Cinema Illustrazione (Nov 1938)

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Glorgina, allegra e sportiva... la da ridere, Il mio amore, e un “amore come questo mi sono sempre creduto incapace di nutrirlo, è serio. Troppo serio... — Funebre... ; — Vi ho pregato di non scherzare, Francesca, Se voi sentiste quello che provo io... — Dimenticate che sòno stata anch'io innamorata di Roberto,. e tanto. E lo sono ancora. E, in quel tempo in cui non eravamo ancora fidanzati, ho provato anch'io momenti di ansia, di terrore, quasi, e di disperazione, temendo di non riu scire mai a farmi amare da lui... . — Ma Roberto, allora, ern libero, c voi potevate sperare, cosa che a mo è vietata. Ella non è libera, e la sua rettitudine, la sua onestà, l'ami. cizia che io porto al marito, mi impediscono... — Giovanni, — gridò quasi Francesca, spaventata ed angosciata perché temeva. di indovinare, -— non dite più nulla! Ho paura di avere compreso! : —Ed. avete compreso, Francesca! Sì, siete voi, la donna che io amo! Ella liberò pianamente dalla stretta di Giovanni la mano di cui egli si era. impossessato, si levò lenta. mente, e con voce. sempre calma, sebbene per la prima volta Giovanni vi sentisse vibrare. una. nuova commozione, disse: — I mici doveri di padrona di casa mi impediscono di trattenermi ‘gincora qui ‘trascurando i mici ospiti. # Poi, con voce più dolce, tenera quasi, come materna, soggiunse; — Su, Giovanni, voi stessa l'avete det. . fo: siete troppo amico.di Roberto, «ed io merito un poco più di stima... E scomparve nellè ombre del giar.. rumore, Hok* dino, senza frr Roberto, ‘alle undici del mattino Seguente, stava scendendo dal letto,, quando senti, ‘davanti alla tasa, il motorp della. sua automobile, Mera» vigliato, si affacciò alla finestra, e scorse Giovatini che, aiutato dall'autistà, stava. caricando sulla vettura ; i suoì bagagli. Così com'era, in pigiama e. pantofole,. si precipitò abbasso, arri vando appena in tempo per saltar dentro. alla. macchina come questa ‘“ partiva. ° = Che cos'è questa roba? — chiese, meravigliato, a Giovanni, — È... è... /— rispose questi, imbarazzato,. — che. ho ‘deciso di partire: ; ; — Hai deciso di partire?. Così, all'improvviso? era — Sì... ho ricevuto: un -telegram-. ma... Cioè, una telefonata, — tentò ancora di spiegare Giovanni, sempre più ‘imbarazzato. ‘— Debbo partire col treno. delle undici eun quarto. —Vedi come ti confondi? . Non sci mai stato capace di dire una bugia! — continuò Roberto, messo in ansia da quella improvvisa decisione dell'amico. -Chi vuoi che ti abbia telegrafato o telefonato per affari, se.oggi è domenica? No, no. Tu mi nascondi qualche cosa. i — Ebbene, sì, ti nascondo qual: che cosa, — ammise Giovanni, mentre la macchina giungeva alla stazione. — Ti nascondo qualche cosa, e mi farai un insigne favore non, in ‘comprendo. Tu sei agitato, sconvol-| ‘ritorno. Si fermò, c-la fece salire. . slanci, Roberto ‘aveva confessato. a sistendo per sapere di che si tratti. Hai capito? E balzò dalla vettura, alfferrandot la sua valigia. Ma Roberto fu lestof ad acciuffarlo per un braccio e a trattenerlo, È — Su, non fare lo sciocco, Gio-i vanni. Torna cono noi alla villa... — Nemmeno per ridere! i Con uno strattone, si liberò da lui, e corse nella stazione. Roberto, | noncurante del suo costume, ve lof seguì, tutto rattristato e pieno dif sincera ansia. i — Senti, Giovanni, — gli disse quindi, quando questi si avviò all suo vagone, -— davvero che non tit to... Tu hai qualche grave dolore... Perché non me lo vuoi confidare? | Il treno stava per muoversi, Gio. vanni, allo sportello, era ancora È trattenuto dalla mano di Roberto e, disperando ormai di liberarsi da lui, | in uno scatto di sincerità, confessò: — Sì. È vero, Ed è appunto per. ché siamo amici che parto per VE. gitto! Perché, capisci?, perché ano | tua moglie, e l'amo come non avrei | mai più creduto di poter amare! È A quella. confessione, le dita dif Roberto allentarono la stretta. TI} treno si mosse. Roberto senti salirgli, dal cuore alla gola. come un nodo caldo, e tratto il fazzoletto di tasca | si asciugò in fretta. le lacrime. — Povero Giovanni] — mormorò, È Poi sventolò il fazzoletto fino a che. il treno non fu scomparso alla È prima. svolta. mei Tornando. alla: villa, scorse Fran. cesca; tenesido la sua bicicletta per il manubrio stava anch'ella facendo — Mi