Cinema Illustrazione (Mar 1939)

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IMA p a ragazza sbadiglid, Piano naturalmente poiché cra una ragaz L za bene educata, Si mise la mano sulla bocca, si stirò un poco, : tuffando poi ancora il viso nel morbido del cuscino, poi si rivoltò di nuovo, spalancando. gli occhi e tirando fuori ariche Valtro braccio di sotto le coperte. . — Va: bene così? — domandò, Nessuno le rispose. La ragazza saltò a , sedere sul letto iregafidosi gli occhi e guardandosi attorno stupita, — Che scioccal— pensò: poi. E si ricacciò sotto. Aveva. provata per “tarite volte la scena del risveglio, il giorno prima allo « studio », che ‘adesso le sembrava ancora di « girare » Bussarono alla porta. — Signorina, -— era la cameriera — signorina, sono le nove, Avanti, avanti: -—— rispose la ragazza. Oramai era completainente sveglia. Ricordava tutto, Una: volta tanto s'era potuta sveyliare per. conto proprio. Oggi non c’era lavoro sino al pomeriggio. “Una festa, S La, cameriéra intanto. ora, entrata, aveva aperto le finestre, era uscita di nuovo e ancora rientrata portando Îa posta, Due lettere é una. busta dell'Eco della Stampa. Una delle due lettere era « del solito », e l'altra di una amica, Quasi nessuno le scriveva a casa, ‘tutti. gli Smninniori — ne aveva parecchi — sapevano Solo l'indirizzo dello « studio ». E le scrivevano solamente allo, « studio ». Ma. «il soli () to» era riuscito a pescare l'in "i Li x i dirizzo di casa e ogni giorno a ‘ invariabilmente i ; ‘mandava la . sua letterina. Veramente non éra proprio una. lettera: non si scrivono mica ‘in poesia le lettere; .quello scriveva, sempre in versi, versi brutti w'intende--chi scrive vetsi belli non li manda per lettere alle attrici — ottonari semplici con la. rima ‘baciata, Un paio di dozzine al giorno, Quasi che lei ci avesse l'abbonamento, La ragazza apil la busta” dell'amica, € lesse in fretta la lettera, ‘Moleva ‘vedere poi, se «il solito » avesse per caso mutata tattica. Macché: sempre versi; sempre le due dozzine di ottonari, “ Era una fissazione. ‘Una ‘fissazione strana, . poi; ‘ Oramai: la-ragazza credeva di averlo individuato. Doveva pro-' ‘ prio essere quel tale, quello alto; senza cappello, bruno, che di tanto intanto le compariva * ‘improvvisamente davanti all'uscita dello «studio», in un ristorante 0a featro, ma che non le aveva mai rivolta la parola: Strario, molto strano, : dx LE divenne aricora.: più. strano quando. un giornò, improv visamente, la lettera quotidiana non arrivò più «Be', forse noù. ne aveva ‘tutti i torti, Si-hà un bell'essere ‘innainorati “ma: dopé, un. paio di mesi di corte — anche epistolare —_ ‘quando si vede che l'idolo dei sogni ‘nòn fa mostra proprio: di nulla, anche ogni buoma,intenzione.se ne .va e.la ragione prende .il posto .'del.sentimento. Così, pensava la ragazza, doveva essere avvenuto. Peocalo però. SL, disse ‘proprio così. In fondo, in fondo... [EI Ma il mondo è terribilmente piccola: Non.si capisce proprio come possa starci tanta. gente, E Così, sicuro proprio così-disse la ragazza” a. quel tale che dar un bel: po' stava a farle Ja corte, >, Piccolo? Nom capisco — aveva, risposto l’uomo. e Sicuro, ma scusate, fra tanta gente che c'è qui proprio con oi’ mi doveva capitare d’incontrarmi. , Be', ecco, noi sappiamo che :non era stato. proprio. un caso e che il. giovanotto era un po" che. girava intorno alla. ragazza, E final ‘mente: adesso le stava a parlare Si Di che pafava? Volete: proprio. saperlo? Be': di molte cose. — Sapete molte ‘cose, come mali ce Anche #Tagaaza. era mu ravigliata; . “Sicuro 6 non: solamente questo so: di voi, ma so'anche di certi vostri innamorati: che vi-mandavano dei ‘versi. » +: Verissimo, Ma....li avete forse scritti voi? i —= SÌ, —'L’uomo ‘disse questo. sì » ‘come se avesse dovuto con. fessare ‘chissà che. Gli luccicavano. gli occhi; .. i — Alora sieto.voi quel'tale innamorato. i — No. ; — Come no? : . 4 î La cosà cominciava ad essere: sempre: meno. chibra. L'uomo parlava ‘per enigmi: e sembrava divertirsi molto. a fare .il ‘misterioso, cme Avanti, dite ‘nr pò', ‘chi era: allora? ‘— La ragazza curiosa comie tutte le donne voleva sapere tutto. Età: proprio. questo. chei voleva il ‘giovanotto, Questa domanda. Da essa dipendeva tutto ‘un ‘discorso che Iui si era: preparato-a chsa da settimarie ‘e che adesso. buttò fuori, In: sostanza’ sì trattava di questo, Quello delle poesie. era un altro, un suo amico, Ma ‘lui: non:Je sa: scrivere ‘le poesie ‘colitiniò — crivevo jo. Poi Iii le coplava e vé le mandava; pio Ma ‘adesso, : insisteva; avvicinandosi alla: iragazza”.e pi ‘enidendole la ‘majio, ‘sevoleva ‘lui avrebbe potito scriverne tanti di: ottonari, proprio quanti sie-desiderava,. ‘perché lui erà poeta e ‘iinamorato, La ragazza però sembrava sopra; «pensiero, : + ‘Scusate:un po’ — gli disse poi — dite, quel tale: proprio n noti: li.sa scriverei versi}. ‘= Ve.l'assicuro, Mai Scritto vno invita sua. 10 invece. — Voi, ahî-voi siete grande. Dovreste però danni indirizzo del vostro. amico; è uno'.così's ‘così, no? x Sicuro; la ragazza adesso sembrava felice, era. ‘proprio quello’ chi aveva visto di ‘tanto intanto; L'uomo. le. iveva. dato l'indirizzò “«lell'amico, La. ragazza lo ‘preso esi Sougò doveva ‘andare a. telet nare, disse. ni È — "Ma a chi, scusate? > — A chi? Ma al vostro ‘amico. ‘Sapot i jo.avevo molta molta sim. patia per lui, ma l’affare.delle poesie prop io: non mi andava] “Ades: so però chemi. assicurate:th sapste?, è davverò”ur altro affare E , Acappò via a telefonare,