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Hi
caternò la sua felicità nello scorgere gli È amici, rispose sbracciandosi in modo scomposto è tutt'altro che signorile ai gesti di richiamo degli altri e tra le duo gondole si stabilì una specie di col loquio. — Ohè, Marietta — si gridava dall'altra parte — hai trovato un signore e perciò disprezzi i tuoi amici, non è voro? Ha trovato quel che mi merito, ‘pezzi di idioti! — protestava la. mascherina aggiungendo alcuno frasi alquante libere che non giunsero gradite all'orecchio del suo accompagnatore. —È tutto per il vestito della tua padrona -—— si riprese dall'altra gondola «ke no ton avresti davvero tro. vato un gentiluomol.,.
—Cosa? cosn? -— brontolà Nikolsky, Un dubbio, un sospetto terribile gli si li affaccid d'un tratto nolla mente: — Ihi «Toca rivolto alla sua compagna tiran» dota per un braccio dentro il bordo dal quale ella protemdeva troppo verao ; l'acqua «Ehi, si può sapore chi siete? ME: Per tutta risposta In mascherina riii poté la domanda ni suoi amici: — Mi
ù domanda chi sono! Ditegliclo, è ve. dirote che non mi abbandonerà per questot
sen fi li cameriera di Sun Altezza Eli subetta di Russia, messer! Fatelo buana compagnia...
Cap, IK; » SOGNI.
Ellaabetta nella aua nicova tutta piu me a tntta sote ripensava a quella notte così dolce, così romantica; ripuusava al nuo misterlono. cnvallere, Sentiva nel suo cuore niscero qualcosa di più forte: cella almpatin vera e propria, provava qualcosi cho al. pensiero delle ultime (parole di lul: « Addio, parto stanotte n, le dava qualcosa. come un morso di ilelore ‘0 di nostalgia,
ld e \ muordine. Qualche altra duma e due Come us sol gomo. la: folla: sorse: o tre cavalieri le facevano corona. in piedi: Il grido si ripetò ampliato, La veste stupenda, i. gioielli chè ne. gigantesco, si unì al'sonoro batter adérnavano le: belle braccia, da di mani 1 veneziani ‘esprimevano luce che investiva. in pieno! il ‘così :il loro ‘entusiasmo, In loro. sim» «uo visino, la ficevano sem» pitia per In «gentile, per Ja bella HI, Jcordavi impatla brare ancor più “affascinan pretendente nl trono di Caterina. ì Ra: E TICO pi RE 1 3 te. Quasi sentendo quello. ... Elisabetta, confusa rispondeva: coi a LA Aiupati, CO j j ' ; sguardo avido, ‘ intenso, gra cenni del capo alle ovazio comu di più forte della tesa i 5 ; ; È Serale iL collo, Elisa iti della. (ole, Orloli fu come col nostalgia. du perfino tire la | 1 ui Tie i Collo. Uno» Dito in piono petto: palo in piedi bata con Radalwill quando -M : i 4 i dite; trai; quattro, cin e stette por qualche attimo come im Ù prudente omo politico. #7? ; i ; È ciquo e filo di -paichi. piotrito a fissare la donna, . <> la FInpravard ARIA È Ecco al quinto pal. “Radziwill notò la sorpresa, lo sbite dl ng cer bian] f È i ; coquel.: cavaliere. gottimento di Orloft. | Sorridendo: si ni fuoi” oedint. | Itndai{fi i 9 ; Restarono: così guarchirid. all'orecchio. di Elisabetta; will nvevi subradoraia pc ; dandosi’ a lungo; E Quell'uomo: sussurrò — vi har Hualcani EUa, Amaia continuarono. i conosciuta, È pericoloso, — La prin:
Cosa nteva soccedende nel suo piccolo cuore?
