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rantesimo anniversario della cinematogra
fia, celebrazione voluta, con grande sensi» bilità, dal Regime Fascista, io ho tentato di fare una storia filmata del cinematografo italiano mostrando alcuni branî di vecchi film nostri in confronto di altri stranieri, antichi è recenti. La mia intenzione era di provare documentariamente lau seguente verità: che il film come arté è nato in Italia; che gli stranieri hanno attinto a piene mani dalla nostra cinematografia, spesso, per i progressi tecnici conquistati col passare degli anni, superandoci, qualche volta copiandoci nel modo più integrale.
Non avendo potnio rintracciare il glorio.so Quo vadis? di Guazzoni che rimonta al rgia e che può considerarsi il primo gran de film a carattere spettacolare e quello che segna il sorgere del genere storico, il film che impose la sinematografi a italiana in tutto îl mondo, io ho cominciato la mia selezione da Cabiria. Questo film diretto da Giovanni Pastrone su soggetto di Gabriele d'Annunzio (ecco un grande poeta che. non disprezzava il cinematografo) rimonta alPanno 1913. Che cosa fossero la cinematografia europea ed americana a quel tempo è a tutti noto. Gli storici americani unanimemente ammettono .che il loro cinematografu, e non solo il lora, nasce come arte con Intolerance di D. V. Griffith. che è del 1916. Anzi generalmente a Griffith, che si considera come il papà del cinema, viene attribuita | invenzione: del primo piano, della panoramica e del carrello, ;
Ebbene in Cabiria, che è ‘anteriore di tre anni, io ho mostrato come fosse. già impiegato ‘efficacemente «il prinzò piano, come si irovassero i movimenti di macchina e Fuso della luce artificiale e del trucco cinematagrafico, Infatti ho ‘girato (innanzi ‘agli occhi degli: spettatori la ‘scena dell’eruzione: del vulcano fatto. col modellino costruito nello. stabilimento,
T: occasione della celebrazione del qua
quella ‘dell'incendio del tempio dove si-ve
de la‘ macchina spostarsi lentamente e fer
mamente da sinistra. verso destra, quella '
în, cui appare in primo piano la sola mano levata in alto del sacerdote e numerose altre' nelle quali. appare la bellezza dell'illuminazione drtificiale. Tutto ciò tre. anni prima del'grande filin di Griffith: Ma Cabi
ria non. ha importanza’ solo per. questo: la.
costruzione delle scene, i movimenti di massa, sono in questo. vecchio film così perfetti «da-farlo'reggere ancora oggi 'al'confronto di lodatissimi film stranieri che si. avvantaggiano di ventidue unni di progresso 'cinematografico. |
Ed ecco che per mostrare’ come it genere
storico sia nato in Italia è nell'impossibilità.
di proiettare ilQuo vadis? ho raggiunto
brani del film Marc' Antonio € Cleopatra di
iraverso ‘alcuni brani: della Messalina: dell stesso Guazzoni che io raccomanderei di stu diare n tutti quelli che :s i. deifilm sull'anitica: Roma. Ebbene qui ‘sano’ scene dell'Urbe' diverità
: nero sti dove il sapore. della <
Roma’ dei Cesari è reso-in' tutti i suoi aspet. ti, fino alla subburra snelle strade strette e. aeciottolate. Tra l'altra ‘in questo film. c'è il ‘passaggio di un corteo. di una verità ‘così impressionante: da far. dire argutamen»
le a.qualcund che Guazzoni aveva ‘inserito
nel suo ‘lavoro .un documentario dell'epoca. si Messalina mi è servita benissimo anche a
‘mostrare le precise derivazioni: e imitazioni “americane dn Sio SCE, pia “ho pre
ugualmente “lo: scopi paragonando alcuni.
retto. da Guazzoni ‘nel'rgr3 con altri. della. Cleopatra 1935 di Cecil de Mille: Meglio . ancora la differenza è apparsa: visibile at
vorticoso che duva della velocità. Ebbene al confronti diretto con Messalina appariva assuî chiaro come tutte le inquadrature più tipiche e le trovate più intelligenti del montaggio fossero state dagli americani copiate dal nostro film italiano. Ne cito, come esempio, tre casi: i cavalli in corsa ripresi di fronte, con la macchina piazzata su un'automobile; gli stessi cavalli ripresi di fronte con la macchina in trincea in modo che si vedessero venire di corsa contro Vobiettivo e dissolversi in primo piano; la tia vista dall'alto sl da seguire il veloce girarui intorno delle bighe, Così nel montaggio il veloce passare delle bighe' e l'immediato alzarsi in piedi degli. spettatori, Tre film erano, dunque, bastati per dimostrare due cose fondamentali: che la cinematografia come arte è nata in Italia ‘è che il film storico è un primato nostro che anche oggi, malgrado il progresso della tecnica, resta ‘imbat> tuto,
Ma una storia della ci. nematografia italiana non può ‘arrestarsi qui: ‘ed io, infatti, nella mia. selezione -pro
» seguivo mostrando l'origine italiana del film. comico. Due brani di vecchi film del tore
dei comici ‘ilaliani Polidor e Kri-Kri ba
siavano a persuadare il. pubblico, In Kri
Kr, presentato in una’ tipica scena ‘nella
+ quale il comico fa la sua mattutina toletEta, tutti hot ‘potuto trovare segni caratteri»
stici che si riscontrano più tardi în Charlot: La. stessa ‘eleganie è dignitosa: miseria, per
cui una. grossa lima da fabbro. diventa ‘una .
