Cinema Illustrazione (Aug 1935)

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COMUNICATO DELLA S. A. CHIOZZA & TURCHI Ragioni diverse — non ultima la [imitazione dello spazio che rendeva difficile rispondere con la necessaria sollecitudine a chi aveva dimostrato di ‘pradirc questo trafiletto di « Igiene Ortocosmesica », ci. costringono a sopprimere questa rubrica che — con sacrificio notevole — la nostia Casa + unica proprietaria delle formule e preparatrice dei preparati di Igiene Superiore Ortocasmesica JODONT JODERMA aveva creduto di uffrire ai Lettori di questo Onorevole Perindico, Mentre pertanto ringraziamo l'Egregio Dott. GE. Mill, pscudomino sotto cui ha voluto celarsi un noto Professionista amico nostro, per la collaborazione intelligente prestatici nella. redazione di questa rubrica: ringraziamo sentitamente gli innumerevoli lettori che hanno. voluto dimostrarci fa loro fiducia cordiale ricotrendo al suo consiglio, Nei limiti del possibile, è consentibilmente col tempo disponibile, «il dott. G. E. MILL, risponderà direttamente tanto a colora che, avendo già scritto, non poterono trovare la risposta sulle colonne di questo periodico, quanto a coloro che vorranno. interpellarlo sui vari casi di «teturpazione della bellezza, suscettibili di es sere modificati e. guariti coi procedimenti orto cosmiesici, Le. lettere e lè richieste: dovranno ‘essere: indirizzite così: i i i Dott. G. E. MILL Laboratorio scientifico. di ricerche ortocosmesiche presso la S. A. Chiozza & Turchi Milano Via Piranesi, 2... Ao tutti coloro che si indirizzeranno per quesiti cCoripuardanti la. conservazione della bellezza, verrà. inviata, coltre alla eventuale risposta’ diretta (© qualora si. tratti di casi speciali, il manuale di recente edizione del Dott. G. E, Mill nel quale sona illustrati i casi’ più frequenti. di alterazioni della inteprità della ‘(bellezza ei più razionali. € sicuri. metodi ortocosmesici di cura; S.A; CHIOZZA & TURCHI Milano 00 milioni di bacteri in un metro tubo di aria. Come. meravigliarsi che con. un'aria così piena di microbi, la pelle sulla quale.il'ra-. soio e passato ripelutamente în sue in giù non presenti, dopo fatta la barba, delle dolorose infiammazioni, delle pustolette e dei foruncoli, degli erpeti e tante, altre’ irrita‘zicni che fanno’ del'radersi una. vera pena? Eppure basta. SAUNE, subito dopo rasi, Tarr. L'acqua’ per. «dope la barba » Tarr è un » Mezzo ' di disinfezione ottimo che non an‘mienta sollanto le infezioni ‘che ‘i batteri dell'aria sono pronti a sviluppare sulla, pel. le: dopo. rasa, ma ‘che previene ‘addirittura il formarsi di foruncoli, pustolette, ecc. Inoltre Ja. pelle riarsa dal radersi diventa dopo un ‘applicazione di Tarr perfettamente liscia «e. .non ‘più tesa, e dà quell'aspetto ‘ben curato .al-quale ognuno tiene tanto. -. arr è un liquido trasparente come l'acqua, piacevolmente ‘profumato e di straor‘dinarie proprietà Aantisettiche. Una prova convincerà chiunque ed il ra .dlersi. non. sarà ‘più: una ‘cosa lolorosa, Così bene sviluppato, rassodato e seducente si ottiene in un inése sol. ‘tanto: cel nuovo compestà scientifico” .SMitemer!* di uso ésterno e garan» tita inziocno, Tutte, le signore e si. gmuoriria sfiduciate ‘dall' vad' di: altri preparati provino il prodigioso. 