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compagnia di giovani ufficiali, reduci dalla mono tonia di una guarnigione di provincia, dove la vita sembra grigia anche a vent'anni: avevano quasi tutti qualche soldo in tasca, ed erano disposti a spendere generosamente le loro economie. I due più vivaci, quelli che parevano i capi di quel piccolo gruppo, erano Giorgio de Muffat € Gregorio Gregory. Giorgio, parigino puro sangue, sì era sentito come in esilio, in quella guarnigione, ma ora, tornato nel suo ambiente, aveva ripreso la disinvoltura dei modi del parigino di classe, e si era, senz'altro, nominato mentore è guida dei suoi compagni, Uno dei quali, il più provinciale di tutti, forse, colpito dalle grazie di Nanà e delle sue amiche, pensò di farsi bello agli occhi degli amici, mostrando loro come si fa a comportarsi con le donne, Si avvicinò dunque. al tavolo dove esse sedevano, e fece un inchino, il migliore che gli permettessero le sue gambe, malferme per il troppo vino bevuto; poi, appoggiando la destra al tavolo, e barbugliando le parole con la lingua pastosa, disse:
— Signore... ‘cioè, no, signorine... posso dire che... il piacere... il piacere... il piacere...
E si fermò lì a bocca aperta, senza poter continuare, intimidito dallo sguardo canzonatorio di Nanà
— Bene, — fece lei, — il piacere.,, E poi? Non siete più capace di continuare?
— Volevo dire, — riprese il giovanotto ancor più intimidito e confuso, — volevo dire... che avrei voluto fare la vostra conoscenza non come sono... ma quando sono quello che sono...
— È ‘meglio che vi sediate, povero piccolo, — gli disse Nanà, — e che cerchiate di spiegarvi meglio, Così è difficile capirvi.
— Ecco una buona ideal — esclamò il tenentino. +— Si vede che siete una ragazza intellige: te. Approfitto senz'altro.
Sedette accanto a lei, e diede ai suoi compagni un’occhiata di trionfo che tosto si spense in uno di quegli sguardi atoni degli ubriachi, e sì guardò in giro, con gli occhi imbambolati, Ora che era là, accanto a quella bella fanciulla, e con le altre due vicine, non sapeva davvero più che dire, Fissò Nanà per qualche istante, poi le prese una. mano, e cercando di dare al suo viso una espressione prodigiosamente spiritosa, tentò ‘ di farle un complimento:
— Voi siete affascinante, cara ragazza, — disse. — Tanto affascinante, che persino nelle mie condizioni mi rendo conto delle “vostre grazie... delle vostre... grazie. — Di nuovo, non sapeva che cosa dire; si raccolse un momento in sé e poi, come se avesse fatto col cervello uno sforzo colossale, continuò: — Io sono un ufficiale...
— Lo vedo, — disse Nanà, — un tenente del dodicesimo reggimento -di' fanteria.
Il giovane la guardò meravigliato: gli sforzi che aveva fatto fino allora per dominare la sua ubriachezza, avevano ceduto di colpo all'ultimo bicchiere di assenzio bevuto al tavolo delle tre ragazze. Adesso, non ricordava più nulla, Vedeva tutto ballare davanti ai suoi occhi; vedeva i tavolini, la folla, i visi dei suoi compagni che lo guardavano, sorridendo, gli parve, ironicamente, Avrebbe voluto mostrarsi ancora più attento e galante con le donne, ma nessuna idea, per piccola che fosse, riuscì a brillargli nel cervello confuso. Si passò una mano ‘sulla fronte, e confessò la sua sconfitta a Nanà. i s
— Sapete, signorine, — disse ‘abbassando la voce con tono pieno di mistero, in modo che. sol. tanto esse lo potessero udire, — dove imi piacerebbe di andare in questo momento?
— No, — rispose Nanà, — no davvero, Suvvia, nori siate crudele, — © nel suo tono risuonava la più pnngente ironia, — e non teneteci così. sui carboni ardenti. Diteci dove vorreste andare. s i °°. = Tn riva alla Senna, in riva al fiume che conobbe le glorie tutte della Francia.... — cominciava a declamare il tenentino, quando Satin lo interruppe; : ;
— Ehi, voi, giovanotto, avreste forse l'inten
zione di annegarvi? Se è così, siete. un bell’asino!.
— 0h oh oh; signorine! — ‘protestò il: giova
vano, come piùre qualche: della ‘stessa specie...
) Là, esse tende
altra donnina'.
notto cffieso, — lo commettere una simile sciocchezza? Mai e poi mail No, no. Volevo soltanto andare fino alla Senna per cer care di rinfrescarmi un po' le idee
— Poveretto! — esclamò Nanà. — Ave te davvero tanto caldo al vostro zucchino? — Che ragazza! — si estasiò l’ufficialet to, — Che ragazza! Come comprende bene!
— Precisamente. il contrario «di quello che fate voi! Non la capite che ci annoiate, coi vostri discorsi da ubriaco? Non avete ancora detta una parola sensata, da quando siete qui! E fatemi il piacere di andarvene. Ci annoiate, Capite? Ci annoiate!
