Cinema Illustrazione (Mar 1935)

Record Details:

Something wrong or inaccurate about this page? Let us Know!

Thanks for helping us continually improve the quality of the Lantern search engine for all of our users! We have millions of scanned pages, so user reports are incredibly helpful for us to identify places where we can improve and update the metadata.

Please describe the issue below, and click "Submit" to send your comments to our team! If you'd prefer, you can also send us an email to mhdl@commarts.wisc.edu with your comments.




We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.

Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.

Luigi Luunidre e il nuo ngovo apparecchio, to francese di voler salire sul pal coscenico; «do una volta dinanzi a lui gli c di poter visitare la sua officina. Quegli aderi, e l'indomani io mi recai a trovarlo, Da qualche anno Luigi Lumiere e suo fratello Augusto, studiosi entrambi di chimica e appassiona. tissimi di fotografia, s'erano messi in testa di costruire un apparecchio che realizzasse insieme l'analisi e la sintesi del movimento; «d un bel giorno avevano mostrato ai loro amici di Lione una macchina che prviettava una piccola pelli cola perforata, di carta fotografi. ca trasparente, su cui erano alcune diecine di fotogrammi, rappre. sentanti il passaggio di un uomo in bicicletta. Un anno dopo i fratelli Lumière si recavano a Pari. gi, prendevano il loro bravo brevetto dell'invenzione, denominata per la prima volta cinematografo, e finalmente presentavano al pubblico, in una modesta sala nel sot TN fatto che, prima fra le Nazioni del mondo, prima ancora della Francia stessa, l’Italia festeggi, invitandolo a Roma, Luigi Lumière, l'inventore del cinematografo, ‘sta a provare quanta importanza dia il nostro Paese all'arte dello schermo. E indica anche come, ricordando. il’ passato della Cinematografia, nella quale ‘l' Italia ebbe . tanta parte, Roma tenda a una nuova grande rinascita italiana di essa. Luigi Lumière ha accolto con gioia l’invito. Perché la celebrazione all'ombra del Campidoglio è per lui, certamente, un premio ambito, quale merita un lavoratore come lui, un inventore che non dorme sulla sua, gloria ma che, in età avanzata, ha deto proprio in questi giorni un'altra scoperta . i che forse rivoluzionerà il cinema, Davanti E. all'Accademia delle scienze di Parigi cgli : ° ha infatti mostrato i primi esperimenti dei cinema in. rilievo, frutto di lunghissimi annì di studi e di ‘esperienze. Così, niente di meglio che una nuova scoperta poteva. celebrare . quella di quatant inni fa, Certo, adesso non è stato difficile per Lumière raccogliere attorno a sé i dotti dell'Accademia; ma allora. attorno a sé non raccolse che un piccolo pubblico di gente del popolo che andava 1 vedere la. nuova «Janterna magica ». e che non supponeva il posto che dopo pochi anni quella macchina ‘ avrebbe occuputo nel' mondo, Si era nel 1895 e da anni erano stati fatti tentativi per la fotografia delle immagini mobili; (e. c'erano stati il TI fotografico e altre diavolerie; ma erano tutti dei giocattoli per ragazzi. Come, in un primo momento, parve lo fosse il cinematografo dì Lumière, Almeno così pen.savano quelli che ebbero il piacere di assistere a. quella prima proiezione pubblica che Luigi Lumière diede in una sala del sottosuolo del Caffè dei Cappuccini. Si proiéttavano piccoli film lunghi da 15 a i 50 metri, girati alla Ciotat e mostranti a ‘ l'arrivo di un treno alla stazione, un bat ; tello in navigazione e altre scenette, l’invenzione fu lenta a svilupparsi e si ebbero ‘«.solo vari saggi fino a. quando non ci fuTono le grandi affermazioni nella sala delle IL COMPLEANNO