Cinema Illustrazione (May 1935)

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RR BOUCHÉ | PARIS, a & EST % SERA VOGLIO PIACERGLI ‘Voglio che dal miò viso e da tutta me ‘ stessa emani quella grazia e ‘freschezza ch'egli ‘ama. e'che ben poche, donne posseggono. Voglio essere come un fiore, ed averne. la -dolcezza ed il fresco profumo... i . Tutto questo mi sarà dato da FLORODOR.... 1 sapiente artificio di tutte le ‘altre, sono ‘sicura ch'egli preferirà la tenera e palpitante .. sincerità della mia carnagione. idealiztata della cipria. FLORODOR.. : La -FINEZZA, ma non è la sola! Essa ‘aderisce all'epidermide come’ se i tessuti l’assorbissero, comé se un legame si stabilisse fra loro. EFssa:è anche sufficentemente ‘permeabile per:permettere.. alla pelle ‘di respirare, condizione indispensabile pai il È + manteni ento della sua. fronchicane,, ì Cap, IX i La stida, Da quel giorno trascorse quasi un mese. Il Conte di Montecristo era caduto in una profonda . malinconia, così da sembrare fosse as salito dai rimorsi per la dura punizione inflitta a coloro che avevano causata la rovina di Edmondo Dantes. Ma il suo buon diritto, o almeno: quello che egli giudicava tale, lo spronava a compiere v opera di giustizia incominciata. Gli rimaneva ancora uno dei traditori da colpire: il procuratore del re, signor de Villefort, quando, un mattino, ricevette una visita che non si sarebbe mai più atteso: quella di Alberto de Mondego. Il giovane era pallido e disfatto. — 0h, buon giorno, Alberto! — lo salutò Montecristo con una viva gioia negli occhi. — Era tanto che non vi facevate vedere! — Ritorno ora da Marsiglia, — rispose Alberto con aspetto grave, senza stringere la mano che il conte gli porgeva. — Sono stato a portarvi la salma di mio padre, per seppellirlo nella città dove era nato... — Lo so... i — E, non appena tornato, alcuni amici devoti mi hanno detto che quella principessa Haydée viveva da lungo tempo nella vostra casa, e che quanto accadde qui, quella notte fatale, era stato macchinato da voi e dà lei, Ho saputo, inoltre, che mio padre, la mattina stessa in cui si tolse la vita, «ra stato da voi e che era stato riaccompagnato a casa sotto la custodia di uno dei vostri uomini. Pochi minuti dopo era morto. Ora vi dico: voi avete disonorato il nome della mia famiglia,-e l'onta i ‘ subita può soltanto essere lavata... — Basta, Alberto! — esclamò a questo punto Montecristo interrompendolo... -— Non dite una’ parola ‘di più. Non mi sfidate... Sarei disposto a battermi con chicchessia, ma. con. vol... — Ah, signor conte, — riprese Al berto, — ho il diritto di‘provarvi che non. “tuttii Mao hanno Vapiendine di fug- ..girel vostro: ‘onore, attendo. la: visita dei vostri padrini Sr ini Sfar Digli, ‘Ogni; particolare sarà da essi fissato ‘in. ‘accordo com i ‘vostri. Addio, Ebbene, se Tad denni pub “salvare 1 contel Fuori di sé per i Isin iandvellato dal colloquio . con. Montecristo, ‘Alberto :corse alla ricerca di due ‘amici, e poi tornò a “ |-casa; sconvolto tanto :che Mercedes si avvi{. de subito come qualcosa di grave dovesse essere accaduto, E, tra lei e suo figlio, si svolse un colloquio commoventissimo, : nel corso ‘del quale ella gli narrò quanto era accaduto tanti anni: innanzi. Poi corse da. colui che aveva tanto amato, ‘= Edmondo... —lo supplicò, tornando a chiamarlo . con. quél nome, ..— ‘ Edmondo! Ve ne scongiuro per l'amor di Dio, non uc ‘cidete mio figlio! Egli è innocente! La col-. dx suo padre, non può ricadere su di. ‘lui — ‘Allora ‘voi sapete, Mercedes... =SÌ, l'ho. visto tanto sconvolto, ‘tanto ,abbattuto. ;‘voi sapete, Edmondo, il Fuare di ina madre now s'ingania’mai.., Montecristo taceva. Un'ondata di: ricordi, triste terribili tornava alla, sua. mente, gli sommetgeva il'cuore.in un mare ‘dolore e d’odio e di sete di giustiz essi commesse verso le altr loro vittime, e per quelle che continuano a commettere, Sono .mostri sprovvisti di cuore umano, mostri. che speculano sulle sofferenze altrui.., ; — E per punire costoro vorreste uccidere mio figlio? +—— Oh, Mercedes, io non’ ho mai pensato ad ‘una cosa simile. Ma Alberto. mi ha sfidato... — E allora? Ditemi voi ciò che intendete farel Volete dunque punirlo come avete punito gli altri? Povero Alberto, pensare che vi adorava! Non ha ‘mai amato, all'infuori di me, nessun'altra persona con tanto calore, con tanto trasporto! Suo padre egli non lo ha mai compreso; si sarebbe detto che ‘una strana ri pulsa lo avesse sempre tenuto lontano da lui Ed io non ero ‘estranea, a questo sentimento, Io, che l'avevo allevato cercando di plasmare ‘il.suo carattere sul tipo di quello dell'uomo. che ho tanto amato... Egli è veramente quale sarebbe stato il figlio di Edmondo Dantes, E poi... e poi... c'è una fanciulla di. mezzo: Valentina de Villefort; Ello lo ama. Lo .ama: come io ho amato l'uomo che ora vorrebbe uccidere mio. figlio... Montecristo la fissò gravemente negli occhi. -— E. voi credete, Mercedes, -— chiese par ‘Iando lentamente, — che io ‘avrei fatto. del suo Corpo bersaglio ai miei colpi?. Ma ormai è troppo tardi, i nostri padrini sono avvisati. Per lui, perché non. venga tacciato di co| | dardìa il duello avrà luogo... Il mattino seguente, infatti, Montecristo incontrava Alberto dé Mondego. al. bosco: di Vincennes, come era. stato stabilito. Caricate le armi,.i due avversari si strinsero: la..mano, Poi andarono, con. passo fermo, a piazzarsi a ‘dello ssontro: — Guardo” aviò contato fines. ‘ sei vi girerete' a fare ‘fnoco. |‘ Attenti! Uno... due... tre... quattro...: cingne.., Una breve sosta.. Poi: 3 pate, I duellanti si voltarono contemporaneamente' e spararono con tanta simultaneità che. s udì un colpo solo; Ma nessuno dei due cadde — Perché non mi avete ucciso, Alberto ‘ — chiese Montecristo con dolce tono di rim * provero. — Forse. sarebbe. stato meglio ‘così..: — E come avrei potuto ‘uccidervi, .-— escla mò con passione Alberto: de Mondego, —:da momento che. mia madre mi ha narrato: tutt ‘di.voi? Montecristo stava per. rispondergli: ma ‘non. ne ‘ebbe il tempo: dal bosco ‘erano sbucati al cuni tomini guidati da: un altro, che, dall fascia tricolore che portava. attorno alla cin tola, si riconosceva pér un commissario ‘di po. lizia. — Edmondo Dantes, — disse. costi ‘a, in nome del re îo vi arresto. Ecco qui. il mandato di eni firmato ‘di. proprio. pugno dal pro. “suratore generale, ‘il .si ‘:gnor de: Villefori