Cinema Illustrazione (Nov 1935)

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CaprrtoLO I Tre ragazzi felici. In una magnifica villa inglese, proprietà della signora Shannon, cre scevano assieme tre ragazzi felici: Gerald, il figlio della signora Shan non, suo cugino Alan Trent, e la pic cola Kitty Vane, figlia di un amico abitante poco discosto. La ragazzina era quello che si dice una splendida promessa. Bellissima di fattezze quanto d’animo, ella sbocciava lentamente, formandosi, sotto gli occhi di quei due ragazzoni che le volevano tanto bene, come se fossero stati fratelli, e che erano orgogliosi di lei forse più della sua stessa madre. Così erano cresciuti. Prima ragazzi, poi adolescenti. Poi giovanotti fatti i due maschi e delicato fiore di bellezza Kitty. Formandosi i loro corpi, nei loro animi avevano cominciato a nascere quel. le passioni che sono appannaggio di ogni vita umana. E soprattutto l’amore aveva preso forma, impadranendosi di due di quei cuori, quello di Kitty e quello di Gerald. Quest'ultimo amava teneramente, «con infinito rispetto, la fanciulla. Ma questa, purtroppo, non era in grado di rendergli quell'amore. Il suo cuore era tutto preso dalla bella presenza, dalla giovanile baldanza, dalla dirittura d'animo del loro compagno Alan Trent. Questi, invece, pareva non accorgersi di nulla, Era quello che gli uomini chiamano un sognatore. Pareva che la sua vita si svolgesse ad di là della realtà, in un mondo in cui pochissimi possono essere ammessi, in una vita che solamente i poeti possono essere degni di vivere, Presto, però, quella vita serena doveva essere interrotta. Era l’infausta estate del 1914, e nel continente europeo la voce dell'umanità chiamava a raccolta tutti coloro che potevano prestare un braccio valido ed un saldo cuore alla causa della giustizia. : : ” E, tra i primi, Alan e Gerald chiesero. di compiere quello che reputa vano esser loro dovere, Kitty non potè non approvare il loro spirito generoso. — Sona certa che vi comporterete ‘come eroi, — disse, — ed il mio pen siero vi seguirà sempre, dovunque siate... Il giorno della partenza volle accompagnarli al treno. Allora, nessuno dei tre conosceva ancora le durezze della guerra, e si separarono allegramente, certi anche che la separazione non dovesse durare a lungo, Ma, dopo pochi “mesi, si accorsero volle accompagnarli al treno» CINEROMANZO SAMUEL GOLDWYN. tutti e tre di quanto fallaci fossero quelle speranze: Kitty, sola nella vasta casa dove si recava sempre . a tener compagnia alla signora Shannon, sentiva tutta la tristezza di quel vuoto, mentre i due giovani, laggiù, tra le rovine delle città bombardate, sospiravano sognando della loro amica buona e fedele, e ripensavano alle gioconde giornate trascorse assieme nel sorftuoso parco della villa. Il primo inverno trascorse così; poi, sul finire di giugno, i due giovani ottennero una licenza, e tornarono a trascorrere alcuni giorni nei fioriti luoghi della loro infanzia. Ora, se Kitty era sempre stata per Gerald la quintessenza di ogni bellezza e di ogni virtù,' per Alan non era stata mai altro che la buo na, la cara compagna dell’età mi- gliore, Ma la lontananza, i disagi provati, le nuove esperienze, avevano fatto maturare il suo animo sì che, al ritorno, (aveva appreso. ad. osservare la vita. con @cchi--ben diversi: da quelli di un tempo. e Così accadde che, tornando a rivedere la fanciulla,si meravigliasse di trovarsi alla presenza di un così meraviglioso fiore. E allora accadde quello che doveva accadere: il suo cuore cominciò a nion battere altro che per lei, e la sua mente fu incapace di pensare ad altra cosa che non fosse la dolcissima fanciulla, Kitty ne era felice, Ed una bella sera d'estate, tra i rosai in fiore, sotto una luna che pareva irrorare la terra di miele, le loro labbra si incontrarono per la prima volta. Da quella sera Alan e Kitty futono fidanzati, CaprroLo II Disperso. Decisero di sposarsi subito, prima che la licenza terminasse, Così valeva Kitty: aveva atteso tanti anni che Alan si decidesse ad accorgersi di lei, che ogni indugio ora le pareva intollerabile. Gerald, ‘all’apprendere la notizia del fidanzamento, ed era’ stato il primo ‘a riceverla, aveva provato una stretta al cuore. La vita, in. quel momento, gli era. parsa dura e cattiva. Ma poi aveva pensato che, alla. fine. dei conti, si trattava della felicità di Kitty, di quella