zootropio, il fenakisticopio, il fucile cromo. . ‘voiardo Millet de Chasles, inventore del Darigi Ipiversale di all'Esposizione Si entrava nel nuovo secolo e la Cinematografia cominciava a prendere gran. de posto nel mondo, specialmente in Italia che si affermò nella maniera che è nofa, nel primo decennio del secolo. Intanto crediamo di far cosa gratà ai feste del 1900. lettori. facendo ‘conoscere ‘Luigi Lumière in un ‘modo niente affatto accademico: presentandolo, cioè, come lo ha visto Leo poldo Fregoli, l'attore più noto ed. eccezionale di quegli anni, il quale ne ha par lato nelle sue straordinarie memorie di cui il « Secolo Illustrato ». comincerà la pub blicazione quanto prima. : è IE, AE Il cinematografo, per dire il vero, era entrato prestissimo rei ‘miei spettacoli: non appena, cioè, fece la sua timida appari zione; ed ecco come. Bisogna tornare indietro, di circa quarant' anni, a-quel 1895 in cui fu firmato l'atto di ‘nascita della meravigliosa invenzione. che. taluno vuol far: risalirè, nelle intenzioni e nelle prime ricerche . ed esperienze, vuoi a Leonardo da Vinci, vuoi al ‘napoletano Giovan Battista della Porta, vuoi al gesuita tedesco Atanasio Kircher, o al gesuita sa la lanterna magica, vuoi & Giulio Ma rey, ideatore ‘del cronofotografo, o a. Giorgiv Demesiey, costruttore del fotoscopia, 0 finalmente ad Edison, ideatore dei Rinetoscapio: tutte macchine basate. sul princi pio delle fotografie in movimento...A. me. questo | problema fotografico .inte+ ‘’ressava ‘ grandemente. Mi trovavo, ingl 1895, al Teatro Celestin di-Lione, quan “do, una. sera, mi dissero che in una poltrona .di pri ma fila c'era Luigi Lumiòre; di cui’ avevo già sentito parecchio parlare... Ma. ‘ niacodi fotografia e di. meccanica ‘corn’ero, mandai il mio segretario in. platea, & pregare lo ‘scienzia» I due fratelli; Luigi e Argo. ‘ fo Lumière attorno‘ alla riuova A (SCOPRE: Il primo cartellone del Cinematografo. Lumière (1896). tosuolo di un caffè gestito da un italiano, certo -Volpini, al Boulevard des Capucines (battezzata per la circostanza. col’ pomposo titolo di « Salone Indiano ») il loro primo: programma cinematografico, composto di alcune brevi pellicole, che duravano tutte insieme. appena venti minuti, Dopo quel primo battesimo di Parigi, i ‘fratelli Lumière avevan fatto subito ritorno. al lore laboratorio. di Lione, e si n A erano messì di nuova n al lavoro, per. mi, gliorare. la por, tentosa . in, venzione. y = dy ‘Neagle ha questi vantaggi: creduto nella sua. buona sorte: di Carlo. IT», Inutile dire Questa, hionida: tutta. salute con certe spalle più che prosperose, è stata da qualcuno chiamata la-Mae West del l'Inghilterra. Ma sulla “nota. attrice. americana Anna che è appena venticinquenne, che ha degli occhi d’un'azzurro profondo, che sa danzare e cantare, ‘che pur éssendo indiavolatamente. vivace, linca di correttezza é di eleganza di cui i ‘britannici dicono di non poter fare a meno, Noi non la conosciamo ancara,, Anna Neagle, perché la suna . assunzione a stella di prima grandezza nel cinema inglese è di data recente né per raggiurigere tale posto clla ha dovuto lottare ‘lunghi anni. Perché dal tempo in cui la Neagle era un'oscura « chorus. girl », nella folla delle ragazze di Broadway, al'giorno in cui cella. trionfa sullo. scherma come « Favorita di Carlo II ». non son passati che tre anni, Una carriera rapida quasi quanto quella della donna storica da lei interpretata, Nel Gwyn, che:dal'piccolo palcoscenico: passò ai fastigi della Reggia di Indra, Anna. Neagle non è arrivata fin là perché sono altri tempi, adesso, ma è una regina dello schermo, il che vuo! dire più nota e amata dell'altra. Allegra e