Cinema Illustrazione (Mar 1939)

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Giogiò rapiace Marcel \\ uggeroPompera ‘infilarsi nella « vagone letto duceva a casa ma sconfitta st DE tecarto, fece i ‘sà, constatando, * mali: che l'armmoritare di tutt tuna: saliva a franchi ce ‘e centesimi quaranta. 9 Messo quindi di malumore da questa disastrosa. constatazione, scossì 0 con malagrazia lo sciagurato Giogiò, . < Vartefice di tanta sventura, che già russava nella . cuccetta: superiore, — Eh? Cosa ‘c'è? —. fece Giogiò, svegliaridosi ‘ di soprassalto, 1. e £'è, — gli rispose con tono lugubre Ruggero, — che lo mie sostan‘ke, e quindi anche le nostre, perché tu inca ‘hai mai posseduto un soldo, . sono ridotte a centoventisetto franchi ‘e quaranta : centesimi; Nient'altro. ici Be' + rispose filosoficamente Giogiò, —. pazienza]: Abbiamo sba‘ gliato ‘il calcolo, E. pensare. chel ‘vevo. provata. ‘settimane e settimane. “con i:fagioli' secchi, prima di metterla in’ pratica... |; e: 1. E quando ne sei.stato sicuro, «ci “«iihai perso i centomila franchi che-lo "zio Matteo mi aveva mandato perché, aprissi il inio. gabinetto medico! Po: vero zio! Quando saprà che fine hanno fatto‘ i suoi ‘denari; ;e che io non. ‘mi gono ; mai. nemmeno’ sognato . di ".: prendere la' laurea. i È +— -Non'.lo saprà: Il Cile è lontano, 6 tuo zio’ non:lascia facilmente Valparaiso, per venire in questa véc“chia Europa... ) : {+ Èpresto detto; non fo saprà! — 1° Ruggero; ‘invece’ di infilarsi. nella ‘euccetta si, passò un. soprabito -sul pigiama” 6, ‘sbattendosi l’uscio alle ‘spalle, . uscì ‘nel’ corridoio “a fumare una sigaretta. facendo. quattro passi, ;; tanto. pee far svaporare il malimore,' nell’affascinantissima. Vanda ‘Frisson, 0 uscita‘ pure cella ‘allo stesso’ scopo. ; fe l6chiese..scusa, ed. ella: sorrise + Poi ; # sin. Argon. tino geloso e. violento,;::Don. Migiiel,; ‘così’ si chiamava costui; scoperse: fri le mani di: Vanda':la. valigetta portava, ‘alla maniglia, ‘il da visita co) nome e l’indirizzo: ‘ Ruggéro nel medesimo ‘istante in ‘cui. Ruggero si avvedeva che la .vali ‘desima’ ora, -al’‘inedesimo.. minuto .lungo,"si scontrarono .a; mezza. stra. , pia :mattingala era infallibile, L'a : sistenzedi -Rosi getta fattagli recapitare a casa da. PAGINA TAGLIATA cenoe suvtasi. von Miguel ci vide rosso, ‘mentre Ruggero ‘ci vedeva tutto azzurro. — ‘Quell'uomo, — vociferà l'argentino, .-— lo ucciderò come un. cane! ; Quella. donna, — cante rellò il mancato dottore, — sarà. l'oggetto dellà'.mia felicità, Si potrebbe stabilire, .. cronometro: alla mano, che: i due uomini, animati da'inténzioni così diverse, uscirono di casa. alla me tinuò: ‘primo. e. medesimo minuto secon» do, E, siccome il, percorso non ‘era da, (scambiandosi, vedi la fatalità, un urtone che per poco non li mandè'tutti è due a gambe all'aria, Essendo persone entrambe educatissime, si chiesero vicendevolmente scuùsa,, si tolsero il cappello, si sorrisero, :€ proseguirono, ‘ciascuno per la sua ‘strada, ‘senza ‘badare l'uno alla. valigetta che l'altro: portava :in mano. è pini LU Così: giunsero: ‘alle . rispettive de-.