Cinema Illustrazione (Aug 1936)

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Lo spettatore su ormai distinguere non solo uno fili buono da uno cat lu tecnica, della messa in scena è dell’interprelazione dei singoli artisti. Nondimeno, la maggior parte degli spettatori ignora la « cucina del fim n, i diversi elementi cui si deve se un film si suolge in mudo assalutamente regolare. Ecco perciò l'u tilità di sapere che significhi l'espressione « montaggio del film n. . n regista, prima ancora d'ini ziare la ripresa delle scene, compone il suo film in sequenze e in scene separate. Conosce gli episùdi indispensabili all'azione e crea scene di transizione che ne assicurino il legame lugico; Egli allestisce il film nel suo montaggio e nel suo taglio, poiché îl taglio è la linea generale del montaggio. Nonostante questo minuzioso lavoro di preparazione, un film, la cui lunghasza totale, quando ‘sia terminato, varia da 2200 a 2600 metri, necessita l'utilizzazione di circa 15-20 mila metri di pellicola in mediu. Vi sono film di 2500 metri che hanno richiesto fino a 50-100 mila metri di pellicola. Le ragioni di questo eccezionale impiego di pellicola sono numerosissime: presenza sulla pellicola di immagini o suoni, di persone, di ogget«ti o rumori estranei alla scena, illuminazione o truccaggio difettosî, guasti agli apparecchi, errori di testo, ecc: ini Si potrebbe scrivere un libro sulle cause che ostacolano il lavoro normale in uno studio, e che obbligana a girdre una scena cinque, dieci, quindici volte di seguita. Si fanno quindi stampare le ri i «prese che sem anisura e delle proporzio e come si monta un film livo, ma unche sa rendersi conto del brano soddisfacenti, e, dopo la consegna ul laboratorio, il regista e i suoi calluboratori scelgono, di ogni scena, le riprese migliori. Finalmente, terminate le riprese è scelte le scene, si comincia il montaggio del film 0 meglio una nuova messa in scena mediante il montaggio. Che cos'è il montaggio? Non consiste nel tagliare meccanicamente la pellicola v semplicemente nell’untre le scene girate, ma è una composizione artistica, un lavora artistico, un'opera composta col sentimento e la comprensione della ni. II montaggio è, per così dire, la sintassi del film: è il problema dello stile. La lunghezza, le pause, le immagini abbundanti nuocciono tanto all'azione quanto al ritmo del film. Esiste una scuola di montaggio? Si può imparare a montare un film? Nella « buona cucina » del. cinema — nel montaggio —. avviene press'a. poco come in pittura. Si può imparare ‘gli elementi del montaggio, come si impara al adoperare i colori e il disegno: ma per cumporre un bel quadra, în cui ogni particolare « parli », bisogna avere gusto, i stinto e intuizione, Un po di colore qua e là, una, due immagini in una scena v nell'altra, una. parola, un gesto, una pausa da togliere o da aggiungere, per tutto questo bisogna sapere la misura, bisogna senlire il ritmo, IL montaggio di scene separate crea l'episodio, il montaggio di questiepisodi crea il film. La costruzione del soggetto ha co me base il montaggio di piani determinati, rag gruppali in episodi, la cui s Alcune: scene della Per i nostri lettori che si interessano della tecnica cinematogralica, crediamo utile pubblicare quest'articolo dovuto a uno specialista del montaggio. CEBAIORIE ASSI cura da tino na espusizo né del soggetto, IL contrasto e l'azione puo rulleta. como i principali fatten del nisi taggio rispet. tu alla trama, Iufattr, parallelamente alla azione drammuatica propriamesnte iletta, la suc» cessione di episonli diametralmente opposti, sia per il ritmo che li ant ma sia per l'ambiente che creano, riesce a provocare la tensione e l'in teresse dello spettatore. Fu David Griffith che introdusse il sistema delmantaggio per con. frasti, ch'egli impiegò in particolare nel film Intolleranza, nelle scene dell'inseguimento, dell'assedio e del salvataggio degli eroi. Lo stesso, nelle Due orfanelle, quando