fiduciosa, del.resto, la Neagle ha sempre ila. quando, fanciulla, danzò ina Svegliati e. sogna », uno spettacolo di Cochran.' Sognò e livorà fino a ‘quendo. poté trionfare -in un altro spettacolo: « Sta sue.canta », Danza e canta, Anna, ma attende che ; la chiamino allo schermo dove sa di. poter’ eccellere... Le dicono che. sensibilità della Garbo, la. poteriza ‘drammatica della Harding, la voce della Mac Donald e l'arte. della danza della Keeler. Viene l'ora: sua; E dopo alcuni tentativi in ‘alcuni film. secondari la « British and Doni. nions » le-affida le difficili prime ‘parti del. Tu Affare della Regina » edi « La favorita che Hollywood 1° ha:-chiamata ed ella ci va. Il.suo vero nome è Marjorie Robertson, Cinema HWlustrazione Fu appunto allora che io li conobbi, e per uns settimana ri dalla mattina alla sera nella loro officina, ad addestrarmi nei segreti della riproduzione, dello sviluppo, della stampa e della proiezione dei loro minuscoli film. Convinto che la proiezione di quei primi saggi cinematografici alla fine d'ogni mio spettacolo potesse costituire una. vera attrattiva e suscitare un vivo interesse nel pubblico, chiesi ai fratelli Lumière. permesso di proiettare le loro pellicole, 1 due scienziati, entrati subito con’ me in grande familiarità, aderirono, mi consegnarono un apparecchio di proiezio-” di ne, e con esso il diritto d'esclusività per i miei spettacoli di un notevole gruppo di brevissimi film. In seguito, dato il grande successo ri portato con tali pellicole, pensai di fabbricarne io stesso, riproducendo delle scene comiche delle quali io era naturalmente l’unico interprete. Nacquero così i famosì corti metraggi che molti certamente ricorderanno, come “regoli al ristorante; Una burla di Fregoli; Il segreto di Fregoli; Un viaggio di Fregoli; IL sogno di Fregoli, finalmente il film che disvelava, al termine dello spettacolo, i segreti delle mie trasformazioni, cioè, regoli © dietro le quinte, In Italia, e in qualche altro paese, i più cominciarono a: conoscere il cinematografo proprio attraverso le mie rappresentazioni. Un giorno, mi saltò il ticchio di fare uno scherzo al pubblico attraverso lo schermo: feci proiettare qualcuna delle mie pellicole al rovescio. Il pubblico vedeva, sbalordito, uscire gli abiti dalle mani degli. inservienti, o passare dalle sedie addosso al trasformista, e questi marciare velocissimo all'indietro, e via di seguito... Furono tai renti d'ilarità, nella sala! Ma non mi fermai nemmeno qui: volli fare anche del cinema sonoro e parlato... venticinque anni prima all'incirca che il sonoro e il parlato fossero inventati. Come? In un modo assai primitivo, senza. dubbio; ma che fu. giudicato ingegnoso. Poiché in qualcuno dei miei film mi presentavo nella riproduzione. di miolti piersonaggi delle mie stesse farse, delle mie come, medie satiriche e delle mie bizzarrie musi cali, pensai di dare a tutte queste ambre, a tutti questi fantasmi, la loro voce. Non però. attraverso. dischi fonografici, ma direttamente. Nascosto tra le quinte, di fianco allo schermo (la proiezioni veniva per trasparenza, dal palcoscenico, jo. pronunciavo d'ogni personaggio del film le battute e cantavo .i piccoli brani musicali, accom= pagnati dall’ovchestra: tutto ciò con. per= fetto sincronismo, riuscendo così a. dare: veramente l'impressione che parole. e note uscissero dalla candida tela. Proprio come” aggi;. e vorrei aggiungere che l'effetto a momenti non era minore, e nemmeno. pegr giore, di quello che ci offrono, nell'anno di grazia 1935, certe pellicole. straniere dop piate in lingua italiana! NE Leopolda: ni 4opoldo., e ; Pregoli Lp e gioia, sa serbare quella. piccola inglesina piovuta ha cla ‘La