Cinema Illustrazione (Mar 1939)

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Li 1 Fra tanti colori vivaci che ll ritorno de riportato nei nostri guarderoba, vi segnaliamo Invace una linta bellissima e sobria; Il melanzano chiaro e scuro con ll quale l'ideatore ha raa< lizzato il grazioso abito -a giacca che vi proponiamo qui sopra. Pete n: ABITO A GIACCA «Uno svelto abito a giacca e un po' di sole: due elementi indispensabili per la felicità primaverile. Sono anni che, ad ogni calen di marzo, spunta questo fiore dell'eleganza femminile, sempre ‘uguale, sempre diverso. Dicorno le signore non ancora ‘guarite dal francesismo dei termini di moda «un taiorino n. Diminutivo di una parola che una volta era classica, rigida, che parlava di severità quasi mascolina, A dir la verità, nacque dall'America questo indumento, alcuni anni fa, proprio sorio dalla mania di mascolinizzarsi, come Venere dolce sorse | dall'acque verdi azzurrine del mare. Le suffrgette volevano mescolarsi alla folla dei comizi è dei lavoratori senza troppo spiccare per via di volantini, colorini e piumette. x Una giacca a doppio petto, una soltana dritta come un tubo. In te sta; non plus ulira della moderni tà; una «clochetten ben calcata sulle' sopracciglia e con ‘un cupolòne grosso come la basilica di San' Pietro. Di questa specie di. travestimento le donne in principio si diverlirono: sembrò loro di. aver assunto: una fisonomia, un’împorianza. particolari. i Ma già st sa come sono le donnei sì stancano presto. D'andar intorno vestite come i sanculotti della rivoluzione francese (intendo ‘come Spirito e rinuncia al frou-frou) ‘ben presto st stancarono. Un abito pratico, sì, ‘per l’andirivieni nelle vie affollate, per ‘le corse in ‘autobus, i viaggi <in: treno, in automobile, mà perché ‘non dargli un po’ più di mollezza, un pp’ più di respiro? ' Nell'occhiello. del. risvolto non. si può infilare dunque un fiore? Non si può mettere ‘una camicettina ‘ tutta dizzi lrine e tulle? 'E perché rimanere così fedeli alle stoffe. inglesi, (vedi. Borgosesia) monotane e' stucchevali?. IR ; Così cainbia’ oggi, ‘cambia ‘doma ni,accorcia la .gonna,. allunga la giacca, l'abito a giacca è diventato . È più delizioso, il più. femminile de ©. gli abbigliamenti. Del. vesto, se’ ci riflettete, anche prima. della. mascolinizzazione : americana e standard della donna, le signore lo portavano. Credete che Maria Antonietta andasse attorno ii slitta nel rigido inverno di Parigi vestita di. taffetà e .pizzi?. Macchél Aveva il suo ‘bravo abito a giacca anche Tei: è vero che occorrevino venti metri. di ‘lana color. prugna per la gonnà ampissima tutta ornala di passamaneria, di’ pelliccia, “è che la giacca, aggiustata ‘e aderente alla vita per mezzo di stecche di balena era’ pure: tutta un ricamo un fiocco un nodo di pelliccia ‘e velluto sopra applicati. Ma, in fin dei ‘con-. ti, si trattava proprio di un ‘abito a giacca, del famoso « taiorino ». Quest'anno sull'albero fiorito. del Giacchielline scoxzesi, tema caro-alla . primavars 1939; Esse sono realizzé! fn.tinta vivaci in cul i giatit sl alterna: cal verdi; af marrone rossicci, agli azzurri, -. Nell'abilo a giscca qui s-lsto le giacce rappresenta 'eppunto.i:colori citati, mentre la gonnellina con i fandi di' pleglie sciolte sul davanti è di color bruno rossicétà. la primavera 1939 gli abiti a’ piac-: ca «sono ‘sbocciati con questa particolarità: la' giacca diversa ‘dalla’ gonna, La gonna ampissima. Bastano : queste “due ‘fondamentali basi per farvi comprendere in quan té ‘bizzarrie: polete “nuotare, felici ‘e saggianti: di quanta fantagia potete servirvi: . * È Delizioso. (e vel s6lio, ‘con la ‘speranza. che proprio, piitte. ton mi ascoltiate enon mi ‘vubiate l'idea) la" giacca di lana ‘color ‘axzurro-turchese v-azziùrro -apale con. la gonna nerd 0 lintarrone, Perché non sembriamò ‘gni’ dollegio “di verdiazaurre fanciulle<igiiesto. è il verde. marino di' cui “iafilo’ si parla ‘e che ha ‘sop-. : piantato" Î blu marino) anche und giacta: colori banana non. è affatto disprezzabile: ‘come una igiacog’ color capelli tinti all'hentid. Naturalmente le stoffe scozzesi ancora di ‘gran moda: