Cinema Illustrazione (Feb 1935)

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“a Ca si N \ n 0) = x ne Ù ; ne , N COSTA Pppico. AUD ANTISCRTIQUL 5 COMI VIAPPPPIAIPAI UNA TRAMA #vvincente,origi nale,umanissima © DEI PERSONAGGI. acutamente studiati e ritratti dal vqro g UNA NARRAZIONE sincera,crudg,fedele/a UN ROMANZO CHE NON. SI DIMENTICA PIBNW TT Bea È 3 lire in tutto le edicole, cn iii ei pet veramente antisettico I DENTOL (elisir, pasta, polvere, sapone) è un dentifricio sovranamente antisettico e dotato del più gradevole profumo. Creato in seguito alle ricerche di Pasteur, esso rassoda le gen| give; in pochi giorni dà ai denti una smagliante bianchezza; purifica e profuma l’alito ed è particolarmente raccomandato ai fumatori, Lascia nella bocca una persistente e deliziosa sensazione di freschezza. (Prodotto completamente fabbricato in Italia). I DENTOL si trova in vendita in tutte le buone profumerie e farmacie. L. FRERE (E. Vaillant & C.) PARIGI Filiale perl'Italia: MILANO (Gorla l°) L'Età critica della Donna Quando si approssima l'età critica, appariscono nelle Donne | ‘preoccupanti disturbi che hanno la ‘propria causa nella cattiva circolazione del sangue: in quell'epoca infatti il sangue, non trovando più lo sfogo normale. ristagna nei vasi ed ingorga lo vene. Così: compariscono frequenti cdolori di ‘ventre, peso alle gambe, soffocazioni, vertigini, pruriti, vampe improvvise di calore; brividi, perdite preoccupanti, spesso dovute a tumori o fibromi nascenti, metriti, flebiti, crisi morali di scoraggiamento e d'irritabilità. essere evitati con una cura ‘metodica di SANADON. Infatti Il SANADON, liquido gradevole, associazione scientifica ‘di principi ‘attivi vegetali ed opotarapicì RENDE IL SANGUE FLUI. DO, REGOLARIZZA LA CIRCOLAZIONE E. SOPPRIME IL DOLORE. Il “SANADON,, fa la Donna sana GRATIS. scriv. ai: Lab. Sanadon, Rip. 20. 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Nulla, — Ed io, dal canto mio, ti faccio una promessa solenne, che puoi considerare come un giuramento: se, un giorno, in un modo o nell'altro, la mia arte dovesse interferire con la nostra felicità, ebbene, io sono pronta, ad un tuo minimo cerro, a rinunziarvi. Sei contento? — Grazie, cara, — rispose Geraldo haciandola ancora una volta — ma non ve ne sarà bisogno. To vivrò sempre accanto a te, Lisa, e dei tuoi medesimi sogni! Capitolo III Vita burrascosa, Trascorsero, così, ancora quattro setti. mane, dimentichi di tutto il resto del mondo, anche perché Farnham, per.un eccesso di delicatezza, non si era più fatto vedere, non solo, ma, dopo di avere intrattenuto per qualche giorno Johnny-con tutti gli svaghi che la città della laguna poteva offrire, lo aveva di nuovo imbarcato per l'America. E poi era tornato da Lisa, ma questa volta, ‘con intenzioni serie. No, un'artista come lei, la cantatrice più celebre del mondo, non poteva perdersi così. Troncare la sua carriera nel pieno della gloria sarebbe stato un delitto! Quella sera, dunque, egli si presentò all'Hétel Danieli, dove Lisa e Geraldo abi tavano, con due signori. Era l'ora di cena, e Lisa aveva voluto ‘che questa venisse servita nel loro appartamento privato. Farnham, dunque, giunse, .e accompagnato da due signori che Lisa non aveva mai conosciuto. . — Cara signora, — disse, — questa sera sono venuto per parlare d'affari. — No! Niente affari, questa sera, — aveva risposto Lisa schermendosi: — Non . ne voglio sentire una