© stinazioni, i Soltanto, don Miguel: arrivò a-casa di Ruggero esattamente ‘due: mifiuti “dopo “che Giogià, cedendo alle in-‘.;: vol ho nato, e ringhiò Tutt'e due, | Miguel Petrunial.— E scompa ET Tornando. a. vasa;' Ruggero trovò tutto cambiato. :Sull'u» Spiccava un cartonci: | * “Il ‘giovanotto non le è; lurolto affatto antipatico, cameriera di Pom-© peraò,: aveva. aperto. un’ ‘tele. gramma; giunto ; da':duegiorni, e co? quale’ lo zio "Matteo annuncia: E -per: poco ‘non ‘“sbattè. il naso. x —— Senti, Ruggero, mi dispiace. disturbare il: tuo ‘idillio, ma devo. avvertirti ‘che. tuo. zio è arrivato (a Pa‘rigi, e credo che. possa essere: qui da' un momento all'altro. Non c'è, quindi, un. minuto da ‘perdere. Comedici? Eri. fra le sue braccia?... A questo punto don Miguel non resse più; balzò in piedi .congestioMaledizionel: e come cani; Vedranno' ciò ‘chè ‘voglia dire. per‘mettersi. di prendere in giro dai A IR critto, a mano, mai «Dottor Ruggero Pom-0 ‘chirurgo »,, e ne ri. vigliato. Tuttavia, la sua crebbe ancora’. quando, alloggetto, lo trovò cam: Il'improvviso; e con:quei rtuna che -Giogiò si era lisposizione,. in qualcosa ite -simile allo studio di ‘eva appena terminato di Ruggero cho si era preso lo per giustificare le. cen. che lo zio Matteo giun. e a lui, quel cartello fece 1 impressione. pa sppo. misero, — disse, — una bella targhetta, — si affrettò Giogiò, — ‘atti, l'abbiamo ordinata, re Îa tardato ‘a conse» i così, per non perdere usate, —— lo interruppe », chi siete? 5 1 zio! Perdonami se non > to di presentartelo ‘pri... è il signor Giuseppé Mo©; iGiogiò dagli amici. È mentore. ‘Tutto quello ibbo:a.lui..; ; > id venivano questi ‘scambi iti, nella“casa -di Vanda il turbine. L'inferocito ombato addosso alla ra-: un ‘ciclone, aveva. inco| fracassare’ tutto ..quello A'a portata di mano. 0 ebbe coscienziosamenb tutto quanto’ sì po: are, senza badare che ‘vestaglia, le, buttò sulmantello, e la cacciò ‘nominia’ che. una don mi ha raccontato: vuo; —-nicimcuere si imerita. diceva..-—£ un briccone, proprio: fortunato, il mio amico, ‘Sì.,.. sì... perdonatemi di aver disturbata la vostra dolce intimità... Volete chiamarlo all’apparecchio? ‘E, quando -udì la voce di Ruggero, con Naturalmente, Vanda:non trovò, li per lì, nulla ‘di meglio che correre a cercare asilo presso: l’uomo che, sia pure. involontariamente,-era © stato” causa di tutto‘ quel trambusto, Però, sicconie. l'opera di distruzione. .del ‘goloso argentino aveva richiesto qual. che tempo, nella casa. di Pomperac avevano potuto avvenire diversi fatti. N. primo dei quali. era stato una straordinaria ‘. comunicazione . dello. ‘zio Matteo... A — Sai,’ — aveva detto ‘il. brav'uomo, — io ho ancora adesso: pensato al tuo avvenire, st È — Oh, grazie, zio, —. si ‘affrettò’... «a ringraziare Ruggero. — So che tu séi ‘sempre ‘stato come ‘un padre, per me, : : — Infatti, — ‘riprese. lo zio, — ‘adesso ho: fatto proprio. opera di padre. Appena sbafcatosul suolo’ di : Francia, invece di : accorrere subito & Parigi, ho--voluto fare una rapida visitina. a certi lontani parenti di è Lusi Avignone, ..e là ‘ ho. scoperto. un vero tesora,., Te sa