Cinema Illustrazione (Dec 1934)

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VITA PRIVATA DI Ernst Lubitsch, direttore di parecchi films celebri, come « Il ventaglio di Lady Windenmere », «Faust », «Parata d'amore n, «L'uomo che io ho ucciso », « Mancia competente », è un uomo sottile, fine, con un largo sorriso sulle labbra grosse. Egli mastica un sigaro divenuto ormai leggendario e firma le sue fotografie con. assai buon: umore. Venti anni fa, Lu-. bitsch faceva il ballerino a Parigi nell’antico Tegtto «de Vaudeville. I parigini non si ricordano. più-di questo. Hanno troppe simpatie per Ernst. Lubitsch, che è stato quello che ha decretato il primo successo del loro idolo, Maurice Chevalier, sullo schermo, E poi, si dice già un gran bene dell'ultimo film di Lubitsch «La vedova allegra» in cui ritroveremo il dueito Chevalier Jeanette MacDonald, Una volta all'anno, “ — almeno, Ernst Luii bitsch fa una capati ‘ na a Parigi e non dimentica mai di passare qualche serata nei locali notturni di Montparnasse. « La vita è bella, dice Lubitsch, bisogna persuadersene. Bisogna sforzarsi di venderla gaia, divertente, digestivan. Non ha forse egli tenuto sempre fede a questo programma? Nella vita del cinema Lu. bitsch passa come una salamandra mel fuoco: non si scotta. Pensate alle attrici, piccole attrici oscure, che egli ha portato poi al grande successo, disinteressatamente, vorremmo’ dire, senza ‘imaì suscitare scan» dali o pettegolezzi. In fondo questo piccolo uomo, intelligentissimo, tutto pepe e continuamente di buon umore, noi lo vediamo un po come quei nostri abati del settecento, maestri di corte, consiglieri di regine, creatori di balletti, raffinati buongustai di cucina e di musica, che alternavano una frase sapiente con i una. battuta ‘piccan un gesto, né una fra te, Non perdete mai’ ERNST LUBITSCH se, dei suoi films: c'è tutto un codice dì buone maniere, un'artificio scrupoloso, un autentico cerimoniale, Ricordate la scena d'amore dei due ladri, Iui e lei, a Venezia, in aManciaCumpetentie»? Champagne, molto champagne, champagne al chiaro di luna. Non è questa l'autodefinizione di Ernst Lubitsch? Qui vi diamo un piccolo film della sua vita privata, una vita come quella di tanti, credete, perché anche Lubitsch non ha perduto l'abitudine di fare al mattino una colazione fredda, non sa ancora rinunciare alle brillanti scarpe di vernice e abbandonare decisamente le giarrettiere, ELA NEMATOGRAFICA «IL « prio piano », famosa invenzione di:D. W. Griffith che ha rivoluzionato la tecnica cinematografica, è. un ottimo servo, ma un pessimo padrone » — dice Ernst Lubitsch, il quale con la sua regia de « La Vedova Allegra» della M.G.M.' dimostra l'efficacia di questa sua opinione. Egli infatti usa i primi piani con. grande parsimonia, GN esperti sono d'accordo nel dire che.i suoi films, in confronto a quelli di altri direttori, contengono la quinta parte del numero normale di primi piani, u L'uso’ del primo piano — spiega Lubitsch. — deve ‘essere. sottomesso alla logica scenica; il suo abusa distrugge la continuità della’ visione. Prendiamo. come esempio la scena al Maxim ne « La Vedova Allegra n: Maurice Chevalier e feaneite Mac Donald sono seduti ad un’ tavolo e comirciano una brillanie scherma registi avrebbe preso la scena d'insieme, passando: successivamente To invece ho preferito farli ve dere sempre insieme perché lazione non ‘solo non viene ‘sperzestata, gli effetti: che le battute del ‘dialogo. provocano nei due, Qualche Volla il primo piano è indispensabile Specié quando con una espressione del velto si può risolvere una situazione, ma è difficile stabilire le regole. L'unica è quella che raccomanda di usare: i primi pia ‘ni quando questi portano un vantaggio al film. . Ogni regista ha la. propria sensibilità: «che lo guida nella: costraztone del dramma. glia d'amore. La maggioranza. dei ai primi piani di Iui e di lei... ma anzi ravvivala ‘con. Scene della vita privata del grande regista, La regia, in definitiva, sta nello scegliere il proprio modo :di raccontare la storia ». La nota caratteristica della regia di Lubits h stà anche nell'abbondante uso delle riprese in movimento . (apparecchio sopris un carrello .0 un elevatore), Anche qui però ‘egli non deroga dall’evidenza logica: l'o. biettivo è per lui come l'occhio di un immaginario spettatore della vicenda che segue i movimenti degli attori ‘oppure rimane fermo tra loro e guarda intorno, Nei lavori di Lubitsch non si. trovano scorci ingiustificati. di riprese dal basso in alto o viceversa, Na «La Vedova Allegra» la scena del giardino ne è là prova: la ripresa in. mo | viménto di Jeanette: Mac Donald sul bal come segue fedelmente la direzione degli sguardì “ei. popolani riuniti in basso. ‘Lo spettatore non deve ‘assistere alla scena, ma, secondo Lubitsch; deve essere piazzato: psicologicamente. trai protagonisti: non solo, deve guardarli ma anche ‘vedere insigime con loro. Il segreto della regia di Lubitsch sta senza dubbio nella sua” finezza di psicologo e nella’ sua SRINIR di artista, Tuiti i films di Lubitsch sono veramente. ‘dei meccanismi ben Iubrificati, dei conge gui di: precisione. Sam Eyler Lubitsch.e.il.suo celebre:sigaro:(ma non è sempre quello).