parola. — Ma, cara signora, — obiettò Farnham, armandosi di tutta la sua pazienza, — è necessario, Permetta che le presenti ‘questi due signori: il collega Jorgenson ed il signor Carlson, venuti. niente di meno che da Copenaghen per conferire con lei. Li ascolti, almeno; avevano un contratto con la Strass... — E ad un tratto, — s'intromise Carlson, — la Strass ha persa la voce, — Persa la voce? — chiese Lisa, sentendosi, tutto ad un tratto, tornare. cantante. — Oh bella! Ma se non ne ha mai avutal A quelle parole Farnham sorrise e strizzò l'occhio ai suoi due compagni. La gelosia, l'emulazione le avevano dettate. Dunque ogni speranza era lecita. Lisa avrebbe cantato. Infatti, ella ora pareva più disposta ad ascoltarli, g — L'avevamo scritturata per un grande giro ‘artistico per tutta la Scandinavia, — spiegò l'impresario, che si ‘affrettava ad approfittare delle. buone disposizioni della diva, — e le. avevamo fatto un contratto d’oro. E invece... ° i + È che, vedete, caro Farnham, — vol le ancora nicchiare ella un poco, per ‘non cedere tutto ad un tratto, — io avevo, cioè, noi avevamo l’intenzione di tornare in America, almeno per qualche tempo, e goderci la vita in pace. . — Lo so, signora cara, — insistette Farnham, — che è stanca e desidera ancora ‘di riposare, ma, vede, l'occasione che le. si presenta adesso è unica al mondo! Se non ‘ la coglie ora, non si ripresenterà mai più. La Strass, è la favorita di:quei paési. E lei potrà crearsi nuove folle di ammiratori, co-: me-si merita; d'altronde. Pensi; canterà in’ ‘città dove la sua voce d’oro non è mai stata. sentita; coglierà nuovi allori. Vedrà .che: questo giro. sarà. una serie continua’ di trionfi... | bei ; “No, ciro Farnbam, ‘ho detto di no... —. Cara signora, — conginuò Farnbam,; “_— permetta ‘a questi signori di. sottoporle . :| almeno: il contratto... i. — Tutti, laggiù, desiderano tanto di sen «tirlal — disse. Carlson; quasi implorandola; —« Lei non sa quanto! — aggiunse. Jor-.. «genson per dare maggior efficacia alle parole del collega. e socio. — Vedrà che’sarà una. memorabile collana di trionfi. Pensi: la Da‘nimarca, la Svezia, la Norvegia, Copena ghen, Oslo, Stoccolma, Berghen....e poi, € . poi... Suvvia, signor Farnham, ci aiuti: lei, A Ie dica lei la cifra. Basta, tanto. dissero. e tanto fecero, che ella, ‘alfine, permise a Farhham di venire, il giorno. seguente, a portarle il contratto, Ed ‘ era, infatti, un contratto con i fiocchi. Pure; ella: riflettè su ancora qualche istante, .prima di accettarlo. E se quello ‘avesse dovuto interferire con la sua felicità, quello cui' ella 6 Ma, riffettendoci, ricordò le parole che Geraldo le aveva sussurrate, con tanta pas . sione, quella sera, ed accettò. Il giorno stesso, prima d’andare a colazione glielo disse : ; é — Perdonami, Geraldo, ma questa mattina ho firmato il contratto. Ho dovuto firmarlo, ed ho pensato che facevo del bene a te ed a me, Tu hai anche bisogno di svagarti un poco, ed un viaggetto è proprio quello che ci vuole... A Copenaghen, prima che si levasse il sipario, ella lo condusse sul palcoscenico, € noncurante di tutti, pompieri e macchinisti e servi di scena, che li guardavano, gli buttè le braccia al collo, sorridendogli in un modo un po’ strano. — Ora, Geraklo, — disse, — non è più soltanto Lisa, quella che ti bacia perché le porti fortuna, ma è anche Tosca, la divina creatura fatta per l'amore, che fa con me, questa sera come non mai, una