OM, se lapiccola Elisabetta avesse immaginato quel che stava per acca» derle, so nveno vermente saputo chi era Î sno misterioso cavaliere. Ma
che si stava tossondo La SH guardarsi. ati cora cipessa si voltò verso Radziwill,-ma attorno n Sua Alte j li ; ;; quando l'apora coquesti era. già: scomparso, Anche Or: an. Em troppo fullm i x ‘ ; minciò “e Ian peloff era: uscito ‘dal. suo ‘palco;
è ciroppo > intrigante RE : ay . nombra invase la © Blisabetta intuì, più ché. comprenz egli utero. per nom fn» Î a . Ì ; sala. Lo spettaci: clero. Si alzò ra ‘sua volta: ed; L°
dovinnre per quale pe "4 lo passò in necon: . È . : ene dl lino dinogilim ", CARRI. Là. SALVATEIC va perciò vietato ad lo sguardo dai lo-... Di. corsa; senza; pensare”: anull Eltanbefta edi uscir di 1 ro visi. Sembrava. “senza badare “ad ‘altro raggiunse casa In quella notte, I fino. adorarsi; in due: uomini le:cui' sagoma: si staglià:"; la giovane, r0s4 ‘dal di; \ lenzio. "vano buie riella notte nobbio mppunto è dalla. calle. ; j { i w i " Net fondò dél palo Otrloff 1. ii
ri, “a'ara sirviecinto di Ala È i n di di e sta ; Radziwill veglia va. ;Nikolsky subodotò: ‘un. ggua domo il Tissuoso vestito Ò pini ) < S ; 0/4 Non gli sfuggì quali. — Attenzione). fece’: Ma: Elis dn maschera. che: aveva se se Ulm" ) £ l’attenzione. di “Elisa= bettà: li aveva” già raggiuntt: donato n Marfetta, DI qui si i Mi: a betta “epricentràfa in. Conte \Orkiff = Ddisse +— vi débl laquivoro in.cu era cadui È si ; 3 quel. punto, * Setutò:/ osparlare! E : : toNikalsky, Pers In: tenta» Di 1 È A servo: Vide” Orloff, i Va 5% Parlare. gi mol: Nan zione del cnrnovale ora statà i } s ) È : sorriso ‘ambiguo! gli sfiorò forse “salutati ierl notte):
più forte d'ouni altro: sentimen» 9 ; ; Î I ‘le labbra. Le sue” pupille brildi Orlolf. era ; freddo, sostaniut lo-:0 con Elisabetta. cedette SA ; À A ; i larono:: Si: cliinò “verso ua Conte. — supplicà Elisabetta siel mascontamente: di casa. Ma Ni G ; A X betta: = Altezza: — mormorò: debba parlaret*. i congiurati non’ avrebbero mai imma: Si i ! Ù cai quiell'nomo che. voi: aminirate .— ui riggui ginato che quella fragile; ‘grazione bame: x i i è Onoff; i coli bina ele: avevano incontrato;. montre . i e Fn come ina doccia. fredda : Ii
gi trancinavano appresso la suprosta ; 3 È società Sabetta: si riscosse... Guardò Rad:
P. peotendonte, -fonee ; proprio Ellsnbetta; HF 7 I “Veneziana Will, pol si voltò ‘ancora «di ‘staltà
; < Néfloure” Orloff riaciva # imoRAGarE: SL “occupava i pal. verso Il-palco di Orloft: 1.
{ In. giovane con. cu dll Lilia Saldi 3 i; Ian sr] ‘Orloff. dal auo Ti quel momento: la sala. scoppia: di incanto, cullato «dalla 108 ato de: i ; alto, guardava: ammirato “questa” va in: ‘applausi. Il: primo. atto. del
inn gondola. Aveva corr let dimenticati 4. È Lage ita:da melodramma eta termiitito sull'acuti e quando Ja giovane. sl tolte dal ‘urlato ) Ja: scona den essere dimmortalataida, Coro del tenori, La melodia em: viso, In maschera, da como.abhagli piva ‘Aticéra ' gli pan ‘ché l'entu; du.tanta gentile bellezza; ” {| dae “flasmo per lo: apettacolo si convertì. i în fondo, l'annuncio datogli. da; Ni: Place È : nor i ta in do Altro ientusiàanio, db: + Allora) i ‘kolsky «del grossolano abbaglia-che'ivér dai Fu, d'improvvito,; una voce che gti: gente. e le ferto da dini reso ‘o-dell'ingapno in. cui.era ne gl Ja hell incognita’ dò da qualche: punto del teatrò:. ; Caf (continuazione 4 fn raftoncamonte. caduti, lo, fnito fi di-quelle notte, in un palco. di pri. Evviva Elisabettà ‘II di Ru al'prossimo. numero)
i Come! Sirona a bordo. della ‘gone ‘ola. della principessa; Orloft doma
o: di qual che .