la È lama della ghigliottina sta per funzionare, egli crea negli spettatori unu tensione febbrile oppanendo la lentezza dei preparativi per l'esecuzione, al rapàlo avvicinarsi di coloro che dovranno salvare il. condannato, La prima prevccupazio ne di colui che monta un fibn è di non affaticare fisicamente lo spettatore. Un buon regista, un luon montatore di fila, devono anzitutto essere. buoni spettatori. L'arte cinematografica, particolarmente in ciò che concerne ln scena» rio, la messinscena e il montaggio, è risultato di una grande osserva. zione, E difficile per un regisla creare un film artistico se non conosce le leggi fisiologiche e psicologiche della natura umana, è ° Questo è elementare, come è elementare per ogni vero arlista pensare al suo futuro spettatore & al suo futuro lettore, quando crea la sua opera. Lo spettatore vuol vedere un film con calma, senza dover spendg mergia 0 fare uno sforzi costretto a forzargy per compry che a ; al» montaggio, si tanca, s'infuria.,. è ha ragione! I. cambhiamento dei piani, il passag lune dizione «de Enaeen fi iP è diretto” ida Mario Bonnard Produzione secondi d'aproare!! gro dul puano venerale al pumo inealto, al primo piano, nun può essere vsieguito a capriccio dll'ispirazione, conte durante i monlazzio dei fili sui, tiggi, al montaggio deve usare der ciguardi allo spettatore non sale nel passaggio ala uno fiuno visuale all'altro, ma anche nel montaggio der suoni; ciò che obbliga a seguire scrupolosumente una linea di lavoro. Gili ocehi e le orecchie dello spettature accettano volentieri la successione rapula e inattesa delle immagini e dei suoni, “a condizione che sia fatta conformemente alle regole estetiche è lagiche. Il regista deve sapere qual È il pia» no che gli sarà necessario per quell'effetto: dà & ciascuna scena un ritmo determinato dallo stile del film, ESiGSAT Fic interpretato: doi siii; Nittis Cinema Ilustrazione e non da lo stesso ribma wi fini pist> cologici e a iquelli comici. Invece, un nuntaggio Iuugo e dem fo (unpiegafo di preferenza nei filue d'ordine pstcologioni accentua Uazieone, svlufppa l'intensità dell'effetto drammatico, “©, fer conseguenza, conunmove più profondamente. La psicologia del film nen deve est stere per le spettatore, (suurdanilo lo schermo, lo spettatore deve ul benifonarsi all'impressione. psicologi ca ch'egli subisce, è quindi non deve sentire U menttargio, i combicmento dei piani in una stessa scena, e tan to meno i « Eruechi ». La messinsé@@na, la fotografia, du scenografia © 1 siontapgio essere nell'ambiente, nell'azione della storia, sunza attirare particolarmente l'attenzione dello spéettatore, e IH luogo e il tentpo se no dunque basati, monfaggio, sui dati. en speltatore, È così che le immagini girate in diversi luoghi possono succedersi al montaggio, senzaoffendere loechiu dello spettatore. La questione del montaggio del film è stretlamente legata a quella la base fisica della percezione wisiva cinemato grafica è ‘il movimento delle inmagini. IL mvvimento sullo schermo è una iUlusione, o più esattamente un ef. ‘felto vttico, perché immagini separate (fotuprafie di dimensioni nor mali di 11x25) sano pri ve di movimento. interno. E la successione ra crea l'idea del mavimene to ininferrolto. Grazie ul cinema siamo arrival a valutare la-ra percezione visiva di una dro della durata di 1r}24 di secondo — juindi 24 schermo in un secondo. Se si 2 metro. di pellicola contiené 53 immagini, un fil lungo 2 mila. metri cons e la durata di proiezio= ne è di un'ora 10° 10°”, Come si vede, il mon estremamente ‘delicata, giacché un buon rea taggio. può salvare im mancato, un cattivo sontaggio può <distry \ gere ug DEL (ES) nibineito n Viaristo devani nel: hirici della psicologia del-. la percezione visiva dello: de” pida delle immagini che pidità psicologica della. piccalu immagine — quar inimagini passano sullo. considera bhe un tiene 106 mila immagini: faggio è una aperazione. uit. della proiezione, giacehti