felicità che gli stava a cuore più di qualsiasi altra cosa al mondo, e si era rassegnato. Del resto, pensava, era ancora giovane e, chissà, un giorno o l’altro anch'egli avrebbe potuto trovare qualcuno disposto a fare, per la sua felicità, un sacrificio simile a quello che egli stava ora compiendo per Kitty... I due beati giovani parevano vivere in un sogno, ma un sogno agitato, dolcissimo sì, ma travolgente. Dovevano pensare ai documenti da preparare per contrarre il matrimonio, alla casa, al corredo, Un mucchio di cose piccole e grandi che non permettevano loro di prendersi un minuto di riposo. s Era già quasi tutto pronto; gli ultimi documenti per Ie nozze dovevano arrivare entro tre o quattro giorni, quando sulle loro teste si scatenò la buferz. CON FREDRIC MARCH MERLE OBERON E HERBERT MARSHALL REGÌA DI SIDNEY FRANKLIN A causa delle operazioni in cui il loro reggimento doveva essere ingaggiato, ‘ed. essendo ‘i ‘due ritenuti tra i‘migliori dei migliori ufficiali, il comando aveva pensato di ridurre la loro. licenza perché potessero partecipare all’azione, salvo, poi, a rinviarli ancora a casa, con un supplemento di permesso, ad operazione compiuta. E così, di punto in bianco, Alan e Gerald si videro giungere un improvviso ordine di partenza. A Kitty parve di morire dal dolore. Aveva atteso tanti anni che Alan si accorgesse di lei e del suo amore; aveva sperato e disperato, ed ora che la certezza della felicità pareva affacciarsi serena e limpida alla sua vita, ecco che il destino fatale la ripiombava nella disperazione. E se Alan avesse dovuto morire sul campo compiendo il suo dovere? Che sarebbe stato di lei? No, ciò non doveva essere: le nozze dovevano essere consumate prima della separazione! Fu ella stessa che glielo disse. Alan, dapprima, sollevò un mucchio di difficoltà, ma poi, tutto quell'amore, tutta quella tenerezza, quella dedizione devota, senza confini, vinsero la sua riluttanza. E fu decisa che sarebbero tornati a Londra quella sera stessa. Gerald vi era già, poiché alcuni affari urgenti lo avevano chiamato alla capitale. Là, al mattino si sareb4 bero ritrovati al .° dock per imbarcarsi assieme. E siccome l'assenza di Gerald ‘va. esistere (tra il capitano facilitava ap-V punto il loro piano, quella sera partirono dal paese dove si trovava la villa come due sposi in viaggio di nozze. Scesero in un albergo non lontano dalla banchina, e si chiusero in camera a cenare ed a brindare, triste brindisi, al prossimo ritorno. Disgrazia volle che in quello stesso albergo alloggiasse un loro conoscente il quale scorse Alan mentre assieme a Kitty entrava nella stanza assegnata gli. Riconobbe il giovane, ma non la donna, ed il giorno seguente, a bordo, mentre navigavano già verso la Francia, costui si permise di scherzare con. Alan sulla sua conquista della sera precedente. Tanto bastò perché Gerald si adombrasse; Alan non doveva tradire così quella povera e cara Kitty che ora, rimasta sola, non aveva più altra gioia, altro scopo di vivere, che quello di aspettare il suo ritorno. E, carattere franco ed aperto quale era, fece le sue rimostranze al cugino, il quale dovette tacere per non compromettere la fanciulla. Quel fatto lasciò fra i due giovani una grande freddezza. Tornati al reggimento, Gerald, che in una precedente azione si era grandemente distinto, si trovò promosso di grado, venendo. così ad essere superiore al cugino. Il quale, dopo l'azione, si dovette presentare a lui per chiedergli il promesso supplemento di licenza, quello che doveva permettergli di tornare a casa per le nozze. Era imminente una piccola azione e Gerald non solo gli rifiutò di inoltrare la sua domanda di licenza, ma gli comandò di uscire di pattuglia assieme a. lui stesso. — Vuoi una licenza per tornare: da quella donna. con cui ti sei fatto vedere all'albergo, vero? — gli aveva. detto. — Ebbene, non te la farò concedere. E questa sera uscirai di pattuglia con. mel Alan si. morse le labbra a sangue, ma. non rispose. Dal momento che il cugino: prendeva le cose col tono di un supe riore, non. poteva, ribellarsi... Egli era il suo capitano, in quel'momento, € più nessun rapporto di parentela pote sulla terrazza della villa hanr Gerald Shannon ed il tenente Alan Trent. Quella ‘notte Alan non tornò. Fu dato per mor to. Lo stésso: Gerald, ferito gravissimamente, fu su: bito rispedito non aveva: più altro scopo di vivere il‘suo:ritorno