donna sola, Si era appoggiata al suo petto, come se avesse voluto sentire i battiti del suo cuore, quel cuore che batteva soltanto per lei, perché la passione stessa che ella ‘doveva fingere, l'ardesse veramente tutta nell’ora del cimento. E fu davvero un trionfo memorabile. Farnbam, suo marito, il cuoco Archimede, il dottore, Bice la cameriera, glielo dissero, essi che pure l'avevano sentita ed ammirata tante volte, che, così, non aveva cantato mai. Ma c’era stato un piccolo inconveniente. Totò, il pechinese, era stato inquieto tutta la sera, mugolando ed abbaiando nel camerino. Forse l'aria di Copenaghen non gli faceva bene, disse il dottore. Lisa ne parlò .a Geraldo quella sera stessa, tornando a casa in vettura. — Sai, Geraldo, — disse, — ti devo dare una cattiva notizia: Totò è stato male tutta la sera... — Povero Totò, — rispose Geraldo, cercando la testa del cane in grembo a léi, per confortarlo, — Che cosa he avuto? -— Mah! Dice il dottore che forse l’aria di qui, troppo sottile, lo rende nervoso. Bisognerebbe che tu facessi un piccolo sacrificio. Vuoi, tesoro, farlo per me? — Ti' ho detto che nessun sacrificio. mi sarebbe troppo. grave. Di’ pure ‘quello ché vuoi, ed io lo farò, i — Ecco, — disse Lisa, — tu dovresti non lasciarlo più solo, mentre io canto, ma condurlo a spasso, Vuoi? — Per me, figuratil — protestò Geraldo, pur torcendo un poco il muso. ; E, dalla sera seguente in poi, Geraldo mentre ella cantava, fu costretto a passeggiare per le vie della città, tenendo il povero Totò al guinzaglio, perché non abbaiasse in camerino, La stessa storia si ripetè. a Oslo, poi a Stoccolma, è poi a Berghen, dappertutto, insomma, dove Lisa pas . sava raccogliendo trionfi. — .Ed io che l'ho sposata per poterla seguire dappertutto e sentirla cantare! + brontolava lui, malcontento, Ma non era tutto lì. Ripresa dalla sua. arte, Lisa aveva ricominciato ad essere la’ cantante, vale a dire una donna piena;di capricci e di fantasie, pronta a scattare per un nonnulla, ed a farsi cogliere da lunghe crisi di nervi. 3 L'ultima, l'aveva avuta ‘a ‘Berghen, tra. un atto e l’altro e c'era voluto .del bello e. del buono per convincérla a tornare in. scena, Solo il dottore, sempre ‘prorito con. le barzellette, e le cure materne di Bice; ave ‘vano avuto quel potere. È Geraldo, contro cui si erano appuntate lè ‘ire di Lisa, quella sera in modo più -burra.8coso .delle ‘altre’ sere, ‘era scomparso.. Era corso alla stazione ‘senza dir nulla, senza nemmeno prendére.su i suoi bagagli, fuorché una valigetta con dentro qualche indumento, ed-‘aveva. preso il primo treno che gli era ‘stato possibile ‘trovare. a A Lisa .pianse ‘e strepitò. Per fortuna il giro. era terminato, e.non ebbe bisogno di tron carlo; perché nello stato in cui l'aveva mes sala fuga del marito, davvero, non'avreb-. «be più potuto cantare una sola sera. Chi ritrovò Geraldo, fu Flora Preston, Una sera, mentre “ella. era-in ‘giro con un; gruppo: d'amiche,' tanto per far baracca, lo.. incontrò in. un .tabarino di Brooklyn, in uno. stato: alquanto alterato per .le' varie bevute. fatte, c.c. — Oli; ciao, Geraldo.: Come stai? Come mai da queste paîti? (= Mah! Ero stufo. di viaggiare, e :sono. tornato. agodere un poco Nuova ‘York. Ma e-tu, Flora, come mai qui? Ti credevo. è Los Angeles 0'a Parigi. ,0«Stavo: per. partire, (E: in quanto a ‘Los. Angeles, ho chiuso la casa, laggiù. Almeno. fino a ‘quando tornerò. : ; (PT (continua).