hanno detto che Giovanni partiva, — disse al marito -—— e sono corsa. alla stazione per salutarlo, ma non .ho fatto in tempo. Sono, giunta | che il passaggio a. livello era già | chiuso ed il treno stava per passare, L'ho visto, però, ‘allo sportello, e mi è parso molto, ma molto triste... Roberto non rispose, ed anch'ella tacque. Aveva. compreso il perché | di quella’ precipitosa partenza, ‘ so La fuga di Giovanni lasciò, alla villa; un grande vuoto che nemmeno il brio di Giorgini e l'allegria un | po' rumorosa del ‘vecchio Teodoro è riuscivano a colmare. Poi, anche la vedova partì, e i tre rimasero. soli, e immusoniti, In uno dei suoi soliti suo. padre il perché della partenzi di Giovanni, ed il vecchio ‘sventato. se lo era lasciato ben ‘presto: sfuga giro, di, mode che, in breve, qual segreto era diventato come quello di È Pulcinella. Frattarto, vno strano ‘fermento andava sconvelgendo l'animo. di Francesca. Allevata: nel modo più borghese, con tutti i pregiudizi e le tradizioni romantiche delle vecchie famiglie lombarde, ella «non aveva tardato a commuoversi . per quel grande more. di cuni cera oggetto. Aveva, da signorina, letto molti ro. manzi, ‘e quella vicenda passionale Ie sembrava: degna della. penna di uno dei suoi preferiti serittori, « Ah, — sospirava talvolta -— se | Îlo raccontassi a Gotta che bel ro- CAPELLI GIU?! $ Per Rubi Dalma rispondiamo noi; ‘80. Vedete come sta-bene con questa. modernissima pettinatu» ra, con la quale comparirà In i “Batticuore”, Alcuni dei più noti attori di Hol. Ivwond sono stati pregati da una rivista americana, Sercenland, di eaprintere il loro parere sulla ues Conciatura lfemininile di gran noda, SI gio liberf nuca: e oree» chie, Gfavo quistione!! Ma fea fe risposte, ce n'è qualcuna bizzarra, ehe certo interesserà le lettrici, CLARK. GABLE: Mi piace soprattutto per la sera, Di giorno... mi pare un po' una così d'altri giorni! k WALTER WANGER: Le douna sem brano più giovani, acquistano « classe + e dignità, FPREDRIC MARCH: Se stanno bene il collo e le orecchie scoperti? Avere due orecchie ben fatte eun collo perfetto: tutto sta qui. ; CHARLES BOTER: Adoro i vapelli rialzati: non foss'altro perché N porta mia moglie. N SPENCER TRACY: Preferisco ancora la zazzeretta liscia. _ ATRIE MORRIS: Per me, sono net frale, ROBERT TAYLOR: Mi piace soltanto "| per aleune donne; Soltanto, siccome tutte adottano la nuova. pettinatura, rimano da stabilire per quali. è che non mi piace, FRBROL FLYNN: Tutta la min simpatia all'acconciatura rialeata, Anche Lily ernia nioglie > si pettina così, BASIE RATHIBONE: La nuca di una donna è la sola cosa sgradevole che co: noscoin lei. Quindi, abbasso l'acconciatura alta, i (EDWARD G. ROBINSON: Io saputo che-lu nuovi pettinatura’ esige un'ora di cure-al giorno, alle signore, Ahimè, se peramenfe il tempo è denara, penso con terrore a quarto dobrà buttarne via miu moglie in capo a quest'anno, JAMES CAGNEY: Ai piùce. sebbene malte donne, così. pettinate, sembrano appena sfugge a un uragano. PAT OBRIEN: Lasciate fare alle dan nes tanto più che forse — quando ‘quer ste riglie sorunno ‘stampate -— apranio giù trovato qualcosa di nuovo; 1? GN ospiti della villa nella ridente Brianza, manzo ne caverebbel Povero, povero caro Giovanni; fino in Egitto è scappato, per amor miol n, L'Egitto! Terra misteriosa. e lontana. "Terra dei Faraoni e di Aidal Terra delle Piramidi e della Sfinge. Sì, perbaccol Anche della. Sfingel Non era stata anche lei una Sfinge, per Giovanni? Non era stata fatale come, dicevano, era il mostro iisene sibile di pietra, eretto nel deserto? Tornata a Milano, sapendo di un indovino egiziano, volle consultato. Pu ricevuta da un uomo dall'aspetto tanto. misterioso da conturbarla, in una strana, grande sala, piena di mistero e di mobili strani, — Vedo un paese lontano, —dis se l'uomo con voce Ingubre e miste» riosa come tutto il resto, -—un paese che conosco... Ma si Ma sil Lo conosco! E il mio paese... C'è mn uomo che piauge. Un uomo che sof. fre... O grande Fiat Quell'uomo... No... hastal — gemette Fran. cesca. —— Nono mi dite. più nulla! Povero Giovanni] «+ Poi, cono Ja solita incongruenza. «delle donne, continuò Sì, dite, dite lutto quello che vedetel incanto è rotte,, disse il chiromante CON VOCO CAVETnOosa, SCuo» (tendo il capo, L'incanto è stato rotto dal vostro. scatto.... “Tornate domani, Cinquanta lire, per