distribuitele e imbottitura: realizzata. con lo stesso sistema del trapunto fiorentino. Spesso sulle taschine vi sono due bei nodi d'amore, eseguiti in cordoncino di lana, della stessa tinta. Questi abiti‘a giacca rubano dieci anni alle donne che li portano. Se li mettete ad una ragazza di quindici, è obbligata a tornare all'asilo. Sono « un amore n come dicono le signorine moderne arrotando la erre. Certo molio più carini di quelli che si portavano l'anno scorso, Però un po’ meno belli, naturalmente, di quelli che si porteranno l’anno venturo, Luciana Lisaweta Grotesinskaya.. Dolcissima amica, un po' irreale come un personaggio di Maeterlîink, ogni tanto ci ritroviamo: poi ci riperdiamo, ma: evidente. mente i nostri spiriti si incontrano vaghi e lontani nell'acre come quelli del papà e della mamma di Rateliff, ‘ Balin Mira S. Non è un po' trappo presto per pensare agli abiti di tela? Tu mi fai Fetteralmente rabbrividire, Ad ogni “modo, ti consiglio fa tela color senape, di gran moda. Gonna o bolero: la cintura, i guanti e le scarpe saranno in camoscio martone. Triplice evviva per la se napel IS, S., Napoli. Il blu marino è sempre clegante, sempre sobrio, sempre simpatico, Ho visto ‘un abitino delizioso nel quale la gonna era bordata da’ un volante picghettato bianco a piselli ciclamino. La blusa, -da portare sotto. il ‘bolero ‘era della” stessa stoffa, Ricordati che la fusione dei colori è.quanto mai orfginale, Gianna F. Per i.tuoi pomeriggi dan zanti ‘© lieti del sabato ti consiglio un Abitino in crespo di seta blu. La gonna sarà larghissima. attaccata, alla vita con s molte ‘arricciature: corpetto chiuso da bottoni di vetro, guarnito da arricciature sulle spalle. 2 ù Lugiana P., Mantova, La faglia nera non È certo una stolfa molto giovanile; e. con un dito sulla fronte, studio la maniera di rallegrarla. Penso che la gonna. sarà corta c larga, tagliata a campa. nai e che.il corpétto, molta semplice, sarà «guarnito: da ‘un colletto (di ricamo biancos.le maniche pure da due polsi in ricamo bianco, i N _ G. F., Milano; Bianco, bianco, ami. Sca mia cara, per pli. abiti da sera di quest'estate, Sci bionda, hai sedici anni, il bianco è Ja tua tinta come quella. delle colombe. Ho. veduto un'abito delizioso in .crespo gpaco, La gonna. molto ricca, perché attarcata alla vita con arricciature. era guarnita” da una striscia ;applicata per: traverso in méerro bianca: hel contrasto di Iucido e di opaco. Spalline sul corpetto ‘scollato a punta davanti.e dictro: e una cintura di moerro. ricamata di pietre ‘in. verde pallido completava quell'insieme armonioso. Giusephina, Padova, Più che mat usano eli. abiti eseguiti a. ferri 0 .all'unci. netto in lana. Si portano sempre, anche “in estate, se si va in mare n în monta. gna, Certo, non sono facili da cseguire: ma semi: scriverai ancora, ti invierò personalmente l'indirizzo. di nna rasa ché eseguisce qualslasi modello in lana, in seta, in filo, in cotone. P certo uno À la mag. campo. ‘della precisi ‘non si to di ; Soia 4 gonne ‘ar or f cute A città ne D. = si don a diritta è tramonaz, i Cm diritta intata, È Luna di Saper scegliere a &00rrivoluzion modà, Per È quamente. però: ‘0° la‘ giacca 0° la ‘gonind-Uno dei dué.capi deve essere in-tinta;Se site romatitiche. potrete” portare rina giacca di morbida ‘lana color: vosa ‘ciclamo ‘con una gonna marrone, La. gonna è larga, ho detto: vi sono: dué madi per realizzare la sua ampiezza: o-una pieghettatura ‘ricca e giovanile: d ‘un-.taglio; a campana. La gonna così ‘detta godè, che si allarga in morbide. canne, che sembra il calice “di un fiore: Per. contrasto, ‘la. giacchettina. è allora © aderente, “attillata;’. arriva poco più giù;dei fianchi che fa-. scia morbiddniente. | Pochissimi tisuolti;; se non'nelle. giacche terribilmenta ‘classiche. Di solito le giacche sono tutte allacciate fino alla ‘gola, trovata molto econo. mica perché si può risparmiare la' camicetta. da portar ‘sotto: e al posto della camicetta si può infilare semplicemente una sciarpa. Spesso, tutto attorno le giacche sono guarniite da*due a tre file di Cordonato ovverostia di. i er 28, si adatti N più 5 sa 11 fianchi sono ‘Ri la zurro, ceghe che