lim tacon cui il’ comico si cura ricercata»
‘mente le-unghie; la stessa precisione 6 composteaza nel pettinarsi cow Una striglia. 0° ‘nell'atcamodarsi’ “e: spolverarsi. Ia‘: giacca
a‘ come‘ fosse un indumento: prezio» ‘stessa bombetta «sulle: vera matlesimi giochi; richimni sputi questi Uve amente impressionanti. 5 Dal film. comico” sorto daskdlo a: quéllo. duventure mostrando alcuni brani. di filan di Emilio Ghione del torb dai “quali èrin
tistica fosse “atto in Italia i renere ‘che gra ; i 3 Li ii nostro ‘spirito; la nostra’ tradizione: giac
si\chiamà. giallo.’
tempo, ‘che il divismo: ‘portato DE ameri= cani alle attuali 8° delta e gs È
irare: le attuali sci
‘“perà. non mancheranno più: certarnente. i | mezzi le possibilità giacché la Direzione
«il'nueleo centrale della futura cineteca di rà ed
‘ria .e viva come quella dei Guf, patrà con| tribuire a far conoscere a masse sempre più <-barghe ‘ta: cinematografia
. gHo che nei film stranieri, + quali dal Festa. : i futuri autori del’
To: avrei ancora: potuto mos trave; è non ;
l'ho fatto. per mancanza. di materiale è "di . una non indifferente.
volosità della Garbo, come per esempio nella recente Regina Cristina. Se lu Borelli lisciava le porte, dobbiamo riconascere che lo fuceva con maggiore ingenuità di come lo fa la Garbo nel film ricordato durante la scena in cui accarezza i mobili della stanza del piccolo albergo, dove ha passato la sua priina notte d'amore sincero,
Accanto alla Borelli si potrebbe anche risondare Francesca Bertini e non sarebbe poi difficile mostrare, con film alla mano, che essa, molti anni prima, apparteneva al genere oggi tanto. decantato della bella Marlene,
Nella mia selezione ho anche mostrato, con brani comparativi, come il genere del film operetta di cui oggi Lubitsch è maestro sia sorto in Italia per opera di Lucio D'Ambra che con La. signorina Ciclone & numerosissinit altri film ha. affermato la vita del genere stesso. È noto come Lubitsch abbia sentito l'influenza di D' Arnbra anche ‘in modo specifico, civè ricalcando addirittura ‘alcune scene da quello girate per i suoi film.
Jo conciudevo la mia selezione mostrando al pubblico alcuni brani dei film del 1913 Sperduti nel buio e Teresa Raquin per dimostrare Porigine del tutto italiana del film a carattere drammatico e sociale; per intendersi, del film realistico russo 4 forti contrasti. In Sperduti nel buio persino il montaggio (a scena, naiuralmente; e non analitico) è fatto per contrasto secondo. la teorizzazione successiva dei russi. Basti dire che esso cominciava con la seguente didascalla; « Gente che gode, gente che soffre » e mostrava da prima una lussuosa pariglia ferma innanzi al. portone di
un palazzo signorile con tanto’ di por
tiere in feluca e mazza, mentre un signote in cilindro usciva. elegantissimo di casa per recarsi al Club e subito «dopo Fabitazione misera d'una fami» glia povera; ecco una giovane. di
gherato su.ceui agonizza il. padre. La pouertà ‘resa ‘con una parsi
massimi, fo penso che sulla” traccia di queste in
* dicuzioni sarebbe assai ‘utile e interessante
scrivere una storia completa e documenta
ta della nostra cinematografia per dele
quel posto che le spetta, e che ‘assai spesso le è negato, nella storia più ampia della cinematografia” mondiale, e. mostrare. così quanto ‘gli altri. popoli. debbano all'Italia anche in questa nuovissima urie, espressione tipica ‘del nostro tempo, | «— Ormai .per l'impulso vivo di un agile ‘or: ganismo .delRegime, il Sottosegretariato per. la stampa’ e' la propagunda, anche -gli
studi cinematografici sono ‘destinati ‘a pran=.
dere ‘un serio sviluppo: a chi se ne ‘occu
generale per la cinematografia. stà; appunto, raccogliendo tutto quel materiale che: dourà, è ‘certo, formare in un: setondo tempo
Stato. D'altra ‘parte l'attività cinesperi= mentale, affidata. ad 'un’organizzarione sealiana; Qui;
nessuno «vuol. bandire, cinema | potranno trovare il nastro genio, il
ché > anche per il cinematografo né abbiano, Ecco. le ragioni . del presento invito dre
storia.
«Signo: improviisatori. & faciloni,
ell'uomo,-osiste “un problema di
ume. di ‘Taio Chiarini,
per concessione, dell’Ed
sgraziata ‘accanto a un letto sgan-
gnonia e un senso vedlistico . fi-_
anche : per il cinema come per. ogni attività spi
rima ancora dell'obiettivo 25, ‘40. & delle bissolbenze più 0 meno.’
/ Luigi Chiazini
La ESSA davanti tal peo nada
E faneràalicdi: Goiberto. 1
Epuamera tic