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vanno la signora Placida Gimosata — donna Piaci. da. per coloro . che, fra quelli che 1° avvicinavano,
avevano più rispetto per le.
sue ricchezze — s'era fitta in capo un'idea, non c'era. mezzo: 0 andava come voleva lei,-0 accadeva‘no certi cataclismi. che ‘il terremoto, a confronto, cra nulla.
Del resto, quella sua cocciutaggine aveva. certi lati. buoni, Era, in'gran ‘parte, stato. appunto in grazia a quella. ché la. vecchia ‘bottega di sa. lumiere tenuta: dai coniugi Cimosata Ayeva: prospetato,perinettendo loro di accumulare una ‘più che. vistosa dote. per maritare «l'Immacolata, la loro figliuola, la pupilla dei loro occhi, per la quale non c'era nulla di abbastanza ‘bello è ‘di’ abbastanza buona, è vc Quattrini: che puzzano :di ;sego, —.diceva qualche invidioso, di quelli che usano sempre far Ja bava sui successì. altrui.
i Di quei denari + fproclamava.
la contessa Scoperlati, una: altera -e pidocchiosa aristocratica ‘che abita: va in. una miséra' soffitta.-del caseg:
giato : abitato dai Cimosata; — non
vorrei tenere nel borselclla aveva ammessa nell'intimità dellino nemmeno un solda.. la sua casa uno stran. individuo. Mi ungerebbe di grasso Dapprima, molti anui innanzi, ella gli altri. aveva notato, fra i suoi clienti, unn Di quali altri parlasse, strano wi mo, dal tipo di gentiluome nessuno seppe mai dire, decadul, che aveva sentito chiamapoiché, ’ notoriamente, re da qualcuno col titolo di marchela Scoperlati non avese. In seguito aveva saputo essere va mai posseduto un egli il marchese di ‘Ruvolito, ultimo centesimo, ed era nopollone di un vecchio albero aristutorio che, ogni giorno, craticissimo, ora quasi completamen
Ora, si.sî com'è: una parola tira l’altra. Dal semplice saluto scambiato per cortesia, il marchese era pas sato alle piccole domande, sulla salute o su piccole . questioncelle da nulla, più che altro fatte per ani. mare l’imbarazzante momento del resto della moneta, Poi, quando cra nata l’Immacolata, allora le doman; de avevano avuta, una ragione più vera e più vitale, sempre più impor.
i i ito in tutti i serisi: a eredi e man mano la bimba cresceva. bussava alla porta dei te risecchito in tutti i serisi: a eredi tante ma la bi SI ledere I primo dente, il ‘primo passo, lo alla Rosalia, Ja serma famiglia dei marchési di Ruvolisvezzamento’ erano stati
Cimosata per chiedere’ e a quattrini, perché, dell'illustri
vetta, se per caso. to, che aveva dato &lla Patria e guardando bene, non guerrieri, e giureconsulti, e prelati, avesse potuto trovae uomini di Stato, ora non rimaneva fe in «cucina ‘una che quell'ultimo rappresentante che, «mezza aluccia di di quattrini, ne contava quante foglie pollastrello », messa ‘contava’ ancora il suo ‘albero. n appositamente in dîi|. L'ultimo dei: marchesi gi Ruvolito sparte per lei dalla — un uomo, fra l'altro, che sapeva sora Placida, E diindossare con distinzione unica una ceva « sora », quel vecchia marsina, anche quella di tipo la lingua di vipeunico, e dal colore che, di nero, era di‘ra, che guai quanveniato tin bel verde lucente’ — non de sentiva dar del era mai stato né guerriero, né prelato, «donna» ‘alla né giureconsulto, né uomo di Stato. Suo sua odiata henepadre, impiegato al catasto e che aveva fattrice. dovuto accettare quel modestissimo posto Dal che si vede per avere commessa la grave imprudenza che donna Placida era. veramente, di prender moglie e mettere al. mondo con tutto «il suo fuoco, con i suoi quel rampollo, non gli aveva lasciato, moscoppi d'ira e le sue girandole di. rendo, ‘che pochi mobili, qualche centi parole . arroveritate, una buona. panaio di lire che sfumarono! per il funerale,” sta di donna, . l e l'intemerato nome che egli aveva portato Evidentemente, ‘il lardo, maneggiasempre con. legittimo orgoglio. to in tanta. abbondanza durante la Era poco. Molto poco, Ma l'ultimo dei sua vita, le ‘aveva mollificate tutte Ruvolito, uomo di non comuni risorse, sale fibre, rendendola, sempre per espeva che, a voltè, una buona ctichetta sersere in: carattere col suo commer-. ve a smerciare merce scadente, Perciò aveva cio, tenera come il ‘burro, . fatto del titolo la sua etichétta, e ci viveva CA questa sua. bontà, a questa sua, all'ombra, per quanto ‘molto, ma molto tenetezza. verso gli altri, erano da stentatamente. Nessuno, perbacco!, avrebbè ascrivere tutte le non rare disillusioni avuto il coraggio di negare un aiuto, una avute, .e quelle che avrebbe ancora sovvenzione, un imprestito, un favore, ad dovuto avere. Ma, con tutto ciò, la un marchese di Ruvolito. ue cara donna’ non riusciva ‘a’ diventar Ilquale, poi, si serviva del suo titolo ancattiva: Esplideva, bollava con frasi: che in wi altro modo: lasciandosi invitare: pres» di ‘fuoco i malvagi: che la facevano. so famiglie della piccola borghesia-cui ‘non pai soffrire, e poi, non appena li sapeva reva vero di ospitàre un autentico marchese, in bisogno, ‘accorreva ad aiutarli; a. Tornando, dunque, alle origini dei rapporti li aiutava indirettamente per non «lo‘ fra il gentiluomo e i Cimosata, diremo che quever subire i loro avvelenati” ringra» sti nacquero dal frequentare che egli faceva la ziamenti. Alla Scoperlati, poi, e que-. bottega: solo, e mal provvisto di mezzi come sto era risaputo « urbi et orbi »,. pa-: era, il mobile! decaduto «era costretto ad incarigava persino il fitto déll'abbaino. carsi personalmente dei suoi acquisti, ben mioPiù di così; dunque, ‘nonsi può desti del. resto, uon consistendo, generalmente, essere buoni e generosi, È ché in. un inezzy tto di prosciutto 0 di salumi, Appuùto per questo sio bisogno di 0° di formaggio, che egli faceva scomparire rapi» aiutare gli altri; per questo suo -desi© damente. nelle: tasche delle falde, e gli serviva da
“derio di‘non vedere. nessuno. soffrire, companatico;
argomenti a lungo dibattuti, finché il giorno della cresima, il marchese si trovò fra gli altri invitati ‘ad « onorare della sua presenza », come di. ‘ceva l'invito, la piccola festa intima,
Da quel primo passo, a poco. a poco i legami si erano andati sempre più stringendo firio a che, quan. do la fanciulla giunse in età da marità, il marchese era considerato già ; membro della famiglia, e membro ‘autorizzato n dire la sua
._,j Spinione su tutte le p importanti e delicate materie.
Nessuna delle quali, però, fu mail)
di tanto momento come quelle di trovare ‘un. marito adatto all'imm colata;
È qui, ecco saltar fuddi un picfratelli colo lato debole del carattere di.don-:ché, 4 na Placida. Un minuscolo neo, dal:stcchi quale dovevano poi nascere grosseied il' questioni. Da buona donna si eraipiù di fitta in capo di trovare, per: sun fisilalle