Cinema Illustrazione (Dec 1937)

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PARTE LRIMA SLA PRETENDENTE Ce £ + LA MINACCIA « Aria di tempesta n Corte: la per» plessità e il timere eran dipinti sul volto dei cortigiani e del ministri; persino. il grande Conte Orlolf del vino di zolity imporserutabile, quella conotte nori sapeva. imscondaro P'ausia, che gli naliva; dall'anima, valto, Perfino “lo: carlatidi, i fadti&magorici araborichi, 16 statue: che sembravano subiaceinesi contro l'ombra che invadeva gli angoli della sula. del trono i purova che avessore favorito questa ntmonfari d'ansià è di muto t{nore: L'imperitrico; solgul ‘cone, tro della sala d'un mae fifonò Basics, Che alLim ponenza ‘nos roppieva toa corta qual from» © | SE o Abi Ellsabetta Romanoff, figita dell'imperatrice Eltaabaita e nipote di Pietro if Grande, lapità, guardava con uno sguardo di fuoco i corti gioni cd i mivistri che, sparpagliati nel alone, non osavano fisgi= a quello pupille ardonti. Caterina, la grande Caterina, ate cor giovane, ancor. bella, > possente © temuta, nascondeva forso negli scop pi di ira che aveva la sua voce, nel: tremore cheat tratti Inceva sussule tare le sue spalle-bitinche, che -lo empiva il pitto sì ‘che pareva stesse n MO per scoppiare, la grande Imporatrice di tutte le Bussic nascondeva fore sotto quella parvenza di ira che facava Cromare i cortigiani qual. che senitimento che poteva. rassomigliare: alla. paura? Quale minactia incombova. sullà, Corte è aull'Impera: trico? E perché il Conte Orlot anziché inC tervenire, anziché avvicinarsi tran quillizzante e pacato, come. giù altre. volte, all'irata signora, ora se ne stava solo in un an golo fissando muto € pensoso il. pavimento marmoreo? Il silenzio greve, denso di frasi non dette, di pensieri non espressi, fu rotto di nuovo dalla voce stridula «i Caterina di Russia: ‘« Ebbéne, signori, voi dormite? Si cospira contro di noi, si minaccia la vostra Imperatrice e voi dormite?». Sembra va che ‘chiedesse ‘ aiuto, Nessuno ri spose. Il. silenzio più ritornò a grava re su quell’ ac colta di uomini ognuno dei quali aveva in pugno it potere. e la ricchezza: Caterina. osservò a lungo ancora quell' assemblea di uomini muti, timorosi; ebbe co mo un sorriso, un debale sortiso, che fa sul Ruo velto con tratto dall’ ira come un debole raggio di sole in una giornata avtunnale, Si avvicinò decisamon to al messaggero ch'era giunto da Venczia, Era questi ui gentiluomo addetto all'Ambasciata russa presso la Serenis sima. Come gli fu vi cino; « Leggete, signo re, —fece l'Imperatrice «—= leggeto il rapporto del nostro ambpsciatore poiché, forse, questi simori non ‘hanno ben capito quale pericolo ci minacci n. . Vi fu. come un moto di protesta. nella sala, in moto deliole ma che pur, voleva: assere. di assicurazione 1‘. «Oli — pensiva ognind . degli astanti — se abbiamo capito! E ‘come! Ma cosa si poteva fare ora? n. La voce del messaggero si levava nitida nello sala; sembrava rimbal= opprimente ‘ siro: contro la ‘cariatidi, “affondare nelle vellutate ‘stoffoche. ad dobbavnno le pareti, perdersi in alto versa ilisoffitto carico d'orl è di... atucéhi;« Un'avventuricra si qui al Venezia “per Elisabetta Romanolt; figlia. dell'Imperatrice Elisabetta--e nipote di-Pietro il Grande», ©: à i «Bestetmimia!.— 1h voce. dî Catofîna si insert: violenta. ad. interrompere la lettura. “i ‘Menzogna! I veri bastardi non si van tano d'esser tali». La voce pacata dell'addetto all'Ambascia. ta. russa continuava: c Essa. pretende aper: dtamente di avere diritto: al trono russo ». Caterina aveva ‘iniziato una riervosa. pas.” seggiata in. lungo ed in largo per. il salone. Ogni “qualvolta passava. dinanzi cad un gruppo. di'cortigiani si. fermava a, fissare quegli uomini. quasi. in: Atto di sfida, quasi iper ‘interprotaro £ loro , reconditi : pensieri? C'era forse tra qualcuno «dei ‘ presenti chi parteggiasse perla bastarda: prete identée?»...-. « Easa :— continunvala voce del di- plomatico 8 sostenuta jn questa “5Uà rivendicazione. dal: Principe. Ragdzlwill lialle polacco bi... Pag Ta Caterina. interruppe/con «ifonio:.'e Ut Machiavelli da -provincia;;Continiate! » «Radziwill — continuò. il dipl vortebbe. con quest'occasione ri indipendenza’ della. Poloùila | fine. Iniziato. colloqui: privati fa passare. “Amava i: montir e sapre tutto te perle che le piaceva far scorrere. fra: le'csilidita:.."!, Loy, la. <A Franci. La LA Turchia, ‘benché; ig ; sconfitta “dalla. no: NI" stra ‘gloriosa: dotta al si comando «del'Conte Orloti: =: (il ; Conte. parve. riscuotersì nel'#éntire il suo nome. Ma:rix" tornò: aubito nella posizione ato. na;;assento.di prima), hà promesso il: soccorso delle ‘armato: ottomani Uh trattato. sta. per: estere .. firmato conio Scià di. Persia ‘6 si sta seria.‘ mente. esaminando ‘la: possibilità di. fare. un’ colpo (di Forza, Siri > 1 ‘ministri. ‘ascoltavano: Inortidi Un consigliere < di Stato: domani «Ma: chi è insomma questa donna?» Nella dotnanda c'era. tutta: l'a pprene ‘slonié, titto:16' sbigottimento di quel l'agsembléa. «Quelli