— Come? Che modi son questi? — chie se il, giovane cui quel rabbuffo parve rennere un momento di lucidità, — Chi vi ha mai permesso di insultarmi? Di insultare un ufficiale?
Nanà, invece di intimidirsi, tornò a pregarlo, e questa volta con voce assai più vibrante.
— Vi ho detto di tornare al vostro posto, avete capito?
-No, — si intestardì il tenentino, — non vi tornerò finché non mi abbiate detto perché mi volete mandar via in così malo modo. Che cosa credete? Nessuna donna del vostro genere ha mai osato parlarmi così...
— Povero bimbo! — fece Nanà, il cui viso si illuminò di un sorriso, in apparenza così benevolo, da trarre il giovane in inganno, — Povero bimbo! Hai ancora tanto cal. do alla tua testina? Allora, vieni con me. Faremo due passi, e vedrai come farai in fretta a rinfrescarti le idee,
— Nanà, — tentò d'interporsi Mimì, che conosceva l’amica, ed aveva compreso, dal suo sorriso, che stava per farne qualcuna delle sue, — Nanà, non...
— 0h, lasciala un po' fare! — disse Satin, posandole una mano sul braccio per farla tacere. x
Il giovane ufficiale si era alzato e, barcol. lando ancora leggermente, offriva il braccio a Nanà, pur continuando a protestare contro di lei. L'istinto gli dettava quel gesto cortese, mentre, invece, l'amor proprio cf feso lo spingeva a pronunciare parole che, se fosse stato in condizioni normali, non avrebbe mai detto.
— Io sono un ufficiale, — diceva. — Ed una donna di quelle che battono i caffè,
“non deve insultare la mia divisa!
— Oh, come ti capisco, ufficiale! — gli rispose Nanà, appoggiando appena la punta delle dita sul braccio che egli le porgeva. — Come ti capisco! Vedi, ho avuto torto di rispondere al tuo saluto, e di permetterti di sedere vicino a me, Le donne — e qui il suo tono si fece amaro, — le donne del nostro genere, hanno così poco da fare, com
gente della tua specie...
— Meno male che lo riconosci! — approvò il giovanotio — E per questo «i perdono l'offesa... Per questo, e per i tuoi begli OKI)
a
‘con un sorri
— Ah, già. ., i miei begli occhi!
Chiacchierando così, si erano avvicinati ad un angolo del giardino dove una fontanella sprizzava cinguettando, per ricadere in una vasca piena di pesci rossi. Qui, Nanà, sì svincolo bruscamente da lui e poi, con tutta la sua forza, protendendo tutte e due le mani, gli diede una spinta che lo fece cadere, con un grido d’indignazione, ed un tonfo runloroso, nella vasca.
— Ecco, — esclamò forte, di modo che tutti gli avventori la sentissero, — questo è per il caldo alla tua testa, Così te la potrai rinfrescare, figlio min!
Una risata generale accolse quel gesto e quelle parole. Il tenentino, rialzandosi tut
to fradicio e mortificato, non attese il re
sto, e si alfrettò a scomparire, assieme ai suoi compagni, da quel locale dove aveva fatto una così brutta figura.
CapiroLo IL,
Il vecchio Greiner
Cinema Iustrazione
si levò immediatamente: —Ah, il signor Greiner ha scoperto qualche cosa, scommetto! Il grande Greiner ha qualche buona idea! Come sempre, del resto... Già... già... fado subito.
Si avvicinò tutto premuroso al tavolino delle ragazze, e fece un inchino pieno di deferenza.
— Vi chiedo scusa, signorina, — disse rivolgendosi a Nanà. — Posso sedermi un momento con voi? Avrei qualcosa da dirvi.
— Abbiamo, poco fa, licenziato qualcuno che sedeva su questa stessa seggiola... — fece Nanà, indicando la sedia dove Bordlenave si era seduto senza aspettare l'autorizzazione.
— Abbiamo visto, abbiamo visto! — ri.» deruo, — È stato un bello scher
20, già... già.., un bello scherzo!
— Ebbene, smettete di
i ridere, — disse Na
“nà, — e diteci
subito quello che volete da
Tra i clienti del caffè, quella sera, c'era un vecchio dai capelli bianchi, dalla bella testa espressiva d'artista, che era stato ad osservare tutta la scena divertendosi immensamente. E, quando il gruppo. degli ufficialetti fu scomparso, si volse ad uno che lo
accompagnava, Osservardo: -—— Che coraggio ha avuto quella ragazza,
Bordenave! È stata magnifica, ed ha fatto bene. Veramente bene Guarda che tipo! Ci vorrebbe proprio‘ una donna coméa lei... Valla ad invitare. Bordenave,
so malizioso sulle labbra
gt
Bella, forse era, ma più che bella...
«i e’cercando di dare al suo viso un’espressione,..
noi,
5 — Ecco... lo vengo da parte di Greiner, del gran
»' de impresario
Gastone Grei
ner, l' uomo
che ha divertito tutta Pa