favore. Francesc pagò e «tornò a casa sempre più triste, sentendosi sempre più fatale, «Por strada, passando davanti ad un antiquario, scorse nella vetrina una testa di bove, di pietra verde, che all'aspetto te parve egizia, + Testa di Api, della terza di nastio, + disse Pantiquario quando alla: gli ebbe. chiesto se quella scoltura fosse egiziana. NM bue Api, venerato presso gli Egizi... Ella lo lasciò parlare pazientemente, senza ascoltarlo, Nella sua mente i pensieri si. rincorrevano confusi: Giovanni, il bue Api, Roberto... jo «Che sia un simbolo? + pensò, (sgomento, îl buon Roberto, quando vide giungere a casa quella strana fanticaglia, — Maledetto Giovanni! ». i Poi, siccome voleva molto bene a Francesca, soggiunse, mentalmente: « E povera Francesca. Guarda un po come Tha sconvolta i rimorso di aver fatto tanto male al nostro {migliore amico... ». # * * Di li a. qualche mese, Giovanni tornò. Tornò con le rondini, e FATACI rito, per trovare casa Sandi trasfor i mata in. una succursale di qualche fnegozio d' antiquario del Cairo, e ‘Francesca, pur essa trasformata, con delle pose di doma fatale, Adesso, [aveva anche due levrieri alti e ma. gri. Ieratici, diceva E Fancesca, come lo era divenuta lei, io Una così pietosa, ma una così che [fece tosto comprendere a. Giovanni {come tutti fossero. a conoscenza del suo segreto. Un: bell'affare 0; piutftosto, un bel pasticcio! do Ora, non era più lui da conmrpiane (gere, ma il povero. Roberto è ta pus vera, lrancesca, Bisognava, per il loro bene, risolvere quella situazio» 08,6 risolse di. affrontarla. a viso duperto, con la sua solita sincerità. > Francesca, le disse quindi uno giorno in cui si era recato da lei apposta, ho bisogno di par larvi, e da buon amico, L necessario per il vostro bene e per quello di Roberto, se Vi ascolto, — disy'ella con tono fatile + parlate. Appoggiò il mento alla punta del. le dita, e si dispose ad ascoltare, «e Ro ora che tutto ciò finisca, incominciò allora Giovanni, quasi brutalmente, — CÈ una cosa ridicola, una cosa senza senso, Voi, una vol ta così dolce, così semplice... «Non sono mai stata quello che dite, + lo interruppe ella, parlando lentamente e a voce bassa, per fare maggior impressione su di lui, -Non le sono mani stata... Allora, mentivo.,, Mentivo involontariamente, perché nono sapevo. quello che cera ino me, Non sapevo la forza della passione di cai era capace la mia anima. Nono sipevo di essere capace di sconvolgere, in un modo così sublime, le anime degli uomini, come ho fatto con la vostra... « Povera Francesca, mormora vi intanto dra sé Giovanni; —ella. nen ini erede ancora guarito è, i sun volti, è rimasta tocca... Ma i cervello, e nono al cuore, Orsù, tentiamo i grandi tozzi », Amica mia, disse quindi quando ella ebbe terminato di pare lare su che voi sigle tutto quello che dite. Ma on è troppo tardi, Al meno pero me. Durante questi mesi d'esilio, durante la mia lunga. soli. tudine, ho avoto modo di meditare lungo, è profondamente, di inter» rogare ÎL mio cuore, di metterlo a nudo, Ebbene, ho scoperto una cosa importantissima. Hiù importante, forse, per me è per un'altra persona, che da verità stessa. Non vi ho mai amato, tl ho sempre, invece, amato Giorgina, senza. accorgermene, Forneo l'ammirazione che. provavo. per voi mi Ma fatte credere di amarvi. Ma ora, come vi dico, ho scoperta la verità. Amo Giorgina, t'ho vista, gliel'ho detto, e la sposerà, = Vi bposerete? >> chiese Franco. teca che era stata ad ascoltarlo con gli occhi sbarrati, sia Oh, me infelice! Francesca, divenendo pallidi, Quando. foberto torudb a casa, trovò sun moglie tutta sconvolta, =» Non ini ama più capisci? — esclamò gettanidagli le braccia al collo. «Nog mi ha mai amatal Canaglia! — esclamo ‘Roberto, Voleva, pero, dire chi Giovanni era. una canaglia per avere illuso hu moglie, e non per nos amarla... sbottò dd Francesca ba occupato In cabina della vettura a letta, esta aprendo la valigetta che contiene gli oggetti da todetta. Giovanni e Roberto si sfanno abbracciando sulla banchina. Ori sono Francesca e lui, che pare fano per dimenticare... sa Oh, Ralerto! Vieni a vedere Che così din trovato! << esclama in quella la voce allegra di Francesca. È si afficcia dia finestra, concin mano la bubboliera. portata da Giovanni’quasdo Taveva creduta madre. ce 0 porterà fortuna, soggiule #6. pol, con ut sortisa, *k À