Cinema Illustrazione (Apr 1938)

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ul) da lui molte cose che gli snrebbero , nella quale un salice piangente fronde, la, Ireccia. — ‘Eccola, eccola, Visastato di grande utilità alla corte. immergeva la sii lunga c folta cakha! — esclamò la fanciulla come la scorse. , La prima di esse, era che a palaze pigliatura argentea; cercando con gli — LA, nel troncol 20 regnava, assoluto pilone del occhi la magica visione che gli aveva Aveva. scorta la freccia” ma non il vene cuore del Kan, un saraceno di noriempiti gli occhi e l'anima di -luce. ziano ché, come. ella si avvicinava, messer me Abmed, tin estero tenebroso e Ma la fanciulla non, c'era più! era’ Marco sl'era affrettato a' nascondersi dietro sinistro, malefico come l'angelo dello: svanita come unn leggera nube rosea al tronco annoso, "E, (teme ella levò. il braci tenebre in pernona. La seconda, che nel'ciclo “azzurro ‘nd'un lieve” soffi o per trarre Pacma: dal legno ;in' cui si > Chen Tu eva chimico. di vento, Messer Marco sostò, soviap”’ era infissà, una mano, la, mario abbronzata È ne Ania modo + gli disse mopengiero, ai piedi del salice, fissando @ forte del viaggiatore alferrò la sua, pic» destamente il buon cinese «> sono lo sguardo sui Inrfhi fiori di loto gal‘cola 6 delienta #0 0 anel'io un filosofo, un momo di leggianti sull'acqua tranquilla dello è 03 Af “signora LA ospirava nell’ atto scienza, Vedete chie cosi no fare... stagno. "Ed ecco che, mentre stàva Marco Polo — per. poco; la vostracarma non Immerse la mano in una bacinella, così meditando, un leggero sibilo. troncava tina brillante ‘carriera ° è In ritrasso piena di una polvere’ accompagnato” dal frusclo "di “qual “E uscito di distro al Irenoni la fisuavi nera che prese u far cadero di fra cosa di leggero passato fra le fronde, don occhi ralenti i ' le dito como fosso stala sabbia. 0 terminato com un piccolo Calpo'steTa risata dia inicon squillava sulle labbra 2a Questa, Marco Polo, 6 ki pel: co, lo distolse dalla sua attenzioni della fanciulla si pe dI ai tmtto vere del fuoco, una combinazione di Levò gli occhi, cli volse in giro; “TL Chi chi, ‘toto? Gli doni vote enrbone, di zolfo e di siloitro, Si vi nella cortetcla nera ciel salice era inomai la Hi Hionora. È avvicinate uni scintilla, s'accende fissa, per lo punta, una ‘sottile free "2, lì CS 5 np: forse? Forse che e bricia in un allimo,.. + Pol, da cia, il cui fusto tromolava ancor, voi aveto a di tentar d'isaisinato cassetto, treansa 1 iccolo cilince » fabbrivide î dro di n i sur.]i La (DICeoo _ SUDO rome; Fabiirixidondo: tando quanto 1° Persone che ancora non conoscete? i indi I PI RIU Me MOTORSG TT 2 E voi +—— rispose ella con una punta giunto > è un petardo, Se al chiudo Chen Tsu gli aveva detto del feno: 1; irritazione nella voce, -aveto forso l’abi. questa polvere in un astuccio, a in broso Ahmed, sporso cautamente il, li li affe lc mani delle signore un recipiente chiuso e le si dà fuoco, capo per vedere chi fosse stato colui Mt inattoa ie TO Là RIST iosuoi vapori non possono disperi che aveva attentato, già così presto, derst con di dovuta libertà, ed al alla sun vita. Ma non Hcorse nulla” lora provocano uno seoppio di gran di allarmanto, ‘ sd E riimote, Attento! © Tnveco, un'altra visione inaspettata } Aveicinò nnn finnmella alla mic: 6 bella si presentò ni suoi occhi: i cia del priardo, 6 questo esplose