. — Ma... — diceva Gaby alquanto confusa. Presero così l'abitudine di interessarsi ai films dell'attore ***. — È molto bravo — diceva Tuigi. — Ha un modo così fine di recitare, e così suo, che. capisco perché piaccia a tutti. e Vero? —esclameva trionfante Gaby, 2 Lo dici anche tu, vedi? Di solito gli uo. mini non ammirano che le attrici, special mente se sono poco vestite. — To sono giusto — rispondeva. Luigi abbassando gli occhi, in quel modo cos caratteristico che Gaby nou aveva la finezza di capire, Solo una sera le parve che nel «suo impiegate o vi fosse qualche cosa di strano, Per una rarissima disattenzione del‘i madre di Gaby, erano rimasti soli in casa. Non c'era neppure la serva, Di solito, in quelle fortunate coincidenze, Marini si levava gli occhiali, le si avvicinava e l'abbracciava, baciandola avidamente, tumultuosamente, sempre sospinto dalla paura che qualcuno lo sorprendesse, Gaby si sottomietteva. passiva i quelle esplosioni bada he la furia di Marini non la spettinasse “trappe. e non le togliesse tutto il cacminio. Luigi, allora, diveniva così odiosamente congestionato in viso, che Gaby ne aveva quasi repulsione. Dunque, anche “Questa volta si trovava. soli. Gabv attenileva. che Marini si le no rasse gli occhiali. Marini infatti si levò gli occhiali, ma per, pulirli ‘een una pezzuola di camoscio che aveva sempre in tasca, poi se li rimise c le parlò di una. stanza matrimoniale che aveva veduta dal mobiliere. — Sai, io ho delle idee un po antiquate, e i mobili 900 non mi piacciono. Aunche perché — prosegui — costano molto. Ma se proprio ti piacesse, prenderò. una stanza novecento... Gaby perisò tutta la notte, perché fidanzato non l'aveva abbracciata, il suo * x * Del resto, fino al giorno del matrimonio, tranne qualche carezza davanti ai genitori, tanto per dimostrare a loro che siva levano bene, Gaby non fu mai disturbata dal suo fidanzato. Così, agni notte, sogna< va, il celebre attore ***, senza essere: noiata dall'immagine di Marini. Era strano che Gaby, con l'acutezzé dat hanno quasi sempre le donne, non se nulla da ridire sullo sconcertait interessamento . di Luigi all'attore; cinematografico ***. Oramai, tutti i suoi films li avevano veduti, e la domenica non facevano altro che «discutere. di lui. i Venne così il % giorno del matrii monio. La mattina erano stati in chiesa. Un otti mo fotogirafo specializzato, lì aveva ripresi mentre usci. vano dall chiesa. Lei, con la ghirlanda di fiori di arancio in capo, lui, in abito nero, camicia dura, ed occhiali montati iu finta tartaruga. A_mezzogiorio grande ban: chetto. Discorso esaltato di un giovane poeti amico di Gaby. Pietanze senza fine. Lancio de confetti. (Di: gesso perché era ut peccato sprecare quelli veri). Nel pomeriggio musica, danze varie, foiogratie agli sposi « radiesi di felicità ». Eccetera, fino a sera, fino alla gita finale alla nuova casa degli sposi, con molte lagrime delle mamme e dei papà che sembrava conducessero i loro figli al macello, anziché . nella casa nuziale, Poi la lore solitudine, in unn casa mMIovVi:, dai mobili nuovi, in un silenzio imbarazzante per due persone finalmente Hbere di loro stesse. La mattina, quando Gaby si svegliò, fil trava dalle persiane la morbida luce di un mattino estivo. Si guardò in giro. Era sula. Su una sedia i suoi abiti da sposa, qual. citi, su un'altra, quelli di bi; tutto il re sto in disordine ed un greve silenzio. Al zando una mano, si vide la fede al dito. Stava quasi per esclamare: « Al! mi seno spasata già! » come se non se ne ricordasse. Poi sorrise e guardò ancora il suo nuovo regno, La colpi Specialmente una così rosa che usciva da una tasca dei calzoni di Luigi, {Ma chi sa dove surà Luigi). F la prese perchè capi che era una busta. Era aperta. « All'attrice cinematografica #** « Questa lettera vi giungerà, quando iu. che amo voi, avrò. sposato una donna che non smo, « Perdonate questa confessione, ma oggi sono molto triste ed ho bisogno di uno sfogo. Nella mia modesta vita da impiegato, non avevo altra felicità che quella di vedervi sullo schermo. Quella di vedere li vostra bella bocca i vostri vcechi. grandi ed umidi. « Ho sognato molte volte di potervi baciare. Ma sape vo che tra me e voi v'è un abisso infinito. E | sapevo anche, che ‘il mio destino era ; di sposare una signorina. di faglia, che tre mesi dopo il ma trimonio sarcb be divenuta brutta. Una donna,. comune, insipida, un po' vuota e un po' ramantica, come tutte le sigmnorine di fa. «miglia. «Sono triste appunto per questo. La mia vita di uomo libero, finirà oggi, quando ivrò sposato questa donna, che non mi sposa perché mi ama — lo so — ma perché è ora di prendere. marito; . perché. io sono un buon: partito dall'impiego fisso e perché, fra i tanti ingeni. che le hanno fatto la corte, il più ingenuo — o il più sciocco -—— sono stato io, che ho chiesto la. sua mano ai suoi genitori, E neppure io amo del : ; ù « E non potrò più sognare di .. voi. Come potrò. sognare la ‘ vostra bella persona, .i vostri occhi intelligenti; avendo accanto una donna che si crede in diritto di essere spettinata e trasandata, « tanto ormai il marito ce l'ha n? pa « Vi ho amata. Voi, i vo stri films, le vostre ‘fotografie, che . oggi dopo < averle