5 Mrmor! e vedranno -infallibil. ;. mente gli effetti fino dai primi giorni, :. Perriceverlo' franco, raco, e segreto. salieiyiafe vaglia di L, 10.60 al SR Day 6 CILE LL E. Via-Vitruvio N. 30.6 , Milano : Iunjimerevoli: attestati volontari ostensl bill. ; INTERPRETI oncocur-sur-Mer dorme tranquilla il suo sonno di città pacifica sulla riva del suo mare. Le ultime luci del Luna Park si stanno spegnendo nella notte, mentre i padroni delle varie « attrazioni » a muso lungo, contano gli spiccioli dei magri incassi, Blim, il povero Blim, affamato da più giorni, vaga lungo il molo del piccolo porto deserto, dove, a cento metri di distanza, scorge appena la sagoma biancastra di un grosso panfilio a vapore: la nave «White », del milionario signor Gold, Quella notte sarà l'ultima della triste vita di Blim. Così egli ha deciso. Perché continuare a vivere una vita tanto grama, senza nessuna soddisfazione? Perché conti. nuare a trascinarsi così, di giorno în giorno, seliza uno scopo, senza Un affetto, senza una speranza? Tanto valeva finirla subito... Ma com'era cattivo, l’ultimo bicchierino di grappa! Di petrolio, sapeva. Ecco, persino quei furfanti di bettolieri, trovavano modo di abusare di lui, povero in canna! Gli vendevano, quando ‘gli riusciva di trovare i pochi centesimi necessari per comprarsi un po' d'ablio, sotto forma d'alcool, le cose peggiori che avevano in cantina. Ah, se fosse stato un signore, non gliene avrebbero davvero fatti, di quei tiri così birboni, Ma, intanto, la grappa gli tornava a gola. Poi, (c'era quella che gli faceva male, non era nuova. Blim non avuto un paio di scarpe nuove. Ma, si sa, quando si nasce disgraziati, persino le scarpacce vecchie sfondite che vi. danno per. carità, fanno male ai piedi... Ecco, ora’ era giunto in capo al breve molo. che tratteneva la sal bia portata dalle onde dal riempire il porticcivolo... Sarebbe stato cosa di un momento: un tuffo, il freddo dell’ acqua, Poi più nessun dolore, Mai. più. Nemmeno, in gola, il gusto di quella detestabile grappa al petrolio. Però, ora che era giunto al momento del passo fatale, quasi quasi’ gli rincresceva di aver presa quella determinazione. Se tutto è andato per il ‘verso peggiore per; tanti anni, non è detto che non debba afidar sempre così. Le cose potrebbero ancora camziare. No, no, non cambieranno! Non cambieranno certamente. Il buon Dio non si’ ricorda di Blim, non sa. nemméno ché egli sia al monda... Trae di tasca due pezzi di corda, lunghi poco più di uri metro. Così sarà sicuro di non: farsi riportare ‘a galla dagli ‘‘incomposti movimenti. dettati. dal bisogno istintivo di. conservazione. Uno di quei: pezzi se lo assicura alla. caviglia; All'altro lega un. grosso sasso. Il grosso sasso. che ha trovato sul molo. maledetta Tanto male. aveva scarpa Pure, mai Poi ‘solleva il sasso con tutte e duo le. mani e chiude gli occhi: Ancora ‘un: attimo di indecisione, e via! Il sasso è partito: Blim ‘attende lo strappo che lo deve tra “scinare nell'abisso.” Ma' ‘passano due, tre, antora alle sue orecchie, ed' egli non è stato. tratlo sott'acqua, Riapre gli occhi. Maledizione! capi ‘delle’ due cordicelle. Ed. ora? Ora, bisogua trovare un.altro sasso. ‘Lì, ma: dove? + + UMBERTO SACRIPANTE diecî, secondi, e’ “nulla accade. Il tonfo. “del sasso echeggia |. Regia Camerini Da Si. era scordato di “unire 1. “vero, non gli era mai riuscito di provarla. il ‘un soggetto di Zavattini e Mondaini = CESARE ZOPPETTI Sfaccò cauto un sal vagente e la lancià,.. Ah, ccco, là dietro al molo, a pochi passi dal punto dove egli si trova c'è un recinto, un muretto a secco. Staccherà un sasso di là. Si avvia cando... È proprio così: quando si nasce disgraziati, non ce n'è proprio una che vada bene, Strascicando il piede che gli faceva: male, Blim ha urtato qualcosa di. duro. L'unica cosa dura, c'è da scommettere, che si trovasse per chilometri, quella sabbia vellutata, Si china, l'oggetto. È un ferro da gato; Un bel ferro da cavallo, di ‘quelli che, si dice, portano tanta fortuna a trovarli. — Finalmente, — sospira Blim, — ho trovato anch'io la fortuna! Raccoglie il ferro, lo rigira un po’ fra le mani con l’ombra di un pallido sorriso sulle labbra, e