Cinema Illustrazione (Sept 1935)

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Alcune g mie considerazio0 ii nî sullo stato scadentissiÈ mo in cui, sotto la specie puramente estetica, si trovano le creature dello schermo che l'umanità va innalzando alle altezze del mito, hanno levato scandalo € proteste: ma io mi giuro innocentissimo. Chi è stato con me ad Hollywood, può testimoniare a ragion veduta se sia vero quanto ancora affermo: e cioè che « nessuna » donna veramente bella, fra le cento e centomila bellissime che ogni anno affiniscono ai miraggi di Cinelandia, arriva alla fama, e il più sovente neppure alla notorietà. | Tutte le elette. ai concorsi di avvenenza fallirono .l’ una dopo -l’altra, da Barbara Kent a Luisa Brooks, ai. concorsi di bravura. Una sola vedo resistere, che appunto era stata coronata in una premiazione di spiaggia durante la’ nostra sosta californiana: Geltrude Micha#&], reginetta del Pacifico, e, già allora, « futura stella » della: Paramount. Questa. smorfiosissima signorinetta, nient’affatto simpatica. nei rapporti personali, aveva però qualche talento, vigilato a dovere da un'ottima educazione (Geltrude parlava con me, in esatto francese, di chimica e di: cosmogonia!) e adesso pare ne stia raccogliendo i frutti: solo ‘adesso, però, che le fotografie. me la bellezza di cui avevo bisogno... Una bellezza commoven te. Non ce n'è altre, badate. O per lo meno, le altre non contano, Sullo schermo, come’ nella vita, il vero amore non può nascere che da un'impulso di protezione, da un lievito di pietà, Per cuî la bellezza non ha da « essere», ma da « diventare n. Così era stata la Gaynor. Così doveva ap parire la Hobarth. Brutte, se. volete: ma brutte che diventano belle. Ecco il segreto. Del resto, neppure i gioielli si trovano luminosi in natura. Ariche i diamanti, occorre che « diventino n tali. Solo il quarzo di pochi soldi si mostra subito qual è. Una donna che luccichi subito ai nostri occhi non può essere fatta, eredetemi, che di cristallo di rocca. Gemme, 0 donne, nessuna bellezza può valere a questo mondo senza la fatica di scoprirla. *%% Non ho, naturalmente, stenografato le parole di Francesco Bor.zage: il quale, intanto, è uomo di pochi discorsi, benché quello che ha da dire lo dica con una sua incisività piena d'umore e d'efficacia., 6 fa poi uso, parlando con italiani, d'un suo bizzarrissimo slang che va. dal dialetto udinese (Borzage; in realtà, si chiama Borzaga, ed è veneto di origine, anzi di nascita) al latino imparato nelle. scuole serali dell'Oregon. Ma il senso era quello, Ricordo benissimo, ad. esempio, l’immagine del cristallo di rocca. Come ricordo, a proposito di bruttezza espressiva, certo confronto tra le-donne dal viso. offeso e le piante innestate. È per mezzo di queste ferite, ‘afferma il regista di Settimo cielo; che ‘ gli umiori sgorgano e i valori si rivelano, È per mezzo di queste stimme benefiche, rughe ‘od incisioni, che l' essere esprime. edona. tutto quello che ha. Il bello sguardo, ad esempio, non può nascere in una creatura che da un vago senso di propria sofferenza, da una mianchevolezza di cui essa abbia coscienza e dalore, dolore e volontà di rivincita. Allora noi ci, pieghiamo verso questa luce che si. accende, verso questa lampada che rivela un'anima. E i nostri occhi, ‘da ansiosi, si fanno pietosi, da pietosi, innamorati. — Non crediate che Janet Gaynor abbia ricevuto meno ichiarazioni appassionate di Norma Shèarer, o d'altre bellissime. — Quel viso imperfetto non ‘ lo si vede più com'è, ma come merita di essere; e in ogni caso, come mostrano un po' meno leggiadra. Perché, generalmente, una sorte. di ananke ‘ pesa sulla venustà femminile. Si direbbe che il destino “non. consenta ‘la gloria a chi già possiede la grazia; ‘e che sia fatale, a chi vavita membra ‘e volto: perfetti, di non doverseli sciùpare con le preoccupazioni della «celebrità; La quale, così, resta alle brutte, Ed ai brutti. Non crediate infatti, lettrici mie, che anche i vostri numi adorati ‘sfug‘ gano' alla legge suddetta, Quando. se. ne tolga John Barrymore, ché. «i fu ». bello (ohè: ‘usiamo il passato remoto) il. resto dell'Olimpo .mascolino è tutto. passato e va ripassando, dal beauty parlor, per essere esteticamente sopportabile. . Un ‘giorno vi ‘parlerò dei piedi di John Boles, della pancia di Ramon Novarro. Frank Borzage mi ha: fatto, in proposito; dichiarazioni interessanti, ‘allora ch’ebbi a chiedergli perché, «dovendo per Liliom tro vare ‘nna sostituta a Janet: Gaynor che ave-. va fatto i capricci, scelse fra ‘certo disponibili proprio ‘quella Rosa Hobarth che pare va di tutte la meno vezzosa.. — Forse che: » Rosa non si è commossa? — mi chiese. — Certo: — risposi —'i suoi occhi portavano “meravigliosamente le lagrime, con un-pudore ‘afflitto da madoni ui ina fiamminga, da ‘vera ‘Mater dolorosa; + ‘’biuttezza. idonea, capace d'esserè ‘mente ‘indicate dallo scliermo. ‘ l'immaginazione vuole che sia. Naturalmente, non dev'essere una “bruttezza irrimediabile, L'innesto ha da fendere, non da schiantare la pianta; Oltre. il dovuto limite, il’ guasto. sarebbe imperdonabile: e l'imor vitale. disseccherebbe, anziché. traboccamne; ‘-— Parlo. della itoccata e trasfigurata, di rice‘vereil raggio di luce e di rifletterlo. — ‘Avete un criteriò preciso, signor‘ Borzage, per questa selezione? -—. Quella. del sunlight. È infallibile. Le brutte che possono diventar ‘belle: sono (immediatà È una prova immancabile. Im‘mancabile ed istantanea come quella dell'acido» sall’oro fino. Mi è stato detto che. un ‘simile saggio sia. valso anche per” Ebbene, quella era Ja ; i ita Constance Bennett. I registi l'avevano già scartata sénza ‘pietà, per la sua troppo, scarsa avvenenza, quandò n provino casuale rivelò che in ‘quel suo ‘prognatismo, in. quei suoi pomelli cupidi, in quelle sue ciglie maligne, c'era una sorta di grazia ‘malata, che la fotogenia rendeva persino seducente, È vero? “Non so, della Bennett, Ma a Bette. Davis è certo accaduto qualche cosa di simile. E adesso Bette Davis ;è’‘pna delle più contese donne dello schermo ame» . ‘’.ricano, oltre che per l'intelligenza, € per la strana. procacità «di quella sua magrezza tutta syolte ‘e ‘tutta forme, anche per quel: suo; vi succio patito, ‘ di cui sulle prime non si‘ voleva ‘sapere, ‘è che. in questi giorni un poeta del Middle-West ha potuto esaltare: sdtto il titolo «di « viso-orchidev. /Amate voi le orchidee signor Ramperti? = Prefetisco Bette Davis d'ogni modo: ri ve America, ‘a “La. Gaynor-ha il la