con lungo l'orlo di marmo rosato della î ui fortissimo colpo che spaventà vasca, avanzano. duo [nnciulle piene i Hinguccio. di grazia: la prima, più piccola ‘e i i che non conoscete? == Perdonntemi! Ma era una mano così bolla che non ho potuto farne a meno... La mano, con uno strattone, si sciolse dalla sua stretta, Chi siete? — supplicò messer Marco Polo. — 0h, ditemi il vostro nome, che dove esser dolce come il miele che le api estraggono dai fiorì di caprifoglio.., Sapete, voglio rivedervi, poiché ora vi debbo In sciavo, Fra poco, sarò ricevuto in udienza dal possente Kublai Khan... Perciò sono costretto a separarmi da voi... La fanciulla non lo ascoltava. più Gli aveva volte lo spalle, e si era avviata verso palazzo, scomparendo fra i fiori. y i 7 Ahmed Sul trono del figlio del Ciolo, adrone dolla fferra o dol Sole, , della Luna 6 del lo Stelle, sedeva Kublai Kan, un piccolo uomo, grasso e vecchio, MB) dall'aspetto sori ridente a cordia «Ne usiamn a milioni, > conti. più rotordetta della sua compagna, nuò poi Chen fia he'ante le grin» portava un leggero turcasso picno di di feste 6 nello più importunti cerl-' frecce sottili: come quella cho s'era monile. L'imperatore atesso ma ot piantata nel tronco del salice. ordina, per tali occasioni, migliain “1 Ja seconda... oh, fn seconda, in e miglisia di cisiie,.. Ed om, vi pre cut riconolibe la visione ammirata «go dii ricordare ta car del vostro pochi minuti prima, possedeva ‘in 86 umile amico, messer Marco Polo, Ve ogni bellezza, Era leggera, sottilo © nite a trovarmi, se no troverete IL fragile, ma il suo jucetempo, ce in cercherò di potervi es dere em pieno di digni. sero utile in quanto mi snrà possibile. dA. 1 capelli, nero-azzurti Marco Tolo e Binguccio ripresero come ala di corvo, por la via verso li grando città, alla cui tava raccolta sulla som» porta travirono gli inviati di Kublai mità del capo, e’ Kan che, già avvertito del loro artrattenuti da una rivo, I voleva auoi ospiti, cd aveva. ghirInndetta di fioè asseganto loro un appartamento nella ri, i cui petali | cità impierinlo, sembravano meno Ta gera nori era ancor giunta, che morbidi e freschi già messer Marco aveva falla uni delle sue gote. scoperta; da uno dello finostre del Leggera come sio appartamento, aveva vinto, nel una farfalla, ella, giardino, una vivlono che gli avova al avvicinava, ed i fatto hittero Il cuore, Una fanciulla, vivaci colori del alto e oscuro, con gli occhi H bella quanto mai Nene r'altra, ripo-. nno” abito pareva» stranamonte scini sava piena di grazia accanto alla va no scintillare, snl verde . tillanti. di fra de sca delle siero carpe dorato, dle praticello, come In palpebre socchiu j van Guarda, dira cscinmo Marco Poricen guarnizione di piu80, stava, in atto i lo, ce Guardi, Maguecio : ceco ii mo di un qualche moraossequiente ce subpiùbel fiore dele Catalo pi viglioso uccello del par dolo, uno strano ' » radiso. » personaggio, nel Ma ciò che maggior È La freccia nel tronco mente colp Marco Polo, Stetto a contemplarla alcuni intan. fu l'espressione degli octi poi, lasciando Binguccio alle suo chi dolcissimi, orcupazioni, senza avvertirlo, di nori o vollutati ‘c i ciò che aveva in mento di faro, sce ridenti, intenti a so nel giardino, è ui diresse alla va= cercare, dra le An quasto film, par la prima volta el vedrà dae. ry. Cooper baciare una donna sullo acherindi Vatcanto d'Inli alto è anciron!?