lo ripone in tasca, Sembra che quel rinvenimento gli. abbia dato un po’ @ zoppi tutto attorno, in guarda, i. coraggio, lo abbia. alquanto confortato, » gli. sembra. di sentirsi più sicuro di sè. "n muretto. è a due passi: ed. ecco il ‘sasso che fa’ proprio al caso suo. È. un “Sasso. grosso. e pesante; appoggiato ad. us usciolo di legno, come per tenerlo chiuso. Blima si china, lo. prende in mano. Dio, came pesal Ah, con quellosì, può essere sicuro. del fatto suo, Si raddrizza, stringendo il sasso al petto, con una luce di beatitudine negli occhi e, ad un tratto; come. spilito. da un colpo di vento, l'usciolo si: spalancava, mentre un: grosso cane si precipitava ‘fuori, su di lui, ringhiando spaventosamente,: Blim, atterrito, abbandona il sasso, e si lancia a corsa disperata nella: notte, cercando la salvezza usica di G. L Tocch dove la potrà trovare... È Ora, se Blim, nella. sua disperazione, 1i-. teneva. d'essere il‘solo*infelice che-in. quella ‘notte vagasse ‘sotto il. cielo stellato di Boncoeur-sur-mer,. aveva torto. Ce n'era un altro,e quasi altrettanto infelice quanto lo era lui, benché in condizioni alquanto. diverse. E costui era il signor Gold, Il povero signor Gold, ‘afflitto da. tanti milioni quante erano le stelle che si riflettevano nell'acqua nera del piccolo porto. Il quale signor. Gold ‘aveva dalla: vita ‘iutte le soddisfazioni “che poteva’ deside rare. Menò tina, ‘Quella di sentirsi reàlmen-é “te ‘felice Non v'era nulla, davvero, che egli non potesse.comperare,. Ma la felicità, dav — ‘Chissà, — aveva ‘pensato tante volte, — che io non abbia cercato nel posto più ‘indicato. Forse. ad ‘esser poveri... (ETAVTUVA ; rattratte, si attaccavano a lui. BOLOGNESI = sì disse quando ebbe dato le prime: bracciate.: tutti si divertivano. nel posto d’equipaggio, in cucina, i marinai ed i domestici, al sicuro contro le av A bordo, lavano, In sala bal. versità della vita, giocavano a carte. No, essi non si preoccupavano del futuro. Non ne avevano bisogno, E nemmeno. lui. Pure, gli mancava ancora quello. E forse, al| meno così gli pareva di sentire, quello che gli | mancava. attorno, per rendere la vita più tollerabile, era un po' d’umarnità. Un po' di quella bontà confortante ed eroica che soltanto i poveri possono permettersi di praticare, perché è “Novella Film! è fatta di sacrificio. Appoggiato alla murata, il signor Gold pensava tutte queste. cose, mentre una nostalgia infinita ‘gli stringeva il cuore. Una nostalgia di cose sconosciute, fatta di desideri oscuri. La * sua vita era ormai corrosa dall'abitudine. ; — Quasi quasi, tento l'avventura! — si disse,.. >. rizzandosi. — Forse.... Si avviò rapidamente verso la sua cabina, scrisse, su di un largo foglio di carta, un av... viso: « Dormo,; non voglio essere svegliato ». Poi tornò ‘a poppa, dove non c'era nessuno. Staccò, cauto, ‘un salvagente, e'-lo lanciò in marte trattenendolo con' una sagola, poi, con un, tuffo agile e di perfetto stile, gli si lanciò. die-.. tro. Vi.appoggiò le mani, e cominciò ‘a uotare. verso. terra. — Avrei dovuto togliermi almeno il frack, Poi ‘non. vi. pensò. più e continuò a vogare verso terra. In quel preciso. istante, Blim filava, arido come una; bomba; verso dl suo destino. ‘E. verso ‘il mare. Così il signor Gold ‘vide una massa nera pre». cipitare davanti a lui, sollevando un, gran getta d'acqua. e subito dopo due mani, nervosamente t Aiuto! — gridava Blim: nelle ‘orec=. d, assordandolo. — Nea mi toccate! E, con la sua stretta, per poco non trascinava, Gold. a fando. Ma' Gold: non voleva ‘morire. Voleva ‘vivere, : luil' Riuscì a districare uf braccio, sollevò il’ pugno, e colpì Blim alla zucca. Blim perse i sensi, e ‘il. signor Gold POS ‘trascinarlo sulla spiaggia. MARIO GALLINA