Cinema Illustrazione (Jan 1939)

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È n A IRTEL MARIA DEN di ehi ssi suttanedetitia, UM ABBOrHO, fermate mai eredessi Le più italia» Sona fra de artiste dello scherno ri spondevo senza estare: Jen Hutrtow. Alla povera Jean, che purluva. al A lestamento, ce non inrrettuamente, 4 hu buo nestra tinge, e chie aveva n te fsrdrino di straritsstita sontigliatio: ge za, dl quali si chiomava Maro fino fello, da lespenda attre buipa, da quel di Holbyaeal, samp caiano: e voi si pete cha pie nannini di lat» tere, a ragione dd lors NUOVE : to, danno pia onper STELLE tunsa alla leggenda al, I anigora sul firma» vhe alla. starci. menta di Hollywood, 9 Al caso del “i al pasto di quelle che LHarlot, di armal al apangono. Pas pei, mai santo nel rango della ‘ai dura Kay franeli, Silvia Sldaey, la cantinte Lily Pons, Mirlam Hope Neg Kina, Gladys Serarthout,. Hd seco valli dl afcune [ra quella. aha, con Lusille Mall, sona la diva di aggl. i cirie idiota 05 LE DI CASA NOSTRA Marco Rampeorti nua avrebbe potuto offrire coi suoi resti, coi suoi modi, con le sue braccia ai fianchi, con la sua anima alla finestra, con tutta la franchezza è spontancità e perertorietà del suo dire e del suo fare, una diniostrazione. più evi dente a quell'ipotesi d'oripini sicule: ipotesi che l'attrice dai bianchi capelli. pa» reua legittimare con la sua sola presenza, portando, come il vulcano Etna, della neve in testa e del fuoco nelle vene, Poco nnportava, dunque, che l'animoasa Jean dintoras se in Iulia, oppure agli antibodi dell'Ibalia, per rape presentare — quello — spiritus chie senza dubbio avsva n corpo. Parcechie attrici domuciliate fra nov non hanno d'italico, viceversa, che la cittadinanza; e non basta: o per nascita, 0 per animo, è per vezzo, o per artificio, s0no in molle fra noi a pece vizio si gode, È calda di questo sangue di salute; è semplice di questa corporsa, intatta semplicità. Allora le pupille Iuccicano come le biglie dei bersagli ti rolesi sullo stelo d'acqua; il sorriso canta in « do maggiore ni da gota splende nelle sue fossette; l'intera persona, provvista in ogni punto di quei beni che, secondo Turtufo, ba sterebbero a rienipire ogni mano di valentuomo, dice la sua pienezza, la sua giovineaza, la sua integrità, Ve la ricordate, nel Re burlone, quando in canticiola lunga scendeva a lavarsi la faccina nella. catinella ottocentesca, facendo sentire anche a noi il suo gusto d'acqua fredda, la sua pioia di pulizia? Anche 1, cova tutta Maria Denis. Ma ora dovete rivederta nelle Doc madri: il fortunato film di Patermi dove, 60me in Tlanno rapito un tomo, esse ha per compagno De Sica, + dove, vestendo dei panni di paesanella, la sua franchezza e freschessa non po trebbero meglio illuminarsi. TiguraLevi ch'essa fa la sua npparizione n una bottega di barbiere! Direle che di care d'esotismo, è il alli lungo, si tradisce. Però anche Greta Garbo ha comtitiiato ima, una almeno, è al tutto barbiera, per finire in braccio dle PIninortalità. Mariuccia nostra, meno antbiziose ma più saggia, finisco all'ultima per cadere soltanto [ra le braccia di De ica: il quale allora, per la gioia di saperla sua sposa, la solleva fra volte da terra 1 uh piro di valse chaloupde, 4 che di. mostra due cose alquanto inopinata n purcechio pradevoli: che le forme inimane d'influssi. forestieri, genuina al nile per mille è fisicamente è spirtunbiniene te radicata nel suolo che la esprime; e quest ame rispone de uo nai name Che, per ave nentura, rlalano non suona, rluamandosi daria Doris. cnardatela, Mariuccia nostra, nel tondo visetto di mela. Non è di di Maria Denis, per quanto pisnotte, illo bellesse che danno la certe sono più lengere di quanto appare, e che i muscoli di Vittorio De Sica, per quanto invisibili, suno più po tenti di quanto si creda. Le due. madri s'ispirano «e un race contino di buon vendimento vane poetico, a formano ra pellicola di buon rendimento affettivo, C'è forse di meglio in De Aniicis; è forse anne che Palermi ha fulto di meglio: ma fpoichd l'anima, in grazie del film, è salta al pari della cussetta, non c'è da eledero di più, Ore tulit pure» tum... Per la verità, il passino romanesco ino cui la piecola vicenda ha luogo, s'inquadra attimamente por tutti gli interpreti, conunteiando du Hull Staraca per finivo a Renato Cialente: ma per la, Denis, mal grado la breve purte, bisogna dire che l'ambientazione. è addirittura perfetti, la ana lenta va= ghezza Viadi brite; però monda n 1enaco, Mcost e confacente, appunto conte quelle mela ehe si dice tengano lontano il medica; fuardatela nell'apertu fron te, nella vispa pupilla; © bi quelle lalbra cho un poco si rovasimno cli veli come i petali delle rose fresche, gio tnasfrare Lo ilenti serzati e nitvdi, Inoauella boe cariinsi senza tl puerto, vitaaer se nBo Jui Lana, SUO se senza porfidlia, tentatrice senza dammazionie, CÈ tutta Marin Denis. di no quel suo sorrise ehe, finabmente ta, do une riu vero è profprig: UA viso nos maggiore noe a full orche» stra, degno di quelle qitche pagliare de, di quegli occhi espliciti, di quel» l'ospressione vigorosa, L'uspressione sconica di costeì, È tutto un divertiniento, peg sd ov per pi caltei La si sente svenire CR direttanionte dal san» " 1 que, e la la promoz scilla Lane la Warner Bro menzogna” con un nuovo altore € con lel in" QuattroS spicca, sprikzante è vivida, proprio come una fontanella laziale. La spontaneità del suo contegno s'intona a pun tino tono la rettitudine della favoletta. E si ve si torna volontieri a quel suo spuardo ch'io chiamerei persuasivo, è che pur essenda invitante, nono dvita che pensieri limpidi, che a cose dabbene, C'è una scena, l'ultina, in cia ella appare reggene do mn costello di frutta: rorida, mostosa, ghiottissima frutta di comm pagrnee romana. Ora ella stessa si confonde all'uva d'oro e alle forme rubiconde, col suo utsetlo «di mela piupnalina, coi pignoli dei denti, col melograno della bocca, con le more degli vechi: è con l'altre prasie ehe un dutrca Chdnier, maestra tn paragoni orticoli, finirebbe per scoprirlo nell'ubito tresteve» rino, sino alle poches qui por tant leur noyaw: per cui da purte nostra, definirlu ci tocetterebbe ancora un otopio di pesche duracine. Praferiamo pronunciare a tutta lode sua quell'unico vocabolo ino cui Luigi Pirandello riusmoncua l'intera fi» sionomia d'in suo personaggio preti» letto: Maria Du HIS, SASOMMMA, du naburale n. M. Ramperti ( dell dB et ;