We use Optical Character Recognition (OCR) during our scanning and processing workflow to make the content of each page searchable. You can view the automatically generated text below as well as copy and paste individual pieces of text to quote in your own work.
Text recognition is never 100% accurate. Many parts of the scanned page may not be reflected in the OCR text output, including: images, page layout, certain fonts or handwriting.
PARTE LRIMA SLA PRETENDENTE Ce £ + LA MINACCIA
« Aria di tempesta n Corte: la per» plessità e il timere eran dipinti sul volto dei cortigiani e del ministri; persino. il grande Conte Orlolf del vino di zolity imporserutabile, quella conotte nori sapeva. imscondaro P'ausia, che gli naliva; dall'anima, valto, Perfino “lo: carlatidi, i fadti&magorici araborichi, 16 statue: che sembravano subiaceinesi contro l'ombra che invadeva gli angoli della sula. del trono i purova che avessore favorito questa ntmonfari d'ansià è di muto t{nore: L'imperitrico; solgul ‘cone, tro della sala d'un mae fifonò Basics, Che alLim ponenza ‘nos roppieva toa corta qual
from» © | SE o Abi
Ellsabetta Romanoff, figita
dell'imperatrice Eltaabaita
e nipote di Pietro if Grande,
lapità, guardava con uno sguardo di fuoco i corti gioni cd i mivistri che, sparpagliati nel alone, non osavano fisgi= a quello pupille ardonti. Caterina, la grande Caterina, ate cor giovane, ancor. bella, > possente © temuta, nascondeva forso negli scop
pi di ira che aveva la sua voce, nel:
tremore cheat tratti Inceva sussule tare le sue spalle-bitinche, che -lo empiva il pitto sì ‘che pareva stesse n MO per scoppiare, la grande Imporatrice di tutte le Bussic nascondeva fore sotto quella parvenza di ira che facava Cromare i cortigiani qual. che senitimento che poteva. rassomigliare: alla. paura? Quale minactia incombova. sullà, Corte è aull'Impera: trico? E perché il Conte
Orlot anziché inC
tervenire,
anziché avvicinarsi tran quillizzante e pacato, come. giù altre. volte, all'irata signora, ora se ne stava solo in un an golo fissando muto € pensoso il. pavimento marmoreo?
Il silenzio greve, denso di frasi non dette, di pensieri non espressi, fu rotto di nuovo dalla voce stridula «i Caterina di Russia: ‘« Ebbéne, signori, voi dormite? Si
cospira contro di noi, si minaccia la vostra
Imperatrice e voi
dormite?». Sembra
va che ‘chiedesse ‘
aiuto, Nessuno ri
spose. Il. silenzio
più
ritornò a grava
re su quell’ ac
colta di uomini
ognuno dei quali
aveva in pugno
it potere. e la ricchezza:
Caterina. osservò
a lungo ancora
quell' assemblea
di uomini muti,
timorosi; ebbe co
mo un sorriso, un
debale sortiso, che
fa sul Ruo velto con
tratto dall’ ira come
un debole raggio di
sole in una giornata
avtunnale,
Si avvicinò decisamon
to al messaggero ch'era
giunto da Venczia, Era
questi ui gentiluomo
addetto all'Ambasciata
russa presso la Serenis
sima. Come gli fu vi
cino; « Leggete, signo
re, —fece l'Imperatrice
«—= leggeto il rapporto
del nostro ambpsciatore poiché, forse, questi simori non ‘hanno ben capito quale pericolo ci minacci n. . Vi fu. come un moto di protesta. nella sala, in moto deliole ma che pur, voleva: assere. di assicurazione 1‘. «Oli — pensiva ognind . degli
astanti — se abbiamo
capito! E ‘come! Ma cosa si poteva fare ora? n. La voce del messaggero si levava nitida nello sala; sembrava rimbal=
opprimente ‘
siro: contro
la ‘cariatidi, “affondare
nelle vellutate ‘stoffoche. ad
dobbavnno le pareti, perdersi in
alto versa ilisoffitto carico d'orl è di...
atucéhi;« Un'avventuricra si
qui al Venezia “per Elisabetta Romanolt;
figlia. dell'Imperatrice Elisabetta--e nipote
di-Pietro il Grande», ©: à i «Bestetmimia!.— 1h voce. dî Catofîna si
insert: violenta. ad. interrompere la lettura.
“i ‘Menzogna! I veri bastardi non si van
tano d'esser tali». La voce pacata dell'addetto all'Ambascia. ta. russa continuava: c Essa. pretende aper:
dtamente di avere diritto: al trono russo ». Caterina aveva ‘iniziato una riervosa. pas.”
seggiata in. lungo ed in largo per. il salone. Ogni “qualvolta passava. dinanzi cad un gruppo. di'cortigiani si. fermava a, fissare quegli uomini. quasi. in: Atto di sfida, quasi
iper ‘interprotaro £ loro , reconditi : pensieri? C'era forse tra qualcuno «dei ‘ presenti chi parteggiasse perla bastarda: prete identée?»...-.
« Easa :— continunvala voce del di-
plomatico 8 sostenuta jn questa “5Uà
rivendicazione. dal: Principe. Ragdzlwill
lialle polacco bi... Pag Ta Caterina. interruppe/con «ifonio:.'e Ut
Machiavelli da -provincia;;Continiate! » «Radziwill — continuò. il dipl
vortebbe. con quest'occasione ri
indipendenza’ della. Poloùila |
fine. Iniziato. colloqui: privati
fa passare.
“Amava i: montir e sapre tutto te perle che le piaceva far scorrere. fra: le'csilidita:.."!,
Loy, la. <A Franci. La LA Turchia, ‘benché; ig ; sconfitta “dalla. no: NI" stra ‘gloriosa: dotta al si comando «del'Conte Orloti: =:
(il ; Conte. parve. riscuotersì nel'#éntire il suo nome. Ma:rix"
tornò: aubito nella posizione ato. na;;assento.di prima), hà promesso
il: soccorso delle ‘armato: ottomani Uh trattato. sta. per: estere .. firmato conio Scià di. Persia ‘6 si sta seria.‘
mente. esaminando ‘la: possibilità di.
fare. un’ colpo (di Forza, Siri > 1 ‘ministri. ‘ascoltavano: Inortidi Un consigliere < di Stato: domani «Ma: chi è insomma questa donna?» Nella dotnanda c'era. tutta: l'a pprene
‘slonié, titto:16' sbigottimento di